Parigi in un week-end? C’est possibile!
Secondo giorno: Sabato mattina ci siamo alzate presto e siamo andate dritte a l’le de la citè per visitare Notre Dame. Siamo arrivate talmente presto ( 9.00) che la cattedrale aveva appena aperto e non c’erano turisti, tutto era avvolto da un silenzio magico. All’uscita, avendo sentito parlare della Sainte Chapelle, siamo andate a visitarla; si trova all’interno del Palais de Justice, in pratica di fronte a Notre Dame ed è, a mio avviso, uno dei monumenti gotici più belli di Parigi…Siamo rimaste incantate! Sempre con la metro (perché a piedi è impossibile!) ci siamo dirette sugli Champes Elysées, abbiamo attraversato Place de la Concorde e siamo arrivate all’Arco di Trionfo ( passeggiata sconsigliata a chi non regge la fatica…Noi pur essendo allenate eravamo distrutte!). A questo punto ci siamo dirette verso il Trocadero e finalmente, oltrepassato un lato della piazza, è balzata fuori all’improvviso la Tour Eiffel, che si stagliava imponente nel cielo azzurro…L’emozione maggiore si prova, a mio avviso, facendo proprio questo giro (Champes Elysées – Arco di Trionfo – Trocadero) e non provenendo dalle Touleries, perché non si ha l’effetto sorpresa! Essendo ora di pranzo ci siamo sdraiate sul prato, proprio sotto la torre, e abbiamo mangiato la famosa baguette farcita ( se non si vuole spendere troppo conviene comprarla da “Pomme de pain” una panetteria che si trova lungo gli Champes Elysées…È buona e fatta al momento). Volendo salire sulla Tour ci siamo rassegnate a 3 ore di fila, ma siamo state ricompensate da un vista mozzafiato. Scese dalla Tour e, stanche ma non ancora distrutte, ci siamo precipitate al Musée d’Orsè (passando per Les Invalidès e il Petit Palais). Questo museo è stata una piacevole scoperta, non solo per le opere all’interno ma anche per la struttura che le ospita: una stazione ferroviaria in stile liberty. Da non perdere assolutamente. Uscite dal museo siamo tornate sugli Champes Elysées e, dopo un po’ di immancabile shopping, abbiamo cenato all’aperto al bistrot Romain, si mangia bene e non è eccessivamente caro. Per concludere la serata siamo andate all’ imbarco del Bateau Mouche, altra esperienza da non perdere, ma da fare rigorosamente di sera, di giorno non fa lo stesso effetto…E poi siamo tornate in hotel. Importante: chiedere sempre agli addetti quando chiude la metro, non tutte le linee chiudono alla stessa ora e si rischia di restare dentro!!! Terzo giorno: L’ultima mattina l’abbiamo dedicata alla visita del Quartiere Latino. Da vedere la Sorbona, bellissimo il Pantheon, ma ancora di più la chiesa di S. Etienne du Mont. Su suggerimento di una gentilissima signora francese, poi, abbiamo passeggiato lungo Rue Mouffetard, la strada del mercato piena di negozietti di souvenirs gastronomici e non ( da comprare formaggi e cioccolata). Finita la mattinata siamo tornate in hotel e poi, sempre col treno, all’aereoporto.
Conclusione: Con un po’ di organizzazione e tanta resistenza fisica siamo riuscite nell’impresa di visitare Parigi in 2 giorni. Un’ ultima considerazione: non è vero che i francesi sono sgarbati, abbiamo incontrato persone gentili e accoglienti che, nonostante il mio francese…, hanno avuto la pazienza di darci tutte le informazioni necessarie; per incontrare persone sgarbate mi è bastato imbattermi, durante il volo di ritorno,nei miei vicini di posto…Italiani.