Città Imperiali – Giugno ’09

E’ difficile fare un resoconto di un tour come questo. Da una parte potrei fare una descrizione dettagliata di ciò che abbiamo visto, ma questo annoierebbe la maggior parte di voi, dall’altra potrei descrivere le mie sensazioni di fronte ad un Paese così vicino e così distante dal nostro, ma le sensazioni non possono essere trasmesse. Cosa dire allora? Direi che il giro è piuttosto duro; lo sconsiglierei a chi ha bambini piccoli. La tratta Fes – Marrakesh attraverso le zone semidesertiche dei villaggi berberi ( 500 km di curve e paesaggi lunari, circa 8 ore ) è bellissima, ma per qualcuno potrebbe risultare affaticante. In Marocco vedrete cose di incomparabile bellezza: porte, moschee, arazzi, colori…E cose che vi riporteranno indietro alla rivoluzione industriale. Opulenza ( poca..) e povertà estrema ( molta…). Zone dove costruiscono hotel extralusso e favelas indescrivibili ( dove però ognuno ha sul tetto della propria baracca l’antenna satellitare ). In molte medine nessuno vi filerà, in altre sarete circondati da persone che vogliono vendervi di tutto. E poi la piazza di Marrakesh la sera…Un posto magico che non dimenticherete. Non abbiamo avuto nessun problema di sicurezza, solo un piccolo battibecco con un addetto ad una pescheria nel mercato di Casablanca che io avevo fotografato: si è arrabbiato molto ed ha preteso la cancellazione della foto: meglio chiedere prima.

Se pure la vostra agenzia italiana vi prometterà hotel 4/5 stelle, aspettatevi delle camere che corrispondono ad un nostro 3 stelle ( scarso). Anche i pasti non sono al top e spesso abbiamo preferito mangiare fuori. Parlano tutti il francese, ma molti anche l’italiano e l’inglese.

Che altro aggiungere? Più che un viaggio è una esperienza in un Paese che sta puntando molto sul turismo: per questo affrettatevi prima che vi ritroviate in mezzo ad hotel e villaggi turistici sparsi ovunque. Se siete amanti dell’ordine, pulizia, precisione ed igiene lasciate perdere; se siete come noi che rimaniamo estasiati di fronte a mercati brulicanti di colori, che non temiamo temperature soffocanti, che non rifiutiamo di assaggiare datteri ricoperti di vespe, ed apprezziamo il calore di un popolo povero ma orgoglioso: il Marocco fa per voi.

Per ogni dubbio, chiarimento e domanda potete scrivermi.

Pierpa.