Seychelles fai da te, meraviglia
Abbiamo suddiviso i giorni in questo modo: 4 giorni a La Digue 4 giorni a Praslin 11 giorni a Mahè Ma cominciamo…
Biglietto aereo Air France ( operato da Air Seychelles ) acquistato 6 mesi prima al costo di 700€ a persona, partenza da Bologna e arrivo a Mahè via Parigi, che dire lungo ma piacevole, in perfetto orario. All’ arrivo scendendo dalla scaletta dell’ aereo siamo stati invasi da una meravigliosa aria bollente ( erano le 9 del mattino ) con il termometro piantato sui 35° ( eravamo partiti con -2° ) e questo ci ha fatto realizzare del tutto che la nostra avventura era iniziata. Aspettiamo un’ oretta nella quale ci riprendiamo con un caffè e ci dirigiamo verso le partente dei voli interni dove per 100€ a persona a/r ( acquistato sempre tramite il sito Air France ) abbiamo volato verso Praslin. Arrivati, prendiamo un taxi ( scopriremo che forse è una delle poche cose non proprio economiche su queste isole altrimenti abbordabili su quasi tutto ) e ci chiedono per la prima volta di cambiare denaro in nero ( al cambio di allora, 1€ valeva 6 rupie ) e riusciamo a spuntare 11 rupie per ogni euro. Fatto questo, ci dirigiamo al porto e aspettiamo un ‘oretta per prendere il battello vela-motore Cat cocos che ci portera in mezz’ora a La Digue.
L’ impatto è da restare senza fiato, bellissima, meravigliosa, senza auto ( 4 in tutta l’ isola ed erano Taxi ) solo biciclette e barche. Chiediamo informazioni e andiamo attraverso una delle 3 stradine dell’ isola verso il nostro alloggio presso la guesthouse CALOU, gestita da Klaus e Vilvyne simpatica coppia tedesco/seychellese che ci mostra subito ( non senza aver bevuto la prima delle tante birrette “obbligate” in compagnia di Klaus ) il nostro chalet con camera e bagno, pulito, ordinato e immerso nella fantastica vegetazione di queste isole ( sarà una delle cose che ci sorprenderà e che ci rimarrà nel cuore ) il tutto per 123€ a coppia comprensivi di colazione e cena.
Partiamo alla scoperta dell’ isola noleggiando una bici per 5€ a testa al giorno e ci dirigiamo verso la mitica spiaggia di Anse source d’ Argent passando per la vecchia fabbrica di copra e conoscendo le prime tartarughe giganti. Che dire, la spiaggia ti fa capire subito il perchè risulta essere la più fotografata del mondo, è meravigliosa, massi di granito enormi e levigati da vento e acqua che si ergono da una sabbia bianchissima e finissima. Passeremo lì il resto della giornata tra bagni, sole e fotografie ( ne avremo fatte 150 ). Il giorno successivo lo passiamo alla scoperta di un paio di altre spiagge. Finiremo con il passare anche il nostro ultimo giorno ad Anse source d’ Argent, anche perchè nascosto in mezzo al verde abbiamo trovato un ristorantino sotto ad un tetto di paglia, dove si mangiano delle meravigliose grigliate di pesce appena pescato e delle ottime octopus salade ( insalata con polipo e verdure ). Il quarto giorno, nel pomeriggio, facciamo i bagagli e toniamo al porto dove, sempre con il battello, ci dirigiamo verso la seconda tappa del viaggio, l’isola di Praslin. Premetto che delle tre isole questa è quella che ci è sembrata più autentica e meno turistica, con una delle spiagge più belle che abbiamo visto al mondo, Anse Lazio. In questa isola avevamo prenotato da casa una villetta ad Anse Possession ( che si è poi rilevata una villa con due camere matrimoniali, due bagni, cucina veranda e salotto, tv e lavatrice ) all’ esorbitante cifra di 80 euro a coppia al giorno ( ma eravamo solo in 2 persone ) naturalmente senza pasti. Chiedendo alla signora Gerarda che gestiva il tutto abbiamo scoperto che per soli 10€ a testa ti preparava la cena a base di pesce e piatti tipici creoli, te la portava e ti lavava anche i piatti: cosa si poteva chiedere di più…
Sempre tramite la Gerarda, abbiamo noleggiato una Peugeot 206 per 45€ al giorno comprensivi di kasko. Con l’ auto ci si muove più agevolmente anche se devo dire che il servizio di autobus è molto comodo, basta solo avere la pazienza di aspettare, in quanto non ci sono orari, si sa solo che passerà…
Ci siamo fiondati a razzo alla spiaggia di Anse Lazio, bellissima con due ottimi ristoranti affacciati su di essa, il Bonbon Plume ( ottimo anche se non proprio economico ) ed Le chevalier ( valido anche questo e molto più a buon mercato ). Nei giorni successivi abbiamo visitato le restanti spiagge ed un’ altra che ci ha particolarmente colpito è stata Anse Volbert, spiaggia immensa frequentata dai locali con diversi ristoranti e locali tra cui la gelateria De Luca ( discreta ) gestita da italiani. Prima di partire per Mahè, abbiamo avuto la possibilità di visitare l’ isola-riserva di Curieuse, dove c’è una nursery di recupero delle tartarughe giganti di Aldabra ed un percorso di un paio d’ ore per visitare la casa dove risiedeva un vecchio medico quando l’ isola era usata come lazzareto. Per andare su quest’ isola abbiamo chiesto al signor Tony che abita nei pressi di Anse Possession e per 40€ a persona ci ha portato con la sua barca a visitare l’ isola e a fare snorkeling sull’ isolotto di S. Pierre, che dire, stupendo.
Il giorno dopo siamo partiti alla volta di Mahè dove alloggiavamo negli chalet d’ Anse Forbans ( www.Forbans.Com ) dove la gentilissima signora Brigitte per 120€ a coppia ci ha fatto trovare uno chalet fronte mare con camera matrimoniale, bagno, soggiorno, cucina e veranda. La posizione degli chalet è nella zona sud-est dell’ isola di Mahè, e questo è molto utile per accedere velocemente alle migliori spiagge che si trovano a 10 minuti di auto ( 8 gg di auto a 40€ al giorno ). Le spiagge migliori sono a parer mio le seguenti: Anse soleil : bellissima, piccola con un piccolo tratto di barriera corallina ed un ristorante ( Anse soleil cafè ) che a dispetto dell’ immagine serve del pesce da favola.
Anse takamaka : grande e frequentata ( non più di 20 persone ) con il ristorante Chez Batista ottimo anche se un po’ caro.
Anse intendance : meravigliosa, lunga e aperta all’ oceano.
Beau vallon : forse la più grande di tutte, servita da un sacco di ristoranti, bar, guesthouse, etc…
Abbiamo visitato almeno altre 10 spiagge, una migliore dell’ altra, ma forse quelle elencate sono quelle più belle e famose.
I 10 gg a Mahè sono passati tra spiagge, un paio di pomeriggi al mercato di Victoria, qualche serata al ristorante ( Le reduit, Kaz creol, e Le pirates arme ) dove per fortuna abbiamo avuto solo un paio di giorni in tutto con qualche ora di pioggia e questo per le isole dell’ oceano indiano non è poco.
Spero che questo racconto possa servire a qualcuno che partirà presto per queste fantastiche isole dove noi abbiamo lasciato un pezzo di cuore.
Ciao a tutti