Dalla Provenza, con amore…sulle due ruote

Venerdì 30 maggio 2008 – 500 km Mi sveglio la mattina, solita ora; mi aspetta ancora mezza giornata di lavoro, ma i miei pensieri sono già altrove…nel primo pomeriggio è prevista la partenza, destinazione Provenza e poi Sardegna. Un viaggio nato un po’ per caso, due settimane con Claudio e un’altra coppia…e ovviamente le nostre...
Scritto da: Irene & Claudio
dalla provenza, con amore...sulle due ruote
Partenza il: 30/05/2008
Ritorno il: 06/06/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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Venerdì 30 maggio 2008 – 500 km Mi sveglio la mattina, solita ora; mi aspetta ancora mezza giornata di lavoro, ma i miei pensieri sono già altrove…Nel primo pomeriggio è prevista la partenza, destinazione Provenza e poi Sardegna. Un viaggio nato un po’ per caso, due settimane con Claudio e un’altra coppia…E ovviamente le nostre moto. Il mio Russell e io con lo scooter Silver Wing 600, Claudia e Nicola (che ci raggiungeranno più tardi) con una Bmw 1150 GS. Non mi sembra vero: la vacanza in moto mi ha sempre affascinato, ma non ci sono mai state le condizioni o la compagnia giusta per poterla fare. E invece adesso parto in moto, e la cosa che rende il tutto ancora più speciale è che parto insieme all’uomo che giorno dopo giorno sento di amare sempre più, la nostra prima vera vacanza insieme…Siamo felici, ci piace stare insieme e fare un sacco di cose insieme, lui mi sta insegnando “i sogni e l’arte dell’avventura”…Per la prima volta per tutti e due, siamo pronti ed entusiasti di affrontare questa vacanza “sulle due ruote”.

Finalmente, il momento è arrivato: diluvia, in tanti ci consigliano di non partire, quanto meno di posticipare la partenza…Ma noi siamo carichi (in tutti i sensi, a dire il vero…Gli ammortizzatori del nostro “motorino” sono messi a dura prova) e niente ormai ci può fermare: siamo o non siamo dei veri motocicilisti? Non ci facciamo mica spaventare da qualche goccia d’acqua… E così, indossiamo le nostre tute antipioggia e partiamo, destinazione San Remo…O Paradiso 😉 Il cielo grigio scuro e diversi temporali non ci abbandonano per tutto il pomeriggio, ma noi siamo felici, quante risate dentro a quei caschi!!! Sabato 31 maggio – 150 km San Remo rappresenta solo una sosta tecnica, la mattina ci alziamo…Con il sole!!!e partiamo per la Provenza; la nostra prima tappa è Monte Carlo, con i suoi palazzoni e gli immensi yacht, dove si respira un’aria surreale e un po’ magica…Sembra di essere in una fiaba fatta di Principi e Principesse, donne meravigliose e grandi amori: la residenza reale, la cattedrale dove riposano fianco a fianco la bella Grace e il suo amato Principe, la collezione di auto private dei Ranieri, il Giardino delle Rose dedicato a quell’attrice di Hollywood che ha commosso il mondo con la sua storia…E, ovviamente, il giro della città seguendo il circuito della Formula 1: per oggi, siamo noi i più forti! Ci spostiamo poi verso Grasse, capitale mondiale dei profumi, dove abbiamo prenotato in una caratteristica Chambre d’Hote; attraversiamo Nizza, percorrendo la Promenade des Anglais, passiamo dal borgo medioevale di Cagnes-sur-Mer e abbandoniamo quindi la costa per addentrarci nel cuore della vera Provenza…Per lo meno di quella che abbiamo in mente noi, immagine forse trasmessa dalla nostra amica Silvia, innamorata di quelle terre. Saint Paul de Vence rappresenta un ottimo assaggio, antico paesino appollaiato in cima ad una collina, fonte di ispirazione per diversi artisti, pittori e scrittori che siano. Quando infine arriviamo a Le Lou-Pantail le nostre aspettative non vengono deluse: siamo in Provenza, con le sue case in sasso e le imposte con le tinte color pastello, giardini fioriti e rifiniture in ferro battuto. Quello che ci è subito chiaro è che la fama che hanno i francesi, popolo sgarbato e inospitale, è solo una sgradevole etichetta che non rappresenta assolutamente la realtà: la coppia proprietaria della casa ci accoglie calorosamente, offrendoci un aperitivo e una grande disponibilità nel consigliarci itinerari e luoghi da visitare e nell’aiutarci a trovare la sistemazione successiva.

Domenica 1 giugno – 165 km La mattina seguente ci aspetta un’ottima e abbondante colazione nel patio, circondati dalle rose e tanto verde: macedonia di frutta fresca, yogurt con i cereali, pains au chocolat, baguette a volontà con marmellate rigorosamente fatte in casa. Mangiamo e facciamo quattro chiacchiere con la padrona di casa, poi risaliamo in sella al nostro fedele mezzo e ci dirigiamo verso Cannes, dove ci immergiamo nuovamente in quell’atmosfera glamour che abbiamo già assaporato a Monte Carlo: passeggiata sulla Croisette e foto rigorosa sulla scalinata del Palais des Festivals, visita de Le Suquet, la parte vecchia della cittadina, passiamo dal porto e ammiriamo da vicino quelle case sull’acqua dove i ricchi passano le loro vacanze, un’occhiata all’Hotel Carlton e poi via, lungo la costa dell’Esterel. Il mare è azzurro – verde, delimitato da magnifiche scogliere rossicce, dove si trovano abbarbicate splendide villette, tutte dotate di piscina: è il cuore della prestigiosa Costa Azzurra! Ci consentiamo anche qualche oretta di sole (e tanto vento) ad Agay, poi nel tardo pomeriggio rientriamo stanchi ma entusiasti (costante del nostro viaggio) nella nostra cameretta accogliente e colorata.

Lunedì 2 giugno – 130 km Per il mattino seguente è prevista la visita alla profumeria Fragonard: ci immergiamo in un turbinio di fragranze, quando finiamo sembra di essere appena usciti da una centrifuga al Coccolino!!! Quindi ricarichiamo la moto e ripartiamo (con sosta pranzo in una boulangerie, soluzione economica, tipica…E ottima). Nel pomeriggio, dopo aver percorso alcune decine di km lungo la Route Napoléon, arriviamo a Castellane, scarichiamo i bagagli nella chambre che la nostra precedente padrona di casa ci ha gentilmente prenotato e ripartiamo per Saint Andrè Les Alpes, in fondo al lago di Castillion, dove abbiamo appuntamento con Claudia e Nicola, i nostri compagni di viaggio per i prossimi giorni; non ci siamo capiti molto bene e loro ci aspettano in realtà a Castellane…Poco male, abbiamo avuto modo di vedere qualcosa in più, che altrimenti sarebbe rimasto fuori dal nostro già ricco itinerario. Per festeggiare il nostro incontro ci concediamo un’ottima cena francese.

Martedì 3 giugno – 190 km Anche oggi ci svegliamo con il cielo blu, nonostante la serata prima non promettesse proprio bene. E’ la giornata del giro alle famose Gorges du Verdon, un vero e proprio spettacolo della natura! Il fiume Verdon scorre laggiù in basso, tra due pareti di roccia…L’acqua è a tratti verde, poi marrone (sono giornate di temporali), poi di colpo diventa azzurra quando si getta nelle acque del lago di Sainte Croix. Dopo circa una ventina di km, abbandoniamo la strada principale e scendiamo verso una piazzola panoramica; parcheggiamo la moto per una mezz’oretta di passeggiata a bordo Verdon; siamo costretti a tornare di ritorno perché troviamo una lunga galleria…E tutti e 4 abbiamo dimenticato le torce! Riprendiamo così il nostro giro e poco prima di Palud-du-Verdon svoltiamo a sinistra e imbocchiamo la Route des Cretes…Panorami mozzafiato!!! Tornante dopo tornante, si ammirano le gole da una prospettiva ogni attimo diversa. Il percorso è l’ideale sulle due ruote, non si potrebbe chiedere di meglio! Torniamo sulla strada principale, in direzione Castellane; facciamo sosta al Point Sublime (per godere maggiormente del panorama, è consigliabile tappa all’andata, così da avere un crescendo di “spettacolarità”) e poi, seguendo le indicazioni stradali e soprattutto quelle del nostro appetito, ci fermiamo a mangiare delle ottime crepes nel paesino di Rougon. Il cielo inizia ad annuvolarsi e a brontolale, è ora di risalire in sella. A Pont-de-Soleils svoltiamo verso Camp-sur-Artuby…E siamo purtoppo costretti a fare sosta tecnica per indossare le tute anti pioggia. Imbocchiamo poi la Corniche Sublime e da Aigues cominciano a comparire le prime suggestive vedute del lago di Saint Croix, complice anche il tempo che sembra stia rischiarando. Arrivati al lago, alla prima possibilità noleggiamo un pedalò per risalire il Verdon e vedere le gole da una prospettiva ancora diversa. Manca poco all’ora della chiusura del noleggio e il cielo nuovamente comincia a farsi nero, l’omino del nolo ci sconsiglia un’uscita; ma noi siamo dei temerari e non ci facciamo spaventare dalle intemperie, mica ci torniamo tutti i giorni alle Gorges du Verdon! Nell’oretta che passiamo sul pedalò inizia effettivamente a piovere di nuovo e siamo costretti a cercare un po’ di riparo dai goccioloni sotto uno sperone di roccia; fa tutto parte dell’avventura e noi ci stiamo divertendo un sacco. Per cena decidiamo di fermarci nel borgo di Moustiers Sainte-Marie; qui comincia davvero a piovere a catinelle e non smette fino a tarda notte, quando ormai siamo già di nuovo nella nostra cameretta, dove la padrona ha ben pensato di accendere il riscaldamento per scaldarci e asciugarci le ossa.

Mercoledì 4 giugno – 280 km E’ tornato il sole; dopo la solita abbondante colazione partiamo per il Luberon. Oggi si tratta soprattutto di una tappa di spostamento, durante la quale attraversiamo quella che dovrebbe essere una delle zone d’eccellenza della lavanda, la Plane de Valensole. Purtroppo scopriamo che è ancora presto per vedere e odorare quel fiore viola lilla che spesso fa da sfondo alle immagini e alle suggestioni legate alla Provenza (fine giugno, ci dicono, è il periodo della fioritura). In compenso abbiamo modo di ammirare immense e splendide distese di papaveri, per la gioia della nostra amica Claudia. Decidiamo di passare per Banon, dove producono un formaggio particolare, il Banon appunto, ma purtroppo il caseificio che lo produce è chiuso. Insomma, oggi sembra proprio che non riusciamo a mantenere i nostri programmi. Dobbiamo anche cambiare la chambre dove avevamo deciso di dormire, perché per un qualche disguido tecnico non ci hanno confermato la prenotazione. A Bonnieux, nel cuore del Luberon, troviamo per fortuna una disponibilissima addetta dell’ufficio turistico, che ci trova in un batter d’occhio un’altra sistemazione in base alle nostre esigenze: economica, ma carina. Per cena andiamo a Roussillon, paese colorato dalle mille sfumatore dell’ocra, reso ancora più suggestivo dal sole che tramonta all’orizzonte.

Giovedì 5 giugno – 180 km La mattina torniamo a Roussillon e abbiamo anche la fortuna di imbatterci in un caratteristico mercato provenzale. Visitiamo il variopinto (e ancora una volta spettacolare) sentiero dell’ocra, dove Claudio mi scrive con un dito un saluto romantico e inaspettato (e quindi ancor più romantico) nelle pareti friabili lungo il percorso. Poi di nuovo in sella, andiamo a fotografare i campi non fioriti antistanti l’Abbazia di Sénanque e ci fermiamo a Gordes. Facciamo uno spuntino (e anche un pisolino a dire il vero) nella bella piazzetta acciottolata dove Russel Crowe dichiara il suo amore alla bella francesina nel film “Un’ottima annata”; e qui anch’io fotografo il mio Russell, che, proprio come nel film, gira il Luberon in lungo e in largo sulla moto. Decidiamo di fare un cambio di programma per far felice il nostro caro Nicola (che purtroppo in questi giorni non sta molto bene, colpito da una bruttissima bronchite): i prodi motociclisti sfidano così la nebbia più fitta e conquistano i 1912 metri nel Mont Ventoux, tappa tra le più dure del mitico Tour de France. Ci spostiamo quindi a Isle sur la Sorge, dove facciamo due passi tra vecchi mulini ad acqua…E dove incontriamo in un ristorante la prima francese scorbutica e antipatica. Venerdì 6 giugno – 220 km Oggi è l’ultimo giorno di Provenza, da domani ci aspetta la Corsica (di passaggio) e poi la Sardegna. Al risveglio è tutto nuvoloso, ma riusciamo ancora una volta a scappare alla pioggia. Partiamo in direzione Lourmarine, passando per la famosa foresta dei cedri, dove sorge spontanea una domanda: “Ma dai cedri, si fa la cedrata???” . A Lourmarine troviamo un altro mercato, ci fermiamo un po’ e poi ripartiamo; la nostra meta è la città di Tolone, da dove la sera ci imbarchiamo per Ajaccio. Raggiungiamo la costa all’altezza di Cassis, da dove percorriamo la strada delle Calanques; il panorama è da pelle d’oca. Arriviamo a Tolone e mentre aspettiamo di salire a bordo, si fa sempre più strada nella testa del mio Russell l’idea di abbandonare il suo fedele scooter (che per altro si sta comportando benissimo) per passare ad una moto vera e propria. E’ così che pian piano inizia tutta un’altra storia…Sognando Capo Nord 2009!!! Irene



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