Corse, ma belle!!

Questo racconto è rivolto a chi viaggia con famiglia al seguito e preferisce i campeggi ai residence, la vacanza on the road ai villaggi-vacanza, le crepes ai manicaretti. Siamo in 4 romagnoli (2 adulti e 2 ragazzine) con auto, tenda igloo e tutta l’attrezzatura per un campeggio soft. La nostra esperienza pluriennale ci suggerisce di...
Scritto da: stafa66
corse, ma belle!!
Partenza il: 30/07/2009
Ritorno il: 13/08/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
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Questo racconto è rivolto a chi viaggia con famiglia al seguito e preferisce i campeggi ai residence, la vacanza on the road ai villaggi-vacanza, le crepes ai manicaretti. Siamo in 4 romagnoli (2 adulti e 2 ragazzine) con auto, tenda igloo e tutta l’attrezzatura per un campeggio soft. La nostra esperienza pluriennale ci suggerisce di pianificare 3 soste-base durante le due settimane di vacanza, le prime di Agosto. Decidiamo di seguire un itinerario in senso orario, cioè da Bastia verso Porto Vecchio, Bonifacio, Ajaccio, ecc., cercando di visitare ogni giorno una spiaggia o un paese diverso, lasciandoci guidare dall’istinto e dall’improvvisazione (cioè senza prenotare alcunché), indispensabili per una vacanza scarica-tensioni ecc. Ecc. (a nou us’ piés acsè). Naturalmente siamo dotati anche di una buona scorta di racconti di viaggio prelevati dal sito di turistipercaso. La prima destinazione-base è nei pressi di Porto Vecchio e dopo aver scartato alcuni camping lungo la strada ci lasciamo sedurre da “Les Jardins du Golfe” che si raggiunge imboccando la strada per Palombaggia, a circa 2 Km. Dal bivio, oltrepassata la circonvallazione di Porto Vecchio. E’ un camping molto ombreggiato che offre un vantaggio enorme raffrontando qualità e prezzo, infatti spendiamo 30 €. Al giorno compreso elettricità, utilizzo piscina, animazione serale, possibilità di acquisto mattutino di baguettes. Nei 5 giorni di permanenza in questo camping visitiamo alcune spiagge a Sud e a Nord di Porto Vecchio, senza tralasciare il Col di Bavella e la città di Bonifacio. La spiaggia che ci ha incantato di più è stata quella della Palombaggia, mare perfetto, sabbia fine, ambientazione da cartolina, possibilità di fare snorkeling e passeggiate nei dintorni. La mitica spiaggia di Santa Giulia, tanto decantata, ci ha lasciato un po’ con l’amaro in bocca per la presenza di alghe in mare e sulla battigia, che lasciavano percepire odori puzzolenti. Invece una visita da non mancare è il fiume lungo la strada del Col di Bavella che si imbocca circa 40 Km. A nord di Porto Vecchio, a Solenzara. Noi abbiamo trascorso un giorno bellissimo bagnandoci nelle fresche acque del torrente, in una pozza a circa 10 Km. Dal bivio, vicino ad un chiosco lungo la strada. Per finire la giornata, verso sera ci siamo fermati in un “parc adventures”, incontrato sulla strada del ritorno. Questo tipo di parchi, numerosissimi in tutta la Francia, sta prendendo piede ora anche in Italia. Si tratta di percorsi attrezzati, puro stile Tarzan, tra piattaforme allestite in cima ad alberi di notevole altezza, che mettono in risalto il puro spirito avventuriero dei francesi. Già due anni fa vicino a Carcassonne, nella Francia del sud, abbiamo provato questa esperienza, in un itinerario mozzafiato con passaggi su reti verticali, funi a penzoloni, appoggi malfermi, dove l’adrenalina si scarica in dosi elevatissime e quando si raggiunge la fine del percorso ti chiedi chi te l’ha fatto fare. La nostra figlia maggiore salta come Cita nella jungla e deve aspettarmi non poco ad ogni piattaforma raggiunta. Comunque per chi non soffre di vertigini è un’esperienza unica ed appagante. Io, ragioniere Fantozzi, ho inzuppato anche le mutande ed i calzini di sudore o di altro.

D’obbligo è una sosta a Bonifacio, caratteristica cittadina con viottoli e scorci di somma bellezza, oltre alle bianche scogliere, tinte di rosa al tramonto (roba da romanticoni). Da segnalare un Ristorante tipico e a basso prezzo nel centro storico, la “Cantina Doria” (us magna bén). La seconda destinazione-base (4 giorni) è nei pressi di Ajaccio, il capoluogo, nonché il luogo natio di Napoleon. Il camping lo troviamo a Porticcio, circa 8 Km. A sud di Ajaccio e si chiama U-Prunelli. Ampio, ombreggiato, ogni piazzola è dotata di tavolo pic-nic, barbecue, rubinetto. Vi sono inoltre 3 piscine molto accoglienti e rilassanti, un ristorante, un market (e pù sa vutt?), il tutto al costo di 52 €/giorno (ripeto, in 4 + auto + tenda + corrente). Di interessante in questa zona ci sono molte calette sabbiose, sia a Nord che a Sud, ma bisogna stare attenti alle deviazioni (a volte sterrate), non molto visibili e affidarsi al proprio fiuto. Si decide di ripartire verso il Nord facendo sosta a Corte, dunque transitando dal Col di Vivazzona con la sua immensa foresta. Appena raggiunta la città di Corte imbocchiamo a sinistra le “Gole di Restonica”, lungo il Fiume omonimo. E’ un percorso di una quindicina di Km. In una stradina strettissima a fondo cieco, con strapiombi mozzafiato. Il rischio di volare sotto è altissimo, ogni volta che incroci un’altra auto ti chiedi, ma porcaccia la miseria proprio adesso !!!!!!!!!! chi decide di fare retromarcia?? Comunque questa è roba da trekkisti e non da marinai come noi per cui una volta raggiunto il parcheggio in fondo (a pagamento 5 Euro!!!!) e dedicato un pediluvio al fiume, ritorniamo sui nostri passi, quindi a Corte per il pranzo. La cittadina è molto suggestiva, viottoli in saliscendi, negozi di artigianato e souvenir. Questa è la vecchia capitale Corsa, quella che ha forgiato il vero spirito indipendentista isolano e che ha rappresentato l’ultimo baluardo contro gli invasori. Noi invece respiriamo un caldo pazzesco e abbiamo voglia di tuffarci nel mare cristallino (a sé propi ingnurent!!). La terza e ultima destinazione-base (5 giorni) la prevediamo a “Ile Rousse”, poiché abbastanza centrale tra Saint Florent e Calvi, nella zona della Balagne. Particolare importante: in questa costa i campeggi risultano tutti completi (solo verso sera) per cui ci dobbiamo arrangiare per una notte in altro campeggio alternativo lungo un fiume, sempre comunque tra gente simpatica e cordialissima. Infatti la mattina dopo ci accampiamo a “Les jardins des oliviers” (senza infamia e senza lode al costo di circa 33 €./giorno), 2 Km. A Est di ile rousse. La spiaggia di Ostriconi è un’altra perla della Corsica. Nessuna struttura ricettiva, ambientazione naturale tra dune e canneti alla confluenza con un fiume, sabbia finissima e mare sempre pulitissimo e azzurrissimo (un po’ come la sarda Cala Luna). Saint Florent, Ile Rousse e Calvi sono tre porticcioli molto turistici e quindi ci si perde tra negozietti, viuzze, crepes e una moltitudine di italiani e francesi di terraferma. Il deserto degli Agriades è un percorso molto tortuoso tra colline brulle e assolate (di lunare non abbiamo visto nulla). Un’ora d’auto per una trentina di Km, decisamente per amanti delle curve. Si consiglia di farlo in moto, se ne avete una. Il “dito” decidiamo di non affrontarlo, visto la quantità di curve che fino ad ora ci siamo mangiati e basandoci su giudizi contradditori di altri turisti per caso. Invece una visita la merita davvero il paesello di Lama, ritornando verso Corte per 30 Km. Circa. Dalla strada del fondovalle si vedono le case aggrappate alla roccia, come in un presepe. Noi ci siamo tuffati in questo dedalo di stradine di sasso molto vecchie, ma con scorci fioriti e ameni. Se ci riuscite prenotate una cena all’unico ristorante del paese “CAMPU LATINU” (veramente romantico al tramonto e sicuramente non sbaglia per il menù e l’ambientazione), poiché senza prenotazione ci hanno rimandato a casa con un “desolè!!!”.

La partenza da Bastia ci coglie preparati per un’ultima visita alla cittadina, in alcune zone veramente fatiscente, ma non per questo da scartare. Che dire. Le prime due settimane di Agosto sono le più affollate dell’anno, ma si sapeva. I corsi hanno le caratteristiche peculiari dei francesi: organizzazione, gentilezza, senso civico, spirito avventuroso e spericolato tipico da Legione Straniera, a proposito abbiamo visto una mostra, con in più la fierezza caratteristica di tutti gli isolani. Il traffico, a volte anche intenso, non preclude la fermata di cortesia ai vari attraversamenti pedonali, a volte anche agli attraversamenti veicolari, agli inserimenti da destra, roba da non credere. Noi estrosi manovratori o parcheggiatori in doppia fila ci siamo fatti una buona dose di buonismo al volante e comunque, in qualche caso, non abbiamo resistito a comportarci da “italiani”, con tanto di strombazzate e dito medio alzato. Per il resto la vacanza è stata piacevole e ampiamente di nostro gradimento, per cui un altro viaggetto in Corsica seppoffà (Us po’ fer).



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