Barcelona, una settimana con calma
Sono andato in coppia con mia moglie e, tenetene conto nei nostri giudizi, siamo quasi sessantenni.
Viaggio organizzato da me stesso con grande raccolta di informazioni preventive (siti Internet, guida Lonely e sito “Turisti per caso” che mi ha dato molte informazioni che ho seguito, nel bene e nel male.
Volo Verona-Barcelona (aeroporto El Prat) con Clickair (sottomarca compagnia di bandiera Iberia) mezzo Airbus A320: ottimo e puntuale, un’ora e mezza in tutto.
A destinazione ho voluto vedere se era vero che i taxi costano meno che in Italia e siccome ce ne erano a centinaia che aspettavano di lavorare ci ho provato. 30 euro per 2 persone e 2 valigie fino a Plaza de Catalunya (estremità nord della Rambla principale). Al ritono, stesso tragitto, sono salito sul comodssimo Airbus sotto l’albergo ed ho pagato 7 0 8 euro.
Ho scelto un albergo comodissimo sia per i mezzi di locomozione sia per andare a piedi che lo shopping è tutto li attorno.
Hotel Olivia Plaza 4 stelle. Stile moderno. Alla Reception c’è spesso Fernando che è molto gentile e parla italiano. Attenzione che per non sentire il traffico della piazza sottostante hanno messo le vetrate fisse! Chi vuole trattarsi bene come me prende una grande camera al nono piano con grande terrazza con tenda per il sole, 2 poltrone e tavolino e … Gli passa la voglia di uscire! Abbiamo provato una volta la prima colazione in albergo per verificare se era veramente molto cara. 20 euro si possono spendere a mio giudizio solo se si ha un grande appetito che in effetti c’era di tutto.
Il ristorante dell’albergo, pur essendo su una terrazza interna carina, ci ha sconsigliato una seconda visita sia per prezzo che per qualità! Abbiamo provato allora la prima colazione da “Fargy”, catena di bar presente in più punti dove le brioches e i gelati fanno rimpiangere fortemente la nostra patria. Invece, sempre li vicino, ottima colazione in Carrer de Pelai presso “…D’Or”, 2 euro ottima brioche e buon caffelatte.
Devo dire che, contrariamente alle aspettative, ciò che ci ha deluso in Barcelona è stata proprio la ristorazione ed il relativo servizio. Abbiamo trovato personale di importazione poco propenso ad aiutare nelle scelte anche se devo dire che con l’italiano e un inglese non approfondito risulta difficile poter scegliere in una cucina che dicono essere validissima ma che evidentemente bisogna conoscere a priori. Da provare invece quelle catene dove mangi a prezzo fisso tipo 8,75 euro che rischi di trovare un ambiente decente e puoi mangiare tutto ciò che vuoi fino a che non chiudono.
Le birre le abbiamo trovate buone ed a buon mercato mentre la famosa Sangria a volte è ben allungata e ti costa 17-18 euro la caraffa da litro.
Cosa abbiamo visto a Barcelona? Naturalmente le opere eccezionali degli architetti del modernismo. Se siete interessati perdeteci del tempo con le audioguide che sono fatte bene. Elenchiamo quindi le straordinarie casa “Batlo” e “Mila” e la Sagrada Familia ovviamente che pur essendo ancora un cantiere ti lascia stupefatto. Il Parco Guell mi ha deluso perchè pur nella sua originalità da vedere senz’altro è preso d’assalto da venditori di strada e dai turisti e ne esce un baillamme da fiera. E fin qui le opere di Antoni Gaudi. Dell’altro grande architetto modernista Montaner abbiamo ammirato con entusiasmo il Palazzo della Musica Catalana (visita guidata interna e sosta all’elegante bar annesso con degustazione di tapas) e l’Ospedale di Santa Maria e San Pau raggiungibile a piedi dalla Sagrada Familia, visitina breve ma che suggerirei di non sottovalutare.
Chi avesse voglia di dedicare come noi una giornata a girare a piedi per la collina del Montjuc sappia che ne vale veramente la pena ma che una giornata non potrebbe bastare perchè vi si trova il castello, giardini botanici, una mostra dedicata a Mirò, la torre Calatrava, il villaggio del “Pueblo Espanol” ecc. Ecc. E … La sera, lo spettacolo delle fontane di luce che noi non abbiamo visto perchè gli orari sulla guida erano sbagliati! Se avete tempo girate tanto a piedi per i quartieri centrali e potete arrivare al mare dove, alla Barceloneta, comincia una serie di spiagge lungo le quali è simpatico passeggiare arrivando, se ce la fate che son kilometri, ad un interessante parte moderna cosicchè potrete dire di aver visto Barcelona vecchia e nuova.
Cosa comprare a Barcelona? A parte le mille stupidaggini per i turisti mia moglie mi ha fatto notare le calzature non care e le confezioni maschili e femmnili caratterizzate da tessuti di qualità che in Italia, dice, non si trovano più.
Se volele vivere a fondo Barcelona, non dimenticate di farvi borseggiare come ho fatto io nella stazione Metro di Plaza de Espanya dove vi sfilano il portafoglio mentre avete la mano occupata ad infilare il biglietto nel tornello, con una maestria veramente artigianale e assolutamente “tipica” (alla stazione di polizia mi hanno detto circa 50/60 denunce al giorno in ogni stazione di polizia di quartiere). Ci tornerei a Barcelona? Sicuramente se saremo ancora in grado quando sarà completata la Sagrada Familia che per altri motivi, visto quello che abbiamo già visto, ne abbiamo di posti interessanti ancora da scoprire.