Cebù e Bohol: magiche Filippine
Le barche, ad ala di gabbiano, ricoperte di gomma antiscivolo, sono capienti e comodissime ed eravamo i benvenuti a bordo insieme ai sub. Noi seguivamo dall’alto le loro immersioni, grazie ad un mare limpidissimo e ad una luce a perpendicolo che rende tutto luminoso e splendente.
In realtà abbiamo presto scoperto che potevamo benissimo restare in casa e fare snorkeling sulla barriera di fronte al resort che è una delle più belle che abbiamo mai visto in tanti anni di viaggi in giro per il mondo. La vita al resort è tutta una sorpresa e presenta, grazie alla sua peculiarità, aspetti insoliti: si mangia tutti insieme, si fa amicizia con facilità, è un piacere stare insieme la sera e i momenti liberi negli spazi comuni a chiacchierare e scherzare, anche grazie alle doti di padrone di casa di Sergio.
Bisogna beccare le persone giuste però, altrimenti diventa una convivenza difficile.
Il paesino più vicino è Moalboal che, a parte un grazioso mercatino (di generi vari ma non di artigianato, quasi inesistente nelle Filippine) anche di alimentari, offre davvero poco. C’è anche un altro paesino (di cui non ricordo il nome) pieno di bar e localetti e di forme “varie” di divertimento, comunque… L’ultimo giorno prima della partenza da Cebù, abbiamo fatto una escursione alla cascate: bella la passeggiata nel bosco e belle le cascate, dove si può fare il bagno.
Con dispiacere lasciamo dopo una settimana di relax, massaggi e mare il Sampaguita per andare a Bohol. Dopo il lungo tragitto arriviamo al Porto di Cebù city e ci imbarchiamo (dopo un traffico di check-in vari, verifica bagagli etc, degni di un aeroporto) per Bohol dove arriviamo dopo una traversata di un paio d’ore. Da lì trasferimento all’isoletta di Panglao (collegata con un ponte a Bohol) con il taxi fino al nostro Bohol Beach Resort.
Il resort è davvero bello, affacciato su una lunghissima spiaggia bianca immacolata tutta sua, piena di palme e con pochissimi ombrelloni, sdraio e amache. Di turisti europei neanche una traccia, praticamente tutti giapponesi, coreani e cinesi, oltre a qualche locale. Il mare riserva sorprese senza fine. Ci sono molte escursioni da fare su isolette a pochi minuti di barca e quello che si vede è davvero unico! Dalle tartarughe ai serpenti di mare, passando pesci e spugne a volontà.
Provateci, datemi retta! Approfittando di un paio di giornate nuvolose (un sollievo, a dire il vero, dopo tanto sole) partiamo per cedere le Chocolate Hills, le colline piene di corallo al centro dell’isola che restano diverse e separate come vegetazione dal territorio circostante! Belle e strane da restare senza fiato.
Andiamo poi a vedere i Tarsiers: le scimmiette più piccole del mondo! Grandi come un pacchetto di sigarette. Incredibili e bellissime, ma non si possono toccare! Scopriamo tante cose carine da vedere e fare come l’escursione sul fiume con le chiatte galleggianti che offrono una navigazione piacevole, un buffett notevole e preparato al momento e musica dal vivo; la gita alle grotte con il lago sotterraneo e migliaia di pipistrelli; il centro commerciale ICM – Island City Mall dove si comprano cose carine a prezzi ridicoli. Abbiamo mangiato benissimo, all’interno del ISM, alla “The Prawn Farm”: zuppe di pesce, gamberi e delizie varie freschissime, così tanto che ci siamo tornati più volte! Dopo 2 settimane purtroppo finisce la vacanza dopo un viaggio estenuante (traghetto Bohol-Cebù, volo Cebù-Davao-Singapore, volo Singapore-Roma e lunghissime soste varie negli aeroporti: totale 36 ore compreso il fuso orario !) torniamo a casa. Viaggio e isole consigliate a chi ama il mare e la natura ancora quasi incontaminati e vuole spendere davvero poco. Provateci, a noi è piaciuto moltissimo!