Canada la nostra avventura
Visto il forte contributo del loro racconto abbiamo deciso di fare anche noi lo stesso nella speranza di dare altre soluzioni ai futuri viaggiatori fai da te.
Dall’Italia, due mesi prima, abbiamo prenotato il volo, la macchina e la prima notte a Montreal.
Volo: AIR TRANSAT Roma – Montreal (e ritorno da Montreal) a 1200 euro circa.
NB: ricontrollando il sito una settimana prima della partenza lo stesso nostro volo costava 200 euro in meno a persona.
Sul volo ancora una nota. Se avete disponibilità economica evitate l’arrivo e la partenza dalla stessa città. Costa notevolmente meno ma vi condiziona il viaggio obbligandovi a rifare la stessa strada.
28/06 Roma-Montreal Devastati dal volo siamo andati direttamente in albergo Hotel Days-Inn aerport.
NB: albergo abbastanza bello, camera molto grande, economico ma molto approssimativo sul servizio (la navetta che ci doveva portare all’albergo è passata dopo sollecito telefonico, circa 1 ora e mezza dopo il nostro arrivo all’aeroporto).
29/06 veloce e faticoso giro per Montreal Abbiamo raggiunto a piedi il Mont Royal ed è stato davvero bello passeggiare nel parco che conduce al monte; nonostante il caldo e le zanzare il parco era pieno di gente, in bici, a piedi, con e senza bambini, ma il risultato non era comunque di confusione, piuttosto di grande pace ed immersione completa nella generosa natura. Poi abbiamo visitato la città vecchia.
NB: ci siamo spostati con i mezzi pubblici sufficienti nel servizio ma a dir poco cervellotico il funzionamento dei biglietti da un’ora e mezza.
Consiglio: prima di iniziare il giro per ogni città, cercate il punto informazioni. Vi daranno tutto il materiale necessario (cartine, ristoranti alberghi con i relativi prezzi, mezzi pubblici) per organizzare nel modo più efficace il vostro giro.
In serata abbiamo ritirato l’auto (una ford focus nuovissima, spaziosa e con cambio automatico) e ci siamo diretti verso Kingston. Quest’auto è stata una eccellente compagna di viaggio, tanto che al momento di abbandonarla, sarà stato perché dovevamo tornare a casa forse, ma c’è preso un groppo allo stomaco.
Dopo circa tre ore siamo arrivati al Motel Rest Inn, che avevamo trovato su internet prima di partire.
NB: lo abbiamo trovato sufficientemente pulito, economico (71 dc compresa la colazione e parcheggio) ma parecchio brutto al primo impatto. Ad oggi, conclusa la vacanza, lo consideriamo uno di quelli che presentava il miglior rapporto qualità prezzo (ancora meglio se prenotato su internet, 46 dc).
Un appunto importante è che questo Hotel, ed anche tutti gli altri, si trovano lungo la Princess Street, che conduce dritta all’imbarco per la crociera delle 1000 isole.
30/06 Crociera per le 1000 isole da un’ora e mezza.
E’ stato un bel vedere, tutte queste isole, delle più varie forme e dimensioni, immerse nell’acqua blu del S. Lorenzo, che più che un fiume, ha le sembianze di un mare, affascinante, immenso, piatto. Devo dire che è stato ugualmente bello, se non di più, percorrere la strada panoramica che corre ancora più vicina della 138 al fiume e che permette di godere di paesaggi davvero mozzafiato, che nessuna foto può riuscire completamente a descrivere. La strada panoramica si chiama Thousand Islands Parkway. Non è semplicissima da trovare ma se seguite la 138 da Kingston andando verso Ottawa, la troverete sicuramente.
E’ certamente più lenta, ma è un tempo che vi dovete prendere, per godere della meravigliosa natura e della perfetta integrazione umana con essa. A Kingston dopo aver fatto un giro per gli innumerevoli mercatini, abbiamo fatto la spesa in uno dei markets e divorato i nostri panini nel parco, con di fronte lo splendido spettacolo del Lago Ontario, chiaramente in compagnia del solito gabbiano, stavolta discreto.
Kingston è davvero molto carina; nonostante il traffico dovuto alla presenza del mercatino e all’imbarco per le 1000 isole, la città appare tutt’altro che nervosa. Ma qualche giorno passato in Canada, si riesce a capire quanto sia diversa ogni città dalla nostra Roma o Milano. La cordialità, il rispetto verso gli altri, la calma ma anche l’efficienza, sono le caratteristiche che inevitabilmente sono emerse.
Primo pomeriggio partenza per Toronto, che non abbiamo visitato, pensando di fermarci al ritorno.
Abbiamo passato la notte a 60 km dalle cascate in un motel di cui non ricordiamo il nome ma siamo certi che fosse a Hamilton.
In sintesi fatiscente, sporco e maleodorante. Siamo stati troppo frettolosi nella scelta, consigliati dalla stanchezza e dall’ora oramai tarda.
Dopo aver dormito vestiti ci siamo alzati all’alba diretti alle cascate.
Scelta azzeccatissima. Abbiamo parcheggiato con molta calma (erano le sette) vicino alla Torre Panoramica a 4 $ per tutto il giorno.
Nota: prima si arriva meglio è, visto che i parcheggi privati aumentano il prezzo durante la giornata, anche notevolmente (da 4 a 15 $).
Il paesaggio è davvero mozzafiato; fantastica la gita sulla Maid of the Mist, sotto (dentro) le cascate.
Contrariamente a quanto programmato abbiamo inevitabilmente deciso di fermarci a dormire per poter godere per tutta la sera dell’incredibile spettacolo.
Tra l’altro il 1 luglio è festa nazionale in Canada per cui abbiamo goduto dei fuochi d’artificio sulle cascate, di musica e varie altre attrattive.
Nota: abbiamo dormito al Travelodge, vicino alle Cascate. Bello pulito e confortevole ad un prezzo accettabile. Le cascate sono uno spettacolo impressionante e trovarsi li davanti dopo averle soltanto sognate per tanto tempo è stato bellissimo. La solita gita dentro le cascate, direte, ma per noi è stato molto di più; dentro quel muro spettacolare d’acqua che ci circondava a zoccoli di cavallo, senti la forza dell’acqua, il rumore della caduta ti rimane nelle orecchie e diventa musica man mano che il tempo passa.
02/07: partenza alla volta di Ottawa. Era prevista la sosta a Toronto, che invece non abbiamo fatto.
Seguendo i consigli di Diego e Fabrizia, abbiamo percorso la Thousand Island Parkway che, in quanto a spettacolarità merita sicuramente molto di più della crociera che parte da Kingston.
Lungo il viaggio per Ottawa abbiamo pranzato a Kingston seguendo il consiglio di Lonely Planet; è stato il miglior pasto in assoluto fino a Quebec City. Abbiamo mangiato la specialità della casa: filetto di manzo condito con salsa particolare veramente buona, tenetelo a mente.
Kingston Brewing Company 34 Clarence Street.
Dopo questa deviazione abbiamo ripreso la 401 diretti ad Ottawa dove abbiamo pernottato all’Auberge des Arts. Madame Chantal anche con noi è stata prodiga di tanti buoni consigli. Tra una chiacchiera e l’altra ci ha convinti a restare per due notti anzichè una.
La scelta si è poi rivelata giusta perché abbiamo potuto dedicare tutto il 3 luglio alla visita del Parlamento, dove abbiamo fatto una visita guidata praticamente privata (in genere i gruppi delle visite guidate sono di max 15 persone ma nella nostra eravamo solo io e Fabrizio), entusiasmante e completamente gratuita, cosa che in Italia sarebbe difficile immaginare. Ci siamo poi diretti al Museo della Civilizzazione, anche questo gratuito e poi in centro a fare shopping.
04 luglio: partenza per Quebec City dove abbiamo alloggiato su suggerimento di Chantal, presso la Gite dell’11ma. Leggermente fuori dal centro, abbiamo però trovato un ambiente straordinario, pulito e profumato. La proprietaria, cortese nei modi, ci ha deliziato il palato e lo stomaco con una ricca colazione preparata da lei stessa. Il tutto a soli 85 dollari (pagamento solo contanti.. E da prenotare anticipatamente in quanto ci sono solo due stanze quasi sempre occupate).
A Quebec City abbiamo dedicato tutta la giornata del 5.
Visitata la città alta, la fortificazione, la Cittadella. Abbiamo evitato, forse sbagliando, la visita allo Chateau Frontenac, l’albergo più fotografato del mondo.
Nota: le visite guidate in Quebec sono tutte gratuite o quasi. Quebec City è fantastica. Mentre pranzavamo in un caffè lungo la Rue de Petit Champlain (assolutamente da non perdere per il gran fermento di negozi, artisti e artigiani), tutti e due ci siamo trovati a pensare di essere a Parigi in un caffè di Mont Martre, stupenda sensazione.
In serata partenza per Baie Saint Paul (100 Km circa) dove, nel frattempo, avevamo prenotato telefonicamente (a fatica perché da Quebec verso est tutti parlano solo francese) la Gite des Mesanges, anche questo suggerito dalla nostra guida.
Sia il B&B che la cittadina sono assolutamente da non perdere. Anche se non contemplato dagli itinerari classici, questo luogo, a metà strada tra Quebec e Tadoussac, offre arte cultura e paesaggi mozzafiato.
Nota: 85 $ con la solita fantastica colazione. Abbiamo mangiato le omelette migliori di tutto il viaggio.
Anche qui ci siamo trattenuti per due notti, cambiando però B&B.
La seconda notte abbiamo dormito presso la Maison Centenarie, un luogo un po’ strano ma caratteristico, con l’immancabile abbondante fantastica colazione.
Da segnalare anche la visita all’Ile Aux Coudres, un piccolo Paradiso di tranquillità immerso nel St. Lawrence (traghetto gratuito).
A Baie Saint Paul vi segnaliamo L’orange Bistrò, un ristorantino carino dove si mangia bene e grazie al nostro caro euro, tanto da noi bistrattato, si spende poco.
La mattina del 7 era arrivato finalmente il giorno delle balene. L’appuntamento è per le 12,30 ma bisogna trovarsi li almeno 30 minuti prima.
E’ necessario munirsi di maglia pesante, perché nonostante la società ti fornisca tutto l’equipaggiamento, sul gommone fa abbastanza freddo. L’avvertenza è che non è consigliabile il gommone per chi soffre di mal di mare perché vi assicuro che c’è un bel movimento a bordo, però, sarà stato l’entusiasmo dell’esperienza fantastica, io che soffro di mal di mare, non sono stata comunque male.
La navigazione, velocissima, dura tre ore circa, ma vi assicuriamo che non vi renderete neanche conto del passare del tempo.
La sera ci siamo fermati a mangiare a Toudussac in un posticino molto informale, ma dove abbiamo mangiato davvero bene. Abbiamo anche usufruito del servizio internet a basso costo.
Siamo ripartiti, abbastanza tristi, il giorno dopo, pronti a rifare lo stesso percorso dell’andata.
Pensavo che rivedere gli stessi posti non sarebbe stato molto interessante ed invece è stato ancora più bello, come avere una seconda possibilità di ricordare i dettagli, il verde dei parchi immensi, il San Lorence e quanto altro.
L’ultimo spettacolo della natura che ci siamo fermati ad ammirare sono state le cascate di Mont Morency e seguendo le indicazioni della Lonly Planet siamo riusciti anche a ridurre la spesa per l’accesso alle cascate, che in realtà è destinata al parcheggio dell’auto.
L’ultima notte l’abbiamo passata subito fuori Quebec A Montreal la nostra fantastica avventura si è conclusa. Abbiamo riconsegnato l’auto, con la lacrimuccia, comprato qualche souvenir in più all’aeroporto, sempre con la lacrimuccia e salutato il Canada con la promessa di tornare… presto.
Però, il mal di Canada, dopo 11 mesi, ce l’abbiamo ancora.