Budapest mordi e fuggi

Questo viaggio in Ungheria è stato programmato in pochissimo tempo, neanche due mesi, perché sia io che il mio ragazzo avevamo bisogno di staccare un po’ dallo stress quotidiano, e quale migliore antidoto se non un bel viaggio? Così, domenica 22 marzo, alle 4.30 di mattina ci svegliamo, destinazione aeroporto di Fiumicino. Il volo, con la...
Scritto da: Jewel
budapest mordi e fuggi
Partenza il: 22/03/2009
Ritorno il: 25/03/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Questo viaggio in Ungheria è stato programmato in pochissimo tempo, neanche due mesi, perché sia io che il mio ragazzo avevamo bisogno di staccare un po’ dallo stress quotidiano, e quale migliore antidoto se non un bel viaggio? Così, domenica 22 marzo, alle 4.30 di mattina ci svegliamo, destinazione aeroporto di Fiumicino. Il volo, con la Malev, parte regolarmente alle 9.55, e prima delle 12 siamo già in Ungheria. Subito dopo aver preso le valigie ci dirigiamo all’uscita, dove prendiamo uno zona taxi che per 4800 huf ci porta al nostro hotel, il Mercure Budapest City Center, in Vaci Utca 20. Dopo aver messo a posto la roba in camera (niente di speciale da segnalare, stesso discorso per l’albergo), ci siamo recati a fare una perlustrazione per Vaci Utca, una via molto affollata e piena di negozi, quasi tutta pedonale, e finiamo in Vorosmarty Ter, una piazza molto grande su cui si affacciano negozi come H & M, Bershka, e la famosa pasticceria Gerbeaud. La piazza è gremita di bancarelle, alcune vendono prodotti di artigianato, altri saponette, altri gioielli, e poi ci sono quelle che vendono cibo locale, che ovviamente proviamo subito, essendo affamati. Prendiamo due spiedini, buonissimi, e in un altro banchetto proviamo un dolce che avevamo visto in mano a diverse persone, un rotolo di pan di spagna caramellato nello zucchero e cosparso con vari liquidi, o cannella, o vaniglia, o polvere di cocco… Veramente buono! Poi con il freddo che fa, serve a scaldarci. Corroborati dal pranzo, ci rechiamo verso il Danubio, e costeggiandolo arriviamo fino al Parlamento, davvero imponente, anche se secondo me dà il suo meglio visto da Buda, presso cui ci fermiamo per un po’, senza comunque entrarci. Poco più avanti, dirimpetto al Parlamento, sorge il Museo Etnografico, e anche a lui scattiamo diverse fotografie. A questo punto ci dirigiamo verso la Cassa di Risparmio della Posta, per dare un’occhiata alla sua facciata, molto bella con le sue mattonelle colorate. Dopo un po’ di cammino ci troviamo davanti alla Basilica di Santo Stefano, e dopo una veloce sosta ci dirigiamo verso il Teatro dell’Opera. Ormai sfiniti dalla camminata e dal vento che non dà tregua, torniamo indietro verso Vaci Utca, e rientriamo in albergo. Una bella doccia, un po’ di riposo, e rieccoci pronti a partire! Usciamo e, dietro consiglio della guida, decidiamo di andare a cena al Fatal, che si trova in Vaci Utca, nella parte dove si trovano tutti i ristoranti. Io prendo un gulyas, il mio ragazzo un piatto di medaglioni di maiale, e arrivano delle porzioni veramente grandi, dopodichè prendiamo pure il dolce, anche quello a prova di robusti appetiti. Il locale è particolarmente affollato, comunque ci servono abbastanza velocemente. Dopo essere tornati in Vorosmarty Ter decidiamo di andare a passare una mezz’oretta al casinò, e ne scegliamo uno, dato che comunque in questa zona ce ne sono molti. Dopo un’oretta torniamo all’albergo e andiamo a nanna.

La mattina seguente, dopo un’abbondante colazione, ci dirigiamo a piedi verso il Ponte delle Catene, che attraversiamo inseguiti da un vento fortissimo, favorito poi dalla presenza del Danubio. Giunti in Roosevelt Ter, un’amara sorpresa: la funicolare per arrivare in cima a Buda è in manutenzione fino a fine aprile, quindi per arrivare fino in cima dobbiamo farci tutta la camminata a piedi. Vabbè, almeno facciamo un po’ di movimento fisico! Raggiunto il castello, passiamo un po’ di tempo lì davanti, poi proseguendo per la Città Vecchia troviamo la Chiesa di Matyas, veramente bellissima, con tutti quei colori. Lì accanto c’è il Bastione dei Pescatori, da cui si gode un’incantevole vista della città. Girovaghiamo un po’ per Uri Utca, la Via dei Signori, finché giungiamo all’entrata del Labirinto del Castello di Buda. Il mio ragazzo vuole entrare, quindi paghiamo l’ingresso e ci avventuriamo nell’oscurità e nell’umidità dei sotterranei. Ad un certo punto c’è anche la possibilità di effettuare un breve tratto del percorso completamente al buio, infatti c’è una parte del Labirinto che non è illuminata. Decisamente d’atmosfera! Dopo essere usciti dal Labirinto torniamo in basso, verso il Ponte delle Catene, ma prima facciamo una tappa davanti alla Chiesa Calvinista. Avendo trovato una fermata della metropolitana, decidiamo di usufruirne per arrivare ai Mercati Generali, che sono veramente grossi e pieni di banchi caratteristici, scattiamo alcune foto e torniamo di nuovo verso il centro. Pranziamo velocemente ad uno dei Mc Donald’s che punteggiano la città, poi riprendiamo la metro e andiamo a visitare la Grande Sinagoga e il Quartiere Ebraico. Dentro la Sinagoga facciamo una visita guidata assieme ad una guida che parla italiano e che ci spiega la storia della comunità e della Chiesa. Ci porta anche a vedere il cimitero, e il giardino in cui si trova l’Albero della Memoris, una scultura a forma di salice piangente in cui ogni componente riporta il nome di una vittima dell’Olocausto del ghetto budapestino. Lì accanto c’è anche un museo che ospita molti oggetti della quotidianità religiosa ebraica.Dopo una breve visita al Quartiere Ebraico, riprendiamo la metro e andiamo a fare una girata al West End City Center, il più grosso centro commerciale dell’Europa centrale, ed in effetti è un luogo enorme, per cui diamo un’occhiata velocissima e poi andiamo via, direzione Vorosmarty Ter, dove andiamo a fare merenda da Gerbeaud. Locale d’atmosfera, finemente decorato, dove prendiamo una cioccolata, un caffè e due pezzi di torta. Dopo essere tornati in albergo, la sera decidiamo di andare a cenare in un locale lì vicino, il Sorforras, dove mangiamo una zuppa e un piatto di carne cucinati senza infamia né lode. Dopo cena, breve tappa al casinò, poi tutti a letto.

La mattina dopo ci svegliamo alle 8.30, facciamo colazione e andiamo in Vorosmarty Ter a prendere la metro, che ci porta dritto dritto davanti all’entrata dei bagni Szecheny. Osserviamo un po’ il grosso palazzo dall’esterno, non sapendo se possiamo entrare per dare solo un’occhiata, visto che non vogliamo fare il bagno, poi entriamo dentro allo Zoo, dove passiamo tutta la mattinata, visto che è molto grande. Ci sono poche persone, quindi gli animali sono tutti per noi. Restiamo particolarmente colpiti dalla “libertà” che hanno alcuni animali, come per esempio alcuni tipi di uccelli e di scimmie, che vivono in “palazzine” tutte loro attraverso cui i visitatori possono passare liberamente, rischiando di vedersi un uccello passare qualche centimetro sopra la loro testa! Dopo essere usciti dallo Zoo camminiamo un po’ per il Parco, facciamo una capatina davanti al Monumento al Millennio, e poi riprendiamo la metro. Tornati in Vaci Utca, facciamo pranzo in un ristorante italiano, dove in preda alla nostalgia culinaria mi prendo una pizza, che divoro praticamente. Dopo pranzo rimaniamo in zona, e visitiamo i tanti negozi e negozietti che circondano Vaci Utca, a caccia degli ultimi souvenir. A cena andiamo in una trattoria, in una zona un po’ lontana dal centro della città, segnalata dalla guida, dove mangiamo bene spendendo veramente un’inezia, anche se il locale e il servizio non sono dei migliori. Dopo la solita visitina al Casinò andiamo a letto presto, pronti per la partenza dell’indomani. In conclusione, Budapest è una bella città, a cui dedicare 3/4 giorni, anche 5 se si ha intenzione di entrare dentro i vari Palazzi e Chiese. I budapestini non mi sono sembrati particolarmente aperti verso gli stranieri, restando comunque sempre cortesi e gentili.



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