Madrid e sud della Spagna

Madrid e Andalusia Il nostro viaggio in spagna è durato 14 giorni ma molti mesi, in realtà, nei nostri immaginari. Abbiamo infatti iniziato a studiarlo e organizzarlo sette mesi prima. Con l’aiuto di google maps abbiamo inizialmente buttato giù un itinerario grezzo del giro della spagna che ci sarebbe piaciuto fare, sicuri fin dall’inizio...
Scritto da: Mimmo e Mummo
madrid e sud della spagna
Partenza il: 30/07/2009
Ritorno il: 12/08/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Madrid e Andalusia Il nostro viaggio in spagna è durato 14 giorni ma molti mesi, in realtà, nei nostri immaginari. Abbiamo infatti iniziato a studiarlo e organizzarlo sette mesi prima. Con l’aiuto di google maps abbiamo inizialmente buttato giù un itinerario grezzo del giro della spagna che ci sarebbe piaciuto fare, sicuri fin dall’inizio di voler partire l’esplorazione di questa terra assolata, dalla sua capitale e da lì partire alla volta dell’oceano e delle più famose città dell’Andalusia.

Altra cosa di cui fin dall’inizio siamo stati sicuri, era la possibilità di concludere il viaggio con qualche giorno di relax, in un mare calmo e caldo, dove riprenderci dalla fatica degli spostamenti e le ore di cammino. Abbiamo cosi scelto un piccolo paese poco distante da Alicante, in costa Blanca, di nome Santa Pola, praticamente attaccato a quello che sarebbe stato il nostro aereoporto di ritorno.

Torniamo a Gennaio. Dopo aver deciso itinerario e periodo ( 30 luglio – 12 agosto ) abbiamo accuratamente deciso e scelto i mezzi di trasporto. Prenotando con cosi largo anticipo abbiamo potuto usufruire di tariffe veramente vantaggiose.

Il volo di andata con Ryain Air ci è infatti venuto a costare € 45 a testa comprensivo di costo effettivo del biglietto ( di € 5,99, bagaglio e tasse aereoportuali ) partenza da Orio al Serio e arrivo a Madrid Barajas. Il volo di ritorno invece l’abbiamo pagato 52 euro a testa, partenza da Alicante ed arrivo ad Orio al Serio. Sempre su internet abbiamo prenotato l’auto con la compagnia di autonoleggio Hertz. Facendo varie prove di presa e consegna in luoghi diversi, con date diverse,auto diverse e con compagnie diverse abbiamo optato per quella che ci sembrava la soluzione più economica (anche se in loco non si è rivelato esattamente cosi…).

Infine da internet, tramite il sito www.Booking.Com, abbiamo prenotato anche l’hotel a Madrid, per avere subito un luogo in cui appoggiare le valigie appena arrivati, e l’hotel a Santa Pola, l’ultimo di tutta la serie, già prevedendo una notevole stanchezza. Pur avendo entrambi un ottimo spirito di adattamento, dato il tempo a disposizione, abbiamo fatto cadere la nostra scelta dell’hotel rispetto alla sua posizione, bagno privato e aria condizionata.

Può sembrarvi esagerato prenotare con cosi largo anticipo ma se è l’intenzione è veramente quella di risparmiare, partire mesi prima è senz’altro fondamentale. Nei mesi successivi a gennaio, non abbiamo fatto altro che fantasticare sui dettagli, abbiamo acquistato due guide (una di Madrid e una di tutta la Spagna) ed anche il tempo a lavoro è volato con una prospettiva tanto allettante davanti.

Importante sempre controllare la posta elettronica quando si prenota via internet e con cosi largo anticipo, le cose possono cambiare in un attimo e bisogna tenersi pronti. A noi hanno modificato l’orario del volo di andata e ritorno di pochi minuti, una differenza assolutamente insignificante in questo caso. Ad ogni modo, occhi aperti! Arriviamo finalmente al giorno della partenza! Il nostro volo da Orio al Serio (BG) era alle 13.50. Alle 7.46 prendiamo il treno da Reggio Emilia con destinazione Milano facendo i biglietti sul momento alla macchinetta automatica. Dopo poco meno di due ore eccoci in stazione a Milano. Essendoci già informati su internet, all’arrivo in stazione usciamo subito diretti sul piazzale Luigi di Savoia da dove partono ogni mezz’ora pulman navette di diverse compagnie diretti a Malpensa, Linate ed Orio al Serio. Abbiamo fatto il biglietto (14 euro A/R) direttamente sull’Orioshuttle (cosi si chiama il servizio navetta che porta all’ aereoporto di Bergamo). In un ora di pulman, eravamo in aereoporto, puntualissimi per il check in.

Effettuiamo il check in senza problemi, entriamo nella zona franca dell’aereoporto e aspettiamo. Il volo è puntuale, tranquillo anche per mummo che non ama molto volare.

L’aeroporto Barajas di Madrid è un vero spettacolo. Grande, moderno e dotato di servizi puliti, scale mobili, ascensori, punti informazione e soprattutto la fermata della metropolitana interna all’aereoporto che ti porta direttamente in centro.

Acquistiamo un comodissimo biglietto metro per turisti. Con 17 euro abbiamo potuto girare in metro illimitatamente per 5 giorni. Direttamente alla stazione metro prendiamo tutti i volantini che ci servono per muoverci all’interno della metro senza perderci, abbiamo l’indirizzo dell’hotel e sappiamo la fermata. Andiamo ed eccoci sbucare in pieno centro storico a pochi passi dalla Puerta del Sol, dalla Gran Via, dal Parco del Ritiro, dal museo del Prado.

L’hotel, anzi, l’ostello si chiama Astoria. Carrera San Jeronimo n.30 al quinto piano di un enorme palazzo. L’ascensore è vecchio, saliamo su e ci accoglie una bella e cortese ragazza che prende nota dei nostri dati e ci spiega che la nostra camera si trova al piano di sotto e che possiamo usufruire di una postazione internet gratuita sul nostro pianerottolo. Una gran bel pianerottolo quello di sotto, non c’è che dire. Tutto parquette, molto pulito, la nostra camera è in fondo al corridoio. Siamo senza parole quando apriamo la porta. Per soli 25 euro a testa a notte, la camera è un vero splendore. Dotata di Tv e aria condizionata e confortevole e pulita, il terrazzo si affaccia sulla via principale che guarda alla Puerta del Sol. Il bagno è dotato di doccia idromassaggio. L’ingresso al pianerottolo è inoltre indipendente, non dobbiamo passare davanti a nessuno quando entriamo e usciamo. Al rientro è sufficiente suonare il campanello e ti aprono immediatamente. Appoggiamo le borse e usciamo alla ricerca di qualcosa da mangiare. Il primo bar che troviamo non ha nulla di speciale ma siamo affamati e divoriamo due bocadillos (panini) in un attimo. Facciamo subito la prima scoperta spagnola. La legge anti fumo nei locali non è ancora in vigore. Apprendiamo dal tg che lo diventerà presto ma intanto, mentre mangiamo i panini, la proprietaria del bar accende e spegne una sigaretta dietro l’altra davanti al nostro pranzo. Non siamo piu tornati in quel bar, seppure si trovava in una piazzetta molto tipica e carina di Madrid.

Per stare al risparmio, nei giorni successivi i nostri pranzi sono stati molto fai da te…Alla corte Engles vicino al nostro ostello comperevamo pane, salumi, nutella e ci siamo quasi sempre preparati soddisfacenti pranzi al sacco.

Nei giorni successivi siamo partiti alla scoperta di Madrid. Ci siamo sempre spostati in metro e a piedi. Grazie alla nostra utilissima guida (mai uscire senza!!) sapevamo quali musei e quali palazzi in quali orari e giorni erano gratuiti, quindi abbiamo incastrato le visite in modo da vedere molto e spendere il meno possibile. Gran Via, Palazzo reale, Parco del Ritiro, Puerta del Sol, Plaza Mayor (occhio ai prezzi se prendete da bere in questa piazza, sono altissimi per roba non sempre di qualità!), il Paseo del Prado, i musei del Prado, Reina Sofia e D’America, sono tutti posti da vedere. Noi abbiamo dedicato anche un pomeriggio al museo dello stadio Santiago Barnabeu (15 euro) e una serata all’arena di Plaza De Toros di Las Ventas a vedere la corrida (5 euro). Su quest’ultimo luogo non dirò nulla se non che l’architettura del posto è favolosa. Quello che accade dentro l’arena durante la corrida è qualcosa di incommentabile. Abbiamo voluto assistervi presi dall’atmosfera e dall’entusiasmo degli spagnoli lì fuori ma se non ci andate non vi perdete niente, anzi, tutto di guadagnato.

Le serate a Madrid le abbiamo per lo più trascorse nei quartieri della Chueca e Alonso Martinez, le cui stradine sono piene di localini, bar, pub, taperie e discoteche tutte piene di giovani.

Concludo la visita di Madrid con due consigli da tenere a mente. Il rastro (ovvero il mercato) la domenica mattina (fermata metro La Latina) e la piscina comunale. A madrid c’è veramente caldo e al contempo le giornate sono molto lunghe (il sole tramonta dopo le 22), quindi trascorrere la siesta in piscina è un toccasana non indifferente e rimane comunque molto tempo a disposizione per visitare la città. Costa appena 4 euro e vi si arriva con la metro blu fermata Lago. Dentro vi sono due vasche grandi e una per bambini, c’è la possibilità di avere gratuitamente l’armadietto per custodire gli effetti personali ed è molto tranquilla. Ne vale la pena!! Il 3 agosto lasciamo il nostro ostello madrileno per affrontare quella che è la seconda parte del viaggio, la scoperta di città quali Cordoba, Siviglia, la costa della Luz ed infine Granada.

Con la metropolitana torniamo in aeroporto dove ci attende l’auto già prenotata con la herzt. Prendere l’auto è una vera odissea a questo punto. L’importo da pagare è molto più alto rispetto al preventivo fatto su internet. La signora della Hertz continua a parlare e a mandare avanti la pratica fregandosene altamente delle nostre domande e senza curarsi del fatto che non stiamo capendo cosa dice. L’auto è nuova ma poco più agile di un giocattolino. Ad ogni modo la stizza per l’importo (ci hanno detto che qualcosa ci verrà restituito a chiusura della pratica ) passa in fretta quando siamo sull’auto e ci apprestiamo a lasciare Madrid. Al primo autogrill ci dotiamo di una mappa autostradale della spagna e si parte.

Le indicazioni per uscire da Madrid non sono molto chiare ma con un po’ di attenzione ce la si può fare, le autostrade sono scorrevoli e larghe e non tutte a pagamento. Il primo tratto fino a Cordoba è gratuito ed entrando in Andalusia scopriamo un paesaggio veramente stupendo. Campi sterminati di fronte a noi…Molte fonti di energia rinnovabile in giro per la regione ed ogni tanto si scorge l’ombra di un toro nero sulla collina. Il loro simbolo.

Arriviamo a Cordoba nel primo pomeriggio, si superano i 40 gradi, c’è caldo da morire. Decidiamo di visitare il centro storico e la Mezequita ma di non fermarci per la notte perché vogliamo dedicare più tempo a Siviglia. Bellissima Cordoba, con le sue casette bianche e basse. Un giro nei suoi viottoli merita assolutamente, anche la piazza è molto carina. Troviamo tutto chiuso, a Cordoba i negozi non aprono prima delle 18. Giriamo la città nel silenzio totale perché tutti sono chiusi nelle case per la siesta. La Mezequita però è aperta. 8 euro l’ingresso ed entriamo. È bellissima. Torniamo a riprendere l’auto che nel frattempo abbiamo lasciato in un parcheggio sotterraneo e partiamo per Siviglia dove arriviamo circa intorno alle 19.

Di Siviglia ci siamo innamorati. È meravigliosa. Anche stavolta parcheggiamo l’auto in un parcheggio sotterraneo in centro e a piedi andiamo a cercare un hotel per la notte. Siviglia è piena di hotel, ostelli, affittacamere, in bassa stagione poi si trova veramente di tutto. Abbiamo sentito prezzi un po’ in giro per il quartiere di Santa Maria la Blanca, praticamente in pieno centro. Possiamo dire che tutti gli hotel si equivalgono come prezzi e cortesia ma quello che abbiamo scelto noi era anche bellissimo da vedersi, il Dona Trinidad. Arredato in tipico stile andaluso, tutto piastrellato e pieno di piante. Pareti verdi e tutto legno intorno, ci siamo innamorati subito di questo piccolo hotel che per due notti in una doppia ci ha chiesto 90 euro totali.

Siviglia merita senz’altro un accurata visita del centro storico, nella quale ogni via ed ogni piazzetta sono un vero spettacolo. Non mancate di visitare la maestosa Plaza De Espana, la piazza con la cattedrale ed i parchi, stupendi. Noi per riuscire a vederla bene e tutta in soli due giorni abbiamo noleggiato due biciclette… bisogna ammettere che non sono molto economiche (15 euro x 24 ore, 9 euro x 6 ore) ma sono di una comodità estrema. Con le biciclette siamo riusciti a visitare anche la periferia di Siviglia, i ponti di Calatrava e tutta la passeggiata che costeggia il fiume.

Purtroppo per noi a Siviglia abbiamo anche avuto necessità di recarci al pronto soccorso. Ci siamo recati al centro de salud Virgen De Los Reyes‎ C/ Marqués De Paradas 49 in pieno centro dove ci siamo trovati benissimo e dove tutti sono stati super cortesi. Col tesserino sanitario nazionale italiano non abbiamo dovuto pagare nemmeno il ticket.

A malincuore il giorno successivo lasciamo Siviglia al mattino presto. La nostra prossima meta è la Costa della Luz. Decidiamo di saltare Cadice e di scendere direttamente più a sud per ammirare la costa atlantica. Usciamo a Conil della Frontera. Il paesaggio di fronte a noi è tipicamente nord africano. Per il centro non si gira a causa del traffico, un salto veloce al tourist info per prendere le mappe del posto e ci dirigiamo appena un po’ fuori città. Lasciamo l’auto parcheggiata lungo la strada e per la prima volta per entrambi andiamo a bagnarci i piedi nell’Atlantico. Ci piacerebbe fermarci lì tutto il giorno ma dobbiamo ancora trovare un hotel per la notte cosi risaliamo in macchina e cerchiamo. A conil della Frontera è tutto esaurito. Lasciamo Conil e costeggiamo paese per paese dove troviamo tutto esaurito ovunque. Alle due di pomeriggio a Cabo de Trafalgar troviamo un ostello a cui è rimasta disponibile l’ultima camera. Al volo prenotiamo. L’ostello è molto carino ed il prezzo onesto per essere al mare in piena stagione, 70 euro la doppia. Se siete presi per il collo come noi, il posto è assolutamente una reggia. Ma se potete proseguire nella ricerca fatelo, le lenzuola della camera erano unte e scivolose. È stato penoso dormirci. A 500 metri dall’ostello, il mare. Bellissimo e l’acqua assolutamente non fredda. Sulla stradina che porta alla playa è pieno di localini molto carini, la sera stessa ceneremo in uno di questi con una bistecca veramente superba. E’ altamente consigliato anche l’aperitivo in uno di queste capanne/locali sulla playa… qui abbiamo bevuto il mojito più buono della nostra vita!!! Alle nove del giorno successivo lasciamo l’ostello. Direzione Granada. Ma non prima di aver fatto una tappa sullo stretto, a Tarifa e a Gibilterra. Purtroppo avevamo l’auto piena di bagagli in vista e non ci siamo fidati molto a lasciare la roba in vista, cosi la passeggiata per il centro di Tarifa è durata appena un oretta. Comunque è una città molto piccola, in realtà abbiamo visto abbastanza, porto compreso da dove partono i traghetti per Tangeri, a soli 14 km di distanza! Torniamo all’auto e ci dirigiamo verso Gibilterra…Seguiamo le indicazioni per la Linea De La Conception. Lungo la strada passiamo davanti a quello che è stato il panorama più emozionante di tutto il viaggio: lo stretto. Davanti ai nostri occhi si staglia una montagna, è il Marocco. Lungo la statale c’è una piazzola panoramica con un bar dove ci si può fermare apposta a far foto. Poco dopo entriamo nello stato indipendente di Gibilterra nel quale però abbiamo solo fatto un giro turistico in auto. Sorpassata la Linea De La Conception, si può notare il porto, il mare e la grande montagna che sovrasta e raccoglie ai suoi piedi la città.

Il viaggio verso Granada è piuttosto lungo. Decidiamo per la prima parte del tragitto di prendere l’autopista che costeggia il mare. Il mare è molto bello ma il paesaggio che ci si apre davanti non è il massimo. La costa del Sol è un ammasso di cemento di dubbio gusto. Gli hotel giganti che si affacciano sul mare sono veri e propri ecomostri.

Dopo un paio d’ore di viaggio ci lasciamo alle spalle la costa per un panorama decisamente migliore e più affascinante: la Sierra Nevada.

L’autopista che si arrampica sulla Sierra Nevada è quella che ci conduce a Granada. Anche a Granada lasciamo l’auto in un parcheggio sotterraneo perchè le vie del centro non c’è speranza di trovare un buco.

Proprio attaccato al parcheggio sotterraneo troviamo l’hotel. Eravamo già pronti a scandagliare la città alla ricerca di un posto per la notte ma l’hotel Carlo V (plaza De Los Campos, 4 – 4 piano ) è un lusso che a questo punto non vogliamo negarci. La gentile signorina signorina ci spiega che una double ci verrebbe a costare 49 euro ma purtroppo è tutto completo. Tranne la suite. Con 79 euro totali trascorreremo la notte in un sontuoso letto a baldacchino dopo aver fatto un signor bagno in una Jacuzzi ed aver cenato sul terrazzo vista Granada. Ad ogni modo dopo la registrazione in hotel, mappa alla mano, usciamo alla scoperta di Granada. La nostra visita si è concentrata per lo più nel centro storico. Dopo aver girato alcune piazze ed attorno alla cattedrale ma senza entrarvi, ci dirigiamo verso il quartiere Albaicin. Percorriamo le strette viuzze, ci fermiamo a visitare il museo archeologico della città e subito dopo a sorseggiare un gustosissimo tè arabo in uno dei tanti bar tipici marocchini del luogo.

Il mattino successivo, dopo una sosta in peluqueria ( 15 euro shampoo, taglio e piega!!! pochissimo!), partiamo diretti con un pulman apposta per l’Alhambra. C’è tantissima gente in coda ad aspettare di fare il biglietto. Noi l’abbiamo già perchè abbiamo effettuato la prenotazione in hotel, e se potete, è largamente consigliato prenotare il biglietto prima e non sul posto. Inoltre informatevi bene sul giro da fare all’interno prima di entrare perchè, probabilmente per evitare la calca di gente tutta nello stesso posto, hanno un organizzazione interna complicata e poco chiara. Il costo è di 13 euro.

L’Alhambra è la nostra ultima visita a Granada. Infatti, subito dopo, lasciamo anche questa città con destinazione Santa Pola (Alicante).

Come già detto, in quest’ultimo posto, avevamo già la prenotazione in mano dell’hotel e quindi vi arriviamo direttamente. L’ecomostro (cosi chiamaremo l’hotel JM di Santa Pola) si trova a soli 10 km dall’aeroporto di Alicante e questa è la sua unica nota positiva per due ragazzi giovani. Casermone stile anni 70, orribile a vedersi, con una miriade di stanze e piani, una piscina inadeguata all’aperto ed una al chiuso a pagamento spacciata per SPA. L’hotel dista un km e mezzo dalla spiaggia ed ingenuamente pensavamo che, una volta riconsegnata l’auto, si potessero noleggiare biciclette o uno scooter per spostarci dall’hotel in paese; cosa questa rivelatasi impossibile. Dopo aver chiesto informazioni al tourist info ed in comune a Santa Pola, abbiamo appreso con molto rammarico che in questo pezzo di Spagna o ti muovi a piedi o ti fai piacere la piscina del tuo hotel perchè non noleggiano nemmeno le biciclette. L’hotel offre gratuitamente un servizio navetta per la spiaggia ma con orari limitatissimi e comunque anche la spiaggia non è il massimo della vita. Le spiagge, volendo bellissime, sono un ammasso di ombrelloni e lettini, il che non sarebbe un male se almeno i servizi fossero adeguati all’utenza (non c’è una doccia a pagarla! Solo lavapiedi).

Spezziamo una lancia comunque a favore dell’hotel. Per anziani o famiglie con una prole numerosa al seguito è quello che fa per voi. Non ha un prezzo eccessivo ( 94 euro a notte la doppia in mezza pensione), il personale è cortese e le stanze pulite. Il cibo non è il massimo ma ci si adatta senza problemi. Lo sconsigliamo invece ai giovani perchè sia la posizione scomoda dell’hotel che tutto il paese non offrono alcuna possibilità di svago né diurno né serale.

Non ci siamo sempre annoiati però a Santa Pola. Poco lontano dalla costa c’è una piccola isola (Tabarka) raggiungibile con 13 euro e mezz’ora di traghetto che parte dal porto. Il mare sull’isola è bellissimo, calmo, non profondo. Ci siamo divertiti molto. L’unico consiglio è di portarvi il pranzo a sacco perchè i bar ed i ristoranti sono inaccessibili coi prezzi.

Ultima chicca della vacanza: prima di riconsegnare l’auto siamo riusciti a fare una scappata alla Fuente Algar di Benidorm, località La callosa. L’ingresso costa 3 euro a persona e dentro ci sono cascate e vere e proprie piscine naturali. L’acqua è fredda ma il divertimento assicurato.

Mimmo (Lucia) e Mummo (Diego)



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