Florida – on the road con prole

9/6 : Partenza da Firenze a Miami via Parigi. Abbiamo perso una valigia, o meglio la valigia viaggiava in ritardo. Le peggiori previsioni di Pierluigi si sono avverate. All’autonoleggio ci hanno rifilato un’auto più grande, poi abbiamo scoperto che quella che avevamo prenotato dall’Italia non era disponibile. Attenzione contrattate sempre e...
Scritto da: sabiki
florida - on the road con prole
Partenza il: 09/06/2008
Ritorno il: 28/06/2008
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 3500 €
Ascolta i podcast
 
9/6 : Partenza da Firenze a Miami via Parigi. Abbiamo perso una valigia, o meglio la valigia viaggiava in ritardo. Le peggiori previsioni di Pierluigi si sono avverate. All’autonoleggio ci hanno rifilato un’auto più grande, poi abbiamo scoperto che quella che avevamo prenotato dall’Italia non era disponibile. Attenzione contrattate sempre e “tenete duro”. Ci fermiamo ad un La Quinta vicino all’aeroporto prenotato dall’Italia. Tiriamo tardi e alle 20.30 siamo a letto. 10/6: Sveglia all’alba. Il Jet Lag ha colpito Irene. Partenza alle 7.30 per le Keys. Prima tappa Marathon, al Dolphin research center, quello di Flipper. Abbiamo visto i delfini molto molto vicini e ci siamo appassionati per le loro evoluzioni e le loro storie. Pranzo da Herbies, che si è rivelato essere il miglior posto per il pesce fritto di tutto il viaggio. Nel pomeriggio partenza per Key West dove avevamo prenotato un hotel per due notti (Holidays INN) e vista la vicenda della valigia è stato un vero colpo di genio, un breve tuffo in piscina poi via per le strade di Key West a passeggio. Cena da Pepe’s ma avendo fatto un’abbondante merenda non è stata molto apprezzata. 11/6: Giornata di puro relax a Bahia Honda, con il nostro primo di una lunga serie di pranzi a sacco. Mare stupendo specialmente quando usciva il sole, che assieme al venticello ci ha cotti come dei bei peperoni. Per la cena abbiamo trovato un bar sulla Marina Nuova con tipica orchestrina di americani dilettanti, simili a dei bikers, che suonavano un bel rock! 12/6 Via verso le Everglades. Prima tappa verso la “Alligator farms” con tanto di gator fooding, a base di grossi topi bianchi, gita in overcraft con pilota pazzo e lotta con i coccodrilli, oltre a questo Irene ha toccato un baby gator e Pierluigi si è avvicinato ad un grosso pitone albino. Poi entrati finalmente nel parco, abbiamo fatto il nostro primo trail ed anche se sotto la pioggia siamo risuciti a vedere alligatori e cuccioli di alligatori, oltre a tartarughe e uccelli vari. Poi via verso Everglades City 13/6 Everglades City: per prima cosa un bel tour per le 10 thousend Island, isolette per lo più disabitate all’interno del parco sul golfo del Messico , bellissime mangrovie uccelli e pesci. Abbiamo provato a vedere se avvistavamo i lamantini, ma sfortunatamente non li abbiamo visti. Nel pomeriggio, prima che iniziasse a piovere, siamo andati a Big Cypress, altro ingresso del parco, dove abbiamo avvistato alligatori, iguane, papere, pesci blu e uccelli. Everglades City rimarrà sempre nel cuore di Irene per due cose particolari: la prima è la differenza tra un alligatore ed un coccodrillo (se non la sapete, indagate), la seconda per la miglio torta al cioccolato che abbiamo mai mangiato: Extreme choccolate cake è diventata il nostro termine di paragone quano mangiamo una torta al cioccolato. 14/6 Naples: spiagge bellissime con un meraviglioso pontile e tantissime conchiglie. Irene è un pesce e toglierla dall’acqua comincia a diventare problematico. Qui a Naples comincia la ricerca che ci accompagnerà per il resto della nostra vacanza: dobbiamo trovare assolutamente il sand dollar. Dopo pranzo puntiamo verso nord, in direzione di Fort Mayers tappa per le nostre escursioni nel golfo del Messico. Troviamo un piccolo motel sulla spiaggia nel bel mezzo del wee-end, il tempo non promette bene. La notte passa nel caos di musica e birra.

15/6 Fort Mayers: sveglia presto e partenza per Sanibel, l’isola è bella e molto “ricca”; fatichiamo a trovare un parcheggio che non sia per residenti (anche stagionali). La spiaggia dove riusciamo ad accedere pullula di conchiglie e ne raccogliamo un bel sacchetto, che andrà a contribuire il nostro extra sul bagaglio in uscita, niente però in confronto a quelle che siamo riusciti a sbirciare fermandoci davanti ad una spiaggia privata. Irene comincia qui la sua ricerca del Sand Dollar, una conchiglia non protetta ma particolarmente difficile da trovare. Nel pomeriggio torniamo sulla terra ferma ed andiamo a Loves Key, parco marino dove scorgiamo in un canale delle piccole razze e degli aironi con il becco a spatola, oltre ad un serpentello nero che incute un po’ di paura. Anche qui proseguiamo con la nostra infruttuosa ricerca del Sand Dollar.

16/6: Orlando. Il nostro programma iniziale prevedeva una sosta a Venice per esplorare la zona di Sarasota, ma appena finito di fare un bagno a Manatea Beach è scoppiato un fortissimo temporale, al che abbiamo deciso di anticipare la tappa ad Orlando. Qui siamo riusciti a trovare un carinissimo motel pulito alla bell cifra di 28$ a notte tasse comprese!.

17-18-19 : Orlando : finalmente nel modo della fantasia. La cosa più bella di queste tre giornate è il volto di Irene, non l’avevo mai vista così felice. 8 anni è l’età perfetta per poter godere appieno le attrazioni che offre Orlando. Devo ammettere che anch’io davanti alla parata del Magic Kingdom mi sono quasi commossa. Un’unica notazione: se andate al Sea Word per vedere Shamu evitate di essere nella splash area con la macchina fotografica!.

20/6 St Augustine: prima deviazione Mount Dora, graziosa cittadina in stile vittoriano su di un lago: non sembra di essere in America. St Augustine vanta il primato di città più antica di America e sembra una tipica cittadina coloniale che abbiamo visitato in Messico, nel complesso vale la visita. Ci sono bellissimi negozi di cioccolato dove il solo annusare l’aria costa 1 cent, come ci ha fatto notare un turista inglese. Alberghi carissimi pertanto fuga. Nel pomeriggio partenza verso sud e bagno a Flagar Beach e primo approccio all’Atlantico. Commento di Irene: l’acqua è un po’ fresca!. N.B. Aveva le labbra blu. 21/6 Daytona Beach : allungati al sole su queste spiagge dove possono transitare anche le macchine. Infatti ad una certa ora la Beach Patrol ha aperto le corsie sulla spiaggia e via le macchine che sfrecciavano sulla spiaggia a ben 15 km/h. Nel pomeriggio abbiamo avuto il nostro primo incontro con le piogge tropicali tipiche dell’estate in Florida.

22/6 Cocoa Beach e Kennedy space center. Visita al centro dove partono gli shuttle. Il centro è su di un isola con un parco naturale stupendo dove vivono aquile, falchi, coccodrilli eccetera. Il tour è stato molto interessante e molto “we are proud to be american”. Abbiamo fatto anche la simulazione di un lancio con lo shuttle, con il quale siamo tornati a casa in 8 minuti!. Usciti siamo andati sull’isola di Mariott all’interno della riserva, molto attenti a non calpestare nidi di tartarughe. 23/6 Nuovamente in viaggio, questa volta verso Miami, le prime fermate sono sulla tresure coast per visitare uan aio di parchi costieri. Il primo è quello del Sebastian Inlett State Park dove facciamo incontri con uccelli, pesci ecc. La spiaggia è molto bella e fine. Nel pomeriggio un altro diluvio ci fa trovare un albergo zona, a Stuart e la sera visitiamo questa graziosa città con le case di legno colorato 24/6 altro parco costiero: MaArthur Inlett. Siamo vicini a Palm Beach e si vede! La spiaggia ed il parco sono veramente molto belli e molto ben tenuti, la spiaggia è veramente piena di conchiglie. 25/6 Finalmente verso Miami, il motel lo prendiamo fuori precisamente a Hollywood. Nel pomeriggio ancora un diluvio pertanto solo centro commerciale. Dal diario di Irene: Siamo stanti in un centro commerciale enorme e lì ho fatto la mia orsa: ho scelto l’imbottitura, l’ho vestita gli ho dato il nome (Frilli) e l’ho portata a casa.

26/6: sveglia di buon ora e via a South Beach; veramente unica. Colori, suoni, architettura veramente unici. Il melting pot in tutte le sue forme. Pomeriggio Little Havana.

27/6: ultimo giorno di mare a Key Biscane, da non crederci, ad un passo da South Beach questo meraviglioso isolotto ti fa credere di essere in un meraviglioso paradiso caraibico. Nel pomeriggio prima a Coral Gable (Venetian Pool) poi a Villa Vizcania per cercare di capire da dove nasce la follia americana in fatto di architettura. 28/6 Rientro in Italia. Per la cronaca abbiamo avuto un ulteriore ritardo con la valigia. E’ stata un’esperienza meravigliosa, fino a questo viaggio avevamo potuto viaggiare con Irene all’estero, in Europa, ma per viaggi brevi o in compagnia di altri bambini. Stavolta abbiamo avuto la conferma che se vengono coinvolti, sia nella preparazione del viaggio sia nel conciliare i nostri interessi con il loro possiamo fare anche viaggi lunghi ed on-the road. Tant’è che il prossimo Luglio gli states ci rivedranno con un viaggio ancora più on the road ed ancora più lungo. Riepilogo Spese : Biglietti Aerei : 1.558€ Assicurazioni: 230 € Auto: 470 € Alberghi + Pasti + benzina + Extra : 160€ al Giorno Totale 5.600€



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche