cipro: welcome to england
Prima di partire avevo in mente l'idea di organizzare una vacanza "fai da te" e ho optato per la tanto celebrata isola degli innamorati dopo aver scoperto che i costi degli alloggi sono piuttosto contenuti. Ho prenotato quindi un appartamento grande, per la modica cifra di 400 € (compreso provviste di benvenuto ), affittato una vettura e partito...
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Prima di partire avevo in mente l’idea di organizzare una vacanza “fai da te” e ho optato per la tanto celebrata isola degli innamorati dopo aver scoperto che i costi degli alloggi sono piuttosto contenuti. Ho prenotato quindi un appartamento grande, per la modica cifra di 400 € (compreso provviste di benvenuto ), affittato una vettura e partito per l’avventura cipriota. Appena atterrati a Larnaca siamo vittime del “famigerato” disguido dell’auto (prenotato una Focus , ci ritroviamo con una Matiz… ), proseguiamo cercando l’apprtamento. Lo troviamo e ci sistemiamo pronti per l’esplorazione l’indomani. Ci portano la macchina scelta e decidiamo di visitare la città di Larnaca, la zona più vicina al nostro campo base. Arriviamo a destinazione, visitiamo la Chiesa di S.Lazzaro e dintorni. Una bella Chiesa nel classico stile ortodosso, ricca di decorazioni e di suggestione: peccato che a pochi metri ci fossero catene di fast food e pizzerie a tenerle compagnia. Ahimè purtroppo la genuinità dell’isola è in qualche modo sovrastata da gigantesche insegne che promettono divertimenti all’occidentale: locali che tentano di accattivarsi i turisti con le promozioni speciali sui drink, grandi porzioni di hamburger e colazioni per inglesi. Già proprio i self-control men, sono lì ad ogni angolo e in ogni servizio per ricordare che buona parte dell’isola è ancora sotto il loro protettorato. Nei giorni seguenti abbiamo fatto tappa nelle altre grandi città dell’isola: Lemesos, Paphos e Nicosia ed in ciascuna di loro si ripeteva la medesima ostentazione urbanistico-culturale che ci ha creato qualche perplessità. Un discorso a parte merita Nicosia: la città è piuttosto squallida, attraversare il confine con la parte turca un affare semiserio ; per arrivare “dall’altra parte” si percorre la via dello shopping in tutta la sua lunghezza e si arriva ad un posto di blocco che rilascia un foglietto di carta indispensabile per visitare la parte turca. Qui c’è poco da vedere se non case semidiroccate, i minareti e un senso di abbandono. In questa zona è proibito scattare fotografie e noi teniamo impresso nella memoria il nostro ricordo di città abbandonata. Torniamo in fretta nella parte greca e ci accorgiamo allontanandoci dal centro della capitale che la città si fa grandiosa con grandissimi e nuovi palazzi, sedi di organismi governativi e banche. Forse questo è il volto che Cipro vuole dare al mondo. Una nota a parte meritano i Monti Troodos e l’itinerario che ci porta al monastero di Kikkos: un luogo meraviglioso . Nonostante arrivarci sia piuttosto impegnativo e difficoltoso( un lungo percorso di tornanti ) verrete ripagati dalla quiete del posto e dai meravigliosi mosaici che lo ricoprono. Tornando sulle coste una segnalazione di tutto rispetto meritano il Sito archeologico della zona di Paphos ( le ville dei mosaici sono conservate splendidamente ) , la città di Kourion e il santuario di Apollo . Un po’ meno suggestiva , ma comunque ben conservata la necropoli delle “Tombe dei re”. Interessante notare come l’ingresso nei siti archeologici abbia un prezzo contenuto. Tra questi spostamenti c’è stato anche il tempo per qualche tuffo, ma in tutta onestà a parte la zona di Aya Napa , il mare non è un granchè. Purtroppo Aya Napa è peggio di Rimini…Quindi camminare in spiaggia è già un’impresa. Al termine del viaggio portiamo con noi la sensazione di un luogo sospeso tra Regno Unito , Oriente e Europa tre anime che plasmano e plasmeranno il volto di questa strana isola.