Laos e non solo
Vila cini,ha due punti vendita in uno son presenti le stoffe,quello vicino alla guest house b&b ad esempio,bellissimo,su 2 piani,con casa e giardino di almeno 150 anni in stile north thailandese,questo verde mi incanta,si scelgono tagli di stoffe e altri simpatici oggetti, bella spesa,ma se la qualita'(a detta delle guide garantita)e’ quella che sembra abbiamo un po di lavoro per gli amichetti sarti.
Visioniamo 2 o tre spa,scegliamo quella vicino al centro let’s relax,per un pacchetto di 2 ore e 45 chiedono 850 bath (17 iuri)e comprende riflessologia plantare, 45 minuti,roba fica,niente a che vedere con le offerte di strada,poi in sala riservata da 2 lettini con luci basse il massaggio thai ,massaggio herbal,per 2 ore,un vero viaggio nel mondo di muscoli che non si sapeva neanche di avere.
Due passi verso la sunday walking,gran mercato all’aperto inizia alle 4 del pomeriggio sino alle 2 del mattino,gremito ricco immenso,nei pressi troviamo un ristorantino veggie e ne approfittiamo,poi 2 ore di walk e cibetto da bancarella,tuk tuk fino a casa,Contrattate sempre,appena capite a quanto si puo arrivare chiedete,cambiate,niente paura.
Domani si parte per il Laos,luang pra bang templi,cucina francese,laotiana,tubing…
26 oct mattino tranquillo di preparativi,le valigie si ingrossano,partiremo per il laos,passaggio in aeroporto passando da altre nuove vie,taxi 200 bath in media una corsa presa per srada costerebbe 160,ma il servizio in guesthouse ha dei suoi piccoli privilegi.
Un bielica come da e per Trat(isola di ko chang),si intravedono le terrazze coltivate,un verde da film,contadini,esiste anche un riso di montagna selvatico,hanno la passione per un riso glutinoso da mangiare senza posate come molto del cibo da bancherella…Si atterra un tester misura la temperatura,come una telecamera,la novita’ influenza e’ comoda a molti commerci,l’aeroporto e’ poco piu’ grosso di un casone,le tasse per entrare son di 35 $ a testa,ma prendono anche bath thai,o khip laotiani,in piu’ una fototessera.Per la prima volta dopo molto tempo chiedono i tiket per il ritiro bagagli,e fuori una signorina mandata dalla guesthouse khongsavath@hotmail.Com ci annuncia che un tuk tuk ci attende,abbiamo letto pareri discordanti sul luogo,2 meravigliosi 2 no,ma il prezzo (circa 16 iuri con colazione)il racconto delle mirabiglie ci fa fare un tentativo,saliti noi e i bagagli sul tuk tuk ci rendiamo conto di essere nuovamente immersi in un paese lontano anche nel tempo,paragonabile ad una cuba del sud est asiatico,rive coltivate nei fiumi flemma,il motto laotiano e’ se non puoi divertirti lavorando non lavorare,molti sono convinti sul serio che il troppo lavoro sia inutile…Giungiamo col sorriso in faccia la nostra stanza e’ la 4 vicino alla reception,spaziosa tutta in legno scuro,pulita accogliente,il bagno niente di che,siamo sulla riva del marrone mekong,scappiamo subito per 2 passi e la luce accarezza parte di queste case influenzate da tratti francesi,dopo aver constatato che la guida e’ quanto piu’ lontana dall’esser aggiornata,ovvero da l’indirizzo di una decina di guesthouse mentre saranno almeno 200 bisognerebbe avere il tempo di chiedere e guardare,magari si prenota la prima notte.Girando ci si ritrova nel mercato notturno,e da li nel giardino del palazzo dove c’e’ un teatro,da li a mezz’ora ci sara’ uno spettacolo di danze tipiche,meramente per turisti,ovviamente la tentazione stocastica impone la partecipazione,carino,un oretta allegorica,ma anche da non ripetere.Nel mercato le bancarelle di cibo,baguette abbondano cose alla brace succhi frutta zuppe,veggie e non,veggie poi fino a un certo punto,perche’ condiscono quasi tutto con grassi animali o di pesce o di carne,poi torte di vari tipi,ricca di fascino e un po lusinghiera anche la luna taglia il fumo delle braci,tornando alla guest con una soda salvifica in mano girelliamo per le vie con la pace del buddha,l’incrocio di monaci e i wat inluminati saranno il ricordo sino al sonno.
Al mattino pero’ una rumorosissima famiglia di ospiti credo lao della stessa guest alle 7 sveglia tutti,ringhio,guardando nella loro direzione rendendomi conto di essere un inutile cretino,mi ributto a letto con la carogna a vegliarmi,per poi ridestarmi,colazionare nel porticato sulle rive del mekong,con la carogna che vieppiu’ il tempo passi piu si allontana,sino a questi tasti…Teperatura 24 gradi umidita’ 40 % cielo terso da tre giorni.
Dopo un risveglio nervous,ma un’ottima colazione si parte,abbiamo deciso per il tour alle cascate e riserva nazionale dell’orso asiatico,costo 50 000 kip(8 iuri) molte sono le agenzie,ne scegliamo una che parte al meriggio,le piu serie fanno l’escursione alle cave con migliaia di buddha,vi diro’ fatta,credo sia il pacco della vacanza,ma rimaniamo al 27 troviamo il tamarind cafe and restaurant,dove la cucina laotiana ritova nuovi accenti,vberremo a cenarci.
Partiamo in minivan per l’escursione raccogliamo per i vari tour operator,e sono molti,vari turisti,ci siamo preventivamente costumati alle cascate ci si puo fare il bagno,bellissimi posti,errate le infradito,la lonley paventa una salita a sinistra dell’ultima cascata per arrivare in un luogo meno affollato sopra la cascata,a parte il fatto che e’ alla destra,se guardi la cascata,il terreno e’ scosceso fangoso e pericoloso,rischiamo il pelo ma cocciuti come pochi raggiungiamo la vetta,l’owia decadenza del karma porta a vedere una merda di palude per nulla ripagante il rischio della pelle,si torna,bagnetto in pozza azzurra,saluto ai vari orsi recintati,si anche io deploro zoo e affini,ma questi sono stati salvati da bracconieri e meglio qua che in un infuso per sentirsi forti come un orso.
Si torna veloce doccia dopo di che al tamarind situato di fronte a un wat nell’ora dell ultima preghiera,le 17:30 atmosfera spirituale,ultimo tavolino disponibile,cucina riconosco superba ma i sapori non sposano il mio palato,anche il costo e’ sostenuto,nonostante tutto da provare se state piu’ di una sera,loro spediscono anche te in tutto il mondo,compro semi e ci dirigiamo verso un massaggio di un ora ai piedi,nella via centrale spa garden 60 000 kip per un ora,saletta riservata ruscello e bavetta da nanna,giornata piena domani gita alle cave e ai buddha sveglia alle sette,tutto qui comincia all’alba.
30 october Oggi sveglia all’alba il favoloso elephant resort,con rifiniture un po trascurate ,terra’ i bagagli in attesa de ritorno dal tubing,noi per l’emozione l’incertezza e la scarsita’ di informazioni siam gia svegli,sommariamente e’ banale,metti il culo in una camera d’aria e ti lasci trascinare dai flutti,ma mille domande assalgono,ora spiegherovvi:il servizio inizia alle 8:30 del mattino,costa 60 000 kip,+55 000 di cauzione per la camera d’aria,che devi riportare di persona dove l’hai presa,assieme ti danno un giubbotto di salvataggio,affittiamo anche una borsa impermeabile,10000 kip + 40 000 di cauzione,il tuk tuk e’ compreso per trasportarti a monte,ma solo se si e’ almeno in 4 o si aspetta o paghi altri 4000 kip per il trasporto,abbiam fretta,paghiamo,ci si puo mettere un ora e mezza,se non fai fermate nei vari bar lungo le rive,o tutto il tempo che vuoi basta che entro le 6 restituisci il tutto,nei bar vi sono liane e scivoli per lanciarsi nel fiume,esso non e’ impervio,owiamente se la stagione delle piogge non e’ appena terminata.Si capisce che si e’ arrivati perche’ ci sono delle scritte che indicano la fine del tubing,500 metri a piedi restituisci camere e il gioco e’ fatto,una bella esperienza passi n mezzo ad una natura non banale con un contorno impressionante,per nulla pericoloso…Se si e’ sobri certo.
Tornati all’hotel facciamo occhi da bambi alla reception e strappiamo una doccia extra,sono gentilissimi e sappiamo essere una eccezione,ma siam carini e coccolosi,e ce la facciamo,a sto giro abbiamo rinunciato al mini van e lanciati verso il bus vip incrociamo le dita…Siiii spazioso condizionato grosso,molto confortevole,arriviamo a vientiane ci caricano per il souxana guesthouse,niente a che vedere con lo spettacolo della sera precedente,14 iuri + o meno,una stanza anonima ma pulita e climatizzata,beh capita,giretto in vientiane cena da douindouan restaurant…O simili,non male chiedete del balcone,il titolare e’ un francese suonava il pianoforte al nostro arrivo…Ritorno in loculo,domani giretto.
30 oct bis le libellule rosse sono timide,queste parole sono sortite quando durante il tubing ci si appoggiavano sulle ginocchia libellule blu e non rosse tante e belle.
31 oct i gatti laotiani hanno la coda mozza e pacificamente convivono con i cani che non ringhiano.
bella dormita,quasi congelati dal clima,ma lunga e profonda,oggi si gira un po vientiane,cominciamo dalla skandinavian bakery,visto le influenze francofone le boulangery sono parecchie,da qui piano di attacco alla citta’,definiamo di prendere un tuk tuk fino allo stupa simbolo nazionale del laos ,ogni stupa importante dovrebbe contenere una reliquia del buddha in questo caso si dice un pezzo del costoto,il pha tht luang.Dopo verso l’arco di trionfo laotiano costruito col cemento donato dagli americani per un aeroporto poi un wat vicino al palazzo presidenziale,giretto in un vegetariano per rinfrescarci poi magnifico massaggio a 12 euri per un ora e mezza da papaya spa bello un po fuori mano ma a piedi dal centro non improponibile,in ultimo cena da stiki finghers,mondiale ,cucina non lao grandiosa,da andarci per forza.A nanna presto domani sveglia alle 5 si va a phuket e alle phi phi.