Il nostro viaggio attraverso un po’ di di Mexico
Spesa totale del viaggio (aereo compreso) : 2300 € a testa Itinerario: Città del Messico, Puebla, Oaxaca, San Cristobal , Palenque, Champeche, Merida, Uxmal-kabah-chichen Itza, Tulum, Isla Holbox Partecipanti: Io (Francesca) e il mio compagno Lorenzo.
Prologo: Questo è il nostro primo “viaggio”. L’abbiamo organizzato grazie ai preziosi consigli trovati anche in Turisti per Caso e alla Lonley Planet (LP)! Alcuni Hotel li avevamo fissati dall’Italia, molti li abbiamo invece scelti strada facendo, magari telefonando per accertarci che ci fosse posto. Molto utili si sono rivelate le recensioni del sito Tripadvisor. Abbiamo deciso di viaggiare con uno zainone 65L a testa più uno zainetto come bagaglio a mano. Noi ci siamo trovati bene con gli zaini, ma forse anche con i trolley sarebbe stato comodo.
Giorno 1. 25/06: Madrid Il nostro flight plan prevedeva una “breve” sosta a Madrid: arrivo alle 14 e partenza alle 1:50 di notte!!! Visto che avevamo fiduciosamente affidato i nostri bagagli alla compagnia decidendo di non effettuare il ritiro fino a DF (Città del Messico) , cosa fare se non andare a vendere Madrid!? Dallo splendido aeroporto abbiamo preso la metropolitana che in circa 20 minuti ci ha portato nella zona centrale. Il cielo era azzurro, il caldo era molto ma non ci ha impedito di passeggiare per le strade e le piazze della capitale spagnola. Nel tardo pomeriggio ci siamo spostati al parco del Ritiro per ammirare il Palazzo di cristallo, riposarsi un po’ e cenare, prima di tornare con ampio anticipo all’aeroporto.
Giorno 2: 26/06 :Città del Messico (DF) Il volo da Madrid è durato circa 11 ore, ma grazie alla stanchezza accumulata a Madrid e all’ orario notturno del volo abbiamo dormito molto. Siamo arrivati all’aeroporto di DF dove abbiamo passato la dogana, ritirato i nostri bagagli e superato il famoso semaforo (si preme un bottone, se il semaforo è verde ok, se è rosso i bagagli vengono controllati). Uno spericolato taxi autorizzato (i cui biglietti a prezzo fisso si acquistano all’interno dell’aeroporto) ci ha condotto al nostro albergo Hotel Catedral, a due passi dallo Zocalo di DF. Dato che la stanza non sarebbe stata pronta fino alle 10, abbiamo fatto il nostro primo ingresso nella grande piazza. Abbiamo così subito imparato alcune cose: la piazza è sempre molto popolata da molti militari a “difesa” del palazzo del governo federale, la gente guida in modo pittoresco, e i vigili hanno il fischietto fisso in bocca!! Nel pomeriggio siamo andati a visitare la Zona rosa, la zona commerciale con bei negozi e bei locali, che ricorda molto la Spagna (il miglior pranzo del nostro viaggio da Beatricita, consigliato LP) e il bosco di Chapultepec senza però visitare il museo. Per spostarci abbiamo preso la metro che costa solo 2 pesos cambi compresi: gli scalini delle scale che portano ai treni sono consumati dall’enorme flusso quotidiano di persone e non c’è aria condizionata sui treni, basta a rendere l’idea? Comunque si è rivelato un mezzo comodo che ci ha dato anche la possibilità di stare tra i messicani. La sera siamo praticamente svenuti in un sonno ristoratore, dato che i 2000 e passa metri di DF li senti sulle gambe a fine giornata!! Girono 3: 27/06: Città del Messico- Teotihuacan Al mattino siamo andati al Terminal Norte e abbiamo preso un autobus di seconda classe per andare a visitare il sito archeologico di Teotihuacan. La visita si è rivelata essere estremamente suggestiva data l’imponenza dei resti di questa città Atzeca. Lorenzo ovviamente è salito sulla piramide del Sole nonostante fossero le 13 e il sole facesse sentire la sua potenza, mentre io gli facevo ciao-ciao con la manina da sotto! Sarebbe stato intelligente mi fossi ricordata la crema solare e soprattutto me ne sarebbero state grate le mie spalle! Il tragitto di rientro in città è stato quanto meno istruttivo sull’immensità di DF. A più di 20 km dalla città un mare di casupole a un piano si susseguono come una colata di cemento che riveste tutto scalando le colline interrotte solo da stradoni polverosi che sembrano frangifuoco in una foresta di cemento. Nel pomeriggio abbiamo visitato altre zone dell’immensa DF, cominciando a prendere confidenza con i ritmi di questa immensa città abitata da 18 milioni di abitanti.
Giorno 4: 28/06 mattina Città del Messico- pomeriggio Puebla La mattina abbiamo visitato gli splendidi Murales di Diego Rivera contenuti nel Palacio National. Per poterli comprendere a pieno forse sarebbe necessaria una guida, dato che ripercorrono la storia del Messico. Noi ci siamo limitati a origliare le guide altrui! Nella tarda mattinata col taxi abbiamo raggiunto il Terminal Oriente (TAPO) dal quale abbiamo preso un autobus di prima classe che in 2 ore ci ha portato a Puebla Abbiamo alloggiato all’Hotel Aristos, un po’ datato ma molto economico. Il centro della città è molto grazioso con uno zocalo alberato e circondato da un loggiato che ci ha protetto durante il forte acquazzone pomeridiano. Le colorate vie del centro sono costellate di venditori di “cibo” di ogni tipo e tutti mangiano di tutto! C’è molta gente essendo anche sabato pomeriggio ma è molto belo perché abbiamo la sensazione di essere tra i pochi turisti a gironzolare per le vie cariche di odori e colori.
Giorno 5: 29/06 mattina Puebla- pomeriggio trasferimento Oaxaca Oggi volevamo andare a visitare il Cerro de Guadalupe, ma ci fa un po’ fatica e soprattutto essendo Domenica tutti gli spazi mercato sono pieni di bancarelle, anche se i mercati al chiuso invece sono parzialmente chiusi! Così in questa giornata soleggiata abbiamo cominciato a fare i nostri acquisti ancora timidi nella contrattazione, ma entusiasti del calore e della simpatia delle persone con le quali abbiamo parlato. Alle 15:30 abbiamo preso un autobus di prima classe per Oaxaca. Il viaggio è durato 4 ore e mezzo, la strada era appena un po’ tortuosa. Ci siamo guardati i due film in spagnolo proiettati e alle 20 eravamo a destinazione.
Abbiamo alloggiato all’Hotel las Golondrinas. Le camere sono molto spartane ma il patio è qualcosa di stupendo. Una prima visita in notturna nella città ancora bagnata dalla poggia del pomeriggio, cena e a dormire! Giorno 6: 30/06 Oaxaca- Monte Alban Di buon ora ci siamo alzati e dopo una splendida colazione al bar dell’albergo siamo andati a prender un pulmino per andare e tornare da Monte Alban. La bassa stagione ci ha permesso di visitare questo antico sito zapoteca in assoluta tranquillità, passeggiando sul fitto tappeto erboso ed ammirando lo splendido panorama. Dopo circa 4 ore avevamo il pulmino di ritorno, che ci ha riportato a Oaxaca. Non ce la siamo sentiti di mangiare all’interno del mercato, anche se devo ammettere che eravamo molto tentati. Alla fine ci siamo affidati come sempre ai consigli della LP per gustare un mix di botana (assaggini) con tanto di cavallette!! (le abbiamo assaggiate per dovere, ma che schifo!!! Sono salatissime!). La serata si è conclusa passeggiando per la città.
Giorno 7: 01/07 Oaxaca più trasferimento San Cristobal La mattinata l’abbiamo passata per mercati! Che bellezza! Gli odori delle parti alimentari di prima mattina non sono il massimo, ma i mille colori che ci circondano valgono il disagio olfattivo! Nel pomeriggio ci siamo a stento rifugiati da un bel temporale che ha reso in pochi minuti le strade della città dei veri fiumi, nei quali le nostre scarpe da ginnastica si sono inzuppate ben bene, rimanendo bagnate per 3 gg! Meglio girare sempre con i sandali! In serata ci siamo diretti al terminal con i biglietti acquistati il giorno prima per un pulman deluxe ADO GL, meta San Cristobal. Doveroso commento su questo viaggio: sono circa 11 ore di viaggio che noi abbiamo fatto di notte. Le prime 4 ore sono di curve ininterrotte. Così come le ultime 3 ore. Il pulman non ha fatto alcuna sosta. Ogni tanto rallentava per attraversare “topas” (dossi) altissime che segnavano l’inizio e la fine di microagglomerati spesso molto poveri. Il nostro consiglio: comprate i braccialetti anti-nausea e per questo tratto scegliete la classe più alta possibile di pulman!! Giorno 8: 02/07 San Cristobal Arrivati alle 7 nel piccolo terminal di san Cristobal ci siamo diretti in taxi alla Posada Jovel, non economicissima ma carina. La giornata è passata a zonzo per la città, piccola, colorata e piacevole. Ricca di bei ristorantini e mercati. Nel pomeriggio siamo andati al Museo di Medicina Maya. Per arrivarci si deve uscire dalla “città” verso nord, la strada diventa di terra battuta, le case diventano cubetti di cemento e lamiera e diminuiscono i turisti. Arrivati al museo ci viene consegnato un libretto in Italiano che racconta la tradizione medica maya, guidandoci in un percorso all’interno del museo. Poi siamo andati ad acquistare alcuni prodotti della medicina maya (per alcuni avevamo addirittura delle ordinazioni dall’Italia!!). E’ stato decisamente interessante.
La sera siamo andati in un ristorante molto carino Madre Tierra.
Giorno 9: 03/07 San Juan Chamula-Zinacantan Il giorno prima avevamo acquistato una gita organizzata ai due paesi. Ci hanno poi riunito assieme ad altri gruppi fino a riempire un pulmino da 14 posti. A circa 40 min dalla città siamo arrivati a San Juan Chamula. Abbiamo fatto un giro per il paese che senza il racconto puntiglioso della guida non sarebbe risultato così interessante, così come la famosa chiesa sarebbe risultata solo eccentrica. Consiglio quindi di avvalersi di una guida per imparare un sacco di cose sul mondo maya. Dopo la visita della chiesa, dove abbiamo assistito per caso ad alcuni rituali (con tanto di galline e candele) siamo andati a zinancantan dove la guida ci ha portato a casa di alcune donne che tessono e vendono i loro lavori: i prezzi sono veramente bassissimi! La sera l’abbiamo passata al mercato di San cristobal: i prezzi più bassi di tutto il messico li abbiamo trovati qui, a limitarmi è stato solo la consapevolezza che tutto sarebbe finito nello zaino sulle mie povere spalle!! A cena abbiamo mangiato una pizza che lì per lì sembrava buona…Ma che poi ha continuato a lievitare nella nostra pancia per tutta la notte!!! Giorno 10: 04/07 Palenque Altro viaggio in pulman in cui è essenziale prenotare i posti più davanti possibile e dove ho adorato i mie bracciali anti nausea!! 5 ore di curve ininterrotte!! Inizialmente avevamo pensato di fare il tragitto con una gita organizzata che ci portasse a misol ha e agua azul, e ci lasciasse a Palenque…Ma poi abbiamo saputo che la cascata era molto scura per le forti piogge dei giorni precedenti, e sapendo che la strada era non ottimale abbiamo preferito un pulman di prima ai piccoli pulmini delle agenzie e non ci siamo pentiti della scelta! Giunti a palenque, quando le porte del pulman si sono aperte un’ondata di caldo umido ci ha travolti e ci ha fatto decidere per una botta di lusso: albergo nella giungla con bella piscina: CHAN-KAH. Comunque consigliamo di non dormire in città dove veramente non si respira! Il Chan-kah si è rivelata una ottima sistemazione ad un prezzo alla fine non così elevato grazie alla bassa stagione ed un cambio favorevole (77 €) la piscina è bellissima, il ristorante carino e le casitas completamente immerse nella giungla, con tanto di concerto delle scimmie urlatrici proprio sopra le nostre teste verso le 2 di notte!! Giorno 11: 05/07 Palenque rovine Dopo una lauta colazione ci siamo diretti a Las Ruinas prendendo un combi (taxi multiplo) davanti all’albergo. Le rovine sono state forse una delle cose più affascinanti di tutto il viaggio. Subito dopo l’ingresso si apre uno spazio nella fitta giungla e compaiono dei palazzi. Non sono enormi, hanno basi strette e puntano verso l‘alto, come per non rubare troppo spazio alla giungla. Allontanandosi un po’ dalla zona più battuta abbiamo raggiunto due gruppi di templi semi coperti dalla vegetazione, con alberi che sembrano sorgere direttamente dalla pietra. Il caldo era forte meglio portarsi acqua in abbondanza e un repellente per gli insetti! Nel pomeriggio, dopo essere andati a comprare i biglietti per il pulman del giorno dopo, siamo tornati in albergo godendoci un po’ di fresco in piscina! Giorno 12: 06/07 Champece Arriviamo dopo 5 ore a Campeche, sono le 3 del pomeriggio di domenica: sembrava una città fantasma!! Un temporale ci ha fatto tornare subito in albergo e quando alle 17 siamo usciti la città si era improvvisamente animata: un concerto nel parque, locali aperti e un bingo in piazza! Il tramonto, specialità della città, era un po’ rovinato dai resti nuvolosi del temporale, ma cmq bello! Giorno 13: 07/07 Merida Dopo una mattina a zonzo per Campeche verso le 12.30 abbiamo preso un pulman per Merida. Appena arrivati siamo andati subito a fissare la macchina (come precedentemente concordato via mail al Merida rent a car). La serata è trascorsa poi passeggiando per la città e andando a cena in un posto veramente romantico consigliato dalla LP. Emozionati per la macchina andiamo a dormire! Giorno 14 (8 luglio): a bordo della nostra Chevy Pop ci siamo diretti ad Uxmal. Abbiamo percorso circa 80 km su strade poco affollate di auto ma piene di miriadi di farfalle gialle (…Che sensi di colpa per tutte quelle che finivano la loro vita sul nostro parabrezza!!). Il sito non è grandissimo, in un paio di ore l’abbiamo visitato ed abbiamo proseguito per Kabah, con il suo bel tempio del Mascheroni.
Dopo la vista al sito ci siamo diretti a Pistè, dove avevamo deciso di soggiornare per visitare Chichen Itza. Abbiamo alloggiato al Dolores Alba, e alle 20.00 siamo andati al sito per assistere allo spettacolo “luz y sonida”: due voci raccontano la storia della città Maya, le tradizioni e le leggende legate al sito ed in particolare al Castillo oggetto di fantastici giochi di luce.
Giorno 15 (9 luglio): la mattina siamo arrivati abbastanza presto a Chichen Itza in modo da poter effettuare la visita prima dell’arrivo dei pulman. Non starò a descrivere il sito, che troverete su tutte le guide. E’ decisamente ben tenuto, considerando soprattutto le orde di turisti che lo affollano. Però forse lo abbiamo trovato meno affascinante di Palenche.
Nel primo pomeriggio siamo partiti alla volta di Tulum raggiunto in 2 ore e mezzo, attraversando un altro pezzettino di messico.
Non avevamo fissato niente, ci siamo fermati a chiedere in qualche posada che avevo pre selezionato guardando su internet, e alla fine abbiamo optato per Cabanas tulum, che certo non è il più particolare, ma a suo favore c’è che le cabanas sono in muratura con il pavimento, sono direttamente su un bellissimo tratto di spiaggia ricco di palme, sotto le quali è stato stupendo stare su delle sdraiette a disposizione. Unico neo niente ventilatore e niente corrente dopo le 22; nonostante il forte vento a me ha fatto un po’ caldo la notte. Comunque la sabbia era stupenda e alle 17 ci siamo fatti il nostro primo bagno nel mar dei carabi! La sera siamo andati a mangiare a Tulum città.
Giorno 16 (10 luglio): splendida giornata di mare, e durante una passeggiata abbiamo visto prima delle impronte di tartaruga adulta e poi una piccola tartarughina che da sola cercava di affrontare il mare.
Giorno 17 (11 luglio) : la mattina siamo andati a Cobà a visitare un sito archeologico bello ma molto dispersivo, tant’è che si potevano noleggiare le biciclette o farsi portare a giro con dei risciò. Noi abbiamo preferito vedere magari un po’ meno ma andare a piedi. Affascinante la piramide del sito, con scalini molto ripidi (tanto che alcuni turisti hanno fatto la discesa sedendosi gradino gradino!) che portano in alto sopra la fitta vegetazione intorno fino a ergersi su di un mare verde di foglie. Ovviamente anche in questo caso solo Lorenzo è salito!!! Verso le 13 siamo usciti dal sito e siamo andati a visitare il cenote Muctun-ha scelto a caso tra i molti nella zona. A parte un po’ di difficoltà nel trovarlo poi è stata veramente un’esperienza particolare. Siamo arrivati in una sorta di radura con una piccola casupola con un guardiano al quale abbiamo chiesto “ donte està el cenote?” e lui senza proferir parola ci ha indicato una scala a chiocciola che scendeva sotto terra…E quanto scendeva!!! Circa 20 metri dopo (in verticale!!) siamo arrivati in una sorta di grotta per metà riempita d’acqua con un moletto in legno dal quale delle scalette portavano direttamente nell’acqua! Eravamo da soli! Abbiamo fatto il bagno nell’acqua gelida, con la netta sensazione che a pelo d’acqua ci fosse veramente poca aria! Dopo aver passato il resto della giornata sulla spiaggia la sera siamo andati al ristorante italiano della Posada Margherita assieme ai nostri vicini francesi, e a fine cena abbiamo anche visto una tartaruga che veniva a deporre le uova!! Giorno 18 (12 luglio) : Questa mattina siamo andati a Tulum ruinas. Il sito non è di gran rilievo rispetto agli altri, se non fosse per la pozione splendida su un tratto di costa bellissimo. Il resto della giornata ci siamo goduti il mare con un libro preso in prestito dalla piccola raccolta a disposizione dei turisti, dove abbiamo lasciato un nostro libro già letto! Giorno 19 (13 luglio): Sveglia all’alba! E siamo partiti alla volta di Chichilà per lasciare l’auto e prendere il traghetto per Isla Holbox. Alle 9.30 siamo saliti sull’Hermanno (traghetto passeggero) e in 25 min siamo arrivati sull’isola dove avevamo prenotato a Villas los Mapaches…Le cose che ci hanno più colpito sono che in terra non c’era asfalto ma sabbia, la stessa sabbia biancastra fatta prevalentemente da briciole di conchiglie presente sulla spiaggia con davanti un mare azzurro-verde e caldo! Giorno 20 (14 luglio): purtroppo la notte non mi ero sentita bene e quindi ho preferito rinunciare alla gita di 4 ore in barca, mentre almeno Lorenzo è andato a fare la gita che tanto avevamo agognato: andare a nuotare con il tiburon balena!! Si è divertito molto ed ha visto anche dei delfini una manta rey e soprattutto ha nuotato fianco a fianco con uno squalo balena di 12 metri! Giorno 21 (15 luglio): il gentilissimo Italo della nostra posada ci ha fatto recuperare i soldi della mia mancata gita facendoci andare entrambi a fare il tour delle isolette, per fare del bird-watching.
La sera, dopo uno splendido tramonto, abbiamo cenato con dei ragazzi conosciuti in barca da Zapata, dove abbiamo mangiato un sacco di pesce! Giorno 22 (16 luglio): a malincuore abbiamo lasciato isla Holbox, e poi con un taxi per 70 dollari ci ha portato in circa due ore al nostro albergo a Cancun, scelto però non vicino al mare ma in città, al El Rey del Caribe, molto bello.
Siamo andati a fare un giro, ma abbiamo deciso di non andare a vedere la tanto decantata spiaggia verso la quale si vedevano file di macchine piene fondamentalmente di americani. Abbiamo preferito fare un giretto per la città, e fare gli ultimi acquisti, e a cena in uno stupendo ristorate 100% natural.
Siamo andati a letto prestissimo perché avevamo fissato il taxi alle 4,30 per l’aeroporto, dove alle 7 avevamo il primo dei tre voli che ci attendevano! Giorno 23(17 luglio): Cancun- città del messico Città del messico-madrid Madrid- Pisa Dopo circa 25 ore dalla partenza siamo sbarcati sul suolo italiano…Con tanto messico negli occhi e nel cuore.
Epilogo: Trasporti: sì alla prima classe sui pulman, sì ai braccialetti anti nausea, sì ai taxi. Per la macchina a noleggio ci siamo trovati bene sia in Yucatan che in Quintana ro Cibo: In messico si mangia bene, l’unico consiglio è di mangiare lentamente, la tortilla gonfia! E’ importante bere molto e magari qualche bibita per reintegrare i sali visto che l’acqua purificata è praticamente distillata!!! Acquisti: in Chapas tutto costa almeno la metà! Buon Messico a tutti