India gennaio 2009

India gennaio 2009 Questo è il racconto di viaggio di 5 ragazze, si fa per dire, durato 24 giorni in Rajasthan e dintorni. Alcune di noi grandi viaggiatrici volevano un tour autogestito con mezzi locali ma siccome altre fra cui io non avevamo voglia di avere pensieri di portarci la valigia abbiamo optato per il noleggio di auto con autista per...
Scritto da: silvia1950
india gennaio 2009
Partenza il: 08/01/2009
Ritorno il: 01/02/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
Ascolta i podcast
 
India gennaio 2009 Questo è il racconto di viaggio di 5 ragazze, si fa per dire, durato 24 giorni in Rajasthan e dintorni.

Alcune di noi grandi viaggiatrici volevano un tour autogestito con mezzi locali ma siccome altre fra cui io non avevamo voglia di avere pensieri di portarci la valigia abbiamo optato per il noleggio di auto con autista per tutta la durata del viaggio. 9/01 Arrivate a Delhi alle 12 con volo British Airwais da Milano, via Londra, siamo salite in auto (con foderine di cotone bianche) e siamo subito partite alla volta di Mandawa. 10/01 Il giorno dopo viaggio verso Bikaner con soste per visita ad alcune havely e incontri quasi ravvicinati con carri trainati da cammelli, tuc-tuc ovvero le vecchie Ape a tre ruote, greggi etc. In paese allo stadio c’è il festival dei cammelli dove i poveri animali sfilano addobbati come alberi di Natale o tosati a disegno ma è una vera festa locale. Alla sera visita alla zona del mercato e confusione, odori, rumori ci travolgono. Siamo in India. 11/01Visita del forte Junagharh poi trasferimento in un paese vicino per le corse dei cammelli sulle dune di sabbia con grande partecipazione di popolo. Cena in uno dei più famosi alberghi di Bikaner solo un pò..Decaduto. 12/01 in viaggio per Jasailmer con sosta per veder in un lago ” le donzelle di namibia” e poi un tempio gianista moderno tutto a specchi a Pholody. A Jasailmer gli alberghi sono pieni, chissà perchè, ma troviamo alla fine al Heritage Inn. 13/01 Gajju ci lascia ai piedi della fortezza ma noi vogliamo prima perderci nella zona del mercato per vedere delle havely molto belle e finiamo per vedere dei gioielli in argento. Anche se non si vuole prima o poi bisogna dare retta a qualche intromettitore. Poi giro della fortezza e pranzo su una terrazza. Oggi pomeriggio esperienza massaggi con abbondante olio. Siamo uscite pronte da friggere.14/01 Strada per Jodhpur e visita di capanne sulla strada; fermata ad Ossian per grande complesso di templi tutti in pietra scolpita, peccato non poter far foto e visita anche a tempio gianista…Molto pulito. Togli le scarpe e metti le sovracalze; togli le sovracalze e metti le scarpe… Sempre così nei templi! Si alloggia al Ratam Village. 15/01 Visita al Forte molto ben gestito dall’ultimo Maragià, perfino audioquida in italiano, poi in città alla Torre dell’Orologio che è al centro del mercato, siamo come al solito a far compere. 16/01 Gajju ci propone una visita ad un Bazar dove lavorano tessuti e lì noi facciamo svariati acquisti e poi dritte al Monte Abu (hotel Kishangarh) dove abbiamo visitato un grande complesso di templi tutti in marmo bianco e finemente intagliati. In giro non ci sono turisti e anche nell’albergo in cui dormiamo non c’è nessuno e ci organizzano la cena portandola da fuori!!! Che freddo, siamo in montagna anche se con le palme. 17/1 al mattino andiamo a vedere il lago ..Tanto famoso ma è una pozza! Per fortuna ci siamo consolate con un vero caffè espresso in centro al paese. Altra lunga percorrenza in auto dirette a Ranakpur dove c’è un tempio ma a nostro avviso è più bello quello del Monte Abu. La strada per Udaipur si fà molto brutta perche attualmente stanno costruendo la direttrice Nord Sud dell’India e per fortuna Gajju è bravissimo. Arrivate alloggiamo al Garden hotel e abbiamo contrattato come al solito un buon prezzo. 18/01 Il City Palace è vicino e così abbiamo lasciato libero il nostro autista per immergerci nel…Vero traffico. Il palazzo è molto bello e maestoso. Vi segnaliamo il caffè nel cortile e anche la bottega vicino della catena Anhuki che ha vestiti, sciarpe e tovaglie con design indiano modernizzato. Poi a piedi al Gat sul lago, ad un piccolo tempio e passeggiata per le stradine con le immancabili mucche. Anche qui ci siamo ravvivate con un Caffè Lavazza. Nè stanno realizzando parecchi in varie città oltre ai Costa Caffè! Abbiamo finito in bellezza con una super cena al Koti Hotel su una bellissima terrazza con vista sul lago. 19/01 Si parte per Bundi passando per Chittogard dove abbiamo visto le rovine del forte, una torre particolare etc. La regione che abbiamo attraversato ha una bella campagna coltivata a papaveri bianchi(?), cereali e erbe varie e la strada è molto poco trafficata. Arrivate a Bundi alloggiamo al Bundi Havely e subito a fare un giro nella parte del paese vecchio. Non ci sono turisti e tutto è vero e genuino! Ai lati della strada ci sono le botteghe di tutti i mestieri compreso un tessitore che con il suo unico telaio tesse sari. 20/01 Alla mattina il Garh Palace ci ha deliziato perchè è immenso e non restaurato e così più vero. Nel paese nuovo visitiamo le cisterne sacre, scalinate che vanno sempre più in profondità e poi di nuovo in viaggio per Puskar. Per strada cave di marmo bianco e montagne di blocchi e camion che trasportano blocchi. Più avanti fornaci di mattoni, pile di mattoni e camion di mattoni. Arrivate a Puskar, città sacra sul lago, alloggiamo nell’albergo più vecchio e famoso, il Puskar Palace e dalla terrazza ci godiamo un tramonto stupendo sul lago, i gat e il paesaggio circostante bevendo l’immancabile Masala tea e Plein Nan.( tea al latte e cardamomo e pane caldo) Bellissimo! 21/01 La strada lungo il lago da cui si accede ai gat è tutta una bottega, troppe botteghe e tentazioni! Scendiamo sul lago e qualcuna si fa prendere dal santone per una preghiera comprensiva di cordino legato al polso e puntino colorato sulla fronte. La presenza di mucche, uccelli, scimmie non turba chi si immerge nel lago, si lava, si santifica ma per noi è incomprensibile. Ci rituffiamo nella calca dei pellegrini e turisti, qui sì che ce ne sono e della razza fricchettona. Ci sentiamo un pò aut ma cerchiamo di mimetizzarci. 22/01 Alla mattina visita alla moschea di Jalser dove folla di pellegrini, odori, canti frastornano. Niente foto, senza scarpe e con la sciarpa in testa! Ma per loro è veramente un luogo importante. Finalmente arriviamo a Jaipur, descritta dalla quida come grande città e in effetti giriamo parecchio per trovare un albergo. Troviamo a Alsisar Haveli ma solo per due notti, con la speranza di rimanere tre notti e dopo moine di tutti i tipi per corrompere due ragazzini alla reception. Prima abbiamo regolato il pagamento della macchina all’agenzia, come convenuto per mail e abbiamo organizzato anche il proseguo del viaggio fino a Delhi.23/01 Oggi gita fuori città per vedere il Forte Amber e Tiger Fort, imponenti e sopratutto dal secondo godiamo di una bella vista su tutta la vallata circondata da possenti mura sorseggiando una Pepsi con un bellissimo sole. Alla sera ci concediamo una buona cena al Copper Chimney peccato che ci turbi un pò il passaggio veloce di un topolino sotto i tavoli. Sarà stato invitato? 24/01Giro in città , Palazzo dei Venti, Parco astronomico e poi City Palace con un piccolo ma grazioso museo con i vestiti dei marajà. Quindi in macchina al Tempio delle scimmie dove sgorgano delle acque..Miracolose e infatti assistiamo a bagni comulativi dei locali in una delle vasche ma sopratutto il posto è veramente piacevole, tra gole di roccia. Osserviamo una ragazza che si riveste indossando i 6 metri di stoffa del sary con una perizia e una grazia eccezzionale!Al ritorno in città alcune si fermano al mercato mentre due vanno in cerca della clinica ayurvedica indicata da De Cataldo per un massaggio. Si tratta di una notizia falsa come sapremo alla sera ma hanno trovato lo stesso dove farsi fare un massaggio. Cena al ristorante Niros con Paola di Torino incontrata in albergo e… Ci dispiace lasciare Jaipur. 25/01 A Fathepur la visita del Palazzo è stata difficoltosa per la mancanza di riferimenti ma comunque interessante dato che tutto è costruito con la pietra calcarea locale di colore rosso. Poi finalmente Agra e aguzziamo gli occhi per intravedere il Taj ma è proprio nascosto bene. Oggi è festa nazionale e c’è un sacco di gente e anche qui fatichiamo a trovare un albergo a prezzi medi o quasi. Siamo al Clarks Shiraz. Ora il problema è scegliere il momento migliore per vedere il Taj Mahal dato che in gennaio ci dicono che è facile trovare la nebbia alla mattina ma noi pensiamo che al pomeriggio ci sarà troppa gente. 26/01 Stamattina c’è nebbia e bella fissa ma forse la visione di questa meravigliosa costruzione è ancora più impressionante e romantica! Poi più tardi lo rigustiamo con un pallido sole e veramente tanta gente. Lo Jamura, affluente del Gange, scorre ai suoi piedi e immaginiamo la triste processione del Marajà che in barca si reca dalla sua Amata. Nel pomeriggio dal Forte Rosso immaginiamo la tristezza di Lui che piange guardando in lontananza il Taj da una meravigliosa loggetta tutta in pietra traforata. Da questo palazzo il Taj sembra un castello delle fate! Dopo queste emozioni alla sera si è deciso di cenare a Pizza Hunt, che si è rivelata passabile: peccato che non servano birra! Ci siamo fatti portare da tre risciò e io non mi sentivo a mio agio nel vedere pedalare tre vecchietti, ma mi sono ravveduta alle loro parole:” meglio la bicicletta che non inquina, dato che ad Agra c’è troppo smog!” 27/01 Oggi abbiamo un lungo tratto di strada da percorrere in auto per arrivare ad Orcha e con tratti di sterrati per i lavori in corso. Arriviamo alle 16 e alloggiamo all’Orcha Resort. Corriamo al Palazzo, è un piccolo villaggio, e ci godiamo il tramonto da lì Veramente sono due palazzi e si notano ancora pezzi (ma per quanto?) delle maioliche blu che rivestivano le cupole. Questa zona è rigogliosa di piante e abbiamo notato la presenza di acqua in abbondanza nei campi oltretutto ben coltivati. 28/01 Vicino all’albergo ci sono dei cenotaffi e dei templi abbandonati e altri ne notiamo sparsi in mezzo alla vegetazione. Ma ci tocca partire per la nostra meta. Arriviamo a Khajuraho al hotel Clarks all’13,30 e andiamo subito a vedere i famosi templi con sculture erotiche; sono immersi in un bel giardino e sono veramente tutti in pietra cesellati con figure varie che descrivono non solo le pose amatorie ma come si svolgeva la vita a quel tempo. Anche questo è un piccolo paese e siamo le uniche turiste così c’è il solito assalto di venditori. 29/01 Anche stamattina come al solito troviamo la macchina tutta pulita e Gajju sorridente. Lungo la strada viene voglia di fotografare tutto. Siamo sulla via del ritorno; ci fermiano di nuovo a far sosta ad Agra e poi andremo a Delhi. Siamo un pò tristi e non ci consola fermarci a far foto ad un mercato. Stavolta troviamo da dormire ad Agra all’ hotel Amer. Cena al Park ristorante e riusciamo a bere delle birre …Di straforo; ci incartano i bicchieri con la carta e dobbiamo lasciare la bottiglia per terra! 30/01 Diretti alla capitale ci fermiamo a Mathura luogo di culto Indù sul fiume Jamura dove assistiamo a una preghiera collettiva con canti e balli. Ma arriviamo a Delhi e scopriamo che è veramente una città immensa. Salutiamo il nostro driver e gli lasciamo un piccolo contributo per il matrimonio della figlia che ci ha raccontato “dovrà fare con grande sfarzo” come è consuetudine in India; è sempre stato molto discreto ma qualcosa alla fine ci ha raccontato. La ricerca di un albergo è stata difficile; gli alberghi in centro sono molto cari così ci lasciamo convincere da una pseudo agenzia che ci mostra un deplian di un albergo poco distante solo che il poco distante è mezz’ora, come abbiamo poi scoperto, e l’albergo non è propriamente come dalle foto mostrate. Ma siamo stanche e …Ci fregano. Pazienza! 31/01 Con tuc-tuc visitiamo la città…E facciamo spese. 1/02 Ultimo giorno dato che il nostro aereo parte alle 3 del giorno dopo, ed è domenica così visitiamo il Forte Rosso ( sono proprio tutti rossi dal colore della pietra) e poi la zona del mercato che perfortuna ha quasi tutte le botteghe chiuse! Ma riusciamo a spendere comunque i nostri ultimi soldi. Ritorno in hotel, ci infagottiamo prevedendo il freddo dell’Italia, ma anche qui la temperatura è attorno ai 7° di sera e con taxi andiamo mestamente all’aereoporto. E’ finita, ci tocca tornare. Incredibile e bellissima India! Consigli: contrattate sempre con un sorriso sulle labbra, cercate di non perdere la pazienza, quando gli indiano si impuntano è difficile trattare; non sempre la grande bottega è peggio dei bazar dato che almeno si compra e si contratta con calma e con vasta scelta; penso sia impossibile non farsi fregare perchè sono furbi e sanno farlo ma si tratta sempre di pochi soldi rispetto ai nostri stipendi e devono guadagnarci in tanti dall’ intromettitore… Al bambino che porta il tea. Per favore non date mance ai bambini perchè i genitori li mettono sulla strada appositamente avviati al mestiere di mendicanti come non date soldi a chi riduce in cattività animali per guadagnarci. Portate pochi vestiti perchè con poche rupie li lavano benissimo e portatevi delle calze come sopracalze per entrare nei templi. Nel mangiare il riso è una gran risorsa oltre alla frutta ma io ho portati qualche merendina super energetica!!! Buon Viaggio



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche