Giringiro Scotland

Sabato 08.08 Arriviamo a Glasgow alle 13.10, all'aeroporto ci prende la navetta gratuita dell'autonoleggio, che ci porta in agenzia per ritirare la macchina. Abbiamo preso la Arnold Clark, 14 gg, doppio conducente, consegna in un'agenzia diversa dalla partenza, protezione casko per £355. Consigliatissimo. Per pernottare abbiamo scelto la zona...
Scritto da: ...Cat
giringiro scotland
Partenza il: 08/08/2009
Ritorno il: 23/08/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Sabato 08.08 Arriviamo a Glasgow alle 13.10, all’aeroporto ci prende la navetta gratuita dell’autonoleggio, che ci porta in agenzia per ritirare la macchina. Abbiamo preso la Arnold Clark, 14 gg, doppio conducente, consegna in un’agenzia diversa dalla partenza, protezione casko per £355. Consigliatissimo.

Per pernottare abbiamo scelto la zona del West End, costa qualcosa di meno rispetto al centro, ma è comunque una zona viva, dato che è la preferita dagli studenti. Abbiamo prenotato al Kelvin Hotel, in realtà come dimensioni più che un hotel è una guest house. A due passi dalla stazione della metro, pulitissimo, buona colazione a scelta tra varie combinazioni continentale e scozzese. La signora è gentilissima: non è arrivato il mio bagaglio ed è rimasta attaccata le ore al telefono con la compagnia aerea, che per ben 24 ore non sapeva nemmeno dove fosse finito. L’importante è che sia arrivato 🙂 Facciamo un giro alla Ashton Lane: è una stradina secondaria pedonale che da sulla più grande Byres Road, piena di localini per mangiare o prendere una birra in un bel clima. Se vi piace l’indiano puntate al Wee Curry Place, che però era tutto pieno e ho preferito deviare sull’altro omonimo che sta al centro (fermata metro Cowcadden).

Dopo cena siamo andati al Lauries, locale in cui si balla il ceilidh (danze tradizionali) accompagnati da musica dal vivo: è molto divertente e ci si può buttare anche se non si conosce nulla, tanto ti spiegano gli altri.

Domenica 09.08 Spesso Glasgow è un pò trascurata dai turisti, che preferiscono partire subito per il nord o le preferiscono Edinburgo. Ci sono però delle cose che sono peculiari di questa città e secondo me andrebbero viste: le produzioni di Rennie Mackintosh. Si tratta di un archittetto di Glasgow dei primi del Novecento, che ha lasciato in eredità diversi edifici e pezzi di arredamento, oltre a gioielli e decorazioni ispirati al suo stile.

Decido per questo di visitare la Scuola d’Arte, da lui progettata e costruita e tutt’ora in uso: imperdibile!!! Si può vedere solo attraverso le visite guidate da uno studente della scuola e non si possono fare foto. Dopo la scuola, va da se’ una passeggiata nelle strade pedonali del centro, che sono anche il cuore commerciale della città, con sosta pranzo alla tea room progettata e costruita anch’essa da Mackintosh, in particolare il piano di sopra.

Nel pomeriggio visita della Cattedrale spettacolare e incursione nel museo delle religioni: speravo di trovarci il Cristo crocifisso di Dalì, ma è stato spostato al Kelvingrove Museum.

La sera torno ad Ashton Lane e mi decido per un localino specializzato in Hamburger: dentro sembra un po’ stile Alfred di Fonzie e l’hamburger è delizioso.

Lunedì 10.08 Si parte da Glasgow alla volta del Loch Lomond. Seguendo i consigli della guida preferisco andare a Balmaha, meno turistica e decisamente più vivibile. Qui c’è un parcheggio dove lasciare la macchina, con punto informazioni per le escursioni da fare in zona. Decidiamo di approfittare della bella giornata per inerpicarci sulla Conic Hill: non arriviamo fino in cima, ma abbastanza in alto per godere di un panorama fantastico. Il lago è sotto di noi, costellato da isolette che segnano la linea di confine tra le Lowlands più pianeggianti a sud e le Highlands più montuose a nord. La linea al di qua e al di là delle isole è proprio netta ed è uno spettacolo visto da lassù! Riscendiamo per uno stop ristoratore per il pranzo all’Oak Tree Inn, che sta proprio davanti al parcheggio. Pranziamo con hamburger e stufato di manzo ottimi.

Nel pomeriggio riprendiamo la macchina alla volta di Callander, dove pernotteremo, ma scegliamo la strada più lunga attraverso i Trossachs e il Duke’s Pass: è una strada che si addentra in mezzo al Queen Elizabeth Forest Park, con ogni curva che si apre a viste spettacolari dei boschi e delle montagne.

A Callander ci aspetta Lucy al Roslin Cottage: è talmente accogliente che sembra di essere andata a trovare una zia che ti ospita in una stanza di casa sua. Ogni stanza ha il bagno in camera, a disposizione di tutti ci sono le “tea making facilities”, tutto l’occorrente per un the ed un piccolo raccoglitore, dove Lucy ha raccolto tutti i menù dei locali della zona. Da consigliare il Lade Inn ed il Mirtle Inn.

Martedì 11.08 Usando come base Callander, andiamo a visitare Stirling: arriviamo al Castello ma è un macello per parcheggiare, visto che è strapieno di turisti. Ho letto delle recensioni poco invitanti riguardo l’interno del castello, quindi decidiamo di non visitarlo, ci rechiamo invece al Wallace monument. C’è un’atmosfera magica, sarà anche l’effetto del film che adoro, ma al tempo stesso mi aspettavo qualcosa di meglio. Si tratta di una torre con una sala da visitare in ogni piano, cui si accede attraverso una stretta scala a chiocciola. Nella prima c’è William Wallace in 3D che racconta gli eventi che l’hanno visto protagonista. Nella seconda stanza c’è una serie di mezzi busti di “scozzesi famosi”, mi chiedo ancora che c’entra con Wallace. Nella terza stanza c’è la storia della costruzione della torre, che personalmente ho trovato piuttosto insipida. La cosa migliore si trova in cima alla torre: una vista a 360° su Stirling e dintorni, che la pioggia ci permette di ammirare solo parzialmente.

Lasciamo Stirling per vedere la Falkirk Wheel: una specie di ascensore per imbarcazioni turistiche, che consente di passare il dislivello di 35 m tra i due canali che sono così messi in collegamento. Dicono che il marchingegno consumi quanto sette bollitori… Rimango comunque perplessa: dal punto di vista ingegneristico è molto interessante, ma mi sembra esagerato visto che l’unico scopo è quello turistico: le navi commerciali da anni non utilizzano più il canale.

Mercoledì 12.08 Ci avviamo verso Glencoe, il paesaggio è maestoso, sembra di rivivere le scene dei vari film girati da queste parti tipo Rob Roy. Superiamo Fort William per fare un’escursione lungo la Great Glen Way a Loch Lochy: ne percorriamo un tratto sotto la pioggia che non ci ha abbandonati da Stirling, per poi tornare al villaggio di Glen Coe, dove pernotteremo. Qui abbiamo scelto il B&B An Darag, che si è rivelato un po’ freddo nell’accoglienza e non proprio pulitissimo. Per cenare siamo andati al raccomandatissimo Clachaig Inn in mezzo alle montagne a pochi minuti di auto da Glen Coe, in cui tra le altre cose si servono birre prodotte localmente ed un’interessante varietà di whisky. Finalmente il cielo si apre e ci da una visione delle montagne tra le più memorabili del viaggio.

Giovedì 13.08 Ripartiamo da Glen Coe alla volta dell’isola di Skye. Decidiamo di arrivarci attraverso la panoramica “Strada delle Isole” fino a Mallaig, dove prenderemo la nave. Facciamo tappa a Glenfinnan, sperando di vedere il famoso treno a vapore che passa sopra il ponte ad archi ripreso in Harry Potter, ma perdiamo l’appuntamento per 20 minuti… Purtroppo arriviamo a Portree molto tardi, dato che la nave delle 15 era piena e abbiamo dovuto aspettare la successiva alle 16.25. Inganniamo il tempo con un fish & chips e fotografando la foca che si mette in posa tra le barche.

A Portree pernottiamo presso il B&B Otterburn: in assoluto il migliore di tutto il viaggio! Persone accoglienti, casa splendida con vista sul porto, con salotto ad uso privato! Ci hanno accolto con the e fette di torte fatte in casa dalla signora! La cena andiamo in un locale da loro raccomandato, The Cafe, dove prendo un’ottima trota affumicata ripiena di pezzi di salmone affumicato e gamberi. Facciamo una passeggiata nella cittadina ed in particolare lungo la banchina del porticciolo, il tramonto è spettacolare e illumina con una luce calda le colorate casette del porto.

Venerdì 14.08 Vorremmo visitare Skye… ma viene giù il diluvio, la giornata meteorologicamente peggiore di tutto il viaggio. Coraggiosamente decidiamo di arrivare a Elgol, pare che il panorama sia magnifico… ma non si vede niente!! Vabbè non demordiamo, riprendiamo la macchina e stavolta andiamo verso nord per visitare la penisola del Trotternish. Ci fermiamo alla piazzola di sosta dove inizia il sentiero per salire fino all’Old Man of Storr, un pinnacolo roccioso che domina il paesaggio… quando si vede… Ci mettiamo i nostri abiti antipioggia ed iniziamo l’escursione attraverso il bosco. Anche con la pioggia l’escursione merita di essere fatta, anche se non arriviamo proprio in cima. Arriviamo fino ad un cancelletto di legno, prima dell’ultimo tratto: dovremmo essere proprio sotto il pinnacolo, ma le nuvole cariche di acqua sono bassissime e non si vede niente… Neanche il panorama sottostante… Torniamo alla macchina, decidiamo di continuare nel Trotternisch, magari schiarisce. E invece no, le nuvole sono sempre più basse, altezza strada, proseguire diventa anche pericoloso. Torniamo sconfortati al B&B, dove il proprietario ci accoglie con un “preparo il bollitore…” Ci porta un buon the caldo con le torte fatte in casa 🙂 Sabato 15.08 Delusi per non essere riusciti a godere dell’isola di Skye, ripartiamo per tornare sulla Mainland, stavolta attraverso il ponte su Kyle of Lochalsh. Ci fermiamo poco dopo per visitare l’immancabile Eilean Donan Castle, bello sia fuori che dentro, le stanze dentro sono ricostruite come quando erano in uso, in particolare divertente è la cucina con tutte le pietanze riprodotte nei dettagli. Proseguiamo la nostra esplorazione delle Highland salendo su per il Torridon: prendiamo la statale che taglia per Schieldaig e facciamo il pranzo di ferragosto in un localino in mezzo al nulla, il Kishorn Seafood Bar dopo Lochcarron che serve ottimo pesce freschissimo. Riprendiamo la strada: ci aspetta una notte al faro di Rua Reidh! Per arrivarci, la strada diventa sempre più stretta e tortuosa, da un lato le montagne e dall’altro il mare… C’è un vento fortissimo ed il mare è in tempesta. Abbiamo proprio la percezione di essere alla fine del mondo, in balia delle forze della natura. Il faro è molto accogliente. Si tratta di un ostello molto ben curato, bagno in comune al piano, internet a pagamento, cena e colazione solo su prenotazione anticipata al massimo la mattina prima.

Domenica 16.08 Il vento si è un po’ calmato, pare che qui non smetta mai, permette comunque di fare un giro nei dintorni, vedere un attracco fra le rocce che veniva usato prima della costruzione della strada per portare tutto, dai cibi al legname: la corrente elettrica è arrivata negli anni ’80…

Ripartiamo da questo posto isolato, selvaggio e per questo speciale per dirigerci a Ullapool. Contavamo di vedere gli Inverewe Gardens a Poolewe, ma il cattivo tempo ci ha fatto desistere. Ci fermiamo invece per ammirare le cascate a Braemore: un fragoroso salto di 50 metri che si supera con un ponte sospeso fra le pareti rocciose a strapiombo, su cui si può andare max 6 persone per volta! Ullapool è deliziosa, con i negozietti che danno sul porticciolo, in cui sono attraccati i pescherecci colorati. Dal porto ci fa visita una foca, che pare sia assidua frequentatrice della zona, visto che è menzionata anche nella guida.

Avevamo prenotato l’Eilean Donan Guest House, peccato che loro si siano dimenticati della mia prenotazione!!! Per questa notte ci danno l’ultima stanza che per caso si ritrovano ancora libera (c’è il pienone ovunque), la signora cerca di anche di accampare scuse perché si aspettava una mia mail di risposta (ma che volevi, la conferma della conferma della conferma??). La sera il marito ci dice che ha trovato un’altra sistemazione fronte mare per noi e che è dispiaciutissimo per quello che è successo. Ecco almeno le scuse sono arrivate. Peccato non dormire qui anche la seconda notte: il posto è molto più accogliente del posto che ci hanno trovato e a colazione servono il salmone affumicato.

Lunedì 17.08 La mattina alle 9.00 traslochiamo all’altro guest house e poi andiamo a fare i biglietti per un’escursione in nave alle Summer Isles. Gita di 4 ore, partenza alle 10.00. Si va presso queste isolette al largo di Ullapool ad ammirare la natura a disposizione: colonie di foche, puffin e altri vari uccelli marini. Purtroppo niente delfini, che comunque non si vedono spesso. Tappa a Tenera Mor, unica isola abitata dell’arcipelago, con diritto di emissione di francobolli propri. Foto di rito di paesaggi incantevoli e si torna.

Nel pomeriggio, giro per i negozi per gli indispensabili souvenir: meglio comprarli qui anziché a Edimburgo.

Martedì 18.08 Ripartiamo girando tutto il Wester Ross. Dobbiamo arrivare a Thurso, ma facciamo una tappa intermedia a Durness per pranzare e sgranchirci un pò. A Thurso arriviamo in un altro B&B spettacoloso che ci fa dimenticare quello della sera prima. Si chiama Valleyview e sta un po’ fuori Thurso, ma tanto non ci si perde niente visto che la cittadina alle 21.00 è deserta. Andiamo a cena a Le Bistro a Thurso, pare che sia l’unico locale meritevole dei dintorni. Fortunatamente troviamo posto e le aspettative non deludono mentre siamo alle prese con un granchio da tirar fuori dal guscio.

Mercoledì 19.08 Andiamo a John ‘o Groats per prendere il tour organizzato per le Orkney, che comprende nave e pullman in giro per i siti principali. Ci siamo fatti i conti e viene a costare meno che portare la macchina dall’altra parte, anche se naturalmente questo significa visitare i siti con i ritmi imposti dal tour. In alcune occasioni, li abbiamo trovati un po’ troppo pressanti e “di corsa”, ma forse è anche colpa nostra che siamo mediamente lenti a girare per siti e mostre. Comunque lo rifarei: fa un giro per i siti più interessanti e l’autista fa anche da guida turistica. Si sta fuori tutta la giornata e si rientra per l’ora di cena. Abbiamo prenotato la sera prima sempre a Le Bistro, per evitare di non trovare posto o peggio, di trovare tutto chiuso, visto che i ristoranti chiudono intorno alle 21.00.

Giovedì 20.08 Ripartiamo da Thurso con meta finale Inverness. Puntavamo a vedere le Rovine Hill o’ many stanes a Lybster, ma il cattivo tempo ci fa desistere e proseguiamo verso il Loch Ness. Evitiamo con cura di fermarci alle esposizioni sul mostro per andare a visitare l’Urquart Castle. In realtà si tratta di rovine, che si trovano in un contesto incantevole sulla sponda del lago. Il castello ha tanti angoli da scoprire, ognuno con un panorama particolare e diverso. Peccato che sia invaso dai turisti, non mi aspettavo fino a questo punto.

Arriviamo nel pomeriggio a Inverness, dove acquistiamo gli ultimi souvenir. Pernottiamo al B&B Ardgarry, al di là del fiume a due passi dal centro, molto ospitale, consigliato. Per cena, decidiamo di affidarci di nuovo all’indiano, pluripremiato ristorante delle Highlands che non delude le aspettative! E dopo cena una birra fredda all’Hootananny, locale dove ogni sera si suona musica tradizionale scozzese. Venerdì 21.08 Partiamo da Inverness e facciamo tappa a Aviemore, dove prendiamo la funivia che ci porta sui Cairngorms. La vista da quassù spazia all’inverosimile e si vedono anche le montagne della Glencoe ed il Ben Nevis. Tira un vento sferzante e gelido, ma almeno l’aria è cristallina. Non la smettiamo più di fare foto, finalmente ripartiamo per un’altra tappa. Questa volta per visitare il Blair Castle a Pitlochry. Si tratta di un castello effettivamente utilizzato fino agli anni ’90, dentro è favoloso, contiene la storia e i cimeli di famiglia fin dal primo duca di Atholl (ora siamo all’11°) ed è una meraviglia di stanza in stanza, forse perché è tutto autentico, non ricostruito a uso e consumo dei turisti. Il castello è circondato da un magnifico giardino, alberi e terreni, sui quali sono allevati alcuni esemplari di mucche delle Highlands e nei cui parchi girano indisturbati i pavoni. Ripartiamo in direzione Edimburgo, ma prima facciamo un’ultima sosta per salutare questa natura magnifica e andiamo al poco distante Queen’s view: è un favoloso punto panoramico con vista sul lago, che spazia nelle valli fino all’orizzonte: la valle dall’altra parte è quella di Glencoe e ci sembra così di chiudere il viaggio dove l’avevamo iniziato.

Arriviamo a Edimburgo molto tardi, dopo le 20, sfiniti. Abbiamo preso un B&B a Leith, a 15 minuti autobus dal centro, si chiama The Sandaig ed è proprio bello. Ceniamo al The Ship on the Shore a base di pesce con grande soddisfazione.

Sabato 22.08 Andiamo a vedere la Rosslyn Chapel, piena di incredibili ricami su pietra, impedibile. Per visitarla, decidiamo di sacrificare un pò Edimburgo che in ogni caso è strapiena di gente per il fringe festival ed il military tatoo.

In ogni caso abbiamo visto solo il centro, senza castello, dato che nel programma ne avevamo di molto più belli.

A cena, il Mussle Inn a Rose street: i proprietari hanno una coltivazione di cozze sulle coste occidentali. La pentola di cozze è il piatto della casa, ma anche le ostriche sono eccezionali.

23.08 volo di rientro 🙁



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