Il meraviglioso Egitto dei Faraoni
Ho prenotato la Crociera con clictravel (molto facile la prenotazione, il pagamento e ho risparmiato rispetto al prezzo che mi aveva fatto l’agenzia) e… Pronti alla partenza dal 9 al 16 marzo.
L’albergo in cui abbiamo alloggiato è il Piramysa, molto lussuoso, ma sinceramente siamo rimasti delusi dal cibo, troppo ripetitivo e speziato, (il sapore è lo stesso per tutti i tipi di carne), degni di nota , invece, i dolci tanti e buonissimi mentre sulla motonave (Coral II, discreta come quasi tutte quelle che abbiamo incontrato) abbiamo mangiato molto bene e di tutto, la guida ci ha rassicurati sul cibo molto controllato, infatti nessuno è stato male e le precauzioni adottate sono state solo quelle di bere acqua in bottiglia, per il resto nessuna rinuncia.
Lunedì 9 marzo.
Finalmente è arrivato il grande giorno, partiamo da Piacenza alle 6.30 alla volta dell’aeroporto di Orio al Serio, una breve sosta all’autogrill e raggiungiamo il parcheggio, lasciata l’auto la navetta ci porta davanti all’ingresso. Dopo il check in di rito ci imbarchiamo sull’air Memphis, volo tranquillo e atterraggio puntuale al Cairo. Subito un’assistente del Turchese ci raduna e ci spiega cosa dobbiamo fare per il visto, dopo di che veniamo divisi in 4 gruppi e ci fanno salire sui bus che ci porteranno all’hotel. Noi veniamo assegnati al pullman n. 3, quando tutti ci siamo seduti, quella che sarà la nostra guida si presenta ma appena ha detto di chiamarsi Osama si sente un brusio generale, subito dimostra una grande simpatia scherzando sul suo nome e dicendo di non preoccuparci, lui è una persona molto tranquilla e comunque i turisti reagiscono sempre come noi, ormai si è abituato. Arrivati in hotel ci assegnano la camera, una doccia rilassante, un po’ di riposo e poi ci troviamo nella hall per definire l’acquisto delle escursioni facoltative e per decidere l’orario di partenza per la mattina successiva. Dopo la cena, dove ho sofferto molto freddo a causa dell’aria condizionata eccessivamente alta, andiamo a letto presto, siamo pronti per iniziare la nostra avventura.
Martedì 10 marzo.
Sveglia “dolce” alle 06.45 e partenza un’ora dopo per il tour alla città del Cairo: visita alla cittadella con la Moschea del Saladino e sosta al mercato di Khan el Khalili, rigorosamente scortati da una guardia armata anche a causa del recente attentato e, dopo pranzo, visita al bellissimo Museo egizio. Abbiamo passato li 3 ore senza nemmeno rendercene conto e vedendone comunque solo una piccola parte (il tesoro di Tutankamon è di una meraviglia assoluta) Mercoledì 11 marzo.
Partenza alle 7.30 per le Piramidi di Giza ed alla Sfinge; la nostra guida Osama, ci propone di entrare in una piramide più piccola e poco visitata anziché a quelle di Cheope o Chefren (tanto l’interno è uguale per tutte) e così facendo ci avrebbe fatto fare la visita al contrario (partendo cioè dalla Sfinge) evitando la ressa. Accettiamo subito ed arriviamo quindi alla Sfinge dove ancora non c’è nessuno, dopo la spiegazione e le foto di rito ci porta nella piccola piramide dove entriamo quasi tutti e poi la visita esterna a quelle di Cheope, Chefren e Micerino. Che fascino questi monumenti, il mistero di come siano riusciti a costruirli tanti secoli fa (3000 anni a.C.) ti lascia ammutolito. Prima di pranzo facciamo una sosta alla scuola di papiri, dopo un’interessante spiegazione ne scegliamo uno piccolo con raffigurato il paradiso per mia mamma e per noi l’incoronazione di Ramsers II l’unico monocromatico un po’ diverso dai soliti ma davvero molto bello, e uno più grande con raffigurate le oche di Maidum, riproduzione del quadro visto al museo Egizio che ci ha colpito in modo particolare. Al pomeriggio partenza per Sakkara per ammirare la Piramide a gradoni di Zoser ed il Tempio funerario, proseguimento per Menfi per la visita alla Sfinge di alabastro ed al Colosso di Ramses II.
Giovedì 12 marzo.
Escursione facoltativa alle Piramidi del deserto occidentale di Maidum e Dashour (piramidi nera, rossa e romboidale) entriamo in quella rossa, l’entrata è piccola, bisogna scendere chinati, il caldo è opprimente, c’è una forte puzza di ammoniaca ma che emozione essere li, siamo tutti felici ed estasiati da questa visita. Tra l’altro è un’escursione proposta solo dai Viaggi del Turchese quindi c’eravamo solo noi e qualche privato niente ressa, meglio di così. Per il pranzo andiamo in un albergo/ristorante sul lago (frequentato ai tempi da Churcill) è molto lussuoso e finalmente il cibo, almeno per chi ha scelto il pesce, è un po’ diverso dal solito, buonissima la macedonia molto apprezzata anche perché, fino a quel momento, di frutta ne avevamo vista davvero poca.
Venerdì 13 marzo.
Alle 5.30 tutti in bus per imbarcarci sull’aereo per la visita ai templi di Ramses II e di Nefertari ad Abu Simbel, arrivati in prossimità dei Templi rimaniamo senza fiato per la meraviglia, non ci sono parole per descrivere la maestosità e la bellezza di quel luogo, è quello che mi ha maggiormente emozionata. La nostra guida ci dice che questa volta ci sarà più confusione e dato che tutti cominciano dal tempio di Ramses, ci propone di fare la visita al contrario, ovviamente ascoltiamo il suo consiglio ed anche stavolta vediamo tutto con calma senza fare file. Ripartiamo in pullman per il trasferimento ad Aswan attraverso il deserto, qualcuno diceva che il viaggio sarebbe stato lungo e noioso, niente di più falso, il deserto è affascinante, ed anche dal bus abbiamo visto e fotografato i miraggi, sembrava di vedere immensi laghi con piccoli isolotti al centro che spettacolo! Arrivati ad Assuan ci imbarchiamo sulla motonave e subito a pranzo, dopo un breve riposino si parte per la visita al villaggio nubiano. Trascorriamo una mezz’oretta in barca, il paesaggio che costeggia il Nilo, la vegetazione e gli uccelli che incontriamo sono bellissimi, durante il tragitto diversi bambini con piccole barchette si aggrappano alla nostra e intonano canzoni italiane per farsi dare la mancia, appena raggiunto lo scopo, si staccano per avvicinarsi a quelle successive. Il villaggio ci delude un po’ ci sembra troppo commerciale, ma anche qui compriamo diverse cosucce e cominciamo a pensare di quanto aumenterà alla fine il peso delle nostre valige. Prima di cena facciamo una passeggiata al mercato di Awan, Osama ci aspetta al bar fumando il narghilé noi ci guardiamo un po’ in giro ma i mercanti ti stanno addosso per farti comprare ed alla fine non ti fermi nemmeno a guardare quello che ti servirebbe perché, veramente, non ti danno respiro, altre volte compri qualcosa per sfinimento. Tutti siamo concordi nel pensare che se lasciassero ai turisti il tempo di guardare con calma senza pressioni venderebbero di più, ma la loro cultura e questa e dobbiamo adattarci. Torniamo alla motonave, dopo cena l’animazione propone lo spettacolo nubiano ma non ce la faccio proprio, la giornata è stata lunga e pesante ma sono davvero felice ed appagata, vado a letto presto pensando già a cosa mi aspetta il giorno dopo.
Sabato 14 marzo.
Sveglia alle 5.00 (cominciamo ad abituarci alle levatacce) e partenza alle 6.00, costeggiamo il lago Nasser, ci fermiamo alla diga di Aswan per qualche foto poi ci dirigiamo all’attracco delle barche per la visita al tempio di Philae, è molto bello è stato ricostruito su un’isoletta dopo aver recuperato i pezzi dal fondo del lago. Arriviamo presto ed il freddo è pungente, i soliti “commercianti di strada” ci assalgono per venderci le loro cose, una coppia compra due sciarponi di lana di cammello (??) da 25€ si scende a 5€ , se li mettono sulle spalle per scaldarsi un po’, nel giro di 10 minuti ne compriamo tutti uno, doppio servizio adesso ci scaldiamo poi sarà un regalo per gli amici a casa. Qualcuno chiede ad Osama se ci ha portato li così presto per farci comprare le sciarpe ed avere la percentuale, lui sempre disponibile allo scherzo dice di si, in realtà questo ci ha permesso, anche questa volta, di evitare la confusione, infatti quando noi ce ne andiamo incrociamo la fila di persone che arriva, sono tutte sudate perchè nel frattempo è uscito un bel sole e la temperatura si è alzata. Saliamo in bus ed andiamo a vedere l’obelisco incompiuto; è ancora imprigionato nella cava di granito e la nostra guida ci spiega come venivano estratti ed eretti senza romperli. Facciamo una sosta di circa un’ora presso la fabbrica di essenze e profumi, la spiegazione è interessante, ma i prezzi sono un po’ alti e a noi non interessano quindi non compriamo niente; saliamo sulla barca e in poco tempo arriviamo al Giardino Botanico, molto bello, siamo tutti un po’ stanchi, non ascoltiamo molto la guida ma facciamo una passeggiata rilassante fra piante e uccellini, poi ci dirigiamo alla motonave per il pranzo. Dopo il solito riposino in cabina andiamo al Tempio di Kom Ombo, molto bello come tutti quelli che abbiamo visitato, in particolare ci hanno colpito alcuni geroglifici raffiguranti gli strumenti che venivano utilizzati per le operazioni chirurgiche. Al ritorno in motonave facciamo diverse foto al tramonto, veramente spettacolari, e, dopo cena ci prepariamo per la festa egiziana, diversi di noi sono vestiti con abiti tipici egiziani, foto con il gruppo, ballo con ilnostro grande Osama e dopo alcuni giochi proposti dall’animazione tutti a letto.
Domenica 15 marzo.
Dopo una notte di navigazione (alcuni si sono alzati per il passaggio alla chiusa di Esna) siamo arrivati a Luxor, tanto per cambiare sveglia alle 5.00, sarà l’ultimo, intensissimo giorno in questo splendido Paese. Dopo la sosta ai colossi di Memnon per le foto di rito, cominciamo il tour alla Valle delle Regine (come al solito facciamo il contrario di tutti gli altri per non avere file eccessive) ci colpisce in particolare una tomba destinata ad una regina (non mi ricordo più quale fosse) che ha lasciato al figlio deceduto in tenera età. Subito dopo arriviamo al tempio della regina Hatshepsut, moglie del Faraone Thutmosi, raggiungiamo il luogo con un trenino elettrico, sinceramente questo Tempio mi ha colpito più esternamente che all’interno, un po’ di tempo libero e poi tutti sul bus per raggiungere la Valle dei Re. Anche qui facciamo un pezzo col trenino, il paesaggio è favoloso, sembra di essere nel Gran Canyon e di sicuro non si riescono ad immaginare le meraviglie che si celano all’interno delle tombe, col biglietto d’entrata se ne possono visitare 3, il tempo limitato non ne permette altre ed è un vero peccato, varrebbe la pena vederle tutte. Pensiamo già di tornare in Egitto in futuro, magari sul mar rosso e fare un’escursione a Luxor per vedere ancora qualcosa di questa bellissima Valle. Dopo pranzo visita ai templi di Karnak e di Luxor. Quello di Karnak è il più grande d’Egitto, la folla è enorme, Osama riesce comunque a fermarsi sempre dove c’è meno confusione, il tempio è davvero imponente, ricco di gigantesche colonne dove c’è ancora traccia dell’antico colore, successivamente su un libro vediamo in che stato erano quando sono state ritrovate e ci rendiamo conto di quanto siano state rovinate dal tempo da quando sono state scoperte. Saliamo sul bus per l’ultima visita, quella al Tempio di Luxor, anche questo è veramente impressionante, ai lati dell’ingresso ci sono due enormi statue di Ramses II seduto sul trono, la cosa che mi ha impressionato di più è il lungo viale di sfingi con la testa di ariete che lo collegava al Tempio di Karnak. Torniamo alla motonave felici ma con un po’ di malinconia, la giornata volge al temine e pensiamo che questa splendida vacanza sta per finire. A cena la nostra guida passa di tavolo in tavolo a salutare i componenti del gruppo, noi lo acclamiamo ad alta voce (non è la prima volta durante il viaggio) e quando comincia ad emozionarsi ci lascia.
Lunedì 16 marzo.
Sveglia alle 2.15, un’ora dopo siamo sul bus per prendere l’aereo che parte alle 6, all’aeroporto di Luxor c’è il tempo per gli ultimi acquisti, si trova di tutto a prezzi ragionevoli. Siamo tutti assonnati e pensierosi, questa vacanza ci ha lasciato davvero un bel ricordo, atterriamo a Bergamo il clima è clemente si sente la primavera, si ricomincia la vita di tutti i giorni, ma ci sentiamo arricchiti di qualcosa in più.
Mi sento di spendere due parole di ringraziamento per la nostra guida, Osama, preparatissimo, disponibile, con una grande capacità a trattare con la gente e molto simpatico; l’Egitto è un Paese meraviglioso, affascinante se a questo si aggiunge un gruppo unito e simpatico ed una guida fantastica ecco che la vacanza diventa indimenticabile.
Che altro dire, per quanto mi riguarda la crociera sul Nilo è un viaggio che va fatto almeno una volta nella vita, vedi cose stupende che ti rimangono non solo nella mente, ma anche nel cuore.
Consiglio a tutti questo T.O. Che già da catalogo ha un ottimo rapporto qualità/prezzo e se poi avete la possibilità di fare il last minute 2 x 1 il risparmio in alcuni periodi può diventare veramente notevole (non fatevi spaventare dalle tante escursioni escluse dal programma, infatti acquistando il pacchetto convenienza con 240€ a testa, avrete comprese anche le escursioni facoltative del classico programma “B”). Ciao a tutti e buon viaggio.