Istanbul: emozioni tra oriente ed occidente

C’è un posto che io e mia moglie amiamo particolarmente ad Istanbul. Lo scoprimmo per caso in un piovigginoso e freddo pomeriggio di Dicembre, durante la nostra prima visita insieme della città. Si trova lungo Yeniçeriler Caddesi, la strada tra il Gran Bazar e Sultanahmet. E’ facile da trovare, è proprio accanto al complesso tombale di Ali...
Scritto da: marcoprato
istanbul: emozioni tra oriente ed occidente
Viaggiatori: in coppia
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C’è un posto che io e mia moglie amiamo particolarmente ad Istanbul. Lo scoprimmo per caso in un piovigginoso e freddo pomeriggio di Dicembre, durante la nostra prima visita insieme della città. Si trova lungo Yeniçeriler Caddesi, la strada tra il Gran Bazar e Sultanahmet. E’ facile da trovare, è proprio accanto al complesso tombale di Ali Pasa.. Non siate intimoriti dal fatto che gli avventori di questo luogo siano per la maggior parte locali; entrate, accomodatevi su uno dei divanetti e rilassatevi: siete entrati nel “giardino da tè di Erenler”, ove potrete riscaldarvi con un buon çai o un nero caffè e fumare il tradizionale narghilé. Quell’uggioso pomeriggio entrammo per ripararci dalla pioggia e per riscaldarci pensando di rimanerci 10, al massimo 15 minuti.. Ci rimanemmo tutto il pomeriggio, bevendo una quantità industriale di çai nero e alla menta, fumando la pipa ad acqua e leggendo, parlando coi nostri vicini di divano ed osservando silenziosi il passaggio di gente. Infatti su questo piccolo cortile antico si affacciano, oltre al kahve (il tradizionale caffè ottomano), diversi negozi di tappeti e di artigianato. Quando uscimmo era sera inoltrata ed era smesso di piovere. Siamo tornati diverse volte ad Istanbul e mai ci siamo fatti mancare una più o meno breve sosta al nostro giardino del tè. Ovviamente la visita della città non si esaurisce qui. Istanbul è splendida, unica nel suo genere, descriverla è quasi impossibile. La sua storia, i suoi monumenti, la sua arte: un vero e proprio crocevia di popoli e culture, il punto di unione tra oriente ed occidente. I suoi abitanti sono persone eccezionali, mercanti nati, sempre pronti ad aiutare un turista in difficoltà. Non è raro di vedersi offrire in continuazione il çai, ovviamente servito nei tipici bicchierini di vetro. Molti parlano qualche parola di italiano e comunque cercano di farsi capire. Non è una città pericolosa, camminate tranquillamente ovunque, addentratevi nella città vecchia… Accanto ai grandi monumenti da non perdere come la Moschea Blu, Santa Sofia (non perdete le gallerie, sono un luogo assolutamente magico), il Palazzo Topkapi, la Moschea di Solimano (di cui consiglio la visita nel tardo pomeriggio per i suoi colori al tramonto), o la Cisterna Basilica, ci sono molti angoli e monumenti meno conosciuti che meritano una visita.

Uno di questi luoghi è la Moschea Nuova, posta vicino al porto e al mercato delle spezie (altro luogo interessante). E’ poco frequentata dai turisti, dentro si respira un’aria colma di mistica calma.

Un po’ fuori dal centro, altre due mete meritano una visita: il villaggio di Eyup con la moschea dell’alfiere di Maometto e le belle viste sul Cono d’Oro, e la Chiesa del Santo Salvatore in Chora ove ammirare mosaici ed affreschi bizantini ritenuti tra i più belli e raffinati della città.

Per la sera fate un salto nel quartiere di Beyoglu. Le strade e le contrade che corrono da Piazza Taksim al porto brulicano di locali, birrerie, ristoranti alla moda o tipiche bettoline di Kebab, disco-bar; d’estate si avanza a fatica tra giovani in festa, musica a tutto volume e tavolini in mezzo alla via. Il divertimento è assicurato. Ma, oltre alla vita notturna, in questo quartiere trovano spazio anche altri luoghi meritevoli di visita. Le chiese cattoliche di Sant’Antonio e di Santa Maria Draperis, il Monastero di Mavlevi (ove è possibile assistere alle vorticose danze dei Dervisci Ruotanti); ed ancora il mercato del pesce di Galatasaray, l’hotel Pera Palas, ovvero uno degli alberghi più lussuosi del mondo, noto come luogo di sosta dei viaggiatori dell’Orient Express. Infine la Torre di Galata, torre di controllo costruita dai genovesi alla metà del XIV secolo; un ascensore porta alla terrazza panoramica all’ultimo piano da cui si gode lo splendido panorama su Istanbul e le Isole dei Principi. Il penultimo piano è occupato da un ristorante estremamente turistico e caro, ma se volete passare una serata diversa questo è sicuramente il luogo ideale. Dal porto potrete prendere una delle numerose imbarcazioni che propongono il giro sul Bosforo fino al Mar Nero. E’ sicuramente un’attività prettamente turistica, ma lasciatevi tentare…Istanbul è bellissima anche da questa angolazione! Insomma, Istanbul ha 1000 facce, spetta ad ognuno di noi saper scegliere quella che più ci somiglia, indossarla e gettarsi senza indugio alla scoperta di questa stupefacente città.



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