Hvar di tutto di più

Avevamo tutt'altra idea per queste vacanze estive, ma visto che le ferie dal lavoro potevano esserci solo ad agosto e considerati ii prezzi del periodo, optiamo per l'isola di Hvar quale binomie perfetto tra qualità e convenienza. Non avevamo alcuna idea di come potesse essere anzi devo dire che in principio ero restio a tale destinazione ma,...
Scritto da: Arena79
hvar di tutto di più
Partenza il: 06/08/2008
Ritorno il: 18/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Ascolta i podcast
 
Avevamo tutt’altra idea per queste vacanze estive, ma visto che le ferie dal lavoro potevano esserci solo ad agosto e considerati ii prezzi del periodo, optiamo per l’isola di Hvar quale binomie perfetto tra qualità e convenienza.

Non avevamo alcuna idea di come potesse essere anzi devo dire che in principio ero restio a tale destinazione ma, ascoltando amici e leggendo diari di viaggio, ci siamo convinti che quella poteva essere la vacanza giusta per noi; coppia giovane di 28 e 29 anni.

Solo verso il 20 di luglio decidiamo di recarci in agenzia e prenotare solo il viaggio di A/R (partenza il 6 agosto da Ancona con arrivo alle 10.00 e ritorno il 18 con partenza alle 23.00 ed arrivo a Pescara alle 7.00. La compagnia di navigazione scelta è la “Jadrolinija” con costi più accessibili rispetto alla più accreditata SNAV tant’è che, considerando il ritardo nella prenotazione avvenuta solo a fine luglio, il costo complessivo, 2 persone più auto, è di 340,00 €.

Scegliamo di portare la macchina sia per questioni di comodità nel raggiungere il porto di Ancona , visto che risediamo ad Isernia, sia perchè, su consiglio di amici, potrebbe tornarci utile negli spostamenti sull’isola.

Tutti coloro che vi sono stati prima ci consigliano di non prenotare alberghi o quant’altro ma di recarci direttamente sul posto e affittare un appartamento o una camera ad un costo medio 50,00 € al dì ( 25,00 a persona). <>.

In considerazione del nostro arrivo fissato per l’indomani seguente il giorno della partenza, decidiamo di bloccare, solo per i primi 3 giorni,un appartamento consigliatoci da alcuni amici. Il proprietario, contattato telefonicamente, si dimostra subito gentile tant’è che non ci richiede alcun tipo di garanzia monetaria sulla prenotazione. <>. <>. Giunti a Hvar città, dopo 13 ore di traghetto passate insonne, ci mettiamo subito alla ricerca del proprietario di casa che per nostra fortuna riusciamo a contattare solo grazie alla disponibilità di una Signora proprietaria di una rivendita di giornali. Ci dirigiamo così verso un’abitazione che già in precedenza avevamo escluso a priori. Come si suol dire in molti casi “l’apparenza inganna” ma non nel nostro.

L’appartamento era veramente squallido ma, per nostra fortuna, si sarebbe liberato solo dopo 1 ora.

Approfittiamo del tempo a disposizione per cercare un altro alloggio più dignitoso, cosa che non avremmo mai voluto fare considerata la stanchezza.

Ed è proprio quando ci sentiamo oramai persi e demoralizzati che la fortuna ci viene in contro. Infatti, a poca distanza da quello squallore si erigeva una bellissima villa su più piani al cui ingresso era stampata l’insegna tipica ” “Apartmani”.

Anche in questo caso il proprietario si dimostra gentile e con una gran padronanza della lingua italiana. L’abitazione è veramente accogliente e pulita tanto che non perdiamo tempo e accettiamo l’affitto (60,00 € a notte) per 4 notti rispetto alle 10 da noi richieste a causa di una’anticipata prenotazione da parte di altri ospiti.

Dopo esserci rinfrescati e riposati, di primo pomeriggio, decidiamo di visitare la cittadina di Hvar anche con l’intento di trovare un’altra sistemazione nel’eventualità di dover abbandonare quella attuale.

Hvar Grad dimostra subito il suo fascino e la sua vitalità attraveso viuzze costernate di ristorantini, loungebar, negozietti per lo shopping e soprattutto tanti turisti di cui una rilevante presenza è italiana.

Nel vagabondare di qua e di la troviamo un’altro alloggio e ci accordiamo con la Signora proprietaria per il giorno 11 ad un prezzo di 50 € al dì per 6 notti.

Sollevati dall’essere riusciti a risolvere il problema abitazione concludiamo la nostra prima e travagliata giornata con una rilassante ed abbondante cena di pesce al ristorante “Marinero” consigliatoci per l’ottimo rapporto qualità/prezzo.

Il secondo giorno, vi consiglio di fare altrettanto, affittiamo per 55,00 € circa, ovvero 400 Kune, una barchetta che ci permette in piena autonomia e libertà di godere di una bellissima giornata di mare fatta di escursioni tra le meravigliose calette degli isolotti antistanti Hvar Grad. Il mare è stupendo, niente a che vedere con il nostro Adriatico. Concludiamo la serata cenando nella località di “Milna” poco distante da Hvar Grad. Il ristorante c’è stato consigliato da un nostro amico italiano(Luca), che non smetterò mai di ringraziare, lo si raggiunge attraversando a piedi il Camping posto alla destra dell’entrata del paese.

Il proprietario ci accoglie invitandoci a sedere ad un tavolino abbastanza riservato e romantico. Ci accorgiamo subito della scaltrezza del proprietario (Domenico), attraverso modi gentili ed accomodanti forse più tipici del nostro paese.

Lo scenario è incantevole. 5 max 6 tavoli occupati, luci soffuse da candele rosse, odori inebrianti provenienti dalla cucina, il tutto immortalato dal rilassante rumore delle onde che si infrangono sulla piccola baia antistante il ristorante.

Mangiamo pesce di ottima qualità, tralasciando i primi che non abbiamo ordinato ma che avevano comunque un ottimo aspetto, ci deliziamo nella degustazione di gamberi alla “Buzzara”, branzino alla bracie, calamari arrosto (fenomenali), verdure, patate, vino e per concludere un bicchierino di grappa offertoci da Domenico. Il costo della cena è stato di 370 Kune circa 53,00 € in due, notevolmente inferire ai prezzi dei ristoranti più turistici di Hvar Grad.

Come terzo giorno decidiamo di visitare qualcuna delle località nei dintorni, così dopo aver fatto colazione con cappuccino, presso uno dei tanti bar situati nella piazza centrale di Hvar Grad, e bombe alla marmellata, acquistate nelle deliziose panetterie, ci dirigiamo con la macchina verso Stari Grad.

Stari Grad, capoluogo storico dellìisola, ci fa subito un’ottima impressione.

Al contrario di Hvar risulta immediatamente una cittadina ordinata e tranquilla tanto da trasmetterci subito un senso di rilassatezza interire a lungo sperato durante tutto l’anno di lavoro.

Ci inoltriamo nei vicoli della città vecchia estremamente affascinante per la sua storicità quasi a rimarcare come l’orologio del tempo si fosse fermato ad inizio secolo. Scorgiamo anche numerosi e carini ristoranti a cui non mancheremo di far visita.

Dopo una bella birra rinfrescante, ripartiamo alla volta della seconda cittadina posta sempre sulla sponda orientale dell’isola, ovvero, “Vrboska”.

Anche se più piccola di Stari Grad risulta anch’essa molto carina soprattutto per via dei numerosi canali e ponticelli in pietra che l’attraversano.

Visto il caldo del primo pomeriggio decidiamo di sostare un paio d’ore presso la baia della stessa località. La baia è molto bella e affollata di turisti e la si raggiunge seguendo le indicazioni che portano al camping nudisti. A tal proposito voglio informare che sull’isola di Hvar ci sono molte zone dove il nudismo è permesso ma senon siete della categoria non allarmatevi perchè lo spazio per i nudisti è circoscritto rispetto all’ampiezza del territorio isolano.

L’ultima località della giornata è “Jelsa”. Più grande della precedente ma meno affascinante. Ci rilassiamo con una mega coppa di gelato e subito dopo ritorno a Hvar dove la sera ci rilassiamo in bellissimo ristorantino Messicano nascosto tra le stradine del centro storico di Hvar.

Il quarto giorno, decidiamo di recarci a “Sucuraj” situata all’altra estremità dell’isola così, di buon mattino, ci mettiamo subito in viaggio.

Fino a “Jelsa” la strada e ben percorribile ma immediatamente dopo diventa stretta e tortuosa con curve a strapiombo senza parapetto.

Lo scenario è sempre più emozionante, calette magnifiche che si scorgono dall’alto e una natura ancora selvaggia ci guida sino alle porte di “Sucuraj”.Giunti a destinazione, dopo circa 80 Km percorsi in un’ora e mezza circa, facciamo un giro nel paese che non ci lascia, però, nulla di emozionante. Così dopo la breve sosta ci rimettiamo sulla strada del ritorno e decidiamo di scoprire una delle tante calette scorte dall’alto per un bagno rigenerante. <>. Vi consiglio, infatti, di non avventurarvi per le stradine sterrate che portano al mare almeno che non possediate un fuoristrada.

Ritornati a Hvar il Sig. Mario ci informa, con nostro grande piacere, che gli ospiti attesi non sarebbero arrivati, quindi, di poter rimanere anche le altre restanti 6 notti.

La sera torniamo a Stari Grad dove ceniamo in un delizioso ristorantino lungo il molo che se pur molto raffinato si dimostra altrettanto competitivo a livello di prezzo. Mangiamo sushi di pesce come antipasto (ottimo), risotto e spaghetti ai frutti di mare, calamari grigliati con patate e tonno alla piastra con verdure, bottiglia di vino. Costo totale 340 Kune poco meno di 50,00 € in due.

Il quinto giorno lo dedichiamo alle località di “Zavala”, “Ivan Dolac” e “Sv. Nedjelja” situate sulla costa occidentale dell’isola.

Con nostro grande stupore, nel raggiungere le tre località è obbligatorio attraversare una galleria scavata letteralmente nella roccia con senso di percorrenza alternato regolato da semaforo. <>.

Giunti a “Zavala” abbiamo trovato una bella spiaggetta, <>, dove siamo rimasti volentieri sino al pomeriggio. Le altre due località hanno la stessa fisionomia della prima dove poter trascorrere una rilassnte giornata di mare.

Concludiamo la serata in un ristorante di Hvar Grad il “Dalmatino steack end fish hous” degustando per l a prima volta da quando siamo arrivati un menù con prosciutto dalmata, formaggi locali <>, vari filetti di carne su pietra ollare e degustando, come solito ed immancabile, una buona bottiglia di vino rosso. Prezzo finale 350 Kune (50,00 €).

Il sesto giorno ci accordiamo per un’altra uscita in barca che affittiamo per 400 Kune.

L’intenzione era quella di navigare scendendo lungo la costa occidentale dell’isola alla scoperta di nuove ed interessanti calette.

Uscendo però dal porto di Hvar, racchiuso in una baia, ci ritroviamo immediatamente a dover fare i conti con un mare veramente agitato ed onde che rischiano di far cappotare la risicata barchetta di legno.

Spaventati, anzi terrorizzati, facciamo immediatamente marcia indietro dirigendoci nuovamente verso gli isolotti vistati nella precedente escursione dove il mare risulta più calmo permettendo una navigazione in assoluto relax. Scampato, <>, l’estremo pericolo godiamo di un’altra bellissima giornata di sole degustando, fermi in stupende calette, i prodotti di panificio acquistati prima della partenza. A tal proposito, consiglio a tutti di provare questi prodotti come bombe alla marmellata, strudel alle mele, ciliege o noci e le buonissime pizzette con pomodoro e mozzarella. La giornata di mare si conclude, e non poteva essere altrimenti, con una cena di pesce presso il ristorante “Bounty” di Hvar Grad. Frittura di calamari (1 in due), arrosto misto di pesce per due e 1/2 litro di vino della casa. Costo totale 340 Kune poco meno di 50,00 €.

Il settimo giorno lo dedichiamo totalmente al relax più totale.

Ci svegliamo senza alcuna sveglia e decidiamo di goderci una bella colazione senza alcuna fretta. Latte macchiato al bar, strudel e bombe comprate in panificio. Curioso caso è il fatto che la maggior parte delle persone, dopo aver acquistato i prodotti in panificio, li consumano ai tavolini del bar ordinando cappuccino o caffè. Tutto ciò all’inizio ci sembrava un po strano se non imbarazzate ma poi, col passare dei giorni, è divenuta anche per noi prassi quotidiana.

Per la sera decidiamo di recarci a Stari Grad dove si sarebbe tenuto il concerto di un coro molto famoso, a detta del nostro proprietario di appartamento, anche in ambito internazionale. Il Sig. Mario, infatti, ci spiega l’importanza di questo coro composto da 12 persone e denominato “Cantadori di Stari Grad”, quasi un prodotto DOC dell’isola. Il concerto, molto suggestivo ed emozionante, si tiene nella chiesa di S. Pietro ed a sua conclusione ci rechiamo a cena in un bellissimo ristorante dal nome “Paria” scoperto nella lettura di un diario di viaggio. E’ veramente bello, incastonato in un edificio in pietra su più piani ed atrio interno all’aperto da dove si diramano varie piante rampicanti con fiori dai colori stupendi.

Ceniamo con insalata ai frutti di mare, polpo con patate cipolle e capperi, come antipasto. A seguire scampi alla “Buzzara” e, a mio modesto parere, il migliore che abbia mai mangiato in tutta la vacanza filetto di tonno con contorni di zucchine e patate Immancabile bottiglia di vino per un costo totale, per la prima volta, di soli 35.00 € in due.<< Ve lo consiglio>> Gli ultimi giorni di vacanza li passiamo in compagnia di un gruppo di ragazzi Milanesi conosciuti per caso. Con loro trascorriamo anche il ferragosto mangiando, brindando, non direi poco, e cantando in un caratteristico agriturismo “Vidikovac –Levanda” situato a “Velo Grablje” sulle colline di Hvar. Così dopo giorni con cene a base di pesce e ben gradito il pranzo con carne di maialino alla brace, agnello allo spiedo, salsicce, patate, verdure e tanto altro ancora.

Una giornata memorabile tant’è che anche la sera seguente ci riuniamo a cene <> preso il ristorante di “Mala Milna” a “Milna” lo stesso di cui vi ho parlato precedentemente all’inizio del diario dove bisognava attraversare il camping. Quest’ultima cena è il modo migliore per coronare la fine di questa bellissima vacanza e l’inizio di una splendida amicizia.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche