Tre donne in auto: Bretagna e Normandia

Bretagna e Normandia 6-13 agosto 2009 Tre ragazze tra i 25 e i 26 anni, un'auto e un itinerario in mente (puntualmente stravolto). FORMULA: volo + auto. Volo Ryanair Bologna - Parigi Beauvais: euro 73 (di cui 20 per il bagaglio al seguito) Auto noleggiata presso Hertz - Peugeot 206+: euro 289 (+35 euro per il secondo conducente) PAROLE CHIAVE:...
Scritto da: WishfulThinking
tre donne in auto: bretagna e normandia
Partenza il: 06/08/2009
Ritorno il: 13/08/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
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Bretagna e Normandia 6-13 agosto 2009 Tre ragazze tra i 25 e i 26 anni, un’auto e un itinerario in mente (puntualmente stravolto).

FORMULA: volo + auto.

Volo Ryanair Bologna – Parigi Beauvais: euro 73 (di cui 20 per il bagaglio al seguito) Auto noleggiata presso Hertz – Peugeot 206+: euro 289 (+35 euro per il secondo conducente) PAROLE CHIAVE: Chilometri: 1800 in una settimana.

Formule Un: catena di alberghi diffusissimi sul territorio francese e assolutamente economici: abbiamo speso da 33 a 37 euro a notte, in tre. Le camere sono essenziali e senza bagno in camera, ma noi le abbiamo trovate comunque comodissime e sempre pulite. Per raggiungerli è necessario avere l’auto, dato che si trovano sempre alla periferia delle città: comodi però per quanto riguarda spese e intrattenimento: di solito sono sempre vicini a catene di ristoranti – Courtepaille, Mc donald, Buffalo grill, Quick – e centri commerciali, all’interno dei quali la benzina è più economica. Altro vantaggio: da un Formule Un se ne può prenotare un altro in giornata, manna dal cielo per gli avventurieri (o sprovveduti che dir si voglia) come noi.

SPESA COMPLESSIVA: 500 euro a testa IL VIAGGIO 6 AGOSTO: BEAUVAIS – MONT SAINT MICHEL – FOUGÈRES Arrivate all’aeroporto, cerchiamo un noleggio auto. Europcar non ha disponibilità, quindi prendiamo Hertz: molto efficientemente, in dieci minuti abbiamo in mano le chiavi della Pegeout 206+, veicolo turistico (classe B), che paghiamo 289 euro per una settimana. Saldiamo con carta di credito e partiamo, direzione MONT SAINT MICHEL.

Dopo circa due ore di viaggio e 8,20 euro di autostrada (passando per Rouen e Caen), arriviamo a destinazione: altri 4 euro per il parcheggio e 7,50 euro di ingresso all’abbazia (per la metà di noi gratis, essendo cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni). Un consiglio: occhio alle indicazioni delle maree! Si dice che l’acqua proceda alla velocità di un cavallo in corsa, quindi state ben attenti a dove mettete l’auto. MONT SAINT MICHEL è uno spettacolo imperdibile, imperioso nel suo cucuzzolo quasi irreale e curato in ogni dettaglio: entrandovi dalla base sembra quasi finto, ma man mano che si sale, la visione acquista solidità e riverenza. Dalle 19 scatta il biglietto notturno, che consigliamo vivamente, perché l’abbazia si anima di musiche (dal vivo) e luci: uno spettacolo che vale la pena vedere. Terminato il nostro primo giro, scendiamo al parcheggio e cerchiamo un ristorantino nei pressi: lo troviamo, con un buon menu a 13 euro. Da lì, partiamo di nuovo per FOUGÈRES, dove abbiamo prenotato una camera in Formule 1 (catena statale francese con alberghi economicissimi): il progetto è quello di macinare più chilometri possibili nei primi giorni per poi tornare in Normandia con più calma.

7 AGOSTO: FOUGÈRES – FORESTA DI PAIMPONT – VANNES FOUGÈRES è una cittadina molto suggestiva: piccola e accogliente. Non era inizialmente nei nostri programmi, ma abbiamo deciso di dedicarle una mattinata e non ce ne siamo pentite. Se siete in auto, seguite liberamente le indicazioni “P Chateu”: è in centro e gratuito. Di lì, nell’attesa che apra il castello (alle 10) si può fare un giro per la città vecchia, salendo fino alla chiesa di Saint Léonard e passeggiando per i suoi bei giardini. Ridiscendendo, merita un’occhiata la chiesa di Saint Sulpice, a lato del castello, dalla quale, costeggiando le mura, potrete raggiungere l’entrata della fortezza. La fortezza di Fougères (3,50 euro l’ingresso ridotto) è la più grande d’Europa: compresa nel prezzo del biglietto c’è l’audioguida in italiano che conduce in un percorso divertente e ben studiato. Pranziamo davanti al castello al “Raoul II”, gustando per la prima volta le moules frites (cozze e patatine fritte, piatto tipico della regione, 8,50 euro) e un menu a base di galettes (crèpes a base di grano saraceno). Tutto molto buono, ma perdiamo troppo tempo: un’ora e mezza per servire solo noi! Da domani, pranzo in boulangerie. Le boulangerie – patisserie in Francia sono molto diffuse: un po’ come i nostri forni più forniti, hanno in genere una vasta gamma di brioche, quiche (torte salate) e baguette appena sfornate: le abbiamo trovate molto utili per un pranzo al volo e a poco prezzo, sedendoci poi a tavola la sera.

Da Fougères, prendiamo l’auto e proseguiamo in direzione della FORESTA DI PAIMPONT (o Broceliande), saltando dato l’orario il castello di Josselin, che pure ci avevano consigliato. La natura nella foresta è molto bella, ma le strade (il circuito in auto è di 62 km) male indicate, e il libretto che forniscono all’ufficio turistico di Paimpont (alla “modica” cifra di 4 euro) passa alla cronistoria di questo viaggio come la spesa più inutile della vacanza. Da brave appassionate del ciclo arturiano, troviamo deludenti anche i luoghi: non riusciamo ad accettare l’idea che la tomba del grande Merlino sia costituita da due massi e un agrifoglio. Carina la mostra al castello di Comper sullo stesso Merlino: altri quattro euro spesi più volentieri, perché a beneficio del centro di studi sulle leggende arturiane.

Dalla foresta ripartiamo per VANNES, sede del nostro prossimo Formule 1, nel quale passiamo la notte.

8 AGOSTO: VANNES – CARNAC – QUIMPER La mattina è occupata da una lunga passeggiata tra i megaliti di CARNAC: un’esperienza molto bella. Se avete buone gambe consigliamo di parcheggiare al primo spiazzo (quello del Menec) e proseguire a piedi: 3 km che vale la pena di fare guardandosi attorno. Saltiamo Locmarq, che pure ci avevano consigliato, sempre per ragioni di tempo, e nel pomeriggio ci spostiamo a QUIMPER, dove trascorreremo la notte. La cittadina è graziosissima e conserva l’essenza della cultura bretone: a tal proposito consigliamo caldamente il museo bretone, che illustra storia, costumi e mobilio tipici della civiltà locale. Anche qui si trovano parcheggi gratuiti in pieno centro storico, che permettono belle passeggiate per la cittadina fino alla stupenda cattedrale gotica.

9 AGOSTO: QUIMPER – CAP FRÉHEL – SAINT MALO – SAINT LO Appena sveglie prendiamo l’auto, facciamo benzina e partiamo per la costa: è uno dei giorni che attendiamo maggiormente, e tagliata fuori Brest per ragioni di tempo, ci muoviamo a ruota spedita verso CAP FRÉHEL, che mantiene le promesse di splendore e meraviglia. La costa è un grande parco naturale che in questa stagione (agosto) è fiorito di giallo e viola: lo scorcio naturalistico è bellissimo, di quelli che rimangono nel cuore. Si può parcheggiare direttamente sotto il famoso faro (a pagamento), oppure lungo la strada senza pagare, tempo e gambe permettendo. Per conto nostro, una mezz’oretta di cui non ci si pente, benché sia ben in salita. Sulla sommità del precipizio, vicino al faro, nel caso non vi siate portati da bere, c’è un bar nemmeno troppo disonesto: mezzo litro d’acqua costa un euro.

Se non si perde tempo e si riesce a partire per pranzo, si punta a SAINT MALO, suggestiva anche solo se siete di passaggio (come noi). In serata ci rechiamo a SAINT LO per trascorrervi la serata e la notte.

10 AGOSTO: SAINT LO – BAYEUX – OMAHA BEACH – CAEN Da SAINT LO ci trasferiamo a BAYEUX: incantevole l’arazzo più lungo del mondo (70 metri), con audioguida in italiano compresa nel prezzo (3,80 euro il ridotto). Bellissima anche la cattedrale, superbo esempio di gotico normanno. Dal centro ci trasferiamo (in auto) al vicino museo Mémorial, dedicato ai giorni dello sbarco in Normandia e ben curato (3, 80 euro il biglietto ridotto), per poi visitare OMAHA BEACH e il cimitero americano, commovente.

La costa, a partire da Saint Mère Eglise (dove campeggia il fantoccio di un paracadutista appeso alla chiesa), è cosparsa di musei dello sbarco, e ogni spiaggia ne conserva la memoria. Bayeux in particolare è stata la prima città a essere liberata, e noi l’abbiamo scelta per questo. Questo, e il fatto che fosse più vicina al nostro albergo, naturalmente. Una volta terminata la visita, abbiamo raggiunto CAEN, facendo una breve visita della città alta (il parcheggio a pagamento è comodissimo) per poi recarci in albergo.

11 AGOSTO: CAEN – HONFLEUR – LE HAVRE – ÉTRETAT – FÉCAMP – ROUEN Tornate in Normandia, torniamo a pagare l’autostrada: 3,30 euro più uno, sempre a veicolo e non a tratta. La prima tappa è HONFLEUR, bellissimo paese marittimo con un’atmosfera da porto nordico, ma molto più calda. Pranziamo al volo e con 5 euro passiamo lo spettacolare ponte di Normandia, che ci fa accedere a LE HAVRE: la città è moderna, ricostruita dopo la guerra dall’architetto Perret. L’ufficio turistico, fornitissimo, consegna un percorso pedonale di un’ora e mezza che illustra le opere principali della città passando per il museo Malraux (museo impressionista secondo solo al Musée d’Orsay di Parigi), che noi però troviamo chiuso: in Francia infatti il martedì è il giorno di chiusura di monumenti e musei nazionali. Una volta pranzato, riprendiamo l’auto, direzione ÉTRETAT: spettacolari le Falaises, soprattutto il cosiddetto “elefante”, come l’aveva definito Gustave Flaubert. Passeggiamo per il paesino, davvero carino, e proseguiamo verso FÉCAMP, altro imperdibile spettacolo della natura. Verso sera, ci dirigiamo a ROUEN, dove in serata la cattedrale si copre di suoni e luci impressionisti: uno spettacolo gratuito che dura tutta l’estate e merita davvero.

12 AGOSTO: ROUEN – BEAUVAIS Dopo aver passato la notte a Rouen, dedichiamo l’intera giornata alla visita della città. Vediamo il museo Flaubert, museo della medicina sito nell’ospedale che ha visto nascere il famoso scrittore per mano dello stesso padre, medico, e quello di Giovanna d’Arco, in Place du Vieux Marché: non contiene reliquie da brividi, ma ricostruisce bene con ambientazioni e racconto in lingua la storia della pulzella d’Orléans. Al museo delle Belle Arti poi è esposto un bel Caravaggio e altri dipinti fiamminghi e impressionisti che vale la pena vedere. Da non perdere la cattedrale, carino anche il Donjon, unico resto dell’antico castello, e tipica la città che, benché molto espansa dall’ottocentesca cittadina descritta da Flaubert nel suo “Madame Bovary”, conserva angoli stupefacenti. La sera ci muoviamo verso BEAUVAIS, dalla quale la mattina seguente prenderemo l’aereo per l’Italia.

13 AGOSTO: BEAUVAIS – BOLOGNA Alle 11 è prevista la partenza in aereo, dunque passiamo la notte nel Formule Un di Beauvais e la mattina riconsegniamo l’auto, facciamo le ultime spese e partiamo (sigh!).

Un consiglio: andateci.

Nel cuore: Cap Fréhel, Étretat, Honfleur, Fécamp, Fougères.

Menzione speciale: Le Havre (per l’organizzazione), Rouen (per l’incanto).

Peccato per: il tempo, troppo poco. Se li avete, sarebbero meglio almeno dieci giorni.



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