Il Torneo Cavalleresco di Kaltenberg di Baviera

Nel luglio 2006 siamo andati a Monaco di Baviera e, quando io viaggio come “turista fai da te”, preparo sempre un itinerario, documentandomi e traendo spunti e consigli su internet. Girovagando da un sito all’altro ho scoperto che vicino a Monaco c’era una località di nome Kaltenberg e che qui si sarebbe svolto un “Torneo...
Scritto da: Erika50
il torneo cavalleresco di kaltenberg di baviera
Partenza il: 13/07/2006
Ritorno il: 18/07/2006
Spesa: 500 €
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Nel luglio 2006 siamo andati a Monaco di Baviera e, quando io viaggio come “turista fai da te”, preparo sempre un itinerario, documentandomi e traendo spunti e consigli su internet. Girovagando da un sito all’altro ho scoperto che vicino a Monaco c’era una località di nome Kaltenberg e che qui si sarebbe svolto un “Torneo Cavalleresco”, che sembra sia il torneo medioevale più grande del mondo. L’idea di assistere ad uno spettacolo del genere mi incuriosiva e poi, devo dire la verità, tutto ciò che si ricollega al Medioevo mi affascina. Ho segnato la data, l’ora, l’indirizzo preciso, come raggiungerla e, dopo aver visitato Monaco e dintorni, che vi consiglio di andare a vedere perchè la Baviera è ricca di bellezze naturali e di tradizioni, siamo andati a Kaltenberg. Era una domenica mattina: ci siamo alzati di buon’ora e, dopo aver fatto colazione, abbiamo preso la metropolitana S8 (la distanza è di circa 40 km), siamo scesi a Geltendorf e da qui, con un bus che si trovava all’uscita della metro, abbiamo raggiunto il paese. La festa “Kaltenberg Rittertunier” si tiene ogni anno per tre fine settimana a luglio: ogni venerdì, sabato e domenica. Quando noi siamo arrivati abbiamo dovuto attendere; infatti il villaggio apriva dalle 11 alle 21 circa. Il torneo viene organizzato dal principe Leopoldo von Bayern, pronipote dell’ultimo re di Baviera (Ludwig III). Nel 1973 il principe si trovava in Inghilterra ed assistette ad un torneo cavalleresco: lo spettacolo gli piacque talmente che decise di organizzarne uno simile in Baviera a partire dal 1983 e precisamente a Kaltenberg dove c’è un castello che fu costruito nel 1200, periodo legato alle figure dei cavalieri. Prima di entrare, un banditore, dall’alto di una vedetta in legno , ha dato il benvenuto a tutti gli spettatori e, al suono di una tromba, sono state aperte le porte del villaggio medievale. Ogni anno circa 100.000 persone vengono ad assistere a questo spettacolo e molti di loro indossano costumi dell’epoca. All’interno si svolgeva una sagra paesana con circa 1200 partecipanti. C’erano chioschi in cui si vendevano birra, wurstel, frittelle di mele, krapfen, crepes alla nutella o con marmellata, i famosi knodel o allo speck o dolci (gnocchi di patate con all’interno dei pezzettini di susine, conditi con pane grattugiato fatto saltare in padella con burro, e spolverizzati di zucchero, che a me piacciono molto perchè li faceva la mia cara mamma). Erano stati accesi dei fuochi su cui erano stati posti dei pentoloni o delle enormi padelle in cui venivano fatte cuocere carni, verdure. Non vi dico i profumi…C’erano anche bancarelle in cui artigiani vendevano costumi medievali per grandi e piccini, scarpe di cuoio o di pelliccia, borse in cuoio, bicchieri a forma di corno, spade in miniatura, faretre, elmi. I venditori erano per lo più giovani e tutti indossavano abiti medievali. In qualche angolo si svolgevano spettacoli con musiscisti, giocolieri, danzatori. Erano state ricostruite scene di vita rurale e nobiliare. Sono rimasta colpita da dei bambini , naturalmente biondi, che, ricoperti da delle camiciole di cotone color ecru, erano stati sistemati su dei carretti in legno (precursori del moderno passeggino) e venivano portati in giro dalle mamme. Qua e là razzolavano animali da cortile, il fabbro forgiava le spade, il panettiere impastava la farina, altri infornavano i pani già lievitati. Mi è piaciuta anche la ricostruzione di una birreria dell’epoca in cui i mastrobirrai erano dei monaci (le migliori birre tedesche sono prodotte nei monasteri). Ogni anno, in occasione di questo spettacolo, vengono prodotti dei boccali per servire la birra con il logo di Kaltenberg e l’indicazione dell’anno . Quando si desidera bere della birra bisogna pagare, oltre al costo della bevanda, una cauzione per il boccale che si riavrà quando questo verrà restituito. Se si vuole trattenerlo come souvenir bisogna avvertire prima ( te ne danno uno nuovo) e la cauzione non ti viene restituita. Io non ho resistito perchè era troppo bello e ne ho acquistato uno al prezzo modico di 5 euro ( c’è una foto del mio boccale nello slide intitolato Kaltenberg). Abbiamo anche assistito ad uno spettacolo musicale tenuto dal gruppo musicale Corvus Corax, famoso perchè suona musica medievale utilizzando strumenti dell’epoca. Nel pomeriggio siamo entrati nell’arena, abbiamo preso il posto numerato ed abbiamo assistito allo spettacolo che nel 2006 era intitolato “La Ricerca del Santo Graal”. Si aveva l’impressione di assistere ad un film. Il torneo è stato preceduto dalla sfilata di tutti i vari personaggi presenti nel villaggio e dagli sbandieratori (molti dei quali erano italiani). Poi ha avuto inizio lo spettacolo vero e proprio. I cavalieri erano quasi tutti di nazionalità francese ed erano guidati da Mario Luraschi che, grazie alla sua passione per gli indiani dell’America del Nord, incomincia ad amare i cavalli, ad addestrarli per poi diventare uno stuntman equestre in più di 400 film. A lui viene affidata ogni anno la regia dello spettacolo che, nel 2006, è stato “meraviglioso”. Durante la rappresentazione, delle bellissime ragazze tedesche , in costume bavarese, venivano a vendere boccali di birra spumeggiante. Faceva molto caldo ma abbiamo sopportato tutto per l’elevata qualità dello spettacolo e la bravura dei cavalieri.

Ho dato uno sguardo allo spettacolo che si svolgerà quest’anno sul sito http://www.Ritterturnier.De/en/dates-prices.Html e se non mi sbaglio si parla anche di rappresentazioni serali il 3, 4, 10, 17, 18 luglio.

I prezzi sono un po’ alti ma si trascorre un’intera giornata in un luogo da cui non si vorrebbe più andar via…



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