RODI, suggerimenti e consigli

RODI Abbiamo preso il volo diretto con Easy Jet spendendo circa 400 euro a/r ciascuno, prenotando a fine giugno per partenza a fine luglio 2009. Voli comodi e puntuali. Abbiamo inoltre prenotato gli hotel tutti da casa, on-line, sempre con circa un mese di anticipo. Considerato che è il periodo di punta sarebbe meglio muoversi un po' prima:...
Scritto da: jellyfish75
rodi, suggerimenti e consigli
Partenza il: 25/07/2009
Ritorno il: 02/08/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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RODI Abbiamo preso il volo diretto con Easy Jet spendendo circa 400 euro a/r ciascuno, prenotando a fine giugno per partenza a fine luglio 2009. Voli comodi e puntuali. Abbiamo inoltre prenotato gli hotel tutti da casa, on-line, sempre con circa un mese di anticipo. Considerato che è il periodo di punta sarebbe meglio muoversi un po’ prima: siamo contenti delle strutture che abbiamo trovato, ma c’era poca scelta. Racconto per punti tutto quello che può essere utile. TRASPORTI L’isola è molto grande. Per le mete più distanti conviene noleggiare l’AUTO. I BUS molto comodi, con aria condizionata, anche se in alcuni posti non arrivano e a volte sono affollati. Per andare da Rodi (estremo Nord dell’isola) a Prassonissi (estremo Sud) ci vogliono due ore e mezza, anche tre. A Rodi e Lindos c’è la bliglietteria, altrimenti il biglietto si fa sull’autobus. E questo un po’ allunga i tempi perchè l’autista deve fare anche il bigliettaio. I prezzi sono buoni, considerato le distanze: ad esempio Lindos-Aeroporto, con cambio a Rodi, costa in totale 6,75 euro.

Per le mete più corte invece lo SCOOTER va benissimo. Le strade sono tutte asfaltate, anche se non molto ben indicate: certe volte i cartelli che indicano la spiaggia sono posizionati solo in un senso di marcia della strada principale. Allora dopo ogni incrocio ci voltavamo e trovavamo l’indicazione. Ci sono anche i TAXI. Li abbiamo utilizzati solo per Aeroporto-Rodi (fisso 18 euro), Aeroporto-Kallithea (fisso 22 euro), Aeroporto-Lindos (fisso 48 euro). Fuori dall’aeroporto, nella stazione dei taxi, c’è la lista delle tariffe. MANGIARE Noi ci siamo trovati bene dappertutto.

Spesa media in due tra 25 e 35 euro ordinando a testa antipasto e portata principale, acqua e birra/vino. E il dolce non ci stava mai e ci allontanavamo tenendoci la pancia! Generalmente le taverne tipiche, quelle che sembrano un po’ naif, con le sedie e i tavoli pitturati, sono economiche e buone. Quasi tutti i ristoranti hanno il menu esposto, con anche le foto dei piatti.

Attenzione perchè in alcuni ristoranti, soprattutto quelli più “in” i prezzi di carne e pesce sono al kilo. In quel caso non si è mai certi di quale sarà il conto… Ma sicuramente alto. Attenzione anche ai crostacei: innanzitutto sono congelati perchè non si pescano sull’isola, e poi costano. I nostri vicini di camera hanno pagato 100 euro per una grigliata mista e due antipasti! I pesci freschi che si trovano a Rodi sono: calamari, sogliole, polipi, orate e simili. Tutti gli altri sono congelati.

Ogni tanto hanno degli arrivi di pesce freschissimo e te lo mostrano orgogliosi: meglio chiedere il prezzo prima di ordinare. Fuori da ogni locale ci sono i “buttadentro”: sono simpatici e un po’ insistenti, ma non al punto da diventare molesti. PREZZI I prezzi per il cibo sono assolutamente accessibili e più bassi di quelli italiani. Per i souvenir e gli altri prodotti sono allineati a quelli nostri.

Minimarket ce ne sono dappertutto, una bottiglietta d’acqua fresca costa ovunque 50 centesimi. Lungo la strada che va da Kallithea a Rodi ci sono 3 grandi supermercati con dei prezzi buoni. Noi abbiamo fatto scorta di bibite e altre cose al Carrefour (sull’insegna non c’è scritto carrefour ma si capisce dalla forma del logo).

POSTI DA VEDERE – RODI: abbiamo dedicato una mattina al giro all’interno delle mura: il palazzo del gran maestro, la via dei cavalieri, la piazza centrale con la fontana ecc. Meglio la mattina perchè ad agosto fa caldo. Ci siamo tornati anche tutte le sere, girando sia all’interno che all’esterno delle mura. L’interno è pieno pieno di negozi di souvenir, gyros pita, bar… Anche troppo. Non dovrei dire nulla perchè ho aquistato e mangoato anche io, ma sono così tanti uno in fila all’afltro che si perde un po’ il contesto medioevale. Di giorno l’effetto è migliore perchè i negozi non sono illuminati, e qualcuno è chiuso. In ogni caso Rodi va vista sia di giorno che di sera, quando prende delle fumature romantiche e uniche, con tutte le mura illuminate. Altro giro da fare è salire sull’acropoli (di cui rimane proprio poco) e vedere il sole che tramonta sulle coste della vicina Turchia. I tramonti della Grecia sono sempre emozionanti! Ci sono ristoranti dappertutto. Noi abbiamo provato fuori dalle mura il “BELMO PALACE” che è uno dei pochi con il pesce fresco (una grossa orata alla griglia); ci siamo stati due volte assaggiando praticamente tutto, spendendo circa 30 euro in due, ogni volta.

Poi abbiamo provato la TAVERNA KOSTAS, segnalata dalla Loonley Planet, dove abbiamo mangiato due pork souvlaki (buono, ma abbiamo dovuto attendere mezz’ora perchè il posto è piccolo e non preparano niente prima: quello che si ordina viene cucinato, con i suoi tempi. C’è da dire che il simpatico Kostas non solo ci ha avvisati, ma ci ha anche portato delle olive nere con il pane, per ingannare l’attesa. Infine siamo stati da “IPIRO”, scelto a caso tra i tantissimi ristoranti che ci sono nella zona pedonale dietro al capolinea dei bus. Con 35 euro abbiamo mangiato calamari fritti, stifado di agnello, sogliola fritta. 2 Mythos, Acqua e caffè. E’ comunque una zona un po’ nascosta, ma vale la pena farci un giro per mangiare o per i tanti negozi di souvenir.

– KALLITHEA: è dove abbiamo soggiornato per 5 giorni, all’Hotel Castello di Rodi ), 60 euro al giorno B&B. Non abbiamo prenotato sul loro sito, ma tramite Hotels.Com, perchè la quotazione era più bassa. Bellissimo e curato in ogni particolare, grande piscina sul terrazzo, camere e bagno di dimensione giusta, pulite e “a tema”.

Frigo, phon, TV satellitare, aria condizionata, macchinetta per scaldare l’acqua. La cassetta di sicurezza è vicino alla reception, a pagamento (15 euro x 1 settimana o frazione, 20 euro x 2 settimane). Internet a pagamento (50 centesimi x 10 minuti).

Nel pittoresco cortile interno si fa una colazione non molto varia: yogurt greco, latte, té, caffé, cereali, fette, marmellatine e un tipo di biscotti. Prosciutto, formaggio e succo d’arancia (buono).

In camera non mettono sapone perciò bisogna portarsi qualcosa, o servirsi dei minimarket dei dintorni. La struttura non è sul mare, ma è comoda per tutto, se si dispone dello scooter: in pochi minuti si arriva a Rodi città o alle terme di Kallithea. Nei dintorni ci sono parecchi Car/Moto Rental. Noi abbiamo noleggiato uno scooter da “Gallis”, lì vicino, sul lato opposto della strada, dove un simpatico ragazzone ci ha noleggiato una moto per 15 euro al giorno. Sempre lungo la strada ci sono diverse taverne con prezzi buoni. Noi abbiamo provato quella sull’incrocio forse si chiama FAMILY RESTAURANT. Sogliola fritta, mousaka, saganaki mussels (cozze con sughetto di pomodoro e formaggio feta), acqua e birra per 20 euro.

Complessivamente la struttura merita molto, ci torneremo sicuramente! – LINDOS: è un paese molto pittoresco di casette bianche ammassate ai piedi dell’acropoli. E’ molto grazioso, attraversato da viuzze strette lastricate (attenzione con gli infradito: si scivola!!!) tutte su e giù. Dalla strada principale per raggiungere la piazzetta centrale del paese si deve scendere per una strada (asfaltata) un po’ ripida. C’è un bus gratuito che di giorno porta su e giù incontinuazione chiunque non voglia farsi la strada a piedi. Non è un tratto lungo, saranno 3 minuti di bus, ma in salita/discesa è un po’ faticoso. Ufficialmente dovrebbe smettere alle 16, ma l’abbiamo visto girare (e preso) fino alle 19. Di sera invece non c’è. Lo stesso tragitto si può fare anche in taxi: costa 4-5 euro. Il paese è affollato e pieno di negozietti e piccole/medie taverne. Qui i prezzi sono i più alti di tutta Rodi. Ma con un po’ di attenzione si evitano le pettinate. Alcuni ristoranti ad esempio espongono il menu ma senza prezzi: a vostro rischio! Qui non ci sono i buttadentro. L’acropoli è molto ben ricostruita. Si sale a piedi oppure in groppa ad un asinello (mi pare 5 euro a tratta, con foto…). Attenzione perchè la strada che si fa a piedi è diversa dal sentiero percorso dagli asinelli. Nella piazzetta principale c’è un info point dove vi conviene chiedere indicazioni. La strada per i bi-pedi non è così drammatica… È una scalinata che si fa in circa 10 minuti. Meglio in ogni caso programmare di salire la mattina, quando il sole non è troppo feroce.

L’ingresso costa 7 euro e si gira bene anche senza guida: le cose più importanti sono descritte con dei cartelli in greco e inglese. Dall’alto il panorama sulla Baia di St. Paul è spettacolare. A Lindos abbiamo soggiornato ai LAMBIS STUDIOS: la struttura è molto grande, pulita, con studio spaziosi composti da cucina/soggiorno, bagno e camera. Tutto nuovo e ben tenuto per 50 euro a notte. In cucina ci sono parecchie stoviglie, il detersivo per i piatti e c’è anche lo scolapasta, così più di qualche volta ci siamo abbandonati ai sapori nostrani.

In Grecia si trova facilmente la pasta Barilla a prezzi non esorbitanti perchè hanno uno stabilimento di produzione non mi ricordo dove. Il bagno ha la vasca e non si annacqua tutto quando ci si lava.

L’aria condizionata è a pagamento costa 50 euro alla settimana per ogni locale. Noi abbiamo scelto di averla solo in camera e non in soggiorno perchè tanto a casa rimanevamo poco. Ed è bastato.

In 4 giorni non hanno cambiato lenzuola né asciugamani e non hanno fatto pulizia o rifatto i letti. Sono venuti due volte a svuotare i cestini.

Alla domenica sera organizzano un barbeque nel ar vicino alla piscina con petto di pollo ai ferri, hamburger e souvlaki; riso bollito, patatine fritte e insalata greca. Costa 10 euro a persona (escluse le bevande) ed è tutto buono. Se per una sera non vi va di scendere al paese questo è un buon surrogato di una cena al ristorante. L’unico aspetto negativo di questa stuttura è la posizione: Lindos è già di suo arroccata e bisogna scarpinare dalla spiaggia per salire al paese, e dal paese per salire sulla strada principale: per raggiungere i Lambis si deve scarpinare ancora un pochino… Anche se l’ultimo tratto non è tanto in salita. Dal centro di Lindos ci vorranno 15 minuti a piedi. Pur essendo in alto non si vede l’acropoli, né il paese. Di notte si vedono altre strutture illuminate di fronte, in lontananza… È una vista carina, ma facendo la passeggiatina serale ci siamo resi conto che avere la vista sull’acropoli o sul paese è un’altra cosa. Nel complesso la struttura è bella ma non torneremmo. VALLE DELLE FARFALLE (PETALOUDES): pagando un biglietto di ingresso di 5 euro si accede ad un parco diviso in due parti, molto ben tenuto con un ruscelletto che lo attraversa e tanti alberi e rocce sui cui tronchi sono posate milioni e milioni di farfalle tutte uguali. Si tratta di farfalle notturne con le ali marroni e gialle che quando volano mostrano una parte delle ali rosso vermiglio. Queste farfalle tappezzano i tronchi degli alberi, è veramente impressionante quante sono. Sono attirate dal profumo della resina emessa dalle piante e ci sono solo qui e in un altro posto del mondo, mi pare in Africa. Ho letto che restano lì a riposare in attesa della stagione dell’accoppiamento, senza mangiare niente, poi quando si sono riprodotte muoiono di fame. Ma si può??? In ogni caso, la maggior parte resta ferma dov’è, qualcuna ogni tanto svolazza in giro, ma è vietatissimo fare casino e farle volare perchè hanno studiato che la curiosità delle persone di vedergli scoprire le ali rosse le ha indebolite e ha ridotto la numerosità della popolazione, compromettendo gravemente la sopravvivenza della specie. La strada per arrivarci è tutta asfaltata e non è drammatica, ma in scooter è lunga: da Kallithea ci vuole quasi un’ora.

SPIAGGE: Generalmente in Grecia facciamo due spiaggie al giorno. Per questo non noleggiamo quasi mai l’ombrellone, anche se il costo è accessibilissimo: ombrellone + 2 lettini 7 euro dovunque.

Abbiamo sempre trovato un pochino di spazio per fermarci per un bagnetto e un po’ di sole, e nessuno ci ha mai detto niente, anche se è evidente in molte spiaggie il tentativo di disincentivare chi non affitta l’ombrellone perchè vengono piazzati dei lettini anche nei posti più irraggiungibili. Ecco l’elenco delle spiagge che abbiamo visto, in ordine di preferenza: – SPIAGGIA DI KALLITHEA: Imperdibile. Siamo stati sia alle terme che alla spiaggia vera e propria. Pagando ” euro si accede alla vecchia struttura delle terme non in funzione ma perfettamente ristrutturata. Bello! Da qui si scende e si arriva ad una spiaggia superattrezzata e superaffollata. La “spiaggia” è stretta e rocciosa/sassosa ma il mare è trasparente e blu e si vedono i pescetti. Servono le scarpine.

L’altra spiaggia fuori dalle terme è altrettanto bella, con delle rocce chiare arrotondate dal vento e dal sale, un po’ più ariosa e meno affollata di quella delle terme. Mare blu e pescetti. Servono le scarpine.

– LADIKO BAY e ANTHONY QUEEN BAY: Imperdibili. Dalla strada principale si prende la traversa che conduce alle spiagge. Al primo bivio, a destra si scende in una delle due LADIKO BAY. Se si prosegue a sinistra invece si arriva ad un parcheggio che ha alla destra la discesa verso l’altra LADIKO BAY (proprio di fronte a quella prima), mentre alla sinista dà l’accesso alla ANTHONY QUEEN. Sono tutte e tre molto belle, non tanto grandi e superaffollatissime. Rocce e sassi sulla spiaggia, ma il mare è spettacolare, abbiamo visto anche degli spirografi! Naturalmente la Anthony Queen è quella più famosa e quindi frequentatissima, ma vale la pena passarci un pomeriggio. – SPIAGGIA DI TSAMPIKA: Bella. E’ la spiaggia che si trova sotto il piccolo monastero di Tsampika, visitato in modo particolare dalle donne che desiderano avere un figlio. All’interno del monastero c’è un’icona della madonna con bambino e un sacco di ex-voto di chi ha ottenuto la grazia.

Per salire al monastero c’è una strada diversa da quella che porta alla spiaggia, indicata dalla strada principale. Si sale un pochino fino ad un parcheggio e poi si prosegue a piedi, salendo i 280 scalini (numerati) fino alla cima. Prima di salire c’è un bancale con dei sassolini bianchi e dei sacchetti di plastica. Portate qualche sassolino in cima, servono per ripavimentare l’ingresso della chiesina. La salita dura circa 10 minuti, mi aspettavo peggio, ma anche qui vale il consiglio di programmarla quando il sole non è forte e di portarsi l’acqua perchè in cima non c’è altro che il santuario. Una volta scesi abbiamo preso la strada della spiaggia. Sabbia fine, mare blu e traparente, niente pescetti ma comunque una spiaggia molto ariosa. – SPIAGGIA DI FALIRAKI: Faliraki si nota subito anche solo passandoci perchè è pienissima di locali a tema, luna park, bungee jumping, negozi di abiti firmati taroccati ecc. E’ tutto molto finto ma divertente. La spiaggia è di sabbia, molto estesa, e il mare è azzurro e bello. Non servono le scarpine e nemmeno la maschera, ma è comunque una spiaggia carina. – SPIAGGIA DI LINDOS: è una baia chiusa, con l’acqua molto calma, calda e abbastanza bassa. Non si sente un filo di vento.

E’ pienissima di ombrelloni e lo spazio per stare liberi è scarsissimo. Totale: è un posto un po’ soffocante che non ha nemmeno i colori della grecia. E’ circondata da piccole-grandi taverne, la maggior parte aperte solo a pranzo, altre anche per la cena. Noi abbiamo provato con soddisfazione l’ultima in fondo alla spiaggia, quella con il terrazzo. Di sera è l’unica illuminata. Abbiamo mangiato pesce fresco, diversi antipasti (qui fanno la pita con l’olio o con la pasta di olive nere… Spettacolo!) e calamaro alla griglia. Acqua e vino per 35 euro. Buono e il titolare è anche simpatico. Ci siamo stati all’imbrunirè ed è suggestivo. Ci torneremo. – BAIA DI SAN PAOLO: Bella. Molto simile alla spiaggia di Lindos, sempre una baia chiusa, piena di ombrelloni e con acqua calma. A differenza della prima il mare ha dei bei colori e ci sono tanti tanti pesci. Noi ci siamo stati per due giorni anche perchè è la più bella della parte sud dell’isola. Il pomeriggio l’acqua diventa torbida: inutile fare il bagno con la maschera. Ci sono docce e bagni, e la chiesina bianca di SanPaolo dove abbiamo visto arrivare una sposa. – SPIAGGIA DI GENNADI: sterminata, fatta di sassolini neri e rossi, l’acqua è trasparentissima, pochissimi ombrelloni e qualche taverna con i polipi appesi ad asciugare e il profumino di cibo grigliato che fa venire fame anche se hai già la pancia piena… Il mare non è azzurro e non ci sono pescetti.

– SPIAGGIA DI LARDOS: lunga e sabbiosa. L’acqua è azzurra, ma torbida: con le maschere non si vede niente, tranne i mille paguri vicino a riva. Ci sono parecchi ombrelloni ma anche dicreto spazio libero. – PRASSONISSI: Imperdibile. E’ il punto dove si incontrano i due mari: l’egeo piattissimo e il mediterraneo con dei cavalloni spettacolo! E’ pieno di wind-surf e kite-surf, ma si può comunque fare il bagno, restando vicino alla riva.

I due mari sono separati da una striscia di sabbia che nel punto più stretto sarà larga 30 metri (ma forse dipende dalla stagione, dall’ora del giorno, dalla marea… Boh?). Attraversando questo istmo si arriva dall’altra parte dove inizia una salita che porta in cima ad una altura dalla quale si ha una vista spettacolare da SUD sui due mari. Ci avremo messo una ventina di minuti a salire a piedi, non è poi così faticoso perchè non fa caldo, visto che soffia il vento forte. Si può salire anche in jeep o in scooter. Proseguendo si arriva al faro, ma noi ci siamo fermati e siamo tornati indietro.

Anche dal lato NORD c’è una vista suggestiva dell’incontro dei due mari, ma è un po’ più lontana: le foto vengono meglio dall’altura a SUD. – SPIAGGE DI RODI: la città di Rodi si trova sulla punta nord dell’isola ed è circondata dal mare. Sulla costa est si trovano i porti: quello commerciale e il vecchio porto (qui sorgeva secondo la leggenda il colosso, oggi sostituito dalla statua del cervo (dovrebbe esserci la cerva sull’altro lato, ma stavano facendo dei lavori). Il cervo è il simbolo di Rodi perchè l’oracolo, interrogato su come risolvere il problema dei serpenti a Rodi, aveva suggerito di portare appunto dei cervi. E ha funzionato! Proseguendo verso nord e poi sulla costa ovest si alternano diverse spiaggie, più o meno strette e affollate. Il mare è azzurro ma sempre piuttosto mosso perchè la zona è molto ventosa.

CIBO Aggiungo a tutti i miei itinerari in Grecia questo piccolo “manuale di sopravvivenza alla cucina greca”… Più che altro perchè spesso si fa fatica a capire di cosa si tratta se è indicato con il nome greco. Natutalmente gli ingredienti dei vari piatti possono cambiare da un’isola all’altra o anche da un ristorante all’altro. KALI OREXI! (buon appetito). STIFADO o KLEFTIKO: stufato di agnello (buono).

PASTIZIO: pasta pasticciata con sugo di pomodoro. Ha l’aspetto della moussaka ma non ha le verdure ed è fatto di pasta MOUSSAKA: pasticcio di melanzane che assomiglia molto alla nostra parmigiana di melanzane. Non c’è prosciutto nè mozzarella, ma ci sono delle fette di patate e qualche volta altre verdure. Inoltre come sugo viene usato un ragout di carne. Non è particolarmente speziata ed è un gusto simile ai nostri. Buona.

TARAMA SALAD o EGG ROE FISH SALAD: insalata di uova di pesce. E’ una salsina rosa buona, da mangiare col pane.

EGGPLANT SALAD: insalata di melanzane. E’ una salsina verdina buona con dentro delle striscioline di melanzane, da mangiare col pane. CRAB SALAD: insalata di granchio. E’ una salsina buona da mangiare col pane.

TZATZIKI: è la salsina tipica greca, fatta di yogurt greco, cetrioli, aglio, olio e aceto. Anche questa si mangia col pane o come contorno ad esempio nella carne gyros. A volte è un po’ fortina perchè calcano la mano con l’aglio. Ma il gusto ci guadagna! La peggiore che ho mangiato in fatto di quantità d’aglio è quella che ho trovato in Italia, all’Esselunga. Al momento sembra buona ma compromette le relazioni sociali per almeno 2 giorni. GYROS: è la carne tipo kebab (cotta su un enorme spiedone che gira), generalmente di maiale, che è la versione più gustosa. Qualche volta si trova di pollo o agnello. Viene servita con pomodori a fettine, cipolla a fettine, salsa tzatziki, patatine fritte e pita, che è una specie di piccola piadina, più alta e più soffice (buonissima). Il gyros può essere servito nel piatto “Gyros Plate” o nella versione take away “Gyros Pita”. Nel primo caso tutto viene posizionato elegantemente su un piatto e la quantità degli ingredienti è maggiore; costa sui 7-8 euro. Nel secondo caso il tutto viene avvolto nella pita a formare una specie di cono da passeggio. Costa 2-3 euro, dipende dal posto. Io preferisco di gran lunga questa seconda versione… Piuttosto se ho fame ne prendo due.

DOLMADES o WINE LEAVES ROLLS: Sono piccoli involtini fatti di foglie di vite, con all’interno un ripieno di riso e qualche spezia dal gusto strano. Non sono male ma hanno un gusto particolare che se non piace al primo colpo non piace più. Li servono sia tiepidi che freddi. Io li preferisco tiepidi. CHEESE BALLS: piccole crocchette tonde di patate e formaggio, fritte. Buone.

SAGANAKI CHEESE: è una fetta di formaggio filante (tipo la nostra scamorza o la fontina… Anche se non così tanto saporito) che viene impanato e fritto. Qualche volta viene passato sulla piastra (dipende dal posto). E’ buonissimo. SAGANAKI MUSSELS: sono cozze sgusciate passate al forno con una salsa di pomodoro e con dei pezzetti di feta. Alla fine delle cozze si chiede sempre il pane per non lasciare il sughetto che è molto buono.

SAGANAKI SHRIMPS: come sopra, però con i gamberetti.

SOLE FISH: sogliola fritta. Di solito occupa tutto il piatto ed è buona e fresca perchè si pesca in molte isole greche. GEMISTA o STUFFED TOMATOES/PEPPERS: sono pomodori e/o peperoni stracotti, ripieni di riso con verdurine, il tutto scaldato al forno. Buono.

INSALATA GRECA: insalata di pomodori, cetrioli, cipolle, olive nere, peperoni verdi, generalmente già condita, con sopra una fetta di feta e una generosa spolverata di origano. LA servono come antipasto e non come contorno. FETA: formaggio greco di latte di capra. E’ fresco, bianchissimo un pochino salato. Io in Italia non mangio i formaggi di capra, e anche la feta comprata qui ha un sapore diverso: in Grecia sembra meno salata e più… fresca. Buona. SOUVLAKI: spiedino. E’ uno spiedino piuttosto lungo che può essere di maiale “Pork Souvlaki”, di pollo “Chiken Souvlaki” e più raramente di pesce “Fish Souvlaki”, anche se è generalmente congelato perchè è di pesce che non si pesca nelle isole greche (principalmente spada e gamberi). Resta che fa comunque molta gola a vederlo crudo… Sembra enorme.

Naturalmente il più saporito è il Pork Souvlaki, quello di pollo a volte resta un po’ asciutto. Generalmente viene servito con del riso bianco e delle patatine, quindi se è asciutto… ciao. In certi posti si può chiedere anche “in pita”. Dopo essere cotto viene arrotolato dentro la pita. FRESH FISH: un pesce di medie dimensioni, intero, alla griglia. Generalmente è un’orata. Molto saporita. OCTOPUS: generalmente sono sue tentacoli di polipo scottati alla griglia. E’ buono e fresco perchè si pesca in Grecia, anche se a volte un po’ gommoso.

GRILLED CALAMARI: è un calamaro grigliato. E’ buono e fresco perchè si pesca in Grecia.

FRIED CALAMARI: anelli di calamari avvolti in un leggerissimo strato di pastella e fritti. Sono la fine del mondo, anche se qualche volta arrivano un po’ troppo cotti e quindi secchi. A me è capitato una volta sola e sono stata zitta, ma più di qualcuno che conosco mi ha raccontato di essersi fatto cambiare il piatto. E normalmente lo fanno senza troppe storie. DOLCI BAKLAVA: dolce di pasta filo (tipo pasta sfoglia, ma più sottile) con un ripieno di frutta secca tritata e amalgamata col miele. E’ molto buono se non è troppo dolce. L’ideale è quando viene servito con una pallina di gelato alla panna. KATAIFI: assomiglia come gusto alla baklava: il ripieno è circa lo stesso, ma è avvolto da una pasta fatta come un sottile filo di cotone… Il risultato è una specie di gomitolo un po’ allungato. Il difetto di questo dolce è che è completamente annegato nel miele… Al punto da diventare immangiabile.

YOUGURT WITH HONEY: yogurt greco con miele. Qualche volta ci mettono anche dei gherigli di noce che combinati con gli altri due ingredienti creano un gusto magico. Buonissimo (quando posso lo faccio anche a casa), anche se lo yogurt lo preferisco a colazione o per uno spuntino, piuttosto che come dessert. LOKUM: li spacciano per dolci tipici greci, ma in verità sono turchi, e in effetti si trovano specialmente nelle isole del Dodecaneso, più vicine alla Turchia. Sono dei quadratini di gelatina dura a vari gusti di frutta, con a volte del miele o della frutta secca, e a volte spolverati di farina di cocco. Ce ne sono di tantissimi tipi e sono solo confezionati. Noi li abbiamo assaggiati solo in Turchia. Naturalmente c’era un abisso tra quelli confezionati e quelli presi nelle pasticcerie… e in ogni caso non ci hanno fatto impazzire. BERE NESCAFFE’ FRAPPE’: è un caffè freddo, preparato con il Nescaffè solubile, un po’ di zucchero, un dito d’acqua. Gli fanno fare un bello strato di schiumetta (3-4 cm) e poi aggiungono acqua e ghiaccio. Di solito è servito un grande bicchiere da 40-50 cl. Di solito chiedono se lo si desidera “medium” o “sweet” per quanto riguarda lo zucchero, e se si vuole il latte. Io lo prendo sempre “sweet and with milk” e il risultato era una specie di cappuccino col ghiaccio. Buono.

Mi raccomando, si deve ordinare Nescaffè Frappè, altrimenti se si ordina solo Nescaffè arriva una tazza di caffè caldo, fatto con la polverina solubile. MYTHOS: è la birra greca. Chiara, discretamente buona.

OUZO: è un liquore leggero dolcino, dal sapore di anice. I locali lo bevono dopo il pasto, puro, o anche assieme al pesce, diluito con parecchia acqua. TSIPOURO: è una grappa di anice, con un sapore molto simile all’ouzo. Non sono sicura se anche questo si può allungare con l’acqua.



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