Berlino e le piccole grandi città del Nord
Poi ci dirigiamo verso lo Schnoor, il vecchi nucleo di Brema, caratterizzato da viuzze strettissime e da carini negozi di artigiano tra i quali ci perdiamo ammirate. Decidiamo quindi di fare una lunga passeggiata nel parco Wallanlagen costeggiando il Weser fino allo stadio del Werder Brema (3,5 km!) infine prima di dirigerci all’hotel stremate passiamo ad ammirare l’ultimo mulino rimasto: il Muhle am Wall sul canale Stadtgraben 13 luglio Amburgo Dopo un’ottima e abbondante colazione in hotel partiamo alla volta di Amburgo, la stazione ferroviaria principale è vicinissima all’hotel, inoltre le comode macchinette automatiche, che contemplano anche la lingua italiana, ci permettono di fare rapidamente il biglietto: 25,00 euro a testa per un IC con partenza alle 8.17 e arrivo alle 9.12.
Esattamente di fronte all’uscita della stazione troviamo il nostro hotel (Furst Bismarck), anch’egli affiliato alla catena City Partner, molto bello e accogliente, la camera è già pronta, lasciamo i bagagli e anche in questo caso alla reception ci danno consigli per visitare la città: uscendo dall’hotel si supera la stazione sul lato sinistro e si imbocca l’elegante Monckebergstrasse ricca di negozi e palazzi storici, molto affollata di turisti anche perché ci consente di incontrare subito le belle chiese di St. Jacobi e St. Petri fino a portarci alla Rathausmarkt: incantevole i palazzi che la circondano, le fontane, il lago che si staglia sullo sfondo: Amburgo ci incanta da subito e ci fa venir voglia di continuare a scoprirla per cui entriamo nel Rathaus (bella la fontana nel cortile) e poi scendiamo verso la NicolaiKirche, una chiesa distrutta durante la guerra di cui è rimasto solo il campanile e parte dell’esterno ma hanno deciso di lasciarla in queste condizioni a monito di ciò che la guerra può fare, da qui andiamo verso la St. Michaeliskirche dove saliamo sul campanile “Der Michel” per ammirare la città dall’alto.
La giornata è calda per cui torniamo verso lo Jungfernstieg e decidiamo di fare la crociera sui canali del lago Alster: per 14,50 euro a testa il battello per due ore ci conduce verso le verdi sponde del lago affiancate da bellissime ville.
Scendiamo dal battello e atraversiamo l’Alsterfleet all’altezza del Rathaus in direzione Poststrasse ammirando le lussuose vetrine di questa parte della città che rendono Amburgo la capitale dello shopping. In Gansemarkt prendiamo la Valentinkamp che termina nella Johann Brahms Platz sulla quale si affaccia il palazzo della musica; procediamo costeggiando il parco e ci dirigiamo verso l’Elb-Park dove troneggia un’enorme statua di Bismarck, uscite dal parco percorriamo la famosa Reeperbahn del quartiere a luci rosse St.Pauli, per dirigersi verso il Fischmarkt ma la zona del porto sull’Elba non ci entusiasma per cui, avendo grazie all’hotel la possibilità di usare i mezzi pubblici gratuitamente, saliamo sul bus 112 fino a Ferdinandstrasse per perderci ancora un po’ nella magnifica piazza centrale del Rathaus e nei negozi intorno.
Dopo una cena al porto non molto soddisfacente ci godiamo la serate ad Amburgo: l’imbrunire rende ancora più incantevole questa città e i suoi monumenti in un’atmosfera rilassante e serena.
14 luglio Lubecca – Wismar – Schwerin Non avendo la colazione inclusa andiamo in stazione da Crocbag dove assaggiamo una brioche buonissima ma il caffè…Lasciamo perdere! Partiamo per Lubecca alle ore 8.11 e arriviamo alle ore 8.51. Appena arrivate rimaniamo colpite dall’imponente porta d’ingresso (Holstentor) dietro al quale la città sembra un piccolo presepe, a Lubecca si continua a respirare quell’aria di magia e di fiaba che la Germania del nord ci sta regalando dall’inizio di questa vacanza. Per la visita della città seguiamo l’itinerario indicato dalla cartina dell’ufficio informazioni anche se spesso preferiamo lasciarci trasportare dalle piccole viuzze che si aprono poi in romantici cortili o si imbattono in una delle tante chiese. Questa è anche la città di due premi nobel (Willy Brandt e Gunter Grass) e inoltre qui Thomas Mann vi ha ambientato il famoso romanzo “i Buddenbrook” ma soprattutto è la città del Marzapane per cui il giro non può che terminare alla storica pasticceria Niederegger dove in vetrina troneggia una ricostruzione di Lubecca appunto in marzapane e all’interno veniamo rapite dalle tante e tante cose buone.
Finita la visita di Lubecca decidiamo di procedere e di visitare un’altra cittadina più a nord: Wismar direttamente sul Mar Baltico, partiamo alle 12.01 e arriviamo a Wismar alle 13.16, dopo aver fatto cambio a Bad Kleinen: desolante stazione in desolante paesaggio, dove lo sconforto ci ha assalite temendo di aver fatto la scelta sbagliata, ma appena messo piede a Wismar lo sconforto ci ha abbandonato completamente: la vista della città ci ripaga del preoccupante viaggio in mezzo al nulla. Wismar è una piccola cittadina con una piazza molto bella e vivace, fra l’altro c’è il mercato che rende ancora più allegria e vivacità, passeggiare per le vie è piacevole e ci dirigiamo al porto dove ci attendono tante piccole imbarcazioni sulle quali si può comprare del freschissimo pesce da mangiare passeggiando, noi però decidiamo di pranzare in centro prendendo un loro tipico panino imbottito di pesce e godendo dell’atmosfera di pace e allegria che ci circonda.
Lasciamo questa bellissima cittadina ma prima di rientrare a Amburgo decidiamo, su consiglio di due compagni di treno, di fare tappa a Schwerin dove si sta svolgendo la Fiera Nazionale del Giardinaggio (Buga) di cui abbiamo visto le pubblicità ovunque. Non potevamo fare scelta migliore, visitando Schwerin scopriamo un altro gioiello della Germania: adagiata su ben sette laghi, costellata da case pittoresche e da vie animate, ma soprattutto dominata dal suo grandioso Schloss, il castello nel cui parco si tiene appunto la fiera e ci dicono che per visitare il giardino ci voglia addirittura una giornata intera.
Torniamo in serata ad Amburgo e la felicità per le tante cose belle viste ci toglie completamente la stanchezza così andiamo a fare ancora una passeggiata nel centro storico reso ancora più bello dalle luci serali (fino alle dieci c’è ancora luce!) e affatto pericoloso.
15 luglio Berlino Partiamo da Amburgo con l’ICE delle 8.06 che arriva a Berlino alle 9.45, questa tratta l’avevamo prenotata dall’Italia all’ufficio delle Ferrovie Tedesche a Milano, pagando quindi 78,00 euro in due (più 4 euro a testa per la prenotazione del posto) il biglietto a costo pieno se acquistato al momento era di 68 euro a testa! L’ufficio del turismo nella hauptbahnhof di Berlino è estremamente efficiente e competente (aperto dalle 8.00 alle 22.00), facciamo la Berlin card per 48 ore (18.50 euro a testa per le zone AB e C che comprende anche Postdam) che ci permette di utilizzare tutti i mezzi pubblici e in più avere sconti in ristoranti, musei e altro.
Andiamo in hotel, il Derag Großer Kurfürst, proprio a fianco della fermata Markisches Museum sulla U2 a due fermate di distanza da Alexanderplatz, quindi ottimo punto di partenza per l’esplorazione della città e contemporaneamente in una zona molto tranquilla visto la presenza di numerose ambasciate. Anche in questo caso l’hotel è molto bello e pulito, il personale non è però così cortese come nelle altre città ma piuttosto freddo.
Iniziamo subito la visita della città, essendo nel quartiere Mitte decidiamo di visitare la parte che un tempo era sotto l’influenza comunista: scendiamo in Alexanderplatz e da lì continuiamo a piedi imbattendoci subito in due dei simboli più famosi di questa parte di città il Fernsehturn (la torre delle televisione) e il “Municipio Rosso”, da lì passiamo all’imponente Duomo di Berlino e all’isola dei Musei, a malincuore, visto il poco tempo a disposizione decidiamo di non entrare in alcun museo volendo dedicarci per questa nostra prima volta a Berlino a conoscere la città. Scendiamo poi nella Gendarmenmarkt passando per la storica Bebelplatz e ammirando il teatro, il duomo francese e il duomo tedesco, ma ciò che ci colpisce maggiormente in questa zona è la chiesa di St. Hedwigs, dove capitiamo a pochi minuti da mezzogiorno giusto in tempo per ascoltare uno stupendo concerto d’organo. Continuiamo dirigendoci verso il Checkpoint Charlie, seppure non vi sia molto questo è stato uno dei punti più toccanti della nostra visita a Berlino: camminare laddove tante persone hanno perso la vita nel tentativo di inseguire la libertà, vedere troneggiare i marchi americani dove era vietato ispirarsi alla cultura capitalista, guardare le foto e leggere le storie di chi ha tentato di attraversare il muro e non ce l’ha fatta ci lascia un’enorme tristezza accentuata dal rispettoso silenzio che regna sui tanti turisti presenti.
Continuiamo il nostro giro verso Potsdamer platz e attraversiamo la linea che come una ferita ricorda laddove fino a soli venti anni fa passava il muro e oltre la quale ora si stagliano strutture ed edifici futuristici che quasi a sfregio dell’oppressione vissuta si stagliano nel cielo con profili asimmetrici e con altezze vertiginose. Da qui, percorrendo la Eberstrasse raggiungiamo il simbolo per eccellenza di Berlino e della sua ritrova unità: la porta di Brandeburgo, passando però prima per il monumento dell’Olocausto.
Con i mezzi a questo punto ci spostiamo per visitare lo Schloss Charlottenburg (che si raggiunge prendendo l’M15 al Zoologischer Garten), l’accesso ai giardini è libero mentre per l’ingresso al Castello il costo è di 10 euro a persona compresa l’audioguida anche in italiano. La visita è piuttosto lunga e l’audioguida è estremamente esauriente, personalmente ci è piaciuto di più il piano terra rispetto a quello superiore ma nel complesso Charlottenburg vale la pena di essere visitata.
Torniamo in albergo dove ci assegnano una bellissima camera al quarto piano con vista sul canale sottostante e decidiamo per la sera di recarci in Kurfurstendamm dove ceniamo da Xantener Eck in Xantenerstrasse all’altezza di Adenauerplatz, posto ottimo con vera cucina tedesca, personale gentile prezzi modici (in più c’era pure lo sconto con la Berlincard). 16 luglio Postdam e Berlino Dopo una buona colazione in hotel partiamo per Potsdam, purtroppo per un’interruzione nelle linee dei trasporti pubblici ci impieghiamo due ore ad arrivarci: il disagio non era segnalato a parte alcuni rari cartelli scritti solo in tedesco e non in inglese per i turisti, così ci siamo ritrovati in diversi turisti sperduti in una stazione del metrò presso la fiera sud di Berlino, l’aiuto reciproco e la molta fantasia ci ha però fatto arrivare finalmente a Potsdam.
Dalla stazione centrale prendiamo l’autobus 695 che non solo ci porta allo Schloss Sanssouci ma anche ci permette di dare uno sguardo d’insieme alla cittadina alla porte di Berlino. Decidiamo di dedicare la nostra visita agli immensi giardini, partendo dal Vecchio Mulino scendiamo per le terrazze con vigneti dove ci sbizzarriamo a fare e a farci fare foto visto che lo scenario è dei più belli, da lì andiamo alla Casa del Tè cinese, alla Casa del Dragone al Belvedere e infine al Neues Palais, ci vuole molto tempo per girare tutto l’immenso Sanssouci ma non è da perdere.
Il ritorno a Berlino se pur lungo è più semplice e decidiamo di visitare ancora un po’ la città per cui torniamo alla porta di Brandeburgo e notiamo che stranamente c’è poca fila per salire sul tetto del Reichstag, una volta entrate infatti ci dicono che la cupola è in ristrutturazione per cui si può salire fino al tetto ma non nella cupola (che riaprirà il giorno dopo!) il panorama di Berlino dall’alto è comunque soddisfacente.
Dal Reichstag attraversiamo il Tiergarten, passiamo dallo Schloss Bellevue e raggiungiamo il Siegessaule altro simbolo di Berlino, la famosa colonna con l’Angelo della Vittoria in cima.
Alla sera decidiamo di recarci alla East Side Gallery, l’unico pezzo di muro ancora intatto, scegliamo di raggiungerlo a piedi dal Markisches Museum dove abbiamo l’hotel, percorrendo la Holzmarktstrasse e la Muhlen Strasse, fa molto effetto percorre questi chilometri, vedere i contrasti tra gli edifici della Berlino Est e della Berlino Ovest, pensare a come quella via che noi percorriamo con tanta facilità un tempo, non molto lontano, era terreno di dolore e lacrime. La libertà alla quale siamo abituate stride con l’oppressione che trasuda questa zona ancora molto triste; una volta raggiunto il muro troviamo un addetto che ci spiega la storia del muro, come si viveva allora, la scelta di far dipingere a più di cento artisti il lato est del muro rendendolo un susseguirsi di colori vivaci e non più un blocco grigio e nefasto. I graffiti sono ancora visibili ma attualmente li stanno ristrutturando perché purtroppo deturpati da tanti turisti che li hanno imbrattati.
Per cena andiamo in Potsdamer platz attirate dall’enorme tenda che ricopre il Sony Center, dai giochi di luce, dalla tanta gente che si riversa in questa piazza alla sera e non solo.
17 luglio Dresda e Lipsia Partiamo alle 8.35 per Dresda dove arriviamo alle 10.52, anche in questo caso il biglietto di andata e ritorno l’avevamo prenotato già in Italia alle ferrovie tedesche, spendendo 81 euro in due, anche in questo se avessimo fatto il biglietto il giorno stesso avremmo speso 80 euro a testa andata e ritorno, abbiamo così potuto risparmiare addirittura il 50%.
La Dresda che ci accoglie è una città molto moderna: superata la stazione infatti incontriamo palazzi molto moderni che lasciano però presto spazio all’architettura più classica e iniziamo subito la visita dalla Frauenkirche, la cui sontuosa cupola è stata da pochi anni ricostruita, visitiamo la chiesa e la cripta per poi rituffarci nei vicoli di Dresda dove ritroviamo quell’atmosfera da fiaba dei primi giorni e che a Berlino con la sua storia e con il suo essere grande città un po’ avevamo perso. Ci facciamo guidare dalla città stessa e incontriamo così il Teatro, lo schloss affianco dal lungo dipinto chiamato “La corte dei principi”, lo Zwinger per finire sulla Bruhlsche Terrasse, la terrazza che sovrasta il fiume e offre una splendida vista dell’altra riva di Dresda.
Attraversiamo l’Augustubrucke e percorriamo la centrale via Hauptstrasse che è un susseguirsi di fontane, dove i bambini giocano liberamente con l’acqua, affiancata da alberi e negozi; preferendo la parte vecchia di Dresda torniamo oltre il ponte per passeggiare ancora un po’ in città prima di dirigerci a Lipsia.
Partiamo alle 13.20 e arriviamo nella città della musica alle 15.03, il centro della città è a due passi dalla stazione ed è piuttosto piccolo per cui facilmente lo si gira a piedi, al centro si trova la Naschmarkt, dove si trova la statua di Goethe e dove si svolge il mercato della città; attorno alla piazza si snodano diverse gallerie commerciali di inizio novecento sotto le quali è piacevole passeggiare, in particolare ci sono piaciuti lo Speck Hof, dove tra dipinti, frontoni, soffitti, si guardano ben poco le vetrine, e il Madlerpassage dove si trova l’enoteca citata nel Faust di Goethe. Ma questa oltre che essere la città del famoso scrittore è anche la città dove Bach ha vissuto a lungo e una sua statua si trova a lato della Thomaskirche, dove per molti anni lui stesso ha diretto il coro.
Torniamo a Berlino in serata, stanche ma soddisfatte di aver visitato queste altre due piccole perle tedesche.
18 luglio Berlino E’ l’ultimo giorno a nostra disposizione e complice un cielo, per la prima volta, un po’ piovoso, decidiamo di visitare quelle che sono le vie di Berlino più famose per lo shopping oltre che per la loro storia. Per cui passeggiamo in Unter Den Linden poi in Friedrichstrasse e infine in Kurfurstendamm dove pare vi sia tutto Berlino e che a nostro giudizio è tra le più belle e animate fra queste. Purtroppo l’ora di ripartire arriva in fretta per cui da Alexanderplatz prendiamo la S9 che in circa 45 minuti ci porta all’aeroporto di Schonefeld da dove torniamo in Italia.
CONSIGLI Hotel – Hotel a Brema City Partner Hotel, tre stelle, prenotato con Booking.Com, ottimo rapporto qualità/prezzo, buona posizione, unica pecca il rumore dei treni, ma a noi non ha disturbato, dalla stazione lo si raggiunge facilmente uscendo sulla Willy Brandt Platz (sul retro) si svolta a destra si attraversa la Hermann-Bose-Strasse e l’hotel si trova sulla destra subito dopo la chiesa evangelica. – Hotel a Amburgo Furst Bismarck, tre stelle, prenotato con Booking.Com, prezzo un po’ alto ma nella media con gli altri di Amburgo, ottima posizione, ottime camere, prezzo della colazione troppo alto (12 euro).
– Hotel a Berlino Derag Großer Kurfürst, quattro stelle, prenotato con Expedia, ottimo rapporto qualità/prezzo, camere belle e pulite, buona colazione, ottima posizione per utilizzare la metrò.
Trasporti I trasporti tedeschi sono eccezionali, abbiamo sempre trovato stazioni e treni molto puliti (tranne in un caso ma non era un treno tedesco), molto puntuali e con collegamenti frequenti che permettono quindi di visitare più cittadine in un solo giorno o di fare gite di una sola giornata. Noi ci siamo rivolte per informazioni all’ufficio delle ferrovie tedesche a Milano, via Napo Torriani (lasciando la stazione centrale alle spalle è la via di fronte a sinistra) il personale è molto competente e abbiamo potuto godere di sconti molto elevati.
Tutte le città che abbiamo visitato, eccetto Berlino, si potevano visitare tranquillamente a piedi, per la capitale invece chiedete all’ufficio del turismo una cartina della BVG che ha la piantina dei trasporti un po’ più grande rispetto a quella delle guide o della stessa Berlin Card Berlin Card Per noi è stata estremamente utile, nonostante molte zone le abbiamo visitate interamente a piedi, Berlino è molto estesa per cui abbiamo utilizzato tantissimo i mezzi e questo ticket dà la possibilità di accedere a u-bahn, s-bahn e bus, la si può fare sia per 48 ore che per 72 ore. Noi rimanendo a Berlino tre giorni abbiamo fatto la Berlin Card 48 ore (valida dal momento in cui la si timbra appunto per le 48 ore successive) e un biglietto city ticket al costo di 6,50 euro a testa per le zone AB e C potendo così utilizzare tutti i mezzi compresa la linea che portava all’aeroporto I Tedeschi La nostra impressione di questo popolo è stata buonissima, abbiamo sempre incontrato persone molto gentili, sempre pronte a dare una mano e sempre corrette che ci hanno fatto sentire accolte e ben volute come turiste