Martinica… “in breve”
Abbiamo trovato per caso il volo della Corsairfly, Paris – Fort-de-France a 838 € e non abbiamo esitato a riservare, anche se poi abbiamo visto che con Air Caraïbe, per soli 5 € in + ci saremmo risparmiati lo scalo in Guadalupe sia all’andata che al ritorno (accidenti alla fretta!). Siamo partiti con un volo Easyjet da Milano Linate a Paris Orly. Abbiamo passato la notte aal’Hotel Sénia per 75 €, collocato vicino all’aeroporto e con navetta gratuita per/da l’aeroporto e per/da l’RER (molto comodo, dato che ci ha permesso di andare a cenare in centro a Parigi e tornare all’hotel per passare la notte). La mattina successiva abbiamo preso il volo Corsairfly fino a Fort-de-France alle ore 11:45. L’aereo, circa 580 posti, è enorme, ma ben servito. I pasti sono ottimi! Siamo arrivati dopo circa 9 ore in Guadalupe, dove ci hanno trattenuto un’ora sull’aereo per caricare altri passeggeri diretti in Martinica e sbarcarne altri. Siamo arrivati in Martinica alle ore 16:30 (ora locale). Il tempo era umidissimo e caldissimo! Ci ha aiutato il consiglio di Routard per quanto concerne la locazione dell’auto dall’aeroporto: uno dei due attende i bagaglli mentre l’altro va’ a prendere l’auto allo sportello dell’autonoleggio. Noi abbiamo pagato 225 € con Rent-a-Car,per 8 giorni per una Twingo 1200 nuova. Ci siamo diretti verso Trois-Ilêts. Abbiamo affitttato un monolocale al Residence Alamanda della Point edu Boût per 320€ per 8 notti, tutto sul sito www.Homelidays.Com. I padroni dell’appartamento ci hanno accolto gentilmente. Il monolocale era in una zona tranquillissima, molto carino e ben arredato, con tutto l’occorrente per “sentirsi a casa propria”. Unico inconveniente: siamo venuti a sapere solo all’arrivo che l’ultimo giorno avremmo dovuto lavare e pulire tutto quanto (ciò vuol dire lavare la biancheria del letto, ma se ci dormi come fai? fai come noi che l’ultimo giorno avevamo l’aereo alle 14:00 e ci siamo dovuti alzare alle 5:00 per rassettare…E già non è più vacanza!!).
Avevamo già deciso di alternare durante il nostro soggiorno le giornate di spiaggia e le giornate di escursione. L’isola si gira relativamente in fretta. Bisogna mettere in conto pendenze stradali di quasi il 20%. La benzina costa quasi 1.08€ al litro. Abbiamo anche fatto i conti con un’ora di fila l’ultimo giorno per riportare il serbatoio pieno perché le stazioni di servizio minacciavano lo sciopero dopo non aver ottenuto incentivi dal governo francese.
Ecco quello che abbiamo viste in poche parole con prezzi e commento: -Anse Noire: bella la sabbia nera, una particolarità, pessimo lo snorkeling, non si vede nulla!, non vi è nessun bar, per accedervi c’è una lunga scalinata.
-Anse Dufour: spiaggia molto carina, diversi pescatori che escono e rientrano per rifornire il ristorante lì vicino “Marie-Jo”, ma non danno assolutamente fastidio, e anzi, lasciano sbirciare la loro pesca ai turisti.Ristorante Marie-Jo: si mangia indubbiamente bene, anche se la Signora che lo gestisce sembra non essere molto cordiale.(poisson grillé 10€, punch coco 2.50 €, flan au coco buonissimo!) -Sacre Coeur de Balata: molto rinomato ma molto trasandato.
-Jardins de Balata: entrata 6.50€, assolutamente da non perdere. Pioveva molto il che era positivo, perché la natura era più viva, negativo perché il percorso era parecchio scivoloso. Molti fiori e piante particolari, tranquillità incredibile, pochissime zanzare, paesaggisticamente unico e davvero DA VEDERE!! -St-Pierre: molto carina e tipica, piena di negozi e interessante il mercato. Ancora visibili i resti dell’eruzione del vulcano che la sovrasta.
-Schoelcher e Bellefontaine:visti solo di passaggio, proprio dei paesini.
-Distilleria Depaz: molto carino e didattico il percorso, rhum + buono di tutta l’isola! -Village créole: piccolo assemblamento di negozietti, bar e ristoranti. Ristorante “La Pause lounge”:carino, camerieri molto cordiali, prezzi abbordabili, da provare le poisson à la tahitienne, calcolare circa 20 € a testa.
-Grande Anse, les Anse d’Arlet, Petit Anse: piccoli paesini carini, spiaggia molto carina, pieni di buoni ristorantini. Ristorante “au déssous du volcan”:molto carino, proprietario che ascolta musica country americana, consiglio le chèvre chaud con miele di lavanda e noci, una leccornia. Circa 23 € a testa per una cena. Ristorante Chez Fredo a Petit Anse: molto carino e caratteristico, circa 17 € a testa. Ristorante “Le roi du Balaou” a Petit Anse: buonissimo e davvero tranquillo, menu langouste 26 €, consiglio gli balaous frits! “Le bois Lélé” ristorante accanco al “au déssous du volcan”: buonissimo, proprietari gentilissimi!! Aragosta viva appena cucinata! -Savane des pétrifications: tanta crema solare e tanta acqua! non andare nelle ore più calde! assolutamente da vedere! posto unico, come un deserto western, con rocce vulcaniche frastagliate di saguari e con pareti rocciose che danno sul mare, e anse in cui si aprono spiagge deserte, selvaggie e assolutamente fantastiche!! DA VEDERE! 1h e 30 di cammino fino all’Anse Trabaud.
-Grande Anse de Salines: spiaggia da sogno caraibica! ancora abbastanza selvaggia e poco frequentata! -Saint’Anne: paesino bellissimo, forse il più bello del sud, molti negozi e viuzze. La sua spiaggia è secondo me la più bella di tutte quelle viste e citate in questo racconto. Tipica spiaggia caraibica con acque cristalline, purtroppo per lo snorkeling non c’è nulla da vedere, se non qualche pesciolino tra le rocce al lato della costa.
-Saint-Luce: molto caratteristico. Ristorante “Caline Créole”:carino, ben arredato, proprietari gentilissimi, piatti molto buoni. Menu da 15€ bevande escluse e scelta tra antipasto e primo o primo e dessert.
-Musée des coquillage, a Diamant: bello e molto ben fatto, anche se per il prezzo, se se ne hanno già visti altri nel mondo non ne vale la pena;si possono acquistare molte varietà di conchiglie nel mercatino all’uscita, entrata 5€.
-Distilleria Les Trois Rivières: molto carino il mulino e i negozietti dentro alle vecchie mega botti di rhum, rhum meno caro del Depaz.
-Domaine du chatêau Gaillard: volo in elicottero di 6 minuti con Héliblue: battesimo dell’aria a 34 €, davvero carino. Prima di salire morivo di paura, una volta a bordo ci si sente sicuri (soprattutto dopo aver provato il parasailing!!) Impressioni del viaggio e utilità: l’isola è bellissima, vegetazione molto rigogliosa, fiori stupendi e profumi stupendi, consiglio di acquistare frutta ai vari mercati, come quello di Diamant, sulla strada, frutta matura e buonissima! nessun pericolo igenico! consiglio di provare anche nei mercati, gli accras de morue…Buonissimi, costano poco e ti rimepiono molto!! Le spiagge non sono dotate di docce, quindi consiglio a chi ha la pelle sensibile di portare dell’acqua del rubinetto per sciacquarsi. Non fatevi ingannare, gli impianti delle docce ci sono…Ma non ne esce una goccia d’acqua! nemmeno da quelle al ritorno dalla savane des pétrifications…Un’illusione nel deserto!! siamo rimasti molto delusi dal trattamento che riservono molti dei locali ai turisti: maleducati, insofferenti e quasi infastiditi. Capisco che nel loro dna ci sono anni di lotte e c’è ribellione contro i bianchi soprattutto, ma ormai ne è passato di tempo e non vedo perché una persona che viene a portare denaro, ad esempio come cliente ad un ristorante, debba essere snobbato e trattato come sgradito. Noi capivamo in parte e ci siamo sempre rivolti con sorrisi e gentilezza nei confronti di tutti,ma ricevevamo solo smorfie in cambio.
È brutto dirlo ma le uniche persone gentili sono stati i francesi che si erano installati in Martinica per aprire un bar o un ristorante.
Questa è stata una delusione, soprattutto sapendo che non è un’isola povera, dove quindi una certa avversione verso il turista potrebbe essere più che comprensibile! Senza paragoni dalle Bahamas, ad esempio, dove i locali ti mettono a tuo agio, ridono, scherzano, ti aiutano come possono e non appena metti piede in hotel ti dicono “welcome to paradise”!!! Mi sa che la prossima volta la nostra scelta cadrà su isole caraibiche inglesi, sia per la differenza di civiltà e gentilezza delle persone, sia per la questione dei vari scioperi che le isole francesi minacciano per “bussare” alle porte del governo francese.