Non è oro tutto quel che splende
Dopo studi e ricerche avevamo stabilito io e mia moglie che per i 14 giorni sul suolo Cubano il giro poteva essere certamente non completo, anche per dare respiro fra uno spostamento e l’altro. Quindi le tappe che abbiamo stabilito sono state: 1 giorno Arrivo ad Havana alle 18.00 circa Sistemazione e giro serale in Avana Vecchia 2°giorno Avana Avana vecchia in lungo e in largo 3°giorno Avana Avana Periferica 4°giorno Da Avana a Vinales arrivo alle 14.00 Visita al paese e oltre verso la campagna. 5°giorno Da Vinales a Cajo Jutias e ritorno Tour organizzato – giornata di mare 6°giorno Vinales Il paese e la valle 7°giorno Da Vinales a Trinidad arrivo alle 14.00 Pomeriggio e serata nel paese 8°giorno Da Trinidad a Playa Ancon e ritorno Mattinata al mare e pomeriggio al carnevale estivo 9°giorno Da Trinidad a Cienfuegos e ritorno Pomeriggio in paese 10°giorno Da Trinidad a Playa Ancon e ritorno Mattinata al mare 10°giorno Da Trinidad a S. Clara Pomeriggio in viaggio e giro in S. Clara 11°giorno Da S. Clara a Remedios e ritorno Mattinata a Remedios pom. A S.Clara 12°giorno Da S. Clara ad Avana Arrivo Avana alle 12.00 tour in città 13°giorno Da Avana a Play Este e ritorno Giornata al mare serata in città 14°giorno Avana e partenza alle 20.00 Mattinata in città
Parto dicendo che tutto va fatto con calma perché intanto si suda sempre lo stesso, anche se la temperatura non è eccessiva (certi giorni fa più caldo a Roma) l’umidità ti si porta via: infatti, gli indumenti lavati e stesi stentano ad asciugarsi, anche per questo i prati sono sempre verdi nonostante l’alta temperatura. Il romantico Malecon tanto acclamato non mi è garbato per niente, di giorno in pieno sole non è possibile percorrerlo per più di 100 metri (io e mia moglie “grandi camminatori” una sera lo abbiamo percorso tutto a piedi), di sera l’aria del mare è corrotta dall’acqua e da rifiuti che ristagnano sugli scogli e vampate di fetidi odori ti avvolgono, senza considerare l’odore di urina sparso qua e la (dovuto a: l’affollamento del malecon di sera, all’abbondante uso di beveraggi e la mancanza assoluta di bagni pubblici). La parte delle costruzioni di origine coloniale che affacciano sul Malecon sono: per un terzo fatiscenti, per un terzo si deve far fatica a immaginare gli antichi splendori e l’ultimo terzo risistemato è composto di alberghi o corporazioni pubbliche. Lo sporco non manca mai.
La città vecchia, oltre le vie e alle piazze adibite allo struscio dei turisti, è veramente vecchia, troppo vecchia e sporca. Alcuni potrebbero dire “caratteristica”. Spostandosi anche di un solo isolato dalle vie del turismo si vede la realtà: il degrado, i quartieri bui, le strade con tutte le sue manifestazioni e forme di vita rompono i valori istaurati ed emerge una verità occulta. Per il turista costa tutto caro, in confronto agli altri paesi latini, la doppia moneta circolante (vedete altri forum) è stata fatta per il turista proprio per far profitto il più possibile. Il mercato nero o meglio l’economia sommersa che si sviluppa su questa doppia entità monetaria e vastissima e sorregge gran parte dei cubani di Avana, alcuni di loro infatti indossano grosse catene d’oro e costose scarpe Nike (buon per loro). Gli esercizi commerciali fuori del giro turistico si disinteressano del turista, essendo statali i dipendenti non hanno interesse a prendere il cliente, ad accontentarlo. Tutti gli altri abitanti di Avana vedono il turista come un ricco che può permettersi tutto e di aiutare tutti, e se non lo fa è perché è tirchio. Avete presente (parlando di Cuba senza altro si) il romanzo “il vecchio e il mare” di Hemingway: ebbene il pescatore è il turista, il grosso pesce che ha pescato è il suo portafoglio e i pesci, grandi e piccoli, che mangiano tutto il pesce sono i cubani. Abbiamo portato varie confezioni di colori per i bambini, a spirito, a cera, ad acquarello, abbiamo portato saponette, magliette, corde per chitarra, penne. Non si accontentavano mai, volevano sempre più. I cosi detti Janiteros (di cui sono stato più volte informato) non accettano un semplice e cortese rifiuto, bisogna imporsi con una certa forza. Il mercato o l’economia sommersa, di cui parlavo prima, si sorregge oltre che dai soldi dei turisti anche da un sistematico furto allo stato. Come più volte ho detto a loro in Italia quel tipo di comportamento si chiamerebbe associazione mafiosa. Per Esempio: il bus turistico composto di tre linee (T1, T2 e T3) è ben pensato e organizzato, dalla mattina alle 9 fino alle 20 circolano con orari prestabiliti questi tre bus. Il turista con il costo di un biglietto giornaliero di 5 Pesos convertibili (4, qualcosa Euro) può girare in lungo e in largo tutta l’Avana prendendo i tre bus incondizionatamente. Andiamo ad acquistare i biglietti, paghiamo i 10 Pesos e ci danno un solo biglietto con sopra esposto il prezzo di 5 Pesos ma con una penna scrivono 2 al lato del biglietto. Il biglietto presenta anche una data che è quella di 3 giorni passati. Verso sera l’aiutante dell’autista ci richiede il biglietto indietro. Avete capito? Hanno incassato minimo 20 pesos da quel biglietto e allo stato risulta un incasso di 5, se avessi dato il mio biglietto indietro sarebbe stato ancora riciclato per altro guadagno illegittimo. Ma non sarebbe stato tanto questo il fatto che mi ha fatto incazzare, alle 18.30 il servizio di una linea era finito. Ho dovuto fermare il bus di un’altra linea e dietro la minaccia di rilevare la truffa che stavano perpetuando ci siamo fatti accompagnare all’alloggio (però abbiamo dovuto aspettare che loro andassero a mangiare ad un ristorante). Il giorno nei locali dove ha la sede amministrativa del servizio bus capivo che tutti erano d’accordo e dopo un ultimo tentativo di ritirarci il biglietto si scusavano con reverenza (assurda per i cubani che sono molto orgogliosi). Di Havana parlerò ancora più avanti Passiamo a VINALES, paesaggio in cui i cosiddetti mogotes fanno da sfondo, poi grotte e colline: ma che grotte devono farmi vedere di più belle di quelle italiane, non posso non fare il confronto con le nostre magnifiche grotte; i paesaggi e i monti non posso non confrontarli con le colline umbre o con le alpi italiane. Ed è per questo che non sono stato colpito cosi tanto. Poi c’è il mare? Si effettivamente il mare così invitante l’ho visto solo in Colombia sulla costa caraibica; per andare al mare però si deve soffrire, o organizzare un tour, e bisogna essere in numero adeguato perché se non ci sono abbastanza turisti da riempire un piccolo bus o si deve affittare un’auto con autista dai costi eccessivamente elevati; attenzione se scegliete il tour: anche se sul depliant informativo c’è scritto che il tutto compreso comprendeva anche sdraio e ombrellone, arrivati sul posto dovete ripagarli (cose cubane). Per il resto Vinales è solo una strada con molte case basse, molte delle quali attrezzate per l’accoglienza di turisti. C’è una sola piazza con la chiesa sempre chiusa e due locali dove si suona musica dal vivo tutte le sere, comunemente alimentata economicamente dai turisti. Spostandoci a TRINIDAD abbiamo trovato l’accesso al mare molto comodo e poco costoso, effettivamente c’è un bus che con cadenza oraria fa servizio dal mare PLAYA ANCON a Trinidad al costo di due Pesos convertibili. Molto puntuale, affidabile. Infatti, Trinidad è stato il paese di Cuba che abbiamo meglio vissuto, tranquillo, in stile coloniale anche le strade fatte di sassi e prezzi non alti. Se andate a Trinidad ricordate che il terminal del bus potrebbe essere distante dall’abitazione particolare dove alloggiate, camminare con le valige anche a carrello sulle strade di sassi è faticoso, chiedete al locatore se al vostro arrivo fa venire un “portatore” che con un carretto e al costo di un pesos vi porta le valige nell’abitazione. A Trinidad ci sono le solite escursioni a cavallo, ma più organizzate che a Vinales, e il viaggio in treno. Per il resto posso dire che se andate alla fine di giugno troverete il Carnevale. Tutto il paese in festa, tutti in strada a ballare, a cantare, ad andare dietro i carri e naturalmente a bere grandi quantitativi di alcolici ma specialmente una birra da loro prodotta dagli effetti … Poi vedrete. Si Trinidad mi è proprio piaciuta. Da Trinidad potete fare un salto a CIENFUEGOS (14 pesos in Viazul) ci si arriva in un paio di ore, anche meno, si può stare anche mezza giornata. Se avete nostalgia dell’occidente ci sono un po’ di negozi decenti (boulevar), altrimenti prendete il bus urbano (portate pesos cubani per pagare) oppure una carrozzella con i cavalli che fa un servizio di linea vero e proprio (da pagare sempre in pesos “poveri”) fate un giro. Da Trinidad a SANTA CLARA. 18 pesos in Viazul . In Santa Clara c’è il mausoleo del Che e il museo del treno blindato, non andate, non vale la pena. Nel museo all’aperto del treno blindato attaccato dai rivoluzionari ci sono delle sculture strane e ci sono 4 carri merci, simili a quelli che sono negli scali dei treni in Italia, con 5 o 6 custodi che vi chiedono di pagare l’entrata: sul primo carro c’è il cucchiaio la forchetta e il coltello del soldato dell’epoca, in un’altra vetrina c’è la gavetta e il fucile del soldato rivoluzionario dell’epoca, poi ci sono delle scritte, poche foto (già viste in altri musei) e poche altre cose. Nel secondo carro c’è una mitragliatrice dell’epoca altre scritte e poche altre cose. Nel terzo carro c’è la mostra fotografica dell’inaugurazione del museo stesso, ovvero ci sono le foto di quello che abbiamo già visto fuori e dentro i carri. Nel quarto carro ci sono dei dipinti, per il modo di vedere di basso valore tanto è che ho pensato che fossero i dipinti dei figli dei custodi. Al mausoleo del CHE andare o non andare è una questione di cuore. Da Santa Clara si può andare nelle isole vicino alla costa con belle spiagge e magnifico mare, queste sono collegate al continente con un terrapieno di circa 50 km. Andare con i bus di linea non è possibile, non c’è ne sono, quindi o si va con un tour o con taxi (in pratica si affitta un’auto con autista 120 pesos pesanti). Se non ci sono abbastanza turisti il tour non si fa, quindi non vi affidate cecamente a questo. Se è vostra intenzione andare a fare un po’ di mare conviene alloggiare a REMEDIOS e non a S. Clara. Remedios e a circa un’ora da S.Clara ed è più vicino all’entrata del parco marino delle isole. Costa meno andare al mare e ci sono più opportunità, se siete in quattro o cinque potete anche affittare una autovettura. Altrimenti in due potete affittare una moto che costa molto meno. Ritorno ad Havana: Nel capolinea di Viazul (Bus per turisti – vedi altri forum) di S.Clara andiamo un giorno prima della partenza per Avana a comprare il biglietto del bus, l’addetta responsabile ci dice che non è necessario l’acquisto e che basta la prenotazione, ci fa scrive il nostro nome in una lista di righe bianche, però verso la fine della lista dove lei ci ha indicato con due piccole crocette. Il giorno dopo arriviamo con 30’ di anticipo e vediamo che la lista era completa, sopra di noi tutte le righe erano occupate da altri nomi, molti cubani si affollavano e compravano il biglietto in moneta pesante (Pesos convertibile turistico), la signora, che era quella del giorno prima, ci dice cha al momento c’era solo un posto e che dovevamo sperare che qualcuno rinunciasse al viaggio. Presi dal panico ci rivolgiamo a un signore che poco prima ci aveva proposto lo stesso viaggio allo stesso prezzo però sulla sua macchina privata. Ci accompagna all’auto, ci accende un monitor con un film e ci rinchiude dentro, si avete capito bene ci rinchiude dentro e si allontana, non potevamo uscire, i vetri erano elettrici e non funzionavano senza chiave di accensione; solo dopo capivamo che era andato a trovare altri due turisti per fare il pieno carico e non voleva correre il rischio di perdere noi due già “acchiappati”. Anche li sospettavamo l’intesa che si poteva creare fra la signora dell’agenzia di viaggi VIAZUL e il privato che si intascava in nero ben 72 pesos ( 60 euro) per 3,30’ ore di guida. Lungo la strada ci siamo fermati perché c’era la polizia di pattuglia. Ci ha riferito che non gli faceva paura l’eventuale contestazione di reato ma il dover dividere l’incasso con gli agenti stradali. Tutto un magna-magna. Potrei riferire di altri casi di furto sistematico allo stato e al turista, ma non voglio annoiarvi. Ad Havana andate in un ufficio turistico e prendete la guida, potete attingere delle informazioni su luoghi e locali. Al centro, al contrario di quanto accade in altre città, la vita non è più cara, bere, mangiare, ballare e comprare ricordi ci è risultato uguale se non meno costoso che fuori dall’Havana vecchia. Senza problemi fatevi portare il menù prima di mettervi seduti. La scelta del cibo non è molto vasta, ma si può fare scorpacciate di aragoste e gamberi a un costo relativamente basso. La carne (maiale e pollo, in alcuni posti agnello) è sempre accompagnata dal loro limone piccolo, verde e forte, non è un caso, usate pure il limone perché la carne certe volte, anzi quasi sempre, ha un odore un po’ forte. Il miglior locale dove abbiamo mangiato è stato sulla 21 al Vedado, da fuori sembra una bettola, non indugiate, andate avanti, suonate il campanello e vedrete. Ci sono altri ristoranti esclusivi e di lusso (anche descritti sulla guida) ma li abbiamo solo visti dentro e sbirciato i loro menù, per me e mia moglie sono troppo costosi. Tutte le sere che siamo stati a Cuba andavamo a ballare o a veder ballare, in tutti i locali abbiamo trovato sempre musica dal vivo con gruppi più o meno numerosi. L’ambiente più consono a due tipi come noi è stato “la casa della trova”, informale, allegro, misto nella clientela, poco costoso sia l’entrata sia nelle consumazioni. Se volete vedere spettacolo allora vi consiglio “Salon Rojo” più costoso, varie esibizioni di vari artisti; spettacolo nello spettacolo è vedere le belle cubane in cerca di stranieri di qualsiasi tipo e di qualsiasi età. A proposito di accompagnatori, come avrete già letto dei Janiteri, sono molto disposti ad aiutarvi anche senza chiedervi denaro in cambio però vi dovete incollare anche i loro pranzi, le loro bevute e le altre spese che farete insieme a loro: bus, taxi, biglietti di entrate nei locali ecc. ; noi abbiamo accettato questi aiuti un paio di volte ma abbiamo capito di non prolungare troppo il loro aiuto altrimenti c’è il rischio non si staccano più e che si aggregano anche parenti e amici. Per le coppie do un consiglio d’oro: portatevi i para-occhi come quelli dei cavalli, le belle cubane e i cubani nella loro cultura disinibita ed esente da etiche morali dettate da religioni sono molto disinvolti negli approcci. Accettano e fanno complimenti, devo dire però che sono sempre educati. Molte delle giovani donne cubane ballano come camminano e camminano come ballano, con movimento flessuoso e camminata fiera sembra che la strada sia la loro casa, attirano l’attenzione e accettano di buon grado sguardi e amicizie estemporanee. Per girare Havana il lungo e in largo senza spendere una fortuna in taxi vi consiglio di comprate il biglietto giornaliero da 5 pesos di fronte all’hotel libre, vi spiegheranno tutto in agenzia e sul bus come funziona. Con questo potete andare anche alla spiaggia vicino Havana (Playa dell’este) e al castello del Morro oppure potete raggiungere sempre in giornata la marina di Heminguay. Per il moito confermo che i migliori sono stati presi all’edificio Bacardi (3cuc), non c’è nessuna scritta che lì dentro c’è un bar, ci si va solo se si conosce che c’è, quindi entrate e domandate al portiere che troverete alla reception. I vari Floridita, Bodeguita del medio e altri sono stati troppo trasformati ad uso turistico per avere ancora la autenticità di qualche anno fa. Meglio trovare posti nuovi, ancora da scoprire ancora da coglierne l’essenza: se lo farete, scrivetelo e fatelo sapere. Un’ultima cosa per chi affitta un’autovettura: dato che le indicazioni stradali sono inesistenti e che le cartine stradali sono confuse nel dubbio conviene seguire i bus della Viazul, o meglio andare davanti ai terminal bus informarsi (anche auto private) chi va dove, aspettare la loro partenza e seguirli; questi autisti di professione oltre a sapere le migliori strade sanno dove possono correre o meno a secondo della condizione stradale e dei posti di blocco della polizia, e sanno anche dove fermarsi per mangiare bene e a buon prezzo.