Messico On the Road…Seguiteci!
16 novembre 2008 Ci svegliamo alle 7.00 con un vento fortissimo ed un clima tutt’altro che messicano, cerchiamo subito un bancomat (cash machine) da cui prelevare dei pesos per far colazione e prendiamo un autobus per l’ufficio della Hertz. Un consiglio: nel caso in cui decidiate di partire solo con gli euro per poi prelevare sul posto, portatevi comunque dei dollari perché i bancomat, fuori da Cancun e Playa del Carme, sono talmente rari che vi conviene prelevare molto quando possibile e comunque, nella maggior parte degli hotel e dei negozi, si cambiano solo i dollari. Giunti all’ufficio della Hertz (di fronte al Centro Conventional di Cancun), l’impiegato ci dice che non ci sono più auto disponibili e che non sa come aiutarci fino a che, dopo varie telefonate ed una “caliente” discussione, alle 12.00 si materializza magicamente una Athos (in cui 2 valige rigide nel bagagliaio non ci stanno) che ci permette finalmente di iniziare il nostro tour. Chiediamo alla Hertz una guida stradale dello Yucatan…Tavoletta dell’accelleratore schiacciata e…Si parte!!! La nostra prima meta è la città di Chetumal che dista 380km e considerato l’orario e il tempo nuvoloso, preferiamo saltare la visita al sito di Tulum, con la promessa di tornarci al ritorno in una bella giornata di sole ma, presi dal desiderio di “conoscere” finalmente la bellissima foresta tanto vista nelle foto, ci fermiamo subito dopo in un piccolo sito sulla strada (sito di Mujil) in qui sinceramente non ci sono rovine spettacolari, c’è solo un percorso di 20 min. Fra la giungla che conduce fino al mare ed una torre, a metà percorso, che permette di salire di circa 30 metri per vedere l’intera foresta dall’alto…Se avete del tempo fermatevi ma se non ne avete, non vi perdete un gran chè. Proseguiamo il nostro viaggio sulla strada principale che attraversa la foresta, una strada ampia e asfalta ma con innumerevoli topes (dossi), non sempre segnalati, che non consentono di procedere ad alta velocità se non si vuole rischiare di danneggiare l’auto e rischiare di rimanere lì per ore nell’attesa di qualcuno (e vi assicuro che di auto ne passano raramente). A novembre in Messico alle 16.30 diventa buio pertanto, conviene davvero alzarsi presto al mattino per godere il più possibile delle ore di sole anche perché tutte le guide sconsigliano di girare da soli per le strade di notte anche se sinceramente, noi non abbiamo mai percepito alcun segnale di pericolo o paura…Magari è stata fortuna, chissà! 17 novembre 2008 Sveglia alle 06.30, facciamo un’abbondante colazione a Chetumal, in uno dei tanti bar-ristoranti della strada principale di questa città “di passaggio” in cui non c’è alcunché da visitare poiché nata come porta d’accesso in Messico dal Belize e luogo di ristoro per coloro che viaggiano in autobus (qui infatti, vi è la stazione degli autobus EDO). Oggi percorreremo 145 km in direzione Chicannà e lungo il tragitto, percorriamo una stradina laterale sterrata e ci fermiamo al sito di Kounlich, rovine che si diramano in una foresta lucente e con un tempio delle maschere davvero molto suggestivo. Potete addentrarvi in questo bellissimo luogo camminando accanto ad alberi con radici secolari intrecciate ad opera d’arte (indescrivibili, dovete vederle per capire..) ed un tempio delle maschere conservato molto bene…Da non perdere! Quando uscirete da questo sito verso la strada principale, un posto di blocco (ne troverete in prossimità di quasi tutti i siti di una certa importanza per tentare di risolvere i furti) vi farà scendere e perquisirà l’auto ma state tranquilli, perché nonostante la divisa e il mitra che possono risultare abbastanza inquietanti, la maggior parte di loro, scoperta la vostra nazionalità, vi farà allusioni sul calcio e vi lascerà andare. Proseguiamo il nostro viaggio, fermandoci a mangiare in un pulito ed accogliente Ristorante “Mirador” a Xpujil dove, con neanche €10.00 in due, mangiamo tortillas e carne messica accompagnata da cervesa fresca. Dopo 9 km ci fermiamo al sito di Chicannà, piccolo ma molto ben conservato nelle sue decorazioni e nella struttura architettonica (si percepisce ancora il volto del serpente all’ingresso del tempio); un sito questo che richiede circa solo 30-40 min per visitarlo ma che è davvero molto caratteristico. Il nostro hotel è proprio di fronte al sito, Hotel Resort Eco Village, costituito da bellissime casette all’interno della giungla in cui si può trascorrere una tranquilla e romantica serata addormentandosi cullati dai rumori della foresta. Per vostra informazione, questo è inoltre, uno dei pochi hotel che effettuano il cambio dall’euro (1€ = 16.5 pesos).
18 novembre 2008 Ci svegliamo alle 6.30, oggi è una fra le giornate più impegnative del nostro tour perché la destinazione è Palenque che dista 480 km e l’idea di attraversare la frontiera del Chiapas ci mette un po’ in apprensione visto che abbiamo letto su guide e siti che qui i luoghi non sono molto sicuri ed i controlli sono scrupolosi a causa del traffico di droga ma soprattutto di armi utilizzati dal gruppo armato EZLN che nel 1994 hanno occupato diversi luoghi del Chiapas rivendicando al governo libertà, giusta ripartizione delle terre, scuole proprie e assistenza medica. Del Chiapas noi abbiamo visitato solo la città di Palenque situata subito dopo il confine ma nulla ci ha dato la sensazione di essere in un posto pericoloso. Il nostro viaggio è proseguito sereno e tranquillo. I controlli alla frontiera non ci hanno creato alcun problema, la città di Palenque è organizzata (molto di più di altre città dello Yucatan), pulita, molto trafficata ma “vitale”, abbiamo assistito alla maratona cittadina per l’anniversario della rivoluzione messicana, agli angoli ragazzini in bicicletta vendono pannocchie, arance sbucciate, caramelle e noccioline, gli internet cafè sono parecchi come i ristorantini colorati ed accoglienti (molto buono e con personale simpatico quello all’angolo in fondo alla strada principale e di fronte alla piazza) e vi sono parecchie agenzie che organizzano escursioni nella zona. Oltre alla città da visitare c’è il sito archeologico di Palenque riassumibile in una parola: imperdibile! Un’informazione: il sito chiude alle 16.00 e vi è una parte in cui vivono le scimmie urlatrici (emettono un suono davvero sbalorditivo) che chiude alle 15.30 pertanto, attenzione all’orologio. A Palenque abbiamo alloggiato al resort “Chan Khan” a 5min. Dal sito, un “villaggio” completamente nella foresta con casette indipendenti immerse nella natura, il costo è un po’ più caro rispetto agli hotel della zona ma è davvero bellissimo dormire avvolti dal solo rumore della foresta, lo consigliamo proprio! 19 novembre 2008 Prima di partire per la città di Campeche (sul golfo del Messico), decidiamo di allungare la strada di 40 km e di dirigerci alle cascate Misol-Ha, una delle cascate più alte del Chiapas con acqua verde e un paesaggio davvero molto bello. La guida consigliava anche di visitare le cascate di Agua Clara e Azul ma la strada stretta e un po’ disconnessa, ci avrebbe fatto allungare davvero troppo i tempi e quindi abbiamo evitato. Un consiglio: viaggiate sempre con moneta perché le mance sono doverose e la popolazione è molto povera e all’ingresso delle cascate rischiate che non abbiamo da che darvi il resto e di non poter entrare e se volete, portate anche biscotti, cibo o altro da dare ai bimbi stazionati ai topes che, con i loro grandi occhioni, tentano di vendervi arance sbucciate o noccioline… Percorrendo la strada inversa con la quale siamo arrivati e pagando 53 pesos di autostrada (le altre sono tutte free), facciamo 370 km e arriviamo verso sera a Campeche, una cittadina coloniale accogliente e con un centro molto vitale. Alloggiamo all’hotel “Gran Casino” vicino al centro e ceniamo in una via laterale della piazza principale, mangiando in un localino, con soli 2€ circa a testa, dei panini ripieni di ingredienti vari e salsine messicane davvero squisiti.
20 novembre 2008 Abbondante colazione (cake, succo, marmellata e uova) con un prezzo più che onesto, in un ristorante nella 2/3° via sulla sinistra nella piazza principale (con la cattedrale alle spalle) cambiamo i soldi nella banca della piazza 1€ =16,65 pesos (un consiglio: se avete occasione, cambiate sempre nelle banche dove il cambio decisamente conveniente rispetto agli hotel) e si parte con direzione Merida. A circa metà strada, ci fermiamo al sito di Uxmal, uno dei più grandi, meglio tenuti dello Yucatan e anche più “commerciale”: 20 pesos il parcheggio + 105 pesos a testa l’ingresso. Il sito è davvero da vedere, molto bello ed in ottime condizioni, si può anche salire sulla piramide di 35 metri e la vista da lì, toglie davvero il fiato. Dopo la visita di circa 1h e mezza e conclusi i nostri 295 km, arriviamo a Merida, città caotica e piena di smog. Questa città è l’unica che ci ha deluso forse perché descritta da tutti come molto vitale e colorata, a noi invece è sembrata solo caotica e rumorosa (e attenzione noi siamo di Milano quindi in quanto a casino, ne sappiamo qualcosa) e molto turistica. Alcuni consigli: non mangiate al Ristorante nel centro“El fagocinto” perché non si mangia bene ed è piuttosto caro, i parcheggi sono inesistenti quindi evitate di girare e lasciate l’auto in uno dei tanti Estacionamento del centro (buon prezzo) e fate attenzione alle persone che vi avvicinano per accompagnarvi nei negozi “tipicamente Maya” perché sono davvero parecchio insistenti.
21 novembre 2008 Dopo aver visitato le poche attrazioni da vedere della città (palazzo del governo, cattedrale..) che vi richiedono in tutto 2h e mezza circa, partiamo per Chichen Itza ed essendo solo a 120 km, decidiamo di recarci a Valladolid, una piccola cittadina tranquilla e provinciale che abbiamo trovato in completa ricostruzione ed è forse anche per questo, che non ci è sembrata davvero nulla di particolare. Attenzione alla strada perché troverete 2 cartelli indicante la città, uno blu e l’altro bianco, seguite sempre quello bianco che è la tradizionale strada percorsa dai messicani mentre quella blu è una vera “trappola per turisti”, 103 pesos per un paio di km di strada. Da Valladolid ci siamo fermati, sulla strada per Chichen Itza, al Cenote Dzitnup (ci sono le indicazioni sulla strada) e con 25 pesos siamo scesi in questa grotta sotterranea dove è possibile fare un bagno rigenerante e ammirare gli spettacolari giochi di luce creati da una apertura nel soffitto che illumina la fonte sotterranea verde-blu. Fondamentale è recarsi al cenote in un giorno di sole, altrimenti l’effetto visivo è sicuramente meno entusiasmante. Dalla grotta scendono le stalattiti e le radici lunghe parecchi metri dei pioppi secolari sovrastanti…È davvero una sensazione magica!!! Proseguiamo il nostro viaggio in direzione Pistè (frazione di Chichen Itza, a 5 min. Dal sito) dove abbiamo prenotato il nostro hotel “Chichen” che è di fianco ad una stazione di servizio con un market aperto 24/24 ore da cui abbiamo preso provviste per la cena. Appena arrivati in hotel, una doccia veloce e ci rechiamo subito al sito, turistico ma davvero molto bello ed interessante. Il costo è di 20 pesos il parcheggio + 107 pesos l’ingresso, per una visita completa ci vuole almeno 1ora e mezza (chiude alle 16.30) e con lo stesso biglietto si può tornare alla sera per vedere e sentire lo spettacolo di luci che narra la storia dei Maya…Noi eravamo un pò scettici perché temevamo i classici spettacoli turistici ma ci siamo dovuti davvero ricredere…Stare seduti nella foresta, di notte con tutta la via lattea sopra di sé, mentre luci soffuse illuminano e valorizzano queste opere straordinari è davvero uno spettacolo meraviglioso!!!! 22 novembre 2008 Oggi è il nostro ultimo giorno di tour, si parte per Playa del Carme dove lasceremo la nostra auto per una settimana di relax e mare ma prima di arrivare, ci fermiamo al sito di Cobà, con la piramide (un pò in cattive condizioni) più alta dello Yucatan (45 metri). 48 pesos l’ingresso + 40 il parcheggio. Il sito è davvero molto grande (6 km circa), si affittano bici (30 pesos) e risciò (160 pesos per 2 h) . A nostro parere è da visitare se si passa sulla strada ma perdere un giorno per venire a visitarlo non lo consigliamo. Giunti a Playa dopo circa 150 km, lasciamo l’auto e ci dirigiamo con l’autobus al nostro villaggio “Sandos Caracol”. 23-30 novembre 2008 Durante questa settimana ci siamo decisamente rilassati, anche perché dopo aver percorso 2110 km in 7 gg, un po’ di sano e dolce “far nulla” ci voleva. Il nostro villaggio era davvero molto bello, ottimo cibo, 5 ristoranti, terme e Jacuzzi in camera ma spiaggia e mare davvero pessimi ed è per questo che con il bus messo a disposizione del villaggio o in taxi, ci recavamo tutti i giorni a Playa (10-15 min) dove le spiagge ed il mare sono decisamente migliori. La Città è davvero turistica ma vitale, piena di locali, negozi e ristorantini, c’è una bellissima atmosfera di vacanza e dalla strada principale passano i Collectivi (pulmini con 8/10 posti che si fermano sulla strada con un gesto della mano) che con 30 pesos ti portano ovunque. Noi li abbiamo presi per recarci al sito di Tulum (con una spiaggia all’interno imperdibile anzi, la spiaggia ed il mare caraibico davvero più belli che abbia mai visto!!!) e alla spiaggia di Akumal, da cui si può fare tranquillamente snorkeling e vedere murene, aragoste ed altri pesci colorati. Ed ora, eccoci giunti alla fine dei nostri 15gg di vacanza, con negli occhi e nel cuore questo meraviglioso Messico da assaporare in tutte le sue sfumature e da girare in tranquillità, facendo certamente attenzione ma lasciandosi anche rapire dai suoi volti e dal profumo dei suoi colori. Buon Viaggio a Tutti!!!!