Corsica: jamais soumise
La nave da Livorno a Bastia l’abbiamo prenotata verso fine aprile, approfittando della tariffa a 1€ sia per l’andata che per il ritorno.
L’idea iniziale era passare la prima settimana in un campeggio nel sud, e per la seconda andare nella zona di Calvì e Isola Rossa, passando per Corte, l’antica capitale corsa.
In realtà ci siamo innamorati di quel mare cristallino e di quelle spiagge da sogno, che abbiamo deciso di rimandare la visita alla parte nord dell’isola alla prossima vacanza! Così abbiamo avuto tutto il tempo per girare la zona tra Porto Vecchio e Bonifacio, oltre al sito preistorico di Filitosa, posto che abbiamo visitato il primo giorno.
E’ molto interessante pensare a cosa erano in grado di costruire nel 6.000 avanti Cristo e di come si siano mantenute queste strutture e i megaliti lavorati con tratti umani che venivano utilizzati per le sepolture. L’ingresso a questo sito che è di proprietà di un privato costa 6€.
Tornando al nostro campeggio Campo di Liccia, situato sulla strada principale a due minuti da Bonifacio, ci siamo fermati sulla spiaggia di Porto Pollo: un bel golfo con acqua cristallina, con il grosso neo di essere però invasa dalle barche.
Nei giorni successivi ci siamo dedicati completamente al mare e al sole visitando vare spiagge, che ci sono rimaste nel cuore.
La spiaggia che ci è piaciuta maggiormente è Santa Giulia: l’accesso è molto facile, vi è una deviazione bene indicata sulla strada principale (n. 198), subito a destra della strada di accesso c’è un parcheggio gratuito, che si riempie piuttosto presto la mattina, più avanti ce n’è un altro, più grande, a pagamento.
La spiaggia è molto grande, di sabbia bianca, con l’acqua bassa per molti metri, ideale per i bambini, e una laguna retrostante nei pressi della quale si possono trovare molte conchiglie.
Abbiamo scoperto che la Palombaggia non è una sola spiaggia, ma un tratto di costa formato da diverse insenature che hanno diversi nomi: possiamo dire che la spiaggia definita “Palombaggia”, da cui si accede da una strada litoranea che si imbocca a sud di Porto Vecchio è, per le aspettative che si hanno dai racconti di chi ci è stato, in realtà deludente perché troppo caotica; noi l’abbiamo trovata anche piena di catrame. L’accesso comunque è molto facile e il parcheggio è a pagamento.
Ci siamo stati solo una volta, e abbiamo trovato vicino a questa spiaggia altri due posto degni di nota: Tamaricciu e Acciaju, anche queste due fanno parte della Palombaggia.
Tamaricciu è la spiaggia in cui si trova il pino più fotografato della Corsica: si trova infatti in uno spiazzo tondo proteso nel mare.
Il parcheggio è gratuito lungo la strada e vi si accede tramite una lunga discesa, che è faticosa, ma ripaga con una splendida visuale della costa corsa e delle Isole Cerbicales.
Acciaju è la continuazione di Tamaricciu, è molto tranquilla, essendo principalmente la spiaggia antistante al campeggio omonimo. Anche qui il parcheggio è gratuito lungo strada, ma alla spiaggia si arriva con molta facilità per una strada asfaltata.
Un’altra spiaggia che merita una visita è Rondinara: è subito a sud di Santa Giulia e vi si accede dopo una lunga e tortuosa discesa in auto, e poi si trova direttamente sulla strada, con parcheggio a pagamento.
Facciamo però presente il fatto che i parcheggi a pagamento di cui parliamo hanno una tariffa giornaliera che si aggira tra i 4 ed i 5€, niente di spaventoso quindi.
Facendo una passeggiata per la spiaggia abbiamo scoperto con grande sorpresa che all’estremità della spiaggia vi è una laguna, e in quel tratto vi sta spaparanzato un gruppo di mucche con tanto di toro di guardia! Una spiaggia che invece non consigliamo di provare è quella di Sant’Amanza, che sembra un punto di partenza per le barche e che ci è risultata squallida.
Per alcuni giorni ci siamo dedicati all’esplorazione della zona dello sperone che si trova tra il golfo di Sant’Amanza e Punta Sperone di fronte all’Isola Piana e alle Isole Lavezzi.
Sono tre spiagge che vanno guadagnate, la cui fatica è però ben ripagata soprattutto per le due più luntane.
La più facile di accesso è Piantarella, da cui si arriva percorrendo da Bonifacio un bel tratto seguendo le indicazioni per Golf Sperone. Il parcheggio è gratuito lungo strada e si arriva alla spiaggia percorrendo un sentierino scoglioso a ridosso di una parete rocciosa: consigliamo di portare scarpe da ginnastica o sandali comodi.. Con le mie ciabattine infradito ho trovato un po’ di difficoltà.
Ci si trova di fronte all’Isola Piana, a cui si può arrivare a piedi, a causa della secca di fronte alla spiaggia. L’unico inconveniente è il continuo passaggio di windsurf, dato che la zona è ad esso favorevole.
Proseguendo per la spiaggia, seguendo il sentiero litoraneo che comincia alla fine di Piantarella, dopo 15/20 minuti si accede ad una piccola insenatura: è Petit Sperone, un paradiso riparato con un magnifico fondale.
Per chi avesse voglia di proseguire il cammino può continuare attraversando Petit Sperone e risalendo sul sentiero attraversare per altri 20 minuti i campi da golf di Sperone, per accedere alla più bella spiaggia tra quelle da noi visitate: Grand Sperone.
E’ una lunga e faticosa camminata, ma la spiaggia è poco affollata, si vedono i campi da golf a strapiombo sul mare e c’è una magnifica visuale sulle isole Lavezzi, per non parlare del fondale, perfetto per lo snorkeling.
Se avete un giorno intero da dedicare a una bella gita e non soffrite il mal di mare consigliamo una visita alle Isole Lavezzi.
Il servizio di barche parte a scaglioni di mezz’ora da Bonifacio a partire dalle 9: vi portano sull’isola navigando lungo costa per mezz’ora. Per tornare troverete una barca ogni mezz’ora fino alle 18.30, e in un’ora vi riporta a Bonifacio, percorrendo le meravigliose falesie.
Il costo A/R è di circa 15/20€ a persona e il biglietto si acquista nei baracchini lungo il porto di Bonifacio; si usufruisce di uno sconto acquistando in anticipo (la sera prima per esempio).
Per passare le serate consigliamo una passeggiata a Bonifacio o a Porto Vecchio.
Nel primo c’è un bel porticciolo con vari ristoranti e negozi di souvenir, ma la cosa più bella è affrontare la lunga e ripida scalinata che porta nella parte alta del paese, piena di storia, tentativi di conquista e voglia di indipendenza, e da cui si gode di una magnifica visuale: da una parte il porto in basso da cui siete partiti, dall’altra, oltre il mare, la Sardegna! A Porto Vecchio consigliamo la passeggiata nel paese, non sul porto, che a nostro avviso non ha granché da offrire.
Che terra è la Corsica, piena zeppa di storia e di uno spirito di indipendenza che non ha mai lasciato gli isolani e che si fa sentire ancora nella parlata corsa, un dialetto molto simile a quello sardo, che fa capire che non si sentono né francesi né italiani, ma sono semplicemente Corsi! Sicuramente ci torneremo, e ci addentreremo maggiormente nell’interno, nei paesi, che probabilmente hanno conservato di più la loro origine, non essendo stati assediati dal turismo di massa.
Allora buone vacanze a tutti i TPC!