Sawasdee Kha Thailand
La scelta quest’anno è ricaduta sul “Paese del Sorriso”, luogo da molto tempo al centro dei nostri pensieri.
Il viaggio, organizzato tramite Hotelplan (luci e ombre…), ha la durata di 13 giorni, di cui 5 nella capitale Bangkok e i restanti a Phi Phi Island, alla ricerca di quiete e relax, ma soprattutto lontano dalle consuete mete turistiche tanto care ai nostri connazionali…
21 gennaio: La partenza è da Roma Fiumicino, volo di linea Thai in perfetto orario. Le quasi 11 ore di viaggio però scorrono poco; voliamo infatti con un “antiquato” 747, senza schermi personali e con programmazione quasi esclusivamente in inglese… Il servizio della compagnia è però eccellente.
22 gennaio: Arriviamo a Bangkok circa alle 6 di mattina e ad accoglierci troviamo una fitta nebbia, neanche fossimo sbarcati in Val Padana…
All’uscita dei voli internazionali ci accoglie quella che sarà la nostra guida per tutto il soggiorno nella “Città degli Angeli” e scopriamo che saremo soli…Meglio così! Dopo un primo assaggio di circa mezz’ora nel traffico di Bangkok, arriviamo in hotel (Amari Atrium) e per fortuna la camera è già a nostra disposizione, quindi ne prendiamo possesso immediatamente; dopo circa un paio di ore di riposo, siamo supercarichi e pertanto partiamo alla volta dei primi centri commerciali e delle bellezze di Bangkok.
Prima di tutto ci dirigiamo al Mahboonkrong, meglio conosciuto come MBK; 8 piani nei quali si vende qualsiasi cosa e a prezzi abbastanza buoni.
Dopo il primo shopping della vacanza, decidiamo di andare a visitare la Jim Thompson House, non molto distante dall’ MBK; devo dire che ne è valsa la pena, è molto interessante e ricca di reperti e oggetti provenienti da tutto il sud-est asiatico.
Dopo quasi un’ora e mezzo di taxi (consiglio di trattare sempre il prezzo, e molto; di solito con circa 100/120 bath si va dappertutto!) torniamo in hotel, facciamo una doccia veloce e poi via, al mercatino notturno di Patpong.
In vendita c’è di tutto, scarpe, borse, orologi, magliette e… Purtroppo anche giovanissime ragazzine che offrono i cosiddetti “ping pong show”. Dopo due ore di shopping sfrenato, ci facciamo accompagnare in hotel da uno dei caratteristici tuk tuk, che sfrecciano a velocità folle per le strade di Bangkok.
23 gennaio: Sveglia di buon mattino e visita al Wat Phra Kaeo e Grand Palace. La bellezza e la maestosità del luogo non può che affascinare e rimanere impressa nella mente e nel cuore.
La devozione poi che i thailandesi hanno per il Buddha di Smeraldo, una piccola statuina di poco più di 66 cm fatta completamente di giada verde (per questo è definito di smeraldo), è ancor più commovente.
Dopo tutto questo tripudio di oro, porcellana cinese, odori e religiosità, ci dirigiamo al Wat Pho, cioè il famoso Buddha sdraiato lungo ben 46 metri e successivamente al Tempio del Buddha di marmo.
Terminate le visite ci facciamo lasciare a China Town; la confusione è pazzesca, lo smog insopportabile, ma l’incredibile fermento di questo quartiere merita una visita.
Distrutti ma soddisfatti ci dirigiamo verso un nuovo centro commerciale, il Siam Paragon, nel quale però troviamo merci usuali e prezzi anche superiori a quelli nostrani.
Dopo la consueta veloce doccia in albergo prendiamo in tutta fretta un taxi per farci accompagnare all’ hotel Shangri-La, dove ci attende una cena a lume di candela a bordo di un bel battello che percorre il Chao Praya. La serata è splendida, la cena discreta, ma la cosa di gran lunga migliore è lo spettacolo al quale abbiamo la possibilità di assistere, una lunga serie di palazzi illuminati a giorno che assumono colori splendidi nella notte thailandese.
Terminata la crociera ci dirigiamo verso il mercato notturno di Suam Lum, vicino al parco Lumphini. Di tutti i mercatini che abbiamo visto, questo è certamente quello nel quale abbiamo comprato meglio e le cose migliori, quindi non fatevelo scappare!! 24 gennaio: Solita sveglia di primo mattino e partenza per il mercato galleggiante di Damnoen Saduak. Facciamo una gita a bordo di una lancia che sfreccia a tutta velocità tra i canali, di colore indefinibile, adiacenti al mercato e poi ci immergiamo tra i colori e le facce che animano il mercato stesso. E’ un luogo da vedere assolutamente, divertente e ricco di spunti fotografici.
La successiva tappa del Rose Garden invece si dimostra una delusione, ampiamente compensata però dalla fermata al Nakhon Pathom, cioè la culla del buddhismo thailandese, dove si trova il chedi Phra Pathom, ovvero la struttura buddhista più alta al mondo, con i suoi 120 metri.
Dopo un breve riposo in hotel, nuova tornata di shopping al Suan Lum Night Bazar.
25 gennaio: La giornata è dedicata alla visita delle rovine della vecchia capitale thailandese di Ayutthaya; innanzitutto però ci rechiamo al Bang Pa In, e cioè il palazzo dove trascorreva il suo tempo estivo il Re.
Questa visita è stata una piacevolissima sorpresa, una delle cose più belle che abbiamo visto.
Successivamente arriviamo ad Ayutthaya e iniziamo a girare tra le rovine della città, fermandoci soprattutto davanti al Wat Mahathat, un’ incredibile testa di Buddha che spunta tra le radici di un albero e che si ritiene debba essere completamente inglobata dalle stesse tra pochi anni.
Non ci possiamo poi far scappare una passeggiatina tra le rovine a cavallo di un elefante prima di ripartire alla volta di Bangkok che raggiungiamo a bordo di una nave che percorre il Chao Praya.
Arrivati a Bangkok decidiamo di andare a vedere il mercato di Chatuchak, e cioè quello che si tiene soltanto il fine settimana; prendiamo pertanto la metropolitana e scendiamo proprio nei pressi del mercato e subito siamo catapultati in un brulichìo di colori, persone e bancarelle dove si trova di tutto.
E’ davvero un mercato affascinante, molto frequentato dalle persone del posto e per questo, se possibile, ancora più bello e vero.
26 gennaio/2 febbraio: Passiamo la restante parte della vacanza a Phi Phi Island, sulla spiaggia di Laem Thong, presso l’Holiday Inn. L’hotel è discreto, ma la cosa più bella è sicuramente la spiaggia, di sabbia bianca e fine, con palme, mangrovie e qualsiasi altro tipo di vegetazione esistente.
Vicino all’hotel c’è una sottospecie di villaggio di gente del posto e un paio di “ristorantini”, nei quali di certo non si trova l’igiene degli alberghi, ma nei quali si può bere e mangiare, ovviamente thai, con circa 3/4 euro…
Phi Phi si è dimostrato un paradiso in terra, un luogo stupendo che però è adatto esclusivamente a coppie; la sera non c’è davvero nulla da fare, si va a letto presto e ci si sveglia altrettanto presto.
Tutto questo però è ampiamente ripagato dalla bellezza dell’isola, di quelle vicine e dei tramonti indimenticabili; in particolare affittate le “taxi boat” dalla gente del posto (non dall’hotel, così potete andare da soli e pagate un terzo!!)e fatevi portare a scoprire le piccole spiaggette nascoste tra le alte rocce, piuttosto che Maya Bay, cioè la spiaggia dove è stato ambientato il film “The Beach”.
Per quanto riguarda l’Holiday Inn, le camere, tutte bungalow, sono ampie, ma con bagno un po’ vecchio; il resto dell’hotel è bello, lo staff molto gentile e disponibile, e non fatevi scappare la vista che si gode dal Sunset Tan, indimenticabile! Cosa certamente negativa è il fatto che per qualsiasi cosa si deve pagare e i prezzi non sono proprio thai, bensì decisamente europei…
Per concludere, il viaggio in thailandia è stato davvero unico, e per questo siamo certi che tra qualche anno ci torneremo!!!