Pasqua a parigi 2
Lo scorso gennaio ho preso letteralmente al volo un’offerta di Lufthansa per andare a Parigi con i nuovi voli in partenza da Malpensa e a febbraio ho prenotato via internet un hotel ** Prince Eugene – Boulevard Voltaire, 247 che proponeva un prezzo interessante ed aveva ottenuto una serie di commenti positivi da parte di precedenti viaggiatori. L’hotel si trova vicino alla fermata Nation che consente di disporre della linea A RER e di diverse linee metropolitane (2, 6, 9).
Dal momento che siamo arrivati il venerdì e ripartivamo il martedì abbiamo optato per comprare la Paris Visite valida per 5 giorni comprensiva della zona 6 a 48,40€ per poterla utilizzare anche dall’aeroporto Charles de Gaulle fino in città e per raggiungere Versailles il giorno di Pasqua.
Siamo arrivati nel tardo pomeriggio e in aeroporto ci è stato consigliato di prendere il treno per evitare il traffico del venerdì santo. Effettivamente è molto comodo. Dall’aeroporto uno shuttle bus interno gratuito porta fino alla stazione RER B. Qui è possibile acquistare il biglietto, (noi abbiamo preso la Paris Visite) e prendere il treno che porta direttamente in città in circa 45 minuti. 1 giorno Sabato Santo Colazione al bar sotto all’albergo e via con il metro fino al Louvre. Abbiamo capito subito che i visitatori erano proprio tanti. Qui acquistiamo la carta Monument Pass valida per 2 giorni a 28€ (da pagare in contanti all’ingresso sotterraneo che porta al Louvre) che da la possibilità di ingresso prioritario in parecchi monumenti e quindi consente di evitare interminabili attese. Iniziamo la visita del museo che è vastissimo ed è impossibile visitare completamente in una giornata. E’ necessario fare una selezione delle cose più interessanti. Noi abbiamo scelto di partire dall’area Denon che comprende la zona dei reperti egizi e greci con la Venere di Milo. Poi siamo passati alla zona dei pittori italiani attraversando lo scalone con la Nike o vittoria alata in cerca della Gioconda. Quando finalmente l’abbiamo trovata abbiamo scoperto che è visibile solo a distanza di ca. 3/4 metri facendo una strana fila che diventa una calca più o meno davanti al dipinto. Per riuscire a vederla con calma abbiamo dovuto tentare di fare una foto! Dopo 3 ore di museo – ormai provati – siamo usciti all’aria aperta per goderci un po’ di sole, dimenticando di visitare le stanze napoleoniche… sarà per la prossima volta. Abbiamo attraversato i giardini delle Tuileries e ci siamo rilassati al museo dell’Orangerie ammirando le Ninfee di Monet, un vero spettacolo! Soprattutto perché lì non c’era tanta folla. Poi sosta in una brasserie in Rue Saint Germain e, visto che era di strada per andare a Notre Dame, abbiamo deciso di fare tappa anche al Museo D’Orsay, tanto per rimanere in tema di impressionismo e pittura moderna. Dopo un paio d’ore abbiamo ripreso il metro per Notre Dame dove non c’è stato verso di salire sulle torri nemmeno con la Museum Pass per la troppa folla ma in compenso siamo almeno riusciti a visitare la chiesa facendo però una mezz’oretta di coda per il controllo di polizia. Dal momento che è tutto abbastanza vicino e compreso nella Museum Pass abbiamo pensato di visitare la Conciergerie, che in realtà è una serie di stanzoni non molto interessanti e quindi siamo passati alla vicina Sante Chapelle. Qui abbiamo potuto entrare solo perché avevamo la carta perché era ormai in orario di chiusura e ci siamo così goduti lo spettacolo di questa cappella con grandi vetrate decorate. Stanchi ed esauriti da tutta questa cultura non ci rimaneva che pensare all’organizzazione del giorno seguente: la domenica di Pasqua.
Dal momento che la Museum Pass comprende l’ingresso a Versailles ma non ai giardini, e che avevamo saputo che la domenica mattina ci sono i giochi d’acqua con le fontane in funzione e musica nei giardini, quello era sicuramente uno spettacolo da non perdere. Il problema era sempre la folla e per evitare il rischio di non entrare in tempo siamo andati alla ricerca di un punto vendita di questi biglietti: la FNAC. Un magazzino si trova nel primo piano interrato del centro commerciale les Halles. Lì vendono i biglietti di parecchie manifestazioni e spettacoli tra i quali quelli dei giardini di Versailles. Felici di avere i biglietti siamo finalmente tornati in hotel.
2 giorno: Pasqua Ha piovuto tutta notte e sperando che non continuasse anche durante il giorno siamo partiti alle 9 per essere a Versailles verso le 10. Purtroppo per evitare un trasbordo di metropolitana abbiamo preso la RER A fino alla Gare de Lyon cercando il passaggio pedonale per raggiungere la gare d’Austerlitz dove passa la RER C che porta a Versailles. Ci siamo un po’ persi e siamo riusciti ad arrivare alla meta solo alle 10,45. Per fortuna avevamo già il biglietto, non pioveva e lo spettacolo, che dura un’ora, era appena iniziato alle 11.00. Eventualmente viene ripetuto anche nel pomeriggio dalle 15,30 alle 17,00. La passeggiata nei giardini è veramente suggestiva e vale la pena. Volendo è anche possibile mangiare in uno dei bistrot appena fuori dai cancelli a dei prezzi tutto sommato ragionevoli. Noi temendo di essere “rapinati” ci eravamo portati baguettes, formaggio francese ed affettato da mangiare tranquillamente sulle panchine. Dopo tutta questa pace ci siamo fatti coraggio per affrontare il tour de force della visita al palazzo. La nostra carta Musei ci ha permesso di evitare la fila per fare i biglietti ma purtroppo abbiamo dovuto inserirci nel serpentone per il controllo borse e ingresso con un’attesa di più di un’ora, fortunatamente sotto il sole. La cosa peggiore è stata che il serpentone non si è dissolto dopo l’ingresso ma si è mantenuto tale per tutto il percorso nelle stanze, compreso la “Sala degli specchi” – sembrava di essere in metropolitana all’ora di punta!! Prendere le audioguide era assolutamente impensabile per la calca. Così abbiamo fatto il giro delle stanze reali e siamo scappati via verso la stazione. Rientrati a Parigi siamo scesi alla fermata des Invalides per visitare il Museo della guerra e la chiesa con il famoso Tombeau de Napoleon. Almeno lì si riusciva a camminare liberamente. Poi abbiamo proseguito a piedi sul Camp de Mars fino alla Tour Eiffel. La coda interminabile e soprattutto il fatto che avevano chiuso “temporaneamente” (ma fino a quando non si sa) l’accesso al 3° piano, ci ha fatto soprassedere dall’idea di salire sulla torre e abbiamo deciso di ritentare l’ascesa un altro giorno. Così ci siamo fatti una passeggiata fino al Trocadero e abbiamo cenato discretamente in un ristorante cinese/Thai vicino alla piazza. Dopo cena siamo ritornati verso la Torre per scoprire che i primi 10 minuti di ogni ora dopo il tramonto si illumina con luci stroboscopiche: un vero spettacolo.
3° Giorno: Pasquetta La vacanza parigina è continuata con una bella passeggiata per le stradine di Montmatre, salita da pigri con la funicolare (gratuita con la Paris Visite), visita della basilica del Sacre Coeur e sosta in Place du Tetre. Qui per cercare di fare la vera turista ho insistito per assaggiare le tanto pubblicizzate Moules et frites. Vi consiglio vivamente di evitare la fregatura perché nonostante il grande afflusso di clienti il cibo è scadente, cotto in anticipo e riscaldato. E’ sicuramente il posto peggiore dove abbiamo mangiato in questi giorni. …E per digerire il lauto pranzetto abbiamo passeggiato fino a Pigalle per vedere il famoso Moulin Rouge, poi un salto in metrò all’Arco di Trionfo e via alla Tour Eiffel per affrontare la coda e la salita. Detto fatto dopo poco più di un’ora siamo al terzo livello (biglietto adulti 13€) ad ammirare il panorama e cercare di riconoscere i monumenti piccoli piccoli sparsi per la città. Dopo ben tre ore in quota in attesa che il sole tramontasse, giusto quando siamo scesi, si sono accese tutte le luci ed abbiamo ricominciato a fare foto ma dato che ormai si erano fatte le 21,00 ci siamo precipitati alla RER C per andare al quartiere Latino, in Rue de la Huchette dove abbiamo scelto tra i tanti un ristorante francese che proponeva Raclette e Fondue. Una vera delizia. In quelle stradine ci sono un sacco di ristoranti e locali dove fanno musica e dove si può facilmente passare la serata in allegria.
4° giorno Oggi è l’ultimo giorno e dopo aver lasciato le valigie alla reception siamo andati a fare colazione ai Giardini di Luxembourg per poi visitare il vicino Pantheon (ingresso scontato a 6€ con Paris Visite) dov’è allestita una riproduzione del Pendolo di Focault. Usciti dal freddo sotterraneo dove si trovano i monumenti tombali di diversi personaggi della storia e letteratura francese (es. Voltaire), ci siamo riscaldati sulle seggioline a disposizione nei giardini mangiando un panino e ammirando le aiuole fiorite. I giardini sono molto grandi e ricchi di attrattive: giardinetto per bimbi piccoli, fontana per barchette a vela, area per il gioco degli scacchi, ecc. Dopo tutto questo relax cui non eravamo più abituati, via di corsa a fare gli ultimi acquisti, ritirare le valigie e raggiungere l’aeroporto.
Per concludere i parigini sono cortesi, parlano poco inglese e meno ancora italiano; ci sono negozietti di generi alimentari e altro aperti fino a mezzanotte anche nei giorni di festa; i luoghi turistici sono regolarmente aperti come i mezzi pubblici che funzionano perfettamente anche a Pasqua, ma bisogna riuscire a districarsi tra le linee del metro, della RER e dei Bus. La nostra vacanza purtroppo è finita, 4 giorni sono pochi per vedere una città così ricca di monumenti e cose da vedere ma speriamo di ritornarci in una prossima occasione.