4 GIORNI A LONDRA: Consiglio Tandem Town

SABATO 23 Questo è un breve resoconto dei 4 giorni a Londra dal 23 al 26 maggio 2009. Partiamo alle 8 da casa e alle 8.15, grazie alla nuova sopraelevata di Treviso che fa evitare il vecchio lungo semaforo, siamo all’aeroporto Antonio Canova di Treviso (ex Sant’ Angelo). Purtroppo siamo gli ultimi della fila per imbarcare la valigia:...
Scritto da: mirko.1976
4 giorni a londra: consiglio tandem town
Partenza il: 23/05/2009
Ritorno il: 26/05/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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SABATO 23 Questo è un breve resoconto dei 4 giorni a Londra dal 23 al 26 maggio 2009. Partiamo alle 8 da casa e alle 8.15, grazie alla nuova sopraelevata di Treviso che fa evitare il vecchio lungo semaforo, siamo all’aeroporto Antonio Canova di Treviso (ex Sant’ Angelo). Purtroppo siamo gli ultimi della fila per imbarcare la valigia: nonostante il “check- in on- line” proposto da Ryan air alla modica cifra di 30€ anche per la valigia, funziona esattamente tutto come una volta, e quindi è necessario fare una lunga coda al drop desk, che a Treviso è particolarmente lento, così come sono estremamente lente le apposite signorine. Il nuovo aeroporto, anche se carino, è molto piccolo, e i controlli di sicurezza sono molto lenti e particolarmente severi, i documenti sono controllati più volte da più incaricati e ci sono controlli alle borse e alle persone, anche nell’intimità. Questo fa sì che rimaniamo intasati nelle piccole scale al piano terra: purtroppo accanto a noi parte anche un aereo per Tirana, ed essendoci un unico gate “reale” (anche se due “virtuali”), s’intasa il piccolo spazio a disposizione, con parecchie signore anziane albanesi (insaccate in un foulard) che rischiano di andare a Londra e giovani inglesi che rischiano di finire in vacanza in Albania. Una volta usciti dallo stanzino di punizione, facciamo una bella corsa fantozziana per i posti al finestrino, quasi 100 metri al galoppo più sfrenato! Alle 9.45 il nostro Ryan air, bello e nuovo, decolla, e alle 10.45, con 5 minuti d’anticipo, atterriamo a Londra Stansted. Tanto era bello l’aereo quanto brutte le hostess: in particolare una, un po’ imbronciata, era affetta da un leggerissimo strabismo di Venere. I molti controlli trevigiani sono nulla in confronto ai severi controlli londinesi, che sono continui e ripetuti fino all’uscita. Saliamo sullo “Stansted express”, il treno i cui biglietti abbiamo comprato in aereo (ben 22€ a testa andata e ritorno, quasi quanto il costo del volo!), che ci porta in 40 minuti a Londra Liverpool street. Lì facciamo i biglietti della metro (5,60 sterline il biglietto giornaliero) e andiamo a Paddington, dove alloggiamo all’easy hotel, in altre parole un albergo molto easy, molto semplice, della catena easy jet: infatti, è tutto arancione. Ci danno uno stanzino nel seminterrato: la stanza è di dimensioni micro, con un letto micro per due e un bagno di dimensioni microscopiche, seppur funzionale. Il prezzo è molto basso (solo 49 sterline al giorno), ma lo consiglio a chi non pesa più di 70kg e non è più alto di 1 metro e 70, altrimenti soffrirete alquanto! Non c’è l’armadio e non c’è il bidet, perciò immaginate. Inoltre, il “check in” si fa dalle 15, e per tenere le valigie chiedono 2 sterline a collo, se si vuole il telecomando, oppure altri asciugamani, o il rifacimento della stanza, si paga. Essendo molto sotto terra, si sente il rumore della metro. Pranzo in un “angus steak house” con della bella carne alla griglia, purtroppo cosparsa di salse immonde. Alle 17 ci incontriamo col buon Bustreo, emigrato italiano a Londra, e stiamo in un pub a Baker street, nei pressi di Madame Toussads. Dopo essere stati perquisiti all’entrata e aver sentito i racconti della sua vita a Londra, salvi da un attacco di hooligans, andiamo a Buckingam palace e Green Park. Passiamo la serata a Piccadilly Circus, vero centro della città, affollatissimo di giovani che bevono e vestono stravagante, con un lamb kebab (introvabile in Italia), poi passeggiamo per Soho, il quartiere più vivo della città di notte, con locali affollatissimi, dove è impensabile poter entrare, tanto sono intasati. DOMENICA 24 Dopo la notte nella piccola pensioncina, oggi è una bellissima giornata di sole e la dedichiamo alla visita di Candem town: pensavamo ci volesse mezza giornata, ma la grande vastità del mercato ci impegna per quasi tutto il giorno. E’ una città di pazzi, dove vendono le cose più strampalate e ne vedi di tutti i colori, davvero divertente. Inoltre si mangiano schifezze provenienti da tutto il mondo, in piedi e nello sporco. C’è una grande puzza, specie della gente, molto sudata. Il mercatino è tanto decantato nelle varie letture e nei turisti per caso, ma vi assicuro che ogni descrizione letta, secondo me, non rende merito alla folle stravaganza e all’aria (puzzona) che si respira nel quartiere… Solo chi lo visita può rendersi conto di quanto sia meraviglioso. Lo consiglio a chi cerca vestiti alternativi, o chi intende fare acquisti per carnevale. Tra le cose più strampalate, troverete lecca lecca al gusto di cannabis e vestiti dark da metallari. Nel pomeriggio torniamo nella “Londra bene” e visitiamo la zona del Big Ben (che in questi anni compie 150 anni), della ruota panoramica e di London Bridge. Alla sera ci rechiamo a South Kengington, quartiere bellissimo, molto elegante, e ceniamo in un fantastico ristorante argentino; nel menu, vera carne argentina e le costolette d’agnello più buone che abbia mai mangiato in vita mia, il tutto annaffiato da cabernet di Mendoza: una cena con i fiocchi! LUNEDI 25 Oggi visitiamo Tower Hill, London bridge, percorriamo la Brampton Road e andiamo a fare una capatina ai grandi magazzini Harrods e la zona di Knightsbridge. Pranziamo a Paddington da Micky’s fish and chips. Nel pomeriggio visitiamo Trafalgar square: piccola sosta per alcune foto ed ammirare il via vai di gente nella piazza sotto lo sguardo vigile del comandante Nelson. Nei dintorni, visita di Leicester Square. Dopo 2 giornate di sole, si vedono le prime gocce di pioggia. Alla sera, per cena, andiamo ad Islington, un posto dove si contano oltre 60 tra bar e ristoranti e, tra la tanta scelta, andiamo in un ottimo ristorante turco, dove mangiamo kleftiko e costolette d’agnello. (…) MARTEDI 26.

Oggi ci rendiamo finalmente conto di essere a Londra: piove a dirotto e fa freddo: ho fatto bene allora a portare felpa, giubbino e ombrello! Andiamo a Hyde park, ma tira un ventaccio, perciò ci ripariamo ad Oxford street e dedichiamo la mattina a fare shopping: quanto ci sarebbe da acquistare a Londra! Consiglio di venire con una buona carta di credito e senza valigia, per riempirla e portarla in Italia. Andiamo a Portobello road (non è giorno di mercato, quindi niente di che) e a Notting hill, reso famoso dall’omonimo film con H. Grant e J. Roberts. Pranziamo in un ristorante messicano a dir poco piccante: è stato un vero inferno! E’ tempo di ritornare a Paddington per prendere i bagagli, l’autobus per Liverpool Street (che impiega una vita ad arrivarci!) e poi il treno per Stansted, accompagnati da una signora che si mangia un puzzolentissimo hamburger di mc donalds e delle ragazze in ansia per il volo ed il check in on line; nonostante i molti controlli, in poco tempo siamo al gate, alle 19.05 c’imbarchiamo e alle 2210, con 5 minuti di ritardo, siamo di ritorno nella caldissima Treviso, accolti da una sensazione di soffocamento stile Karpathos.

Terminando, posso dire di essere stato molto entusiasta di questa Londra, veramente variegata, molto colorata, con molto verde, molto pulita, con negozi e ristoranti di tutti i tipi, a basso costo, tendenze e mode strampalate: andateci con una low cost, non vi deluderà!



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