Due giorni a Lipari e Stromboli
Arriviamo a Lipari alle 11.15 di un caldissimo mattino post-ferragosto…Ci colpisce immediatamente il numero di persone che si accalca tra i moli, i chioschi d’informazione e le strette stradine dell’isola…Scendiamo (cartina alla mano) cerchiamo di trovare la strada del nostro albergo…Rigorosamente prenotato per una notte (il costo a notte è davvero troppo alto se paragonato agli ottimi hotel/b&b che si trovano in giro per il vecchio continente)…Ma arrivati all’hotel pensiamo…”beh però per lo meno in una tipica villa eoliana a due passi dall’imbarcadero…E da Corso Vittorio Emanuele centro nevralgico della vita notturna sull’isola!” Non c’è tempo da perdere…Dobbiamo trovare immediatamente una spiaggia per trovare refrigerio dal caldo…Ma prima..Pensiamo a calmare il languorino che inizia a farsi costante…Allora..Quale miglior modo di iniziare con una birretta fredda e una vera “Arancina” (si…Al femminile!!!) siciliana? Ci sono moltissime rosticcerie lungo il viale che offrono arancine, pizzette, panzarotti a prezzi modici (per chi come noi è abituato ai prezzi di Milano!). Stomaco apposto…Non ci resta che andare in spiaggia. Dal box informazioni compriamo una comoda tessera 6 corse per l’autobus che ci porta nelle vicinanze di tutte le spiagge di interesse: basta scegliere quali delle tante! Dopo uno sguardo alle fantastiche foto che sono esposte decidiamo per la spiaggia di Porticello/cave di Pomice e la famosa White Beach…Entrambe sono famose per avere sabbia e fondali bianchissimi dovuto ai residuati della lavorazione della pietra pomice che costituisce il Monte Pilato.
Ecco che pero ci aspetta la prima delusione…Infatti scopriamo (una volta arrivati su entrambe le spiagge…E come noi molti altri turisti) che in realtà le famose spiagge bianche sono ora le EX Spiagge Bianche…Si perché, cosi come una gentile ragazza del posto ci spiega, la lavorazione della pomice è ormai ferma da almeno 10 anni…Quindi i fondali e le spiagge sono state man mano “ripulite” dall’azione del mare…Insomma…Anche se le spiagge sono molto suggestive e il mare è fantastico (blu e caldo) restiamo un pò sconcertati…Ma dopo due magnifiche nuotate in questo mare splendido tutto passa e ci rilassiamo all’ombra di una roccia. Verso le 18.30 risaliamo la lunga scalinata che ci riporta a livello strada e rimontiamo sull’autobus pronti ad un veloce riposino prima della serata.
Alle 21.00 il corso è pieno di gente di ogni età che passeggia tra musica, luci colorate, bancarelle di souvenir e cibi tipici e profumi di mare e montagna. Dobbiamo scegliere un posticino tipico in cui cenare (tra quelli scelti tramite una piccola ricerca sui forum in internet) scegliamo la Trattoria D’oro che non essendo direttamente affacciata sul corso ha i prezzi leggermente migliori di altri. La cucina è fantastica: tutto è semplice ma rispettoso delle tradizioni! Dopo cena concedetevi un giro “senza meta” tra i mille vicoli verdi dell’isola..Vi ritroverete a danzare sulla magnifica piazza bianca di Marina Piccola, nella navata di una chiesa per ascoltare un giovane ragazzo suonare in chiave Jazz i canti domenicali e tra i resti di antiche civiltà che prima di romani e greci abitarono questo piccolo paradiso…Visitiamo, all’indomani mattina, anche il museo eoliano con reperti archeologici stupefacenti e viste mozzafiato dal terrazzo del castello.
Stromboli – il vulcano fumante! Alle 14 risaliamo sulla nave che ci porterà a Stromboli prima del nostro rientro in Calabria…È impressionante avvicinarsi tra i flutti azzurri al vulcano fumante… fa sentire piccoli piccoli…Costeggiamo la sciara del fuoco con il suo paesaggio nudo…Quasi lunare..Scorgiamo il piccolo borgo di Ginostra e dopo una piccola ansa ecco Strombolicchio con il suo faro bianco e il centro abitato di Stromboli con la chiesa di San bartolo a dominare i tetti bianchi delle case.
Scendiamo ed abbiamo poco piu di 2 ore prima di ripartire…Immediatamente cerchiamo una spiaggia su cui godere il sole ed il mare…La sabbia è rigorosamente NERA come i ciottoli che formano il bagnasciuga ed il fondale marino che dona all’acqua un colore BLU cobalto incredibile. Che sensazione fare il bagno all’ombra del vulcano che dall’alto sembra ammonire i presenti che li “è comunque lui che comanda!” Impossibile non restare affascinati dai vicoli stretti e bianchi del piccolo paese…Le case con patio e bouganville fanno sognare e fantasticare sul fatto di abbandonare il caos cittadino per venire qui ai piedi del vulcano per imparare a fare i pescatori e vivere dell’azzurro di questo meraviglioso mare!! Un simpatico cartello fatto a mano ci informa che per giungere al cratere bisogna fare 57.842 PASSI…Si qui è possibile ragionare in passi, non in metri, ma noi ci dobbiamo “accontentare” di soli 489 PASSI per giungere alla piazza antistante la chiesa da cui godere di un panorama mozzafiato.
Purtroppo il tempo stringe e dobbiamo rientrare…Con la voglia però di ritornare prima o poi per vedere il vulcano “all’opera con le sue piccole eruzioni quotidiane” e, magari, scoprire i segreti delle altre isole…