Croazia e bosnia..
Quest’estate siamo partiti (Fausto ed io) per un giro di Bosnia + Croazia… Ammetto che avevo delle perplessità prima di partire ma ogni mia aspettativa è stata decisamente superata da questi due paesi così vicini a noi e così splendidi.
Faccio una premessa… Anche se probabilmente in paesi come la Croazia non sarebbe necessario farlo, noi preferiamo sempre prenotare alberghi/macchina prima di partire dopo aver accuratamente scelto l’itinerario attraverso le guide e i racconti di questo sito. Diciamo che è un nostro modo per far iniziare prima le vacanze e crediamo che ci dia la possibilità di ottimizzare tutto quello che vogliamo vedere. In Croazia però sono frequentissime per strada persone che cercano gente per i loro appartamenti. Ma veniamo al viaggio… Partiamo il giorno 16 agosto alle 8:00 da Milano Malpensa con volo low cost per Dubrovnik, volo puntualissimo e alle 9.45 siamo in Croazia.. Il tempo di ritirare l’auto noleggiata e ci dirigiamo verso il nostro primo albergo: Paradis Aparthotel nella baia di Zaton (costo 90 euro e notte). La nostra camera ha un terrazzino con vista mozzafiato sulla baia. L’interno è molto nuovo e attrezzato, molto pulito ma la stanza è decisamente piccola. l’albergo ha un accesso privato al mare… Un paradiso terrestre!silenzio, mare e vista meravigliosi… Insomma cosa volere di più! Questo primo giorno sarà dedicato al relax! 17 agosto: di buon ora, dopo aver fatto colazione sulla terrazza dell’albergo, ci mettiamo in macchina.. Direzione Mostar (Bosnia). Ci attendono 140 km fino a Mostar e altrettanti fino a Sarajevo. Non sono tantissimi ma le strade consentono un’andatura piuttosto a rilento.
La strada costiera è molto bella e panoramica. Dopo un’oretta attraversiamo la prima dogana Croazia/Bosnia, e dopo appena 10 km un’altra dogana Bosnia/Croazia. Sono dogane molto blande eppure quei soli 10 km di costa lasciati alla povera Bosnia dopo la guerra mi mettono un pò di tristezza…
Dopo un pò si arriva alla vera e propria dogana per entrare in Bosnia, c’è un pò di coda ma in una mezz’ora arriviamo ai controlli (passaporti e documenti dell’auto). La strada per arrivare Mostar dalla costa ha una natura incantevole, c’è un fiume enorme con una vegetazione rigogliosissima tutto intorno. Arriviamo a Mostar all’ora di pranzo. La temperatura è altissima e questo ha reso il nostro giro un pò faticoso. I segni della guerra sono purtroppo ancora molto evidenti, palazzi con tantissimi fori di granate si vedono ovunque nella zona esterna alla città vecchia. La parte vecchia della città, tutta di pietra bianca, è molto caratteristica, sembra di stare in un paese medio-orientale. Il ponte che fu distrutto è stato completamente ricostruito, dicono fedelmente all’originale. Dopo un paio d’ore andiamo via, fa caldissimo anche per me che soffro poco il caldo.
Ci rimettiamo in macchina e quello che sconvolge in negativo è il numero terribilmente alto di cimiteri ma anche, in positivo, la quantità di case in costruzione… Certo ne abbiamo viste anche tante con segni di ciò che è stato, ma per me l’immagine che resta nel cuore della Bosnia è quella della rinascita, della ricostruzione, della voglia di esserci! Dopo 3 ore di strada in mezzo a questa natura verdissima e meravigliosa arriviamo a Sarajevo… Miss Sarajevo è in sottofondo…
Troviamo senza grosse difficoltà il nostro albergo, Hecco Deluxe (90 euro a notte). L’albergo non si presenta benissimo perchè occupa gli ultimi 3 piani di 11 di un edificio e il piano terra non è il massimo. La nostra stanza è all’undicesimo piano con le pareti completamente di vetro (anche quelle del bagno) con una vista mozzafiato sulla città che vive, anzi che stra-vive! Anche in questo caso la stanza è attrezzata, pulita ma molto molto piccola. Non ci importa, la vista e la centralità (è nella via principale di Sarajevo) compensano il fatto di avere pochissimo spazio a disposizione. Il tempo di una doccia e scendiamo, la nostra amica Emina (collega di Fausto e originaria di Sarajevo) ci aspetta. La prima tappa è in un bar vicino al red carpet del Sarajevo Film Festival. Gente, gente e ancora gente…Una sensazione di vitalità indescrivibile! Subito dopo Emina e suo fratello ci portano in un ristorante con cucina tradizionale bosniaca. Il ristorante non è in centro e ci siamo arrivati in taxi. Il posto è incantevole. Si chiama Kibet e si trova su una delle colline che circondano la città, la vista è bellissima e il cibo delizioso (carne, carne, carne). La serata procede molto piacevolmente, tra ottimo cibo e chiacchiere con Emina e suo fratello, due ragazzi squisiti e gentilissimi, ospitali in maniera imbarazzante e orgogliosi della loro terra al punto da farci vergognare di tutte le volte che parliamo male del nostro paese. A quanto pare l’ospitalità è una caratteristica comune dei bosniaci. Dopo la cena facciamo una passeggiata in centro, tra la moschea, la sinagoga e la chiesa ortodossa che si trovano a pochissima distanza l’una dall’altra. Ormai è tardi (è passata l’una) ma i locali sono ancora tutti stra pieni… Gente gente e ancora gente! 18 Agosto: La nostra amica Emina ci aspetta alle 9.00 per la colazione. Ci sono tante cose da vedere e lei non vuole farcene perdere nemmeno una! attraversiamo tutto il centro, con la zona turca e la zona occidentale… Così diverse e vicine eppure così “omogenee”. Ci fermiamo a metà mattinata per un caffè, anche in questo caso ci sono tantissime persone per strada… E la cosa ci affascina, ci colpisce… Non ci sono tanti turisti… È gente del posto che vuole vivere, vuole chiacchierare… Ha sete di aria aperta! Per pranzo andiamo a mangiare in una stradina vicino alla via dei tappeti un piatto tipico: il Cevapi. Il cevapi è un piatto di salsiccine di manzo servite insieme ad una specie di pita e ad una crema di formaggio… Vi garantisco che è stata un’assoluta prelibatezza! subito dopo siamo pienissimi ma Emina insiste per farci prendere un pezzo della loro tradizionale pita, una specie di involtino di pasta sfoglia con all’interno cose varie (patate, carne, spinaci)… Noi abbiamo preso quello di patate ed era davvero buonissimissimo! Nel pomeriggio continuiamo a girare per il centro… Ma verso le 18.00 torniamo in albergo: in serata ci aspetta un film del Festival…
Per chi non lo sapesse il Sarajevo Film Festival promuove in particolar modo film di registi indipendenti. A noi è capitato un film in una lingua che non somigliava nemmeno lontanamente all’inglese (sottotitolato ovviamente in bosniaco)… Ma in qualche modo riusciamo a cavarcela e alla fine il fillm ci piace pure! Dopo il film prendiamo un pezzo di pizza al volo e poi andiamo in un pub accanto alla birreria più grande della Bosnia, quella che produce la Sarajevsko pivo. Il posto è molto carino, dopo la birra siamo stanchi, salutiamo la nostra amica invitandola a venire a visitare l’Italia (i bosniaci hanno bisogno di un invito dal paese ospitante per andare all’estero!!!).
19 Agosto: Facciamo un altro piccolo giro in centro, compriamo qualche souvenir e ci avviamo verso la Croazia… Direzione Trogir (una trentina di chilometri a nord di Spalato).
La strada è molto lunga ma piacevole. Veniamo interrotti solo da una pattuglia. I due poliziotti, dopo qualche minuto che parlavano solo in bosniaco, mostrano il loro vero scopo: soldi! Ci accordiamo per 20 euro… come per farci ricordare di quanto l’entroterra sia ancora molto povero.
All’altezza di Mostar facciamo una deviazione per arrivare a Medjugorie, poca spiritualità in verità, solo tantissimi gadget… Arriviamo a Trogir verso le 19.00. Siamo stanchi per visitare la cittadina, ci riposiamo e per cena andiamo in uno dei ristoranti consigliati da un collega croato. Il posto si chiama Frankie e si trova nella baia di Seget (una decina di km a nord di Trogir). Il posto è elegante ma non eccessivamente formale. La cena è buonissima (fish of course) e spendiamo 60 euro, poco (paragonato a prezzi italiani) rispetto alla grigliata e agli antipasti deliziosi che abbiamo mangiato, alla location (in acqua) e alla qualità del servizio.
L’albergo a Trogir si chiama Aparthotel Astoria (90 euro a notte), un po’ fuori mano ma la stanza è pulita e confortevole. 20 Agosto: Decidiamo di dedicarci al mare e ci fermiamo in una baia tra Trogir e un paesino che si chiama Marina. Il mare è cristallino, trasparente. Nel pomeriggio andiamo a Trogir, un gioiellino medioevale perfettamente ricostruito sul mare. Il posto è molto carino anche se onestamente ci è sembrato un po’ artefatto. Ceniamo da Kamerlengo, un posto in una delle stradine principali di Trogir. Ristorante decisamente di buon livello, anche in questo caso la cena è buonissima, pesce freschissimo e non supera i 60 euro.
21 Agosto: Ci alziamo di buon ora per andare a visitare il parco nazionale di Krka con le sua bellissime cascate. Il parco è molto bello (l’ingresso costa circa 10 euro a testa), purtroppo però fa molto caldo e c’è troppa gente. Migliaia di turisti che fanno il bagno nel fiume Krka secondo me hanno fatto perdere un po’ di fascino alla nostra visita che però comunque ci è piaciuta molto.
Torniamo in albergo stanchissimi, andiamo a prendere un aperitivo a Trogir e per cena andiamo di nuovo da Frankie: il posto ci era davvero piaciuto un sacco.
22 Agosto: La nostra prossima tappa è Hvar con imbarco da Spalato. Arriviamo la mattina abbastanza presto a Spalato per visitare la città, molto bella, medioevale anche questa, anche questa ricostruita.. Peccato esserci stati poco! Ci imbarchiamo per Hvar alle 14.30, costo totale del traghetto sola andata per due persone + auto è di 50 euro, durata 1,5 ore. Arriviamo a Stari Grad e dopo un tratto costiero abbastanza breve siamo a Hvar città. Il nostro albergo si chiama Aparthotel Pharia (105 euro a notte), camere pulite e con vista incantevole sull’arcipelago Pakleni Otoci. La sera mangiamo una pizza nella piazzetta principale di Hvar (quella antistante la chiesa)… pizza non consigliata! Hvar è bella, affollata di turisti e di movida. Non siamo tipi particolarmente discotecari ma l’isola ci piace! Certo… se cercate un posto esotico non fa per voi! La concentrazione di italiani è altissima e la gente del posto parla più italiano che inglese.
23 Agosto: Facciamo colazione nella terrazza vista mare dell’albergo e poi noleggiamo una barchetta con motore (5 cavalli, si può guidare anche senza patente nautica) e facciamo il giro di un bel po’ di calette dell’arcipelago… che dire… il mare è di un blu meraviglioso, la natura domina incontrastata e la giornata è splendida… insomma relax indimenticabile! Abbiamo noleggiato la barca in un boat rental che sta al porto, (Luca Rent). Costo per l’intera giornata 65 euro, compreso il carburante. In serata mangiamo in un posto sul porto che si chiama Hanibal… buono ma non ci ha convinto fino in fondo.
24 Agosto: Andiamo ad informarci sull’orario dei traghetti per il giorno dopo, mangiamo un panino sul porticciolo di Stari Grad (molto carino) e poi andiamo al mare in una baia tra Stari Grad e Hvar. La baia è bellissima ma per arrivarci bisogna scendere di parecchio, a partire dalla strada principale, su una stradina stretta e tortuosa. Scendendo in macchina mi sono arrabbiata col povero Fausto che aveva deciso di avventurarsi su questa stradaccia senza parapetto ma quando siamo arrivati alla baia ho dovuto ammettere che aveva ragione!!! In serata prendiamo un aperitivo a Hvar e poi andiamo a cenare al ristorante Leporini, in una delle stradine che partono dal porto. Abbiamo mangiato benissimo (consigliate le cozze bollite nel vino bianco) e il proprietario era davvero simpatico (sembrava Rober De Niro in Cape Fear). Anche in questo caso la cena è sui 60 euro, forse un po’ cara rispetto alla media croata ma comunque il prezzo è bassissimo rispetto a quello che abbiamo mangiato, al livello del ristorante e ai prezzi a cui siamo abituati in Italia.
Unica vera controindicazione di Hvar città è il parcheggio. E’ praticamente inevitabile mettere la macchina nel parcheggio a pagamento, circa 20 kune (1,5 euro) per ora. 25 Agosto: Le opzioni dall’isola di Hvar per arrivare a Dubrovnik sono 3: 1)traghetto Stari Grad- Spalato e da lì circa 300 km sulla strada costiera, 2)Stari Grad – Dubrovnik al costo di 100 euro per due persone + macchina e 7 ore di navigazione 3) traghetto Sucuraji (cittadina dell’isola nel punto opposto a Hvar città) -Drvenik che sta a circa 100 km da Dubrovnik, costo 13 euro totali per 20 minuti di navigazione. Optiamo per quest’ultima soluzione e la consigliamo caldamente. Il tratto da Hvar città fino a Sucuraji è di circa 70 km su una strada abbastanza piena di curve ma paesaggisticamente bellissima. Inoltre permette di guadagnare un bel po’ di tempo (e di tratto da fare in macchina una volta sbarcati in Croazia). Per ciascuno di questi piccoli traghetti possono imbarcare solo 30 macchine, ma sono estremamente frequenti e questo porto non è assolutamente affollato come quello di Stari Grad.
Arrivati a Drvenik dopo circa 1,5 ore di macchina arriviamo a Dubrovnik. Il nostro albergo si chiama Aparthotel Villa Antea (90 euro a notte). La camera è molto carina, attrezzata, con un bel terrazzo. Unico inconveniente: nonostante sia un 4 stelle non è prevista la pulizia della camera. La ragazza della reception all’arrivo ci dà molte informazioni utili. La vista di Dubrovnik dall’alto è indimenticabile, un gioiello bianco con i tetti rossi sul mare. Facciamo una stupenda passeggiata per il centro che è davvero bellissimo. In serata quello che ci colpisce è la cura con cui hanno organizzato l’illuminazione della città. Ogni singola luce sembra avere un preciso significato e sta lì a valorizzare un punto incantevole su cui non puoi fare a meno di fermare gli occhi. C’è la serata finale di una specie di festival estivo. Nella piazza principale della città c’è un’orchestra con violini, il coro e una soprano. Che dire… lo spettacolo tra luci, musica e la bellezza della città ci è piaciuto moltissimo. Finito lo spettacolo ci dirigiamo in un jazz cafè in una piazzetta centrale. In questa piazza ci sono 4 bar ai 4 angoli che hanno i tavolini in tutta la piazza uniti. Uno di questi bar ha un gruppo jazz che si sta esibendo…Praticamente c’è un tizio che sia nell’aspetto che nella voce è identico a Micheal Bublè. 26 Agosto: Andiamo al mare in una delle spiagge consigliate dalla ragazza della reception. E’ una baia isolata non lontana dall’albergo Argentina. La spiaggia è bellissima, il mare è trasparente e dalla spiaggia si vede tutta la cittadina di Dubrovnik in lontananza… nel pomeriggio facciamo il giro delle mura di Dubrovnik (circa 10 euro).Il giro è bello perché, visto che Dubrovnik si sviluppa tutta all’interno di queste mura, hai modo di vedere tutta la città ma da una prospettiva diversa. In serata andiamo a cena al ristorante Peskaria, proprio sul porto. E’ un posto molto alla buona, popolare tra la gente del posto. La location è bella e mangiamo abbastanza bene (il loro piatto forte sono le cozze). Il prezzo è contenuto (circa 30 euro totali). Dopo la cena ci aspetta il nostro jazz cafè… anche stasera c’è Bublè! 27 Agosto: Andiamo al mare nella stessa baia del giorno prima e nel pomeriggio continuiamo a girare per Dubrovnik. In serata andiamo a cena al ristorante Gverovic, nella baia di Zaton. Ristorante elegante e direttamente in acqua… è tutto buonissimo, peccato che per noi la scelta sia un po’ limitata visto che fanno tutto con i gamberi e Fausto è super allergico a tutti i crostacei.
28 Agosto: Purtroppo la vacanza è finita… Facciamo un giro nel paesino di milini un po’ a sud di Dubrovnik e poi ci dirigiamo in aeroporto… Malpensa e le sue zanzare ci aspettano!!! se volete altre informazioni potete contattarmi al mio indirizzo di posta storni80@gmail.Com!