Cambogia – Vietnam – Laos
Itinerario (posti dove ho fatto base, per le escursioni vedi testo): 7gen Roma, dall’8 al 14 Siem Reap, dal 14 al 16 Phnom Penh, dal 16 al 19 HoChiMinh City, dal 20 al 22 Nha Trang, dal 23 al 24 Da Nang, dal 24 al 25 Hué, dal 26 al 30 Ha Noi, dal 30gen al 1°feb Vientiane, dal 1° al 4 Luang Prabang, il 4 Bangkok, 5feb Roma.
Partenza: Roma 7 gennaio ore 13:10, arrivo a Kuwait City alle 20:10 (ora locale). L’aeroporto è piccolo e dimesso rispetto a quello grande e sfavillante di Dubai (usato l’anno scorso con la Emirates costata però sui 700euro), se non si chiacchiera è difficile passare il tempo. Il volo è abbastanza comodo e tranquillo. Ci troviamo meglio con quest’aereo rispetto all’Emirates, è un po’ più piccolo e c’è quindi meno gente, risulta meno soffocante l’atmosfera e meno dispersivo il servizio. Però niente videogiochi sul monitor e meno film tra cui scegliere. Si riparte alle 23:50 e si arriva a Bangkok alle 10:40. Il volo per Siem Reap è alle 15:00. Il ritiro bagagli imbarcati è dopo le formalità di frontiera di ingresso in Thailandia, questo significa che poi, rientrando, c’è la tassa aeroportuale internazionale di 500baht a testa. Senza ritirarli ci si rivolge al transfer desk della Bangkok Airways (si trova insieme ad altri transfer desks, è facile) mostrando i tagliandi dei bagagli imbarcati dalla Kuwait Airways e loro se ne incaricano rilasciando a loro volta dei nuovi tagliandi.
Visto Cambogia a Siem Reap: atterraggio alle 16:00, uno sguardo ai grandi ritratti del vecchio re Sihanouk e consorte e al nuovo re Sihamoni senza consorte e … bolgia all’aeroportino per i visti. Sembrano esserci tre file … una qualunque andrà bene … no, vanno fatte tutte e tre!! Già, bisogna mettersi in coda in quella accanto alla parete sulla sinistra dell’ingresso, lì devi dare il passaporto, la foto e le Arrival e Departure Cards – compilate – che hanno dato sull’aereo (o da prendere nel gate d’attesa della Bangkok Airways all’aeroporto di Bangkok), poi si fa la fila accanto sulla destra per arrivare allo stesso bancone dove magicamente, quando ciascuno gli compare davanti, l’addetto ha proprio il suo passaporto col visto, controlla se la foto corrisponde a chi ritira e si prende i 20usd. Ora all’aeroporto c’è tanto di cartello con le tariffe dei visti (turistico e business, per adulti e bambini, per cambogiani espatriati e per stranieri), mentre ci sono racconti che prima erano frequenti i tentativi di avere qualche dollaro in più da parte delle guardie di frontiera, come tuttora pare avvenga passando via terra. Finalmente posso andare alla terza fila, in senso verticale rispetto alle precedenti due, dove c’è … il controllo documenti e visti!! Fortunato il mio ragazzo che, grazie al suo passaporto filippino, non paga e si risparmia le prime due file, avendo il suo governo un accordo di reciproca esenzione visti con la Cambogia (e con il VietNam). Il driver della guesthouse prenotata ci attende fuori l’aeroporto per il free pick-up alla nostra base per i prossimi giorni. Quasi tutti gli hotel e le guesthouses di Siem Reap offrono il free pick-up per assicurarsi che il loro cliente, nell’assedio di procacciatori all’uscita dell’aeroporto o di qualunque altro punto di arrivo dei viaggiatori, non vada a finire da qualche altra parte, magari con il nome simile.
SIEM REAP Guesthouse: “Peace of Angkor Villa” 0133 Slorkram Village, Siem Reap – Cambodia tel: + 855 63 760475 e-mail: peaceofangkor@yahoo.Co.Uk Me l’aveva segnalata mesi fa via mail un viaggiatore che c’era stato e io l’avevo prenotata a settembre prima che loro si spostassero in una nuova e migliore (e più costosa) villa, le cui stanze doppie partivano da 20usd, così mi avevano confermato per 6 notti il vecchio prezzo di 15usd/notte. Comunque danno la 6a notte gratis se uno sta lì per 5 (100usd), quindi lo sconto che mi fanno è di poco superiore. Nelle tariffe è compresa la colazione. La villa è ottima, le camere carine e confortevoli, bene l’aria condizionata e così il bagno. Gestione inglese (riferimento per foto tours) staff cambogiano, atmosfera davvero familiare. Hanno un gruppo di drivers di riferimento per le visite ai templi, sono affidabili e guidano con accortezza. Nota negativa è la posizione un po’ fuori la parte centrale della cittadina, distante dalla zona del mercato e dei ristorantini serali, buona per i templi certo ma lì si va col driver, mentre la sera a cena si vorrebbe andare a piedi. La colazione non è abbondante: caffè/thé, 2 fette di pane tostato o 1/2 baguette (i francesi hanno lasciato una cosa buona in tutta l’Indocina, non solo pane anche dolci) con marmellata e burro.
Driver: mi accordo con quello che ci è venuto a prendere all’aeroporto, per 5 giorni di cui 3 ad Angkor e 1 a Roluos a 10usd/giorno e 1 giorno oltre ad Angkor il tempio di Banteay Srei, 37km lontano, per 20usd, totale 60usd. Non ho trattato, ho proposto io queste cifre, perché tra quelle raccolte nei mesi precedenti da varie info mi sembravano giuste. Sicuramente si può ottenere a meno, tipo 8 dollari. Se uno vuole camminare o andare in bicicletta ovviamente può approfittarne, la zona permette proprio lunghe anzi lunghissime camminate o pedalate …!!! Inoltre si può scegliere di prendere un driver diverso ogni volta tra un tempio e l’altro o solo nei tratti che si desidera. Io ho pattuito tutto subito e non ci ho pensato più. L’ultima sera il driver ci ha proposto un souvenir shop, ovviamente gli abbiamo detto che non eravamo interessati … lui ci ha chiesto “only 10 minutes, please” … allora siamo entrati e dopo 10 minuti all’uscita gli ho chiesto “how much?” … “2 dollars!!”: ai drivers danno dei soldi per portare persone, anche se non acquistano. Allora io e il mio fidanzato ci siamo offerti di andare in tutti i negozi dove lui voleva … avete mai visto gli occhi brillare di gratitudine? Ce li siamo fatti tutti!!! In uno gli hanno dato solo una lattina di coca-cola … lo abbiamo preso in giro!!!!! Pasti: posati i bagagli e rinfrescati usciamo a piedi, anche per orientarci nella cittadina. Ceniamo vicino al mercato (dove mangio un serpente arrosto), al “Lucky Restaurant”, un ristorantino piccolo ma allegro, col personale simpaticissimo e vivace con il quale facciamo amicizia, così andremo lì anche le sere successive. E’ di fronte al Red Piano su Sivutha Boulevard, accanto alla trattoria italiana “Da Angelo”. Qui niente costa più di 3,5usd e ti portano riso bianco, noccioline e thé free appena ordini. Paghi un piatto di noodles/big noodles/riso alle verdure o carne da 1 a 2usd.
Avvertenza: mentre mangerete a SR (in misura molto minore a PP e in Viet Nam), non nel chiuso delle vostre guesthouses o hotel, vi sentirete guardare, toccare il braccio, tirare la maglietta da persone estremamente indigenti, in genere anziani o donne con bambini, oppure da mutilati talvolta molto seriamente. Succederà spesso che una famiglia che occupa un tratto di marciapiede impedirà ad altri nelle stesse condizioni di avvicinarsi lì. Vi potrà capitare di vedere uomini in fondo alla strada in sella o vicino ad una moto, non sporchi o mutilati o con bambini, in attesa dell’incasso, un incasso portato loro da donne che esibiranno bimbi piccolissimi sdraiati sulla strada in mezzo alla sporcizia, o da bambini che chiederanno soldi per mangiare e quando voi offrirete cibo loro rifiuteranno e pretenderanno soldi, possibilmente dollari, oppure da mutilati che venderanno quadretti o cartoline mostrandovi un cartello con su scritto “faccio questo lavoro per non mendicare, aiutatemi”. Tutta questa abile esibizione accadrà sotto il vostro naso mentre starete mangiando, a uno o due metri da voi se sedete sui tavolini più esterni. Taluni, alla fine del vostro pasto, aspetteranno un vostro cenno per far sparire in un istante i vostri avanzi dal piatto dentro una bustina. Ognuno è libero di scegliere come comportarsi, noi non abbiamo mai dato un solo centesimo ai bambini, abbiamo dato qualche soldo ad anziani messi male, abbiamo sempre fatto prendere da mangiare ai bambini o alle loro madri.
Valuta in Cambogia: riel e usd, contemporaneamente e al cambio fisso di 4.000riel = 1 usd. Le banconote usd devono essere perfette, non piegate e senza il minimo taglietto o scritta sopra. Contemporaneamente cioè intercambiabili, nel senso che 2,5usd puoi pagarli o con 2usd e 2.000 riel o con 10.000 riel o con 3usd e avrai di resto 2.000 riel. I riel sono per i cents di usd, ma si usano anche per qualche multiplo di dollaro. Portando dollari in contanti non serve cambiare e non conviene, perché ora il cambio ufficiale è di 1 usd = 3.850 riel, quindi ci si perde e ci si riempie il portafogli di riel. Presto si hanno riel da usare, come per l’acqua sigillata: tra i 2.500 e i 4.000riel una cassetta da 6 di bottiglie di poco meno di 1 litro ciascuna di acqua potabilizzata togliendo tutto, anche i minerali, quindi se la si beve quando uno ha sudato molto non si reintegra niente e ci vogliono polase o simili, ma questo vale soprattutto in estate; ci sono anche bottiglie d’acqua di sorgente, ma costano di più, anche molto di più nelle guesthouses, fino a 2usd una bottiglia.
Angkor: uno dei posti più belli al mondo che io abbia mai visto. Ci siamo stati 5 giorni; potremmo passarvi dei mesi. Ci ritorneremo sicuramente. La distanza dell’area dei templi da Siem Reap è di qualche km e quelle all’interno dell’area sono varie, da svariati km a poche centinaia di metri. Inoltre ci sono anche templi fuori dall’area del “piccolo circuito” e del “grande circuito” (due itinerari all’interno dell’area archeologica), alcuni lontani una decina di km come quelli a Roluos (prima capitale khmer della zona, compresi nel pass d’ingresso) altri molto lontani, fino a 55 km da Angkor (di quelli molto lontani, alcuni sono compresi nel pass altri no). Pass: 1 giorno 20usd, 3 giorni 40usd, 7 giorni 60usd (se acquistati il pomeriggio, si possono utilizzare subito pur decorrendo dal giorno dopo), per quelli da 3 e da 7 occorre la foto. All’interno dell’area ci sono sempre posti dove rifocillarsi a costi poco superiori a quelli esterni e si possono acquistare da venditori ambulanti anche libri su Angkor (io ho preso “Angkor” di Dawn Rooney, 4a edizione, in inglese, mi era stato consigliato) e guide Lonely Planet su Cambogia, Viet Nam, Laos, Birmania, Indonesia, Thailandia, Malaysia, Cina, in inglese o in francese, testi abusivi, foto-riproduzioni abbastanza buone, non mancano pagine, degli originali. In città li trovate di nuovo … nelle librerie!! Il prezzo è molto basso rispetto agli originali e contrattando si arriva a 3 o 4usd ciascuna. Diversi templi sono abbastanza ripidi … dopo una giornata di salite (talvolta ci si deve aiutare con le mani) e discese (difficile salire?) si accumula una tale stanchezza da crollare presto la sera. Portare cappello/bandana, crema solare e occhiali da sole. I siti più belli … troppi!, diciamo gli imperdibili (se si volesse stare non oltre 3 giorni): Angkor Wat, Bayon, Terrazza degli Elefanti, Terrazza del Re Lebbroso (in questi 4 ci sono straordinari bassorilievi da ammirare con cura), Ta Phrom, Banteay Kdei, Preah Khan, Banteay Samré, Bakong (a Roluos) e Banteay Srei (a 37 km, compreso nel pass, piccolo ma dalle decorazioni incredibilmente belle e perfette).
Per Phnom Penh: vedo in giro cartelli con bus air-con da SR a PP per 3 o 4usd, e un VIP bus della Mekong Express più confortevole e con bagno per 6usd. Pago 2 biglietti per il 14 mattina, ci verranno a prendere alla guesthouse alle 7:00 con un altro pulmino per partire alle 7:30 dalla stazione dei pullman, un po’ fuori città. Sono previste una sosta di 30minuti a Kompong Thom e l’arrivo a Phnom Penh alle 13. Con i biglietti in mano mando una mail (internet a SR molto frequente, su Sivutha road si trova a 1 usd l’ora o meno, più costoso in hotel e guesthouses) all’hotel di PP di conferma del nostro arrivo per il free pick-up. Il pullman VIP se paragonato a quelli usati l’anno scorso in Thailandia è un 3a o 2a classe al massimo, le poltrone non sono così comode come i VIP bus thai, però il bagno c’è ed è pulito, lo snack è un panino e un dolce e una bottiglietta d’acqua. Il bagaglio è sistemato sotto con una cordicella con lo scontrino, di cui ci viene data la metà. La strada è abbastanza buona e complessivamente asfaltata. So che per raggiungere PP ci sono anche i battelli di almeno un paio di compagnie, una delle quali è di nuovo la Mekong Express e il costo sapevo essere di 25usd ma con periodiche offerte, tipo 2×1 o riduzioni. Non ho visto nessuna pubblicità in giro, credo che con il completamento della strada o abbasseranno i prezzi o cancelleranno il servizio, perché per ora la differenza di costo è abissale.
PHNOM PENH Arrivo a Phnom Penh: appena arrivati in città (il pullman della Mekong Express si ferma all’ufficio su una stradina accanto al fiume vicino al Wat Phnom, su diverse mappe della città – vedi il periodico turistico a SR – è indicata la sede della compagnia) scendendo dal pullman si viene circondati da una folla di vari drivers e procacciatori di hotel ma riesco a scorgere il cartello con il mio nome, poi prendo i bagagli tirati fuori da sotto il pullman (operazione seguita con scrupolo dalle hostess che consegnano il bagaglio solo previo controllo dell’altra metà dello scontrino).
Hotel: “Asia” 170 Monivong Boulevard, Phnom Penh – Cambodia tel: + 855 23 427825 / 217826 fax: + 855 23 426334 e-mail: asia.Hotel@online.Com.Kh http://www.Cambodia-phnompenh-asiahotel.Com Per e-mail ho riservato per 2 notti una camera Double Deluxe a 35usd/notte compresa la colazione. Crepi l’avarizia, ogni tanto alzo il livello, siamo in vacanza!! La posizione dell’hotel è eccellente, vicino al Mercato Centrale (Phsar Thmei), a circa 15 minuti a piedi dal Palazzo Reale. La pubblicità internet dell’hotel reclamizza internet free, previa insistenza mi concedono l’utilizzo gratuito del pc (invio l’e-mail a HoChiMinh City per confermare il nostro arrivo 2 giorni dopo). La colazione è buona e sufficiente, si può scegliere qualcosa (inizio qui a prendere per colazione il brodo con tagliolini e verdura fresca come ripeterò per 3 settimane). L’hotel non è niente di speciale, però la camera è molto spaziosa e troviamo qui per la prima volta degli accessori che ritroveremo anche in tutto il Viet Nam: pettine (in confezione sigillata), minidentifricio e spazzolino (sigillati anche questi), ciabatte da bagno/doccia.
La città: sinceramente è evitabile, al massimo una mezza giornata. La visita al Palazzo Reale e alla Pagoda d’Argento (3usd + 2 per apparecchi fotografici/telecamera) non merita più di 40minuti e non è granché. C’è il gradevole Mercato Russo (Phsar Toul Tom Poung) e il vicino Museo Toul Sleng (la Prigione S-21 dei Khmer Rossi, 2usd) che nella lugubre semplicità di una scuola è il luogo più interessante di PP, infine il Wat Phnom (1 usd). Per girare andiamo a piedi oppure un cyclo (1 usd) fino al Mercato Russo e un altro per rientrare all’hotel dalla Prigione. C’è una certa insistenza ad offrire i propri servigi di motociclisti e di taxisti. Non sappiamo cosa ci aspetta in Viet Nam … Pasti: mangiamo al Phsar Thmei la seconda sera, seppia arrostita a meno di un dollaro alle bancarelle, mentre la prima sera ceniamo da quella che è un’istituzione di PP, cioè Friends, un ristorante dove avviano i ragazzi di strada al mestiere di cuoco, cameriere, receptionist e così via. Si mangia bene in effetti, i piatti sono di livello superiore rispetto ai tavolini per strada. Il conto si sa già prima è un po’ più alto perché serve a qualcosa di bello, ma il cibo è squisito: spendiamo per due piatti e da bere 11,50usd, sarà il pasto più costoso di tutto il viaggio.
Partenza da Phnom Penh e arrivo a HoChiMinh City: in hotel leggo un cartello circa il PP-HCMC in pullman a 8usd partenza alle 6:30 di mattina (a HCMC ho incontrato taluni che lo hanno fatto, confermano l’orario di partenza e l’arrivo è alle 15:30 con 2 ore di inconcludente attesa alla frontiera). Loro provvedono anche al visto vietnamita per cifre variabili tra i 25 e i 30usd. Io per andare all’aeroporto mi informo in giro quanto costa un taxi e ricevo conferma del prezzo di 5usd indicato sulla Lonely, così prenoto il transfer air-con dell’hotel allo stesso prezzo. Il 16 mattina pago l’hotel, facciamo colazione con calma e arriviamo all’aeroporto (una 20ina di minuti dal centro) alle 10:30, check-in 5 minuti dopo, pagamento della tassa aeroportuale per voli internazionali più alta del mondo (25usd a testa!!), partenza alle 12:30 e arrivo alle 13:10 a HCMC.
Il diario prosegue in “Cambogia – Vietnam – Laos” pubblicato in VIETNAM.