Portogallo: viaggio da non dimenticare

Partenza da Milano Malpensa il 3 agosto alle ore 16.50, durata del viaggio circa 2 ore e mezza; la Baedeker (De Agostini) è la nostra guida di viaggio. Alloggiamo all’Ibis Hotel Alfragide, che si trova un po’ lontano dal centro città, per cui prendiamo un taxi, che si rileva assai conveniente. L’albergo è decisamente confortevole, le...
Scritto da: Alice Venturini
portogallo: viaggio da non dimenticare
Partenza il: 03/08/2009
Ritorno il: 15/08/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Partenza da Milano Malpensa il 3 agosto alle ore 16.50, durata del viaggio circa 2 ore e mezza; la Baedeker (De Agostini) è la nostra guida di viaggio. Alloggiamo all’Ibis Hotel Alfragide, che si trova un po’ lontano dal centro città, per cui prendiamo un taxi, che si rileva assai conveniente. L’albergo è decisamente confortevole, le colazioni sono abbondanti e c’è una vasta scelta; inoltre appena arrivati scopriamo che si può anche cenare, per cui la prima sera decidiamo di provare il ristorante: zuppa + piatto unico + insalata non sono venuti più di 13€!! Per raggiungere il centro città dobbiamo prendere l’autobus 174, che fa capolinea a Praça Figueira, proprio dietro il Rossio. Pertanto, decidiamo di fare una passeggiata fino a raggiungere Praça dos Restauradores, raggiungendo così l’ufficio informazione, dove acquistiamo la Lisboa Card (ci costa 33,50€ l’una, ma i prezzi cambiano ogni anno); la carta vale per qualsiasi mezzo di trasporto (tram, bus, metro e treni verso Sintra e Cascais) e permette di entrare gratis in alcuni musei e monumenti, mentre per gli altri offre dei vantaggiosi sconti. Decidiamo di visitare il quartiere Alfama, pertanto torniamo in Praça Figueira, da dove prendiamo il tram 25 per raggiungere il Castelo de São Jorge, che si trova in cima ad uno dei sette colli su cui è costruita Lisbona. I tram si rivelano dei mezzi davvero comodi per girare Lisbona: le strade sono un continuo saliscendi e a volte davvero ripide! Scendiamo alla fermata del miradouro de Santa Luzia, splendido belvedere da cui si gode una bellissima vista della città. Di fronte la terrazza si trova il museo delle Arti decorative, mentre a fianco una graziosa chiesetta da cui possiamo fotografare i primi azulejos. Dopo la visita al Castelo decidiamo di fare due passi e cercare un ristorantino per mangiare. Ne troviamo uno in cui la sera si suona il Fado: questi sono locali più cari, rispetto alle tascas (o trattorie) tipiche, ma i prezzi sono comunque abbordabili e le porzioni decisamente abbondanti. All’inizio del pasto ci presentano delle olive nere, pane, formaggio di capra e paté di sardine (fatto in casa è davvero eccellente), solo quando paghiamo il conto scopriamo che il coperto è facoltativo. Dopo il pranzo ci dirigiamo verso il Museo del Fado e successivamente al Museu Nacional do Azulejo, che consigliamo di visitare. Decidiamo di passare la serata al Bairro Alto, prendiamo quindi l’elevador da Gloria da Praça dos Restauradores, che arriva al miradouro de São Pedro da Alcantara, da cui abbiamo una splendida vista sull’Alfama. Dopo cena prendiamo un taxi per tornare all’albergo. Il giorno successivo visitiamo Belem: dapprima il mosteiro dos Jeronimos, splendido monastero in stile manuelino, che ci strega immediatamente, poi Padrão dos Descobrimentos, il monumeto alle Scoperte a forma di un’enorme prua, infine la Torre di Belem, davanti alla quale una lunghissima fila di persone, che riusciamo a saltare grazie alla Lisboa Card. Pranziamo in uno dei chioschetti che si trovano davanti alla Torre, per dessert non possiamo perdere i famosi pasteis della Pasteleria de Belem (davvero ottimi!!) Dopodiché ci dirigiamo verso il centro, facciamo un giro con il tram 28, gratis con la Lisboa Card, altrimenti il biglietto costa 1,40€ (come tutti i mezzi di Lisbona).

La sera, intorno alle 18.30 prendiamo l’Elevador Santa Justa (dopo le 19 si forma una lunga coda di turisti che vogliono salire e i tempi di attesa sono davvero lunghi, circa 40 minuti), in prossimità del Rossio, per tornare al Bairro Alto, dove ceniamo nel Cafè A Brasileira, davanti al quale una simpatica statua del Pessoa. Ottimo pesce e ottimi prezzi! Terzo giorno: Sintra! Prendiamo il treno dalla stazione di Benfica, il viaggio dura circa 50 minuti. Sintra si rivela subito un grazioso paese, che merita davvero di essere scoperto in ogni vicoletto. Visitiamo prima il Palacio Nacional de Sintra, con i suoi caratteristici camini. Dopo pranzo prendiamo la navetta per il Palacio de Pena: c’è una fermata davanti all’ufficio informazioni, ma vi consigliamo di prenderla alla fermata precedente, verso la stazione: vi eviterete una lunga fila di persone, i biglietti potete acquistarli direttamente sull’autobus. Una volta comprati i biglietti per il Palacio de Pena, rimaniamo subito affascinati dall’immenso giardino. Saliamo verso il castello (ma c’è comunque un trenino che dal cancello d’entrata arriva all’entrata del palazzo). La fila per poter visitare l’interno del castello ci coglie un po’ di sorpresa, fortunatamente siamo in due, per cui, mentre uno sta in fila, l’altra visita l’esterno del castello e viceversa. L’interno del palazzo è stupendo, come pure la vista che si gode dalle mura e il giardino, tutto da vedere.

Un consiglio: il Palacio de Pena meriterebbe un giorno intero di visita; oltre al castello, infatti, il giardino svela delle vere sorprese: cappelle, orti, monumenti, sentieri immersi nel verde. Pertanto consigliamo una permanenza a Sintra di almeno due giorni.

Tornati a Lisbona con il treno, ci fermiamo a fare qualche foto alla Estaçao do Rossio, quindi facciamo quattro passi nella Baixa, dove ne approfittiamo anche per cenare. A rovinare un po’ l’atmosfera, alcune ragazzi che cercano di venderci della droga, ma che per fortuna non sono molto insistenti. Il quarto giorno andiamo a Cabo de Roca (un autobus parte dalle stazioni di Sintra e Cascais e i biglietti si acquistano direttamente sull’autobus), estremo punto occidentale dell’Europa continentale, a picco sull’Oceano Atlantico; ci facciamo fare anche un certificato da portare a casa. Panorama mozzafiato, ma quel giorno abbiamo trovato davvero tantissimo vento. Dopodiché prendiamo l’autobus verso Cascais, famosa e ricca località balneare, meta di molti turisti, portoghesi e non. Se dovete mangiare per risparmiare conviene andare in un chiosco, perché i prezzi dei ristoranti sono decisamente più alti delle trattorie di Lisbona, anche se ancora onesti. Dopo pranzo andiamo a vedere la Boca do Inferno, una grotta scavata nella scogliera dal mare. Torniamo a Lisbona con calma, quindi facciamo i bagagli, perché la mattina successiva (ovvero il giorno 8/09) alle 10 dobbiamo essere in aeroporto per ritirare la macchina che abbiamo noleggiato con la Guerin. Devo dire che l’aeroporto di Lisbona è piuttosto disorganizzato: per ritirare la vettura abbiamo aspettato 1 ora e mezza (e questo vale indipendentemente dalle compagnie). Imbocchiamo quindi la strada per il Ponte Vasco da Gama, proxima paragem: Albufeira! Subito dopo il ponte, usciamo in direzione Palmela, Pinhal Novo, Setubal. Lungo la strada, appena prima di Pinhal Novo, troviamo la Pasteleria Mafraria, dove ci fermiamo per pranzo. Un panino, un succo di frutta e una pasta ci costa circa 6€ in due! Quindi ci dirigiamo verso Palmela e visitiamo il castello. Da qui partiamo verso Setubal: ne approfittiamo prima per fare un salto a Portinho, dove ci sono numerose spiagge di piccole dimensioni, che attraggono molti turisti. Da qui raggiungiamo Setubal tramite una bellissima strada panoramica che attraversa la Serra Arrabida.

Infine prendiamo l’autostrada da Setubal per Albufeira:avevamo letto che le multe per eccesso di velocità sono piuttosto elevate, pertanto rispettiamo il limite di 120km/h (anche se sembra che ai portoghesi non interessi molto rispettare i limiti); troviamo comunque pochissimo traffico.

Ad Albufeira alloggiamo in un residence un po’ fuori città, vicino a Praia de Coelha. Il primo giorno rimaniamo nei paraggi: la mattina andiamo a Praia de Coelha, proviamo a fare un bagno, molto breve, perché l’acqua è abbastanza fredda.

Il giorno dopo decidiamo di seguire l’itinerario suggerito dalla guida: andiamo quindi a Cabo de São Vicente, da cui si può godere di un bellissimo panorama (circa due ore di macchina da Albufeira), quindi visitiamo la Fortaleza de Sagres seguendo la strada Costiera, poi ci dirigiamo verso Villa do Bispo, dove troviamo una bella chiesa riccamente decorata all’interno con azulejos. Infine arriviamo a Lagos, dove ci fermiamo per una passeggiata e per prenotare una gita in barca per visitare la scogliera e le sue grotte scavate dall’oceano (costo per persona 20€). Al ritorno verso Albufeira, ci fermiamo a Ferragudo, un villaggio di pescatori davvero pittoresco. Il giorno successivo andiamo verso Olhão: come scritto nella guida, prendiamo il battello dal porto per andare verso le spiagge di Armona, una delle tante isole che costituiscono la laguna davanti ad Olhão e Faro. L’isola si rivela una meta piuttosto nota ai turisti, con le loro barche e motoscafi che si avvicinano alla costa, forse anche un po’ troppo. Peccato, perché in questa zona l’acqua è più calda, essendo maggiormente influenzata dalle correnti Mediterraneo. Pranziamo in un ristorante dell’isola. Una volta tornati sulla terraferma ci dirigiamo verso Villa Real de Santo Antonio, da cui prendiamo il traghetto per raggiungere la Spagna, facciamo un giro per Ayamonte, poi torniamo in Portogallo e quindi al residence.

La mattina successiva rimaniamo al residence, mentre subito dopo pranzo torniamo a Lagos, per la gita in barca prenotata due giorni prima, passeggiando nel lungomare. La gita dura due ore e rimaniamo contenti dell’organizzazione (La Costa d’Oiro). Il giorno dopo ci dirigiamo nuovamente verso Olhão, ma questa volta prendiamo il traghetto per l’isola di Culatra. Questa volta rimaniamo decisamente soddisfatti: l’isola è ancora abitata da alcuni pescatori e non è meta turistica. Seguendo il percorso indicato dalla piantina che si trova appena in fondo al molo, si arriva alla spiaggia e la temperatura dell’acqua è decisamente più vicina ai nostri standard. L’unico problema è che per raggiungere Culatra i traghetti sono poco frequenti, al contrario di Armona. Passiamo quel che rimane del pomeriggio a Tavira, grazioso paese, che merita una passeggiata.

L’ultimo giorno rimaniamo ad Albufeira, che non avevamo ancora visitato: il centro storico è molto carino, un po’ rovinato dai numerosi pub e ristoranti, ma rimane comunque piacevole.

È arrivato il giorno della partenza! Caricati i bagagli in macchina, sbrighiamo le ultime pratiche con il residence, e poi via, verso l’autostrada. Un primo itinerario prevedeva una visita a Loulé, ma il traffico che troviamo (è il 15 agosto), ci fa cambiare idea e ci dirigiamo dritti verso Lisbona, dove dobbiamo riportare la macchina. L’aeroporto di Lisbona conferma la sua disorganizzazione, quando andiamo ad imballare i bagagli prima del check-in: 5.50€ a bagaglio e non ci fanno nemmeno lo scontrino!! Alla fine della vacanza ci siamo accorti che l’Algarve è una regione stupenda, che merita davvero di essere visitata in lungo e in largo. L’unica nota negativa è la cementificazione esagerata, lungo tutta la costa, che deturpa il paesaggio. Fortunatamente rimangono ancora degli angoli intatti, legati alla tradizione.

Abbiamo inoltre trovato bellissima Lisbona, tutta da scoprire. Certamente ci saranno moltissimi altri posti della città da visitare, ma il tempo è stato poco. Sarà per la prossima volta! Ultima nota da aggiungere: una volta noleggiata la macchina ci siamo accorti che i prezzi del carburante sono allineati a quelli italiani, mentre l’autostrada è abbastanza cara. Fortunatamente l’Algarve è attraversato da una superstrada, che diminuisce notevolmente i tempi di percorrenza tra una città all’altra, dato che la statale è molto trafficata.



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