Vacanze francesi
Colazioni: succo di frutta + croissantes acquistati nei vari Hypermarché.
Pranzi: al sacco dove capitava.
Cene: ristoranti tipici oppure catene Buffalo Grill e similari. Clima: molto variabile soprattutto in Normandia e in Bretagna. Km Totali: 4300 Ecco le tappe principali del viaggio: 1° giorno: Milano – Albertville Valichiamo il confine al passo del piccolo San Bernardo, per poi scendere verso Bourg St Maurice, un caratteristico borgo nella regione Rodano-Alpi. Proseguiamo verso Albertville (chiamata così dal suo fondatore Carlo Alberto di Savoia) dove arriviamo nel pomeriggio. La città famosa per l’aver ospitato le olimpiadi invernali nel 1992, è caratterizzata dalla vivacità delle vie centrali ricche di negozi, bar, ristoranti e bel centro culturale. I monti fanno da contorno e rendono il panorama molto gradevole. 2° giorno: Albertville – Dijon Proseguiamo verso nord, il paesaggio diventa sempre più dolce, entriamo nella zona del lago di Annency. Incontriamo piccoli borghi, sostiamo a Duingt, classico paesino turistico affacciato sul lago. Proseguiamo attraverso boschi e scollinamenti e ci fermiamo per pranzo a Nantua cittadina sulle rive del lago omonimo. Ripartiamo e il viaggio del pomeriggio ci porta a vedere dei panorami mozzafiato: è tutto un saliscendi tra le montagne e numerosi “point panoramiquès” offrono scorci magnifici. Nel pomeriggio è una piacevole sorpresa la cittadina di Dole; scopriamo che è famosa per aver dati i natali a L. Pasteur. La città è molto caratteristica, è attraversata da una serie di piccoli canali su cui si affacciano balconi e terrazzi ricoperti di fiori. L’aria che si respira è proprio tranquilla e serena. Arriviamo a Dijon la sera e visitiamo il centro, degni di nota sono la cattedrale, il palazzo dei giustizia, la piazza del mercato e i vari palazzi del centro caratterizzati dai tetti colorati che richiamano un po’ lo stile normanno. Una particolarità: per visitare i punti storici della città e i principali monumenti si può seguire un percorso turistico le cui tappe numerate sono indicate da delle borchie d’ottone raffiguranti il simbolo della città: la civetta (chouette). È d’obbligo, prima di iniziare il giro, accarezzare la statua della civetta posta sul lato sinistro della cattedrale, dicono porti fortuna! 3° giorno: Dijon-Chartres Durante questa tappa decidiamo di fare una deviazione verso Nevers per visitare la tomba di Bernadette, il paesaggio di campagna che ci circonda alterna dolci colline a prati dove si trovano tantissime fattorie. Dopo aver pranzato nel parco adiacente alla cappella di Bernadette, proseguiamo e raggiungiamo Chartres nel pomeriggio. La città, con la sua famosissima cattedrale, (una delle più belle e meglio conservate cattedrali gotiche in Francia) è piena di vita, ci sono molti turisti che affollano i bar e i locali all’aperto nelle caratteristiche piazze centrali. La sera lo spettacolo è unico: in tutta la cittadina ci sono proiezioni e giochi di luci e colori che danno vita agli angoli nascosti della città. Il vero spettacolo è però alla Cattedrale la cui facciata viene illuminata a zone per sottolineare i suoi elementi architettonici (rosone centrale, le due guglie il portale) il tutto accompagnato da una musica rilassante che avvolge l’intera piazza. Il momento è veramente suggestivo. L’interno della Cattedrale è altrettanto magnifico, il particolare labirinto circolare nella navata centrale e le più di 150 vetrate coloratissime, che raffigurano sia scene di vita quotidiana sia storie della bibbia, sono le principali bellezze. Per vedere tutte le altre particolarità sono necessarie una buona guida e molto tempo.
4° giorno: Chartres – Rouen La mattina decidiamo di dirigerci a visitare la reggia di Versailles. I giardini sono magnifici e a metà mattinata assistiamo allo spettacolo “Les grandes eaux musicales” dove vengono accese le numerosissime fontane accompagnate dalla musica classica che si diffonde per tutti i giardini. Lo spettacolo più imponente è intorno alla fontana principale, fatta costruire dal Luigi XIII, che raffigura una scena mitologica con gli dei Apollo e Diana. Nei vari giardinetti nascosti dietro le alte siepi la musica cambia e gli spettacoli sono molto suggestivi, da segnalare: il “bosco della sala da ballo”, dove si trova una cascata semi circolare adornata di pietre e conchiglie; il “boschetto delle colonne” con le sue colonne che formano un cerchio e infine la fontana del “Carro di Apollo” la più grande e maestosa. La sera ceniamo e visitiamo Rouen, porto fluviale sviluppato intorno alla Senna. Lo stile architettonico del centro città si avvicina molto a quello tipico normanno con edifici costruiti con le classiche travi a vista. Degni di visita sono la piazza dove fu arsa Giovanna D’Arco, la Torre dell’Orologio e la Cattedrale che alla sera riserba uno spettacolo simile a quello di Chartres: ”La cathédrale de Monet aux Pixels”, in cui viene illuminata con giochi di luci e vengono proiettate immagini ispirate ai quadri di Monet accompagnate da musiche e suoni che rendono lo spettacolo più coinvolgente. 5° giorno: Rouen – Caen La mattina ci dirigiamo verso la foce della Senna, per attraversarla sul Pont de Normandie, il ponte recentemente costruito (1995) e tuttora è il ponte sospeso da cavi più grande in Europa. Nonostante la presenza di molte industrie e porti fluviali, il paesaggio è unico, si riesce a vedere il punto in cui le acque della Senna incontrano il mare. Proseguiamo l’itinerario verso Honfleur, è la prima vera tipica cittadina in stile normanno che incontriamo. Intorno al caratteristico porticciolo si accalcano molti turisti e villeggianti per trovare un posto nei tanti ristorantini all’aperto che offrono una scelta di piatti tipici della regione. Nelle strette vie centrali notiamo la presenza di molte gallerie d’arte, negozi d’espositori e d’artigianato locale. Cattura la nostra attenzione una chiesetta molto bassa completamente di legno e dal campanile che ricorda tempi antichi. Nel pomeriggio il viaggio prosegue seguendo la costa normanna. Attraversiamo una serie di paesini affacciati sulle immense spiagge, arriviamo allo storico Pegasus Bridge, punto critico per lo sbarco in Normandia. Visitiamo le spiagge dello sbarco: Sword Beach, Juno Beach. Ceniamo e visitiamo Caen la sera, da vedere: il castello con vista panoramica sulla città, la cattedrale e il palazzo di giustizia. 6° giorno: Caen – Avranches Continua la visita ai luoghi storico dello sbarco: Gold Beach e le batterie di Arromanches les Bains; Bayeux (Famosa per la cattedrale e l’arazzo). In tarda mattinata giungiamo al cimitero americano a Colleville sur Mer, il cimitero sorge su una collina che sovrasta Omaha Beach, restiamo impressionati dall’ordine della distesa di croci bianche che ricordano i caduti statunitensi, al centro si trova il memoriale, un colonnato semicircolare con i nomi dei dispersi e la mappa con il racconto delle operazioni militari. Proseguiamo poi per Point du Hoc, dove si possono vedere i bunker tedeschi e gli enormi crateri lasciati dai bombardamenti. Nel pomeriggio visitiamo La Cambe dove si trova il cimitero dei caduti tedeschi, qui a differenza di quello americano si rimane colpiti dal numero elevato di croci nere che ricordano i circa 20.000 caduti, l’atmosfera è molto più cupa e abbandonata. Infine, prima di raggiungere Avranches deviamo verso Saint Mere Eglise famosa come luogo del D-Day e per la curiosità del paracadutista dell’Airborne appeso al campanile. 7° giorno: Avranches – St. Malo In mattinata raggiungiamo Mont St Michel, arriviamo prestissimo e visitiamo subito l’abbazia, c’è la bassa marea e l’isola è circondata da una distesa di sabbia. Il tempo non è dei migliori, c’è un forte vento e la temperatura non sale sopra i 16°, nonostante ciò, il panorama che si gode dal punto più alto a cui possiamo accedere è da togliere il fiato. Il tour del monastero illustra le sale principali nelle quali si svolgeva la vita quotidiana dei monaci, ovviamente il giro turistico è molto ridotto rispetto alle dimensioni reali del monastero. Quando usciamo, la via principale è ormai affollata di turisti che riempiono i negozi di souvenir; questa confusione fa si che venga un po’ meno l’incanto dell’isola. Continuiamo il viaggio lungo la costa lasciandoci alle spalle la sagoma di Mont St Michel che si fa sempre più piccola. Prima di arrivare a Saint Malo, ci fermiamo sul P.Te Grouin presso Cancale, la punta occidentale della baia di Mont Saint Michel, lo spettacolo del mare che si infrange sulle alte scogliere è favoloso.
Trascorriamo il tardo pomeriggio e la serata a St. Malo, caratteristica cittadina racchiusa “intra muros”, l’orario ci permette di assistere allo spettacolo dell’arrivo dell’alta marea che va a inondare le spiagge che circondano la cittadina. Ceniamo a base di “moules et frites” in un ristorantino tipico e ci godiamo la città di sera, vivace ma più tranquilla rispetto al pomeriggio (complice forse anche il clima che non è propriamente estivo!).
8° giorno: St. Malo – Lannion La prima tappa del giorno è Cap Fréhel, dove si può ammirare uno dei fari di terra più grandi del mondo. Il faro è situato sulla punta dell’alta scogliera rocciosa da cui si gode di una vista bellissima delle onde che si infrangono sugli scogli. A destra rispetto al faro si può vedere in lontananza Fort La Latte, la torre di guardia medioevale. Proseguiamo sulla costa e dopo aver superato vari piccoli paesi costieri, veniamo attratti dall’indicazione “plage de Napoleon”, la seguiamo e ci ritroviamo su una spiaggia di sabbia fine, racchiusa da un’immensa parete rocciosa che la rende incantevole proteggendola dal vento; pranziamo al sacco godendoci questo scenario. Proseguendo sulla costa incontriamo, un punto panoramico con vista sull’Ile de Bréhat e Port Blanc un porto turistico molto carino. A metà pomeriggio raggiungiamo il punto che più ci ha sorpresi per la sua bellezza: la “côte de granit rose” vicino a Ploumanach. La particolarità di questa costa è il colore tendente al rosa degli scogli. Un percorso turistico permette immergersi in questo paesaggio e di giungere al particolare faro anch’esso costruito con la roccia rosa. Il sentiero rivela insenature e scogliere dalle forme più strane, la vegetazione intorno perlopiù piante di erica e bassi arbusti rende il paesaggio ancora più ricco di colori. Si fondono il bianco delle onde che si infrangono sugli scogli, il rosa di questi e il blu/viola della vegetazione. Trascorriamo la serata a Lannion che si presenta però un po’ addormentata e priva di animazione rispetto alle altre grosse città visitate.
9° giorno: Lannion – Brest Iniziamo la giornata con una passeggiata in un parco “le Domaine du Dourven” seguendo un percorso si arriva agli scogli, il panorama è stupendo si possono vedere in lontananza i paesi costieri con le classiche case bretoni (bianche con i tetti scuri) affacciate sulle spiagge tra le insenature. Complice l’orario mattutino il posto è deserto e possiamo goderci la tranquillità del luogo. In tarda mattinata raggiungiamo Roscoff una vivace cittadina turistica, punto di partenza da cui si può raggiungere l’isola di Batz; una curiosità, per raggiungere l’imbarco del traghetto durante la bassa marea è stato costruito un pontile lungo più di 1 km, che è possibile percorrere per una passeggiata sul mare. Il viaggio ci avvicina sempre di più alla costa oceanica, il paesaggio si fa sempre più frastagliato e la vegetazionge è sempre più bassa. Degni di nota nella parte nord ovest della Bretagna, Finistère, sono i numerosissimi caratteristici fari vicini e lontani che si possono scorgere dalla costa. Durante il pomeriggio arriviamo alla punta più ad ovest della regione affacciata sull’Oceano. Visitiamo la cittadina Le Conquet, molto vivace e animata dai turisti.
Non molto distante c’è uno dei fari più grandi e importanti Saint-Mathieu, punto strategico controllato dalla marina militare. Da questo punto si può vedere in lontananza l’ile d’Ouessant e tutti i suoi fari. In zona possiamo ammirare i resti di una chiesa e un museo in ricordo dei militari caduti in mare. Passiamo la serata a Brest, famosa per la base navale militare, anche qui non troviamo particolare movimento e la città, a parte il castello, non offre bellezze storiche in quanto venne completamente ricostruita dopo la Seconda Guerra Mondiale. 10° giorno: Brest –Rennes La tappa è lunga, durante il viaggio ci fermiamo solo due volte. La prima tappa è Morlaix: è sabato giorno di mercato, il centro è quindi affollato di gente. Caratteristica della città è il viadotto pedonale che la attraversa e da cui si può godere della vista della città dall’alto. La seconda sosta è St. Brieuc anche qui c’è molto movimento per via del mercato, la piazza centrale è piena di bancarelle e fatichiamo un po’ anche a trovare un posto per pranzare. Particolarità di questi mercati è che le signore fanno i loro acquisti usando delle borse di paglia, ce ne sono di tutti i tipi e dimensioni in vendita sulle bancarelle. Nel pomeriggio raggiungiamo Rennes, è una tipica città universitaria piena di giovani, si respira un’aria molto vivace. Le vie centrali sono caratterizzate dallo stile normanno, le costruzioni con le travi a vista ospitano i negozi, i locali e i ristoranti, ceniamo all’interno in uno di questi in una piazzetta molto suggestiva. Visitando la città si possono ammirare gli edifici del parlamento di Bretagna, il municipio, il palazzo di St. Georges sede di un’antica abbazia, l’opera di Rennes, una bella cattedrale e gli antichi palazzi delle vie centrali. 11° giorno: Rennes – Tours Ci dirigiamo verso Le Mans, visitiamo la città che è divisa in due da un fiume, affacciata sulla riva destra si trova la città vecchia sopraelevata rispetto al resto della città, dove c’è una bella cattedrale e le strette vie antiche. Prima di ripartire passeggiamo sul lungo fiume, in tarda mattinata, (per la gioia del mio fidanzato), raggiungiamo l’autodromo dove si svolge la famosa 24ore e visitiamo il museo dell’automobile, dove sono presenti molte delle automobili che hanno fatto la storia della gara. Ripartiamo entrando nella valle della Loira, il paesaggio diventa leggermente collinare. Nel pomeriggio raggiungiamo Blois, una cittadina sorta sulla Loira, il territorio è tutto un saliscendi che degrada verso il fiume. Degni di nota sono il castello, che presenta lo stile tipico della regione e il ponte centrale da cui si può seguire il corso del fiume con lo sguardo. Costeggiamo il lungo fiume verso Tours, da cui si possono vedere i numerosi castelli e le ville che rendono il paesaggio, già bellissimo, unico. Trascorriamo la serata a Tours, la città è tranquilla, da vedere sono i ponti sulla Loira illuminati di blu, la cattedrale, il teatro e il centro storico con i suoi ristorantini e locali. 12° giorno: Tours – Limoges Partiti da Tours l’unica tappa prima di arrivare a Limoges è Poitiers, la città storicamente famosa per la battaglia, a parte un bel centro storico, non presenta particolari attrattività. Al contrario troviamo che Limoges sia molto affascinante, durante l’estate si svolge la “Féerie de porcelaine”, in vari punti della città ci sono mostre, esposizioni e rassegne dedicate alle famosissime porcellane. Visitiamo il municipio in cui è presente un esposizione. La leggenda narra che l’antica città, la cité, sui cui oggi sorge il centro storico di Limoges, sia stata completamente distrutta nel 1370 dal Cavaliere Nero. Oggi si può trovare, oltre all’imponente Cattedrale di Saint-Etienne, un bellissimo parco con un giardino botanico. Un volantino ci invita a recarci nella vicina Aixe, dove è presente una delle più antiche fabbriche di porcellana. Oltre a fare un po’ di shopping dei bellissimi prodotti e possibile fare una visita guidata a “l’usine” dove si può assistere alla spiegazione di come vengono prodotte le porcellane. 13° giorno: Limoges – Lyon Proseguiamo il viaggio ormai quasi sulla via del ritorno. Il paesaggio comincia a salire e a diventare montuoso, entriamo nella zona dei vulcani dove si trova la catena del Puys, con il famosissimo “Puys de Dôme”. I vulcani d’Auvergne rappresentano la zona vulcanica più estesa d’Europa, numerose sono le attrazioni turistiche in questa zona: la funivia da cui si può raggiungere il punto il “Puis de Sancy” punto più alto, il parco tematico “Vulcania” per conoscere l’origine e le caratteristiche dei vulcani e numerose escursioni e passeggiate tra i boschi e i laghi di uno del più grande parchi regionale della Francia. Scendiamo e seguendo le indicazioni per Lione attraversiamo Clermont-Ferrand, dove ci capita di passare di fianco ad uno dei tanti stabilimenti della Michelin, storica industria della città. Sempre lungo la strada ci fermiamo a Thiers, un piccolo paesino famoso per le sue coltellerie, anche qui è l’occasione di fare degli acquisti. Arriviamo a Lione nel pomeriggio restando imbottigliati nel traffico, un po’ a fatica raggiungiamo l’hotel, ceniamo e decidiamo di rimandare la visita della città all’indomani. 14° giorno: Lyon – Annecy Dedichiamo la mattinata alla visita di Lione, il traffico è ancora caotico, ma una volta trovato parcheggio, riusciamo a goderci una passeggiata in centro. La città sorge sull’incrocio di due fiumi il Rodano e la Saone, è quindi possibile passeggiare su entrambe le rive. Nella piazza principale è montata un’immensa ruota panoramica, ma per nostra sfortuna non è aperta, sarebbe stato senza dubbio bellissimo vedere la città dall’alto. Il centro “La vecchia Lione” presenta molti edifici storici dai tratti rinascimentali, tra cui spiccano il palazzo di giustizia, il municipio e gli hotel storici. Da vedere la Cattedrale che sovrasta la città, la cui sagoma è visibile dalla riva della Saone. La città è perlopiù affollata di turisti che si mescolano alle scene di vita quotidiana di una classica città metropolitana. Proseguiamo il viaggio per raggiungere l’ultima tappa Annecy, che risulta essere una piacevole sorpresa che conclude in bellezza il nostro viaggio. La cittadina affacciata sull’omonimo lago, è attraversata da piccoli canali lungo i quali si diramano i vari passaggi pedonali, passeggiando si ha la sensazione di percorrere lunghe balconate protette dal ringhiere. Lungo le vie sono tantissimi i ristoranti e i negozietti che si sviluppano all’aperto. Anche se molto affollata di turisti l’atmosfera che si percepisce è di tranquillità. Il panorama dei monti intorno è stupendo e il lago rende ancora più magica la cittadina. Da vedere la chiesa che sembra costruita tra due canali che termina a punta all’incrocio tra questi e il castello da cui si può godere della vista della città dall’alto. 15° giorno Annecy – Italia A malincuore lasciamo Annency e costeggiando il lago, ripercorriamo la strada a ritroso attraversando il confine sempre dal Piccolo San Bernardo, prima del rientro definitivo a Milano, ci fermiamo a far visita a degli amici a Cogne, così che possiamo assaporare ancora un po’ di paesaggio montano prima che la vacanza sia veramente terminata.