L’algida Stoccolma
Ho deciso infatti di trascorrere qui il Ponte del 1° Maggio, approfittando della primavera e delle presunte temperature miti che, a queste latitudini, dovrebbero essere magnanime e permettere visite ed escursioni piacevoli e la scelta di Stoccolma come meta è stata frutto di una serie di considerazioni e casualità perché cercavo una città da visitare in circa tre giorni, raggiungibile con un volo non caro e in partenza il 1° Maggio nel pomeriggio o in serata (causa impegno precedente), che mi offrisse anche un soggiorno economico nonché una interessante vita diurna e notturna: è chiedere troppo? Le candidate sono state tante, da Bruxelles a Valencia e poi Amsterdam e così via (sembrava di essere alla selezione per la sede olimpica!) ma piano piano, consultando orari e compagnie aeree, la scrematura è stata fatta e Stoccolma è risultata vincente in quanto mi è stato preventivato il volo più economico in assoluto fra tutti e alle condizioni che chiedevo: con la mitica Ryanair da Bergamo/Orio a Skavsta per 104€ dal 1° al 4 Maggio con partenza alle 21 e rientro alle 20.40 quindi due giorni e mezzo all’incirca di tempo.
Tutto questo accadeva nel Novembre 2007 inoltrato e l’organizzazione del viaggio veniva rimandata ovviamente agli inizi del nuovo anno, avendo ancora a disposizione molti mesi e un ulteriore viaggio in Gennaio (Parigi) così, quando sono rientrato dalle ferie natalizie e dal soggiorno d’oltralpe, ho cominciato a preparare il terreno per Stoccolma con la lettura di una guida e la consultazione di alcuni siti dedicati alla città come www.Stoccolma.Com o www.Stockholmtown.Com entrambi in italiano: proprio in quest’ultimo, al link “Book hotel on line” ho trovato la scelta dell’alloggio.
Bisogna sapere che forse Stoccolma non è molto a buon mercato in fatto di alberghi e per chi non vuol spendere troppo conviene che si rivolga agli ostelli o ai b&b oppure agli alberghi leggermente un po’ fuori centro, che offrono prezzi decisamente più bassi ma pongono l’esigenza di doversi spostare con i mezzi pubblici.
Io ho optato per un buon albergo sulla Upplansgatan, a 600m dal Cityterminalen degli autobus (per chi arriva all’1 di notte è l’ideale) con camere essenziali e fornite di bagno e mi sento quindi di consigliarlo: è l’Hotel Bema (www.Hotelbema.Se), a pochi minuti dal centro e in zona tranquilla in cui ho pagato per una doppia con colazione in camera (l’albergo non ha una sala breakfast) circa 2450Kr (1€= 9,5 Kr circa) cioè circa 260€ per 3 notti e mi ci sono trovato bene.
Poco prima di partire ho effettuato la mia ultima e decisiva prenotazione: il transfert.
Come si sa, Skavsta è situato a più di 100 km da Stoccolma e lo si raggiunge con il servizio di autobus della Flygbussarna, una compagnia convenzionata con la Ryanair: gli autobus attendono l’arrivo dei voli per partire poi in coincidenza.
Per chi magari ha fretta (e per non perdere tempo alle macchinette poste appena fuori l’uscita) forse conviene l’acquisto del biglietto on line, tanto il prezzo è sempre lo stesso e basta andare al sito www.Flygbussarna.Se (anche in italiano), scegliere data e tragitto e pagare con la card: arriverà una mail con un numero di registrazione (magari da giocare al Lotto, chissà che uno non si paghi il viaggio!) da stampare e che verrà poi mostrato al conducente (ne prenderà nota) e che permetterà di ammortizzare il tempo e di prendere il primo autobus disponibile in attesa.
Insomma il viaggio è andato proprio come me lo sono organizzato con volo regolare alle 21 e l’arrivo addirittura 10 minuti prima del previsto, quindi celere ritiro del bagaglio e, grazie al biglietto prepagato, subito partenza con l’autobus delle 23.40: tutto meticolosamente nei tempi previsti anzi, pure in anticipo! A bordo si dorme o si ascolta musica fino alla famosa scritta luminosa che desta tutti e prepara all’arrivo: alle 00.50 circa il Cityterminalen è vuoto, solo alcuni taxi attendono i passeggeri in arrivo e rare auto percorrono le strade adiacenti.
Nella fredda notte percorriamo la Kungsgatan e giriamo subito a sinistra nella Vasagatan e poi dritto fino all’albergo: il portiere gentilissimo ci stava aspettando, ci consegna la chiave e poi a nanna dopo aver riposto nell’armadio le poche necessità che abbiamo con noi.
Un buon sonno ristoratore ci porta fino al mattino successivo quando prima la sveglia e poi una bella doccia rinfrescante ci preparano alla visita della città.
Alle 9 la colazione arriva puntuale e alle 10 usciamo dall’albergo accorgendoci però del freddo che fa. Qui occorre una premessa: mai fidarsi del cielo di Stoccolma né di come vestono gli eventuali passeggiatori mattutini quindi, per affrontare ancora l’incerta primavera o il tempo molto variabile tipico di queste parti, meglio vestirsi “a cipolla” ossia un abbigliamento a strati da variare in base all’esigenza climatica del momento.
Detto questo, dal nostro albergo ci incamminiamo per il centro percorrendo una delle vie laterali alla Upplandsgatan e uscendo sulla Sveavagen all’altezza della ADOLF FREDRIKS KYRKA, una chiesa classicheggiante, e proseguendo poi lungo l’arteria fino alle KUNGSTORNEN, le due torri gemelle una detta “Maschio” e l’altra, per le forme più aggraziate, “Femmina”. Pochi passi e siamo sulla SERGELS TORG, la vasta piazza su due livelli, in cui svetta l’alto OBELISCO di vetro.
Su questa trafficata piazza, piena di gente a tutte le ore, si aprono molti centri commerciali, tanti negozi, alcuni uffici e un centro culturale.
Inoltrandoci per alcune vie giungiamo alla Gustav Adolfs Torg e scopriamo una delle piazze più scenografiche della città con in bella vista la STATUA equestre di Gustavo II Adolfo, il KUNGLIGA OPERAN (Teatro dell’Opera) in stile rinascimentale e una serie di palazzi d’epoca sedi di musei.
Di fronte, il KUNGLIGA SLOTTET (Palazzo Reale) si erge in tutta la sua maestosità insieme al complesso del RIKSDAGHUSET (Parlamento) e ai giardini adiacenti.
La Stromgatan è un tratto di lungolago su cui si affacciano bei palazzi neoclassici o rinascimentali come il SAGERSKA PALATSET e nel percorrerla si arriva al Mynt Torget e all’accesso per la GAMLA STAN (Città Vecchia).
Dal Mynt Torget partono una serie di piccole stradine e scalinate che conducono in vari punti della città vecchia così se si prosegue dritto si entra nella Vasterlanggatan, se si sale sulle piccole scale a sinistra ci si trova davanti al Palazzo Reale mentre sulla destra si va verso l’isola di Riddarholmen.
Noi abbiamo imboccato la Vasterlanggatan, la via principale che taglia in due il centro, girando subito a sinistra e trovandoci davanti la mole della STORKYRKAN (Cattedrale), la chiesa più importante di Svezia, il cui campanile è visibile da ogni luogo della città: è la nostra prima visita ad un monumento e l’interno conserva, oltre ad un altare e ad un candelabro ultracentenario, la bella STATUA in quercia e corno d’alce raffigurante “San Giorgio e il Drago”.
Usciti, basta svoltare a destra e si è nel cortile esterno del Palazzo Reale: vasta costruzione rinascimentale, è la sede delle manifestazioni pubbliche e delle visite dei capi stranieri alla famiglia reale ed ogni giorno si tiene un interessante cambio della guardia (alle 12.15 nei giorni feriali mentre alle 13.15 nei w-e ma c’è l’orario scritto su una tabella).
Per chi voglia avere notizie più corrette si può collegare al sito www.Kungahuset.Se e trova le informazioni che desidera relative agli orari, ai prezzi e a cosa visitare.
Abbiamo assistito ad un pezzo di cambio della guardia e poi ci siamo incamminati per la visita agli Appartamenti Reali girando nello Slottbaken, un grande spiazzo digradante verso il lago con un OBELISCO al centro ed una serie di begli edifici come il TESSINSKA PALATSET (Palazzo Tessin), considerato uno dei più bei palazzi privati d’Europa.
Entriamo nel Palazzo Reale e visitiamo i suoi sfarzosi interni, con il Salone di Stato (ci sono attualmente i ritratti dei membri della dinastia Bernadotte), gli appartamenti per gli ospiti e la Galleria di Carlo XI, in uso per i banchetti ufficiali: purtroppo non è consentito far foto e quindi dobbiamo accontentarci della sola visione.
Dal Palazzo Reale al vicino STORTORGET il passo è breve e giungiamo così in quella che personalmente considero una delle piazze più belle e piacevoli di Stoccolma e ad accoglierci ci sono la rossa SCHANTZSKA HUSET (Casa Schantz) e la SEYFRIDTSKA HUSET (Casa Seyfridt), addossate l’una all’altra, nonché la vecchia BORSA, ora sede del museo dei Nobel.
Le panchine poste al centro permettono un temporaneo riposo e il godimento del passeggio e della giornata (se bella) ed ovviamente noi ne facciamo uso sebbene poi attira l’attenzione un altro ritrovo presente qui ma di cui accennerò più avanti.
Ritorniamo sulla Vasterlanggatan, la stretta ma trafficata dai pedoni via principale, ammirando i vari palazzi e portali nonché le tante vetrine dei negozi che qui si aprono: si va dai souvenirs all’abbigliamento, passando per il design e l’arte, ed ovviamente non mancano ristoranti, bar e gelaterie di tutti i tipi ma particolare è che le insegne di tutti questi negozi non sono moderne ma in tema con l’ambiente storico.
Prima di giungere alla fine della via ci inoltriamo nella MARTEN TROTZIGS GRAND, la via più stretta di Stoccolma dove in meno di un metro di larghezza si passa in una via parallela che conduce alla TYSKA KYRKA (la Chiesa Tedesca), voluta dalla comunità tedesca durante il medioevo.
La visita non ci prende molto e, dopo la sosta in un ristorante vicino, percorriamo la Nygatan ed usciamo sulla Riddarhustoget, proprio davanti a due bei palazzi ossia il BONDESKA PALATSET (Palazzo Bonde) dallo stile tipicamente francese e il RIDDARHUSET (Palazzo dei Nobili), dove si riuniva la vecchia nobiltà svedese.
Attraversiamo uno dei tanti ponti per arrivare sul’isoletta di Riddarholmen e ci troviamo di fronte l’alta mole della RIDDARHOLMS KYRKAN (Chiesa della Nobiltà), dalla guglia in ferro e luogo di sepoltura reale, e il WRANGELSKA PALASET (Palazzo Wrangel) ora sede della Corte di Giustizia.
Dalla EVERT TAUBES TERRASSE subito alle spalle si gode il panorama sul lago e sullo STADSHUSET (Municipio) situato nell’isola di fronte mentre la JARL BIRGEN TORN (Torre di Jarl Birgen) pare sia stata costruita sul posto in cui è sorto il primo abitato di Stoccolma, nel punto dove un pezzo di legno (stock) s’era arenato.
Ritornando a ritroso, mentre il pomeriggio pian piano raggiunge l’apice, ci avviamo verso l’isola di Sodermalm e saliamo sulla KATARINAHISSEN, un ascensore che permette l’accesso alla parte alta dell’isola.
Si pagano 10Kr per pochi secondi di salita però dalla piazzola adiacente si gode uno splendido panorama su tutta la città e sull’incrocio di SLUSSEN, un centro nevralgico importante per il traffico stradale e pedonale.
Ci inoltriamo per il quartiere fermandoci solo nella Mosebake Torg ad ammirare il piccolo giardino e la omonima TORRE poi passeggiamo per la Gotgatan, dove in un piccolo locale ci riposiamo con una pinta di birra.
Fino ad ora abbiamo percorso tutto a piedi, viste sia le distanze che separano i posti visitati sia che la Città Vecchia va apprezzata di più passeggiandovi però, a questo punto, decidiamo di ricorrere ai mezzi pubblici per ritornare in albergo, situato proprio dall’altra parte della città.
In questo caso si possono scegliere varie opzioni anche se il biglietto singolo è leggermente sconsigliato a causa della sua esosità (20kr) ma, per chi non compra la pratica stockholmcard (da visitare il sito www.Stockholmtown.Com anche in italiano), può scegliere comode travelcard da 24h (100kr) o 72 (200kr) che permettono l’utilizzo di tutti i mezzi di trasporto (www.Sl.Se per informazioni).
Dallo Slussen, appena davanti lo STADSMUSEUM (Museo della Città), c’è l’omonima fermata che in breve ci porta al T-Centralen e poi, con una breve camminata, in albergo per un meritato riposo.
La serata, poi, viene trascorsa con una cena in un ristorante e con una passeggiata a Gamla Stan per ammirare i monumenti illuminati.
Giunge così il Sabato ed in programma c’è una escursione poco fuori Stoccolma: ci aspetta il DROTTNINGHOLM SLOTT (Castello delle Regine) e il suo parco.
Per arrivarci basta prendere la metro verde linea T19 direzione Hasselby Strand (non prendere le altre della stessa linea che poi si è costretti comunque al trasbordo in Odenplan o in Alvik) e scendere a Brommaplan: usciti, basta superare il piccolo mercato e dirigersi sulla sinistra dove c’è una pensilina con su scritto i numeri degli autobus (177 o 301-323) e la dicitura “all routes via Drottningholm”, quindi fermarsi e aspettare il primo autobus che arriva.
Il tragitto dura pochi minuti e ci lascia alla fermata nei pressi del Castello e basta attraversare la strada per trovarci al cospetto del palazzo e del lago su cui si apre: la bella forma barocca si presta a molte fotografie e sfondi e la splendida giornata sottolinea la bellezza del posto.
La visita interna è breve (una parte del Castello è chiusa in quanto residenza della famiglia reale) ma molto piacevole: una veloce fila ci permette di acquistare il biglietto (per informazioni, orari e prezzi consultare www.Royalcourt.Se) e di iniziare la visita tramite un bellissimo scalone ricco di trompe l’oeil per passare poi in varie stanze fra cui la Camera da letto della Regina Hedvig Eleonora e la fornita Biblioteca della Regina Lovisa Ulrika.
Dalle finestre si gode il panorama sul Parco, che visitiamo ovviamente appena usciti dal Castello: seppure non vastissimo, i suoi giardini sono ben curati e ne approfittiamo per percorrerlo in tutta la sua lunghezza e giungere al CHINO SLOTT (Padiglione Cinese), edificio che racchiude una raccolta di cineserie tanto in voga nel XVIII secolo.
Trascorsa così questa prima mattinata, ritorniamo di nuovo a Stoccolma celermente (i mezzi di trasporto sono favolosi ed abbiamo impiegato 40 minuti per raggiungere il T-Centralen dal castello!) e dalla Sergels Torg prendiamo il bus 47 diretti a Djurgarden, raggiunto in pochissimo tempo: la fermata è davanti il NORDISKA MUSEET (edificio rinascimentale sede di testimonianze sulla vita svedese nei secoli) ma la nostra meta finale è alle sue spalle ossia il VASA MUSEET.
Questo anonimo edificio moderno racchiude una delle chicche storiche più importanti per la Svezia e per l’Europa: il vascello da guerra Vasa, affondato subito dopo il suo varo e recuperato con un certosino lavoro a metà del secolo scorso.
La sua ricostruzione è potuta avvenire grazie alla preservazione nell’acqua dolce del lago Malaren e ciò ha fatto si che giungesse a noi un importante reperto dell’età gustaviana (siamo intorno alla fine del 1600).
Per avere notizie più approfondite meglio leggere il sito www.Vasamuseet.Se però posso dire che la visita interna è veramente interessante: la nave troneggia nello spazio appositamente costruito e all’intorno sono stati creati una serie di esposizioni a percorso dove si illustrano la vita durante quel periodo nonché gli eventi che han portato all’affondamento della nave (errori di costruzione in primis).
La visita dura come minimo un paio d’ore ma ne vale la pena, a mio giudizio.
Fuori dal Vasa Museet troviamo il pomeriggio ancora bello soleggiato così ritorniamo verso il centro e ci fermiamo a Nybroplan per un breve ristoro e per ammirare la bella facciata in Judenstil del KUNGLINGA DRAMATISKA TEATERN (Teatro d’Arte Drammatica) poi ci incamminiamo lungo l’ex porto di Stoccolma fino al ponte d’ingresso per l’isola di Skeppsholmen che percorriamo ammirando il panorama sulle isole dirimpettaie: i palazzi della Città Vecchia e delle altre isole di affacciano davanti a noi regalandoci un bellissimo colpo d’occhio.
Effettuiamo quindi il periplo dell’isola incontrando così prima il complesso del KUNGLIGA KONSTHOGSKOLAN (Collegio Reale di Belle Arti) poi, al centro, il MODERNA MUSEET (Museo d’Arte Moderna) e il simpatico e colorato PARADISO, gruppo scultoreo d’avanguardia (una gallina colorata?!?) ed infine la SKEPPSHOLMEN KYRKA (Chiesa di Skeppsholmen), uno degli esempi di stile Impero della città: siamo così al punto di partenza davanti al ponte e ritorniamo a ritroso passando davanti al NATIONAL MUSEET (Museo Nazionale) e ai bei palazzi lungo la passeggiata fino a KUNGSTRADGARDEN (Giardini del Re), di sicuro una delle più scenografiche piazze di Stoccolma.
Qui ne approfittiamo di una panchina libera per accomodarci e goderci con calma e da seduti il vasto spiazzo, considerato uno dei ritrovi abituali degli abitanti: la STATUA di Carlo XIII si erge nel centro, attorniata da giardini e fontane (quella in bronzo detta di Marlin è la più bella) mentre ai lati della piazza una serie di palazzi d’epoca abbelliscono la visione e si sposano bene con la presenza della JACOB KYRKA (Chiesa di Giacobbe), dai mattoni rossi e dal tetto verde chiaro.
Il ritorno in albergo avviene attraversando la City che oggi brulica di gente intenta a far shopping o a passeggiare o semplicemente seduta ai tavoli di bar e locali.
La serata trascorre tranquilla e al mattino di Domenica lasciamo le valige nella hall dell’albergo e ci dedichiamo alle ultime visite.
Passiamo (siamo di strada) velocemente al Cityterminalen per verificare l’orario di partenza dell’autobus e poi, tramite passaggi e ponti, raggiungiamo lo STADSHUSET (Municipio), uno dei più begli esempi di arte civica d’Europa: il palazzo è molto grande e al suo interno si tiene l’annuale cerimonia della consegna dei Premi Nobel.
Ora che abbiamo ancora qualche oretta a disposizione, ci dedichiamo allo shopping o al noising, percorrendo la zona commerciale: seppur Domenica, i negozi e i centri commerciali sono aperti (non so se in concomitanza con la chiusura del 1° Maggio, festa nazionale anche qui) quindi, per chi fosse interessato, le vie dello shopping sono la Drottningholmgatan, la Sveavagen, il Sergels Torg, le strade intorno Hotorget e Hamngatan (queste per gli acquisti più giovanili ed economici) mentre la zona chic è sulla Jarl Birgen gatan. Bisogna anche contare Gamla Stan per i negozi di souvenirs ma vi ho visto anche interessanti esposizioni di design in quanto gli svedesi sono molto rinomati per le loro lavorazioni d’artigianato e di materiali come il vetro.
Di grandi centri commerciali ce ne sono a iosa ma io suggerisco una visita sia a NK (il cui orologio girevole è visibile la notte dappertutto) sulla Hamngatan sia da Ahlen City o da Souk al Sergels Torg dove ho visto manufatti molto ma molto carini e per niente costosi.
E visto che qui la moda è abbastanza seguita, si può fare un salto ai tanti negozi H&M o di Dressman, giusto per vedere se hanno qualche novità in anteprima (H&M ha anche un negozio a Milano).
Se poi vien fame e ci si vuol ristorare durante le visite, a Stoccolma abbondano moltissimi locali di vario genere, fra cui anche molti ritrovi italiani, e per tutte le tasche e se le brevi soste per spuntini sono state fatte senza alcuna meta, di sera (per effetto del troppo camminare forse) ci siamo concessi una cena abbondante e siamo diventati clienti de Il Giardino, ristorante italiano sulla Herkulesgatan, traversa della Drottinigholmgatan: il cibo è molto buono (hanno un forno a legna per le pizze, vera rarità), i prezzi abbordabili e il personale (siculo) simpatico e cordiale e consiglio di chiedere il pane della casa, accompagnato da paté d’olive e ottimo con le insalate.
E per chi invece vuole concedersi una dolce delizia o approfitta delle tante konditorei presenti oppure consiglio due indirizzi da sballo: il primo l’ho accennato già prima ed è Choklatkoppen allo Stortorget (la sua cioccolata è semplicemente sublime) mentre il secondo è adatto soprattutto la mattina per la prima colazione (ma va bene anche in qualsiasi momento) ed è Muffin Bakery sulla Drottningholmgatan angolo Barnhusgatan (i suoi muffin sono squisite bombe caloriche da accompagnare con l’ottimo caffè). Beh, è ora di ritornare e quindi si passa a ritirare le valige e poi di corsa al Cityterminalen, pieno di gente che si affretta per i rientri: gli autobus della Flybussarna partono dal gate 24 ed il nostro è stracolmo (bisogna mettersi in fila ed aspettare il primo libero) però nel giro di poco più di un’ora ed attraversando i verdi campi svedesi, ci lascia a Stavska giusto in tempo per il celere check-in e per un caffè.
Questo ponte volge al termine e dall’alto dell’aereo ammiriamo la pianura svedese illuminata dal sole e quando arriviamo sul mar Baltico, ci rendiamo conto che la breve vacanza è finita.
Adjö så länge, Stockholm.