Incantevole Canada, da Est alle Montagne Rocciose
PRIMA DI PARTIRE: Il tempo in Canada nel periodo da noi visitato è stato clemente, ma conviene pensare al vestiario a “ cipolla “ per stare tranquilli con tutti i clima, noi abbiamo trovato vento, pioggia ma anche giornate piacevolmente primaverili.
Abbiamo acquistato per l’occasione delle scarpe da trekking leggero in Goretex, che andavano bene con ogni condizione di tempo e per tutte le passeggiate fatte.
Abbiamo usato 2 valigie rigide e 2 zainetti, contando che ci muovevamo in macchina non abbiamo avuto nessun problema particolare.
Per gli spostamenti abbiamo noleggiato un auto con Hertz tramite l’agenzia di viaggio. Alcune cose fondamentali: io ho fatto la patente internazionale perché suggerita ma non necessaria. Prenotate la macchina con lo stesso nome segnato sulla vostra carta di credito…Altrimenti bisogna lasciare dei contanti a cauzione e soprattutto fate le assicurazioni che vi propongono…Costano ma rispetto a quanto dovrete pagare in caso di sinistro/danno non sono niente…Ve lo dico per esperienza personale…Sigh..Sigh.. Noi abbiamo chiesto l’auto con il navigatore, ma è abbastanza costoso e alla fine con le cartine ci siamo orizzontati quasi meglio.
Per la guida in generale, nessun problema, i cartelli sono in km/h e molto simili a quelli europei.
Ah!!..Fondamentale una guida di qualunque marca o modello per la visita delle città, aiuta anche se i punti INFO per turisti sono stra-accessoriati e completi di ogni itinerario immaginabile. Mi sono sicuramente dimenticato qualche cosa…Se avete bisogno chiedete pure!! PARTENZA 19 Maggio 19 Maggio 2008 TORONTO Partenza da Malpensa con volo LUFTHANSA, scalo a Dussendhorf, e destinazione TORONTO. Volo confortevole e in orario…( con quello che costa.. ) arriviamo a Toronto per le 16 ora locale. Prendiamo l’auto a noleggio avendo difficoltà per la carta di credito, come detto prima. Dopo sistemate le cose ci danno un SUV immenso perché le medium size erano finite. Dopo 15 minuti per capire come guidarlo senza uccidere nessuno…Andiamo verso al città. Il navigatore ci guida preciso alla destinazione nel quartiere “ Business ”. Secondo dramma…Il SUV non passa dal posteggio sotterraneo dell’albergo…Panico..Ma poi l’esperto posteggiatore con mancia..Fa il miracolo…E quindi scaricati i bagagli e tutto il resto giriamo per la prima volta il Canada!! L’impatto è strano ma non traumatico…A parte il Jet Lag…La gente è tranquilla…Gira per le strade senza strafare con il bicchierozzo di caffè in mano. A noi ha colpito molto vedere tantissime etnie diverse convivere senza problemi e con reciproca stima e comprensione. Toronto è una grande metropoli…Ne giriamo una minima ma parte, prevalentemente il centro e la zona universitaria, molto bella e ci dirigiamo verso un ristorantino per mangiare e quindi andare a dormire…Vista comunque la stanchezza. Nel letto ci potevamo dormire in 4 comodi…Fantastico !! 20 Maggio 2008 NIAGARA FALLS Partiamo da Toronto, non prima di aver cambiato il SUV 4200cc benzina…Che ci sembrava un po’ antieconomico… con una normale Toyota Corolla. Nell’attesa dei documenti notiamo come uno scoiattolo ci guardi tranquillo da un albero intanto che mangia…Per capirci è come aspettarsi di vedere uno scoiattolo in p.Zza San Babila a Milano. Ci dirigiamo verso Niagara Falls…Tappa obbligatoria…Soprattutto se voglio che mia moglie mi rivolga la parola per tutto il viaggio.
Ci facciamo 180km di autostrada tranquilli a 100km/h…Senza problemi di traffico o simili…Ed arriviamo a destinazione. Sembra un grande Luna Park più che una cittadina, ma è troppo forte. Le cascate non si vedono suibito, perché sono più in basso dell’orizzonte, si vede solo il soffione del rigetto dell’acqua che cade nel “ ferro di cavallo “. Al primo impatto restiamo un po’ deluso, perché siamo abituati a vedere le cascate “ dal basso verso l’alto “ e non viceversa, ma una volta saliti sul battello “Made of Myst”… e portati con il mitico “poncho” blu sotto la cascata… le prospettive cambiano..E li ti manca veramente il fiato… lo spettacolo è favoloso un muro d’acqua con una forza spaventosa cade da decine di metri..Wow!.
Abbiamo pranzato su una terrazza fronte cascate ( una insalata di pollo “al gelo” ) e poi abbiamo girato un po’ tutti i vari negozi e attrazioni … veramente bello!!. Torniamo verso Toronto per andare sulla CN Tower, dove arriviamo nel tardo pomeriggio, e saliamo fino quasi al culmine dei suoi 550mt…Per vedere… Che per girare tutta Toronto ci vorrebbe almeno una settimana…È immensa!! Scendiamo e andiamo a cenare nell’immancabile McDonalds… per testare la qualità oltre/oceano… poi a nanna!! 21 Maggio 2008. KINGSTON Partiamo alla volta di Kingston, piccola cittadina sul San Lorenzo in stile inglese, di cui abbiamo sentito parlare bene da chi l’ha visitata. Altro giro in freeway, fantastico…Mai divertito così tanto..Tra un po’ di pioggia e di sole.. Arriviamo a destinazione. Sistemato il albergo il tutto, usciamo a piedi e giriamo la cittadina. Andiamo a vedere il mitico “ ponte che si apre “ per far passare le navi e anche la locale accademia militare. Sembra un po’ come nel videogame Simcity… strade romane con case si tutti i colori, pulite e ordinate. Facciamo tappa al Dollarama ( il nostro tutto a 1€ ) e quindi merenda in una fantastica sala da The, per la gioia di mia moglie… una parete piena di tisane e the anche personalizzabili. Dopo una tisana ai frutti di bosco, e dopo aver fatto acquisti…Continuiamo la visita dei dintorni e quindi andiamo a mangiare in un ristorantino italiano “in incognito” … rimaniamo un po’ delusi… ma del resto ce lo aspettavamo. Torniamo in albergo e ci prepariamo alla tappa del giorno dopo.
22 Maggio 2008 OTTAWA Ci dirigiamo verso la capitale, sperando nella clemenza del tempo, che al mattino non è fantastico come la sera prima.
Ci addentriamo verso la parte più francofona della nazione, infatti i cartelli stradali cominciano ad essere metà francesi e metà inglesi. Le campagne fuori Kingston sono veramente da cartolina, casette bianche piazzate qua e la circondate da immensi campi verdi. Durante la strada il panorama propone distese di fattorie e allevamenti posati su rotolanti colline, che ti ispirano pace e serenità e ti danno una idea del ritmo di vita del paese.
Arriviamo a Ottawa con la pioggia, decidiamo di visitare il museo della scienza e delle tecnica Canadese, che è a 10 minuti di auto dall’albergo. Sono degne di nota le locomotive a vapore che attraversavano il Canada negli corsi anni, sembra le “custodie “ delle nostre locomotive più grandi.
Dopo la visita e il pranzo, andiamo a girare la capitale, bellissima soprattutto la collina del parlamento e i palazzi governativi, ricchi di fascino di sapore inglese. Chicca della giornata, una marmotta ( si come quelle che vediamo raramente sulle alpi ) che dimora tranquillamente nelle aiuole del posteggio dei dipendenti parlamentari!! Stupore! Poi un temporale incredibile ci sorprende e ci costringe alla ritirata in albergo. Usciamo solo qualche ora dopo per una cena a base di cibo Messicano.
23/24 Maggio QUEBEC CITY Questa mattina si parte presto, sono più di 450 i km che ci separano da Quebec City, che promette di essere una tappa memorabile. L’autostrada scorre sotto la nostra Toyota automatica che macina chilometri senza battere ciglio…( e consumando veramente poco…). Ci fermiamo a metà mattina in un WAL*MART, tipico ipermercato americano per mangiare e curiosare qua e la..
Hamburger e shopping, notiamo che le taglie canadesi, sono decisamente più adatte ai nostri corpi non proprio in linea e questo ci fa mooolto piacere. Ci prendiamo il costume da bagno per la piscina in albergo, e qualche altra cosina per la toilette. Ci colpisce positivamente un ometto brizzolato che porge i carrelli della spesa a tutte le persone che arrivano, la saluta, le intrattiene e gioca con i nipotini, il tutto in una tranquillità surreale, paragonandolo ai nostri Auchan, Careffour etc..Etc.. Mi vengono i brividi.
Riprendiamo il viaggio e arriviamo a Quebec nel pomeriggio inoltrato, lasciamo la macchina in hotel curiosi si girarci la città, dato che nonostante passaggi di nubi piovose…Adesso c’è il sole.
Il mio scopo primario era cercare il negozio che ti personalizza il peluches, te lo veste e ti stampa il passaporto. Subito individuato ho acquistato il mio Wapito ( che è l’Alce Canadese ) con il maglioncino del Quebec, sono un bambino felice adesso! Dopo un’oretta di giro inizia e al calare della sera , decidiamo che questa città va visitata meglio e saltiamo la gita con le balene programmata per il giorno successivo. La mattina seguente, colazione in una tipica pasticceria francese, con MEZZA BAGUETTE con burro e marmellata … Ancora adesso mi viene l’acquolina..
Quindi ci facciamo una bella camminata nella città vecchia, il mitico parco, le fortificazioni e tanti..Tanti… gradini. E’ una città veramente romantica che trasuda storia e tradizioni, botteghe artigiane e di souvenir, gli immancabili cinesi ovunque, il tutto condito da un’aria di amicizia e serenità. Una chicca, mia moglie va verso il chiosco delle informazioni per comperare una mappa della città, entrata chiede alla ragazza di acquistare una mappa, lei gli risponde “ prendi pure quella esposta che è uguale ed è gratuita “. Non aggiungo altro.
25 Maggio 2008 . Montreal Con un po’ di malinconia partiamo da Quebec alla volta di Montreal. Ci fermiamo prima in un centro commerciale del quale abbiamo trovato il volantino in albergo. E’ immenso! E’ grande come nostro quartiere italiano, pieno di negozi di ogni tipo, approfittando poi del fatto che di mattina c’è poca gente ce lo giriamo con calma. Nel pomeriggio arriviamo a Montreal, e ci sistemiamo in albergo.
Un errore madornale nella lettura della cartina ci porta nel quartiere latino, dove i locali stravaganti e personaggi altrettanto tali, ci fanno storcere il naso ( soprattutto a me…Dato che la maggior parte erano omosessuali ), una volta capito la direzione giusta ci visitiamo la città vecchia e il porto. Una piazza piena di saltimbanco e artisti di strada rende la giornata soleggiata piena di vitalità, giriamo le antiche strade rimanendo colpiti dal fatto che nonostante tante persone, non ci sia nessun tipo di ressa o altro, tutti si passeggia senza problemi. In un chioschetto prendiamo una spremuta/frullato molto dissetante. A cena andiamo in un Pub dove servono la birra al “ metro “ distillata da loro. Niente male. Questa città ha ancora molto da dirci…Torneremo per visitarla come si deve!! 26 Maggio 2008 – Montreal Calgary, Partiamo in auto verso l’aeroporto di Montreal per prendere il volo Air Canada che ci porterà sulla costa opposta, verso le Rocky Mountain e la vera natura selvaggia del Canada.
Aereo in perfetto orario e atterraggio in anticipo ci portano in una Calgary coperta dalle nuvole, con pioggia a catinelle. Prendiamo l’auto a noleggio ( stavolta una Hyundai normalissima anche se bella grossa… ) e dopo una pranzetto veloce ci mettiamo in viaggio per Banff la nostra prima meta. La strada scorre tranquilla a 100 km/h in mezzo a colline ove qua e la alcune mucche sostano sotto la pioggia battente. Anche se desolante per il clima, tanto spazio non cementificato dall’uomo ci fa capire quanto immenso sia questo stato.
Paghiamo il primo vero pedaggio dopo 1500km di autostrada, è per il parco nazionale di Banff e Jasper, una casetta simile a quella dei cartoni animati dell’orso Yoghi protegge una gentile signora che ci augura buona permanenza. Porta anche fortuna… perché intanto le nuvole si diradano. Arriviamo in città, andiamo in albergo, dove, nel mezzo del fabbricato, è stata ricavata una piazza di paese, sfruttata nei gelidi mesi invernali per fare quattro chiacchiere al caldo.
Giriamo a piedi visitando i negozi della città, ci fermiamo a mangiare un mega burrito ultra piccante in una cantina messicana, dove servono da bere nei vasetti della salsa di pomodoro. E’ bellissimo vedere che in un locale simile puoi trovare dall’easy rider in canotta alla famigliola con i bambini piccoli. I canadesi hanno un ottimo senso della civiltà.! 27 Maggio 2008 – Banff Banff è tutta nostra, noleggiamo 2 comodissime biciclette e ci giriamo i dintorni in tutta serenità seguendo i percorsi ciclo-pedonali segnati. Ci imbattiamo in una coppia di Alci che pasteggiano in un campo da calcio e poi si spostano nel giardino di alcune case..Bellissimo rimaniamo allibiti e ultra eccitati allo stesso tempo, mai vissuta una situazione del genere.
Banff è una piccola Livigno, il sole poi la rende piacevolmente lucente e colorata. A pranzo andiamo presso la catena “ The Old Spaghetti Factory “, dove ci mangiamo una lasagnetta che è la fine del mondo!! E’ possibile anche affittare le canoe per un giro sul Bow River..Ma dato che la moglie non nuota…Meglio continuare con la bici. Nel detto scherzoso locale Banff significa “Be aware nothing for free” dato il costo non proprio popolare della vita. 28 Maggio 2008 – Lake Loiuse Partiamo alla volta per piccolo centro di Lake Louise. La strada è immersa in km di foreste incontaminate. Ci fermiamo per strada presso il Johnston Canyon e li incontriamo una coppia di amici italiani nostri conoscenti anche loro in viaggio di Nozze.
Visitiamo delle fantastiche cascate e posti che si vedono solo nelle foto su internet e pensi che non esistano sul serio. Arriviamo a destinazione e ci troviamo davanti letteralmente 10 case nell’immensa valle del Columbia Icefield. Il navigatore dice che l’albergo è ancora a 5km, e saliamo verso il Lago Louise, e sistemiamo le nostre cose. L’albergo è uno chalet di montagna, con una splendida sala da the con caminetto e trofei di caccia. La nostra stanza, senza TV ( perché abbiamo scoperto che non prende… Come il cellulare) affaccia sulla tana di una marmotta…Che aspettiamo, ma non ci degna della sua comparsa. Saliamo ancora qualche metro a piedi ed entriamo nei giardini del Resort che sorge ai piedi del lago stesso, ancora in fase di disgelo. Una gola colma di un maestoso ghiacciaio spazia davanti ai nostri occhi, e ci fissa immobile e seria, la contempliamo in silenzio facendo qualche foto, per ricordarci di quanto sia meravigliosa la natura.
La sera, cena a base di Salmone ( finalmente.. ) con gli amici incontrati in giornata, e dopo cena partitona a biliardo, prima di coricarci.
29/30 Maggio 2008 Columbia Icefiled / Jasper ( 2gg ) Oggi dobbiamo fare parecchia strada, ma alla fine sarà una delle più belle giornate passate in Canada. Seguiamo il Columbia Parkway prendendo la strada “ panoramica “ e non la strada più grande e scorrevole, e scorriamo più di 200km di foresta, incontrando un bellissimo Lupo che ci attraversa la strada. Ci fermiamo rimanendo il auto e scorgiamo una famigliola di “Pica” che immobili e rizzate sui piedi posteriori, cerca di capire se il Lupo ha brutte intenzioni.
Di tanto in tanto, nel mezzo del nulla dei cartelli segnalano la presenza di servizi igienici funzionanti e di, udite udite, cabine telefoniche pubbliche. Rimaniamo attoniti di fronte a cotanta organizzazione.
A metà giornata arriviamo alla tappa intermedia, il Columbia Icefield Welcome Center; siamo a più di 2000mt e la brezza di montagna si fa sentire.
Non potevano mancare alla gita sul ghiacciaio con degli speciali Bus con delle ruote immense, costruiti apposta per l’occasione. Il guidatore gentilissimo saluta tutti i passeggeri e si cimenta anche in numeri da Cabaret…Che fanno colpo anche su di noi…Che non padroneggiamo la lingua… Quando vedi tanta maestosità, immensi monumenti di ghiaccio millenari, e acqua azzurrissima che ti scorre accanto, rimani senza fiato ( anche perché siamo quasi a 3000mt è l’aria è leggermente rarefatta..). Scendiamo a malincuore, e ci fermiamo al ristorante del welcome center, dove un cinese immancabile che assomiglia al Sig. Sulu di Star Trek ci fa un pollo alla piastra da manuale, mangiato davanti alla balconata panoramica. La strada è lunga, ripartiamo e giungiamo nel pomeriggio a Jasper. Scopriamo che il posto prenotato per il pernottamento è in realtà un mini appartamento, con tanto di angolo cottura, camino e letto soppalcato con travi a vista, 2 Tv, e piscina con idromassaggio a disposizione. Devo dire altro? A cena andiamo in una pizzeria, dove una coppia di arzille nonnine azzannano avidamente un hamburger, scenda inconsueta nel nostro paese.
Il giorno 30 decidiamo di girare i dintorni di Jasper, dove pullulano località turistiche e laghi da lasciare a bocca aperta, abbiamo perfino visto le sabbie mobili!! A mezzogiorno non abbiamo resistito e ci siamo fatti la mitica “ spaghettata “ da classici italiani in crisi nel nostro appartamentino. Dopo pranzo ci siamo diretti verso il Maligne Lake, a pochi km di distanza, anche se la giornata non era delle migliori, il lago era meraviglioso, e nel tragitto incontriamo una piccolo di orso a bordo strada, ma una gentile donzella della forestale , con fucile a pompa alla mano, ci ha chiesto gentilmente di non fermarci…E non lo abbiamo fatto.
Verso il tardo pomeriggio, dopo aver incontrato una famigliola di caprioli, ci siamo rilassati in riva al lago guardando una femmina di Alce che mangiava tranquillamente..In un silenzio irreale. 31 Maggio 2008 – Verso Kamloops Altra giornata da gran fondo, 450km fino alla tappa intermedia di Kamloops, partiamo di mattina presto dopo mega colazione in un affollatissimo Caffè pieno di dolcetti stuzzicanti. Temperatura 3°C.
La prima parte di strada ci fa scendere dalle montagne rocciose verso delle valli piatte e piene di allevamenti di bestiame, la strada è per lo più dritta così possiamo guardare tranquillamente il panorama e lo scorrere si splendidi torrenti di acqua azzurrissima. Ci fermiamo durante il tragitto, oltre che per prendere dei panini, anche in alcuni punti panoramici, dove possiamo ammirare come la forza della natura, in questo caso dell’acqua, possa creare delle gole ondulate che sembravano essere state concepite dalla mano di un provetto scultore.
A pochi km dalla meta, facciamo conoscenza con una splendida famigliola di orsi bruni, mamma con 3 piccoli, di una tenerezza sconcertante, che mangiavano tranquillamente a bordo strada.
Arrivati a Kamloops ci troviamo a 31°C e una splendida domenica di sole, purtroppo però la maggior parte della città è chiusa, e non possiamo nemmeno fare il giro del mitico treno del West, con tanto di stazione storica. La città e i dintorni comunque non sono brutti come ce li avevano dipinti, ci sono una sacco di posti da vedere, soprattutto per chi ama l’equitazione, in golf , gli animali. E’ anche possibile visitare diverse riserve indiane.
01 Giugno 2008 – Arrivo a Victoria La meta odierna è l’isola di Victoria, prima di terminare il viaggio a Vancouver dove ci spetta l’aereo di ritorno. La strada è ancora tanta, più o meno quella del 31 maggio. Oggi per la prima volta, pago un pedaggio autostradale, 10 $ ( circa 7€ scarsi ). Abbiamo fatto in tutto quasi 2800km…Non male.. Non rimpiangiamo le autostrade dell’Italia. Mangiamo nella catena Montana’s un bel bisteccone “ come di deve “ lasciando i nostri saluti sulla tovaglia di carta, dove nell’attesa potevi scarabocchiare con i pastelli a cera.
E’ l’ora del traghetto, abituati al Ferry Boat italiani, ci sembra di salire su una nave da crociera, 4 file di imbarco per 3 piani di posteggio veicoli, una roba mostruosa. Navighiamo in mezzo a splendidi fiordi naturali, dove qua e la spuntano come funghi piccoli fari rossi e bianchi che sembra di essere in un film della Disney. Sbarchiamo e con il nostro fido navigatore ci dirigiamo verso l’albergo. Girare in auto il Canada è uno spasso, tutti rispettano i limiti e nessuno suona o schiamazza. Arrivati nella zona del porto turistico notiamo che il nostro albergo si affaccia proprio su si esso, e altresì la nostra stanza ( con un bagno immenso con doccia di 1,2 metri quadri ) ha una splendida finestra proprio sulla darsena. Giriamo la città a piedi, cercando il villaggio di Babbo Natale dove la moglie voleva prendere spunti. E’ possibile anche visitare il Canada in Miniatura o fare una piccola crociera con della barche con il fondo trasparente per vedere l’oceano. Cena e rimaniamo sul lettone gigante a vedere il tramonto sullo specchio d’acqua che si staglia dalla nostra finestra. 02/03/04 Giugno 2008 – Vancouver Lasciamo a dispiacere la camera meravigliosa per dirigerci verso Vancouver. Il traghetto dell’andata ci porta sul continente, e da li cominciamo la ricerca dell’albergo, che si trova vicino alla Downtown. La giornata non è delle migliori perché è nuvololso, ma con un po’di difficoltà per le varie strade a senso unico arriviamo in albergo. Ci sistemiamo e facciamo il giro della città a piedi. Pur essendo molto simile a Toronto, si respira un ambiente differente non sappiamo distinguerlo di preciso, ma sempre plurietnico e tranquillo nella sua frenesia da grande metropoli. Ci sono strade dove abbiamo incontrato almeno una decina di ristoranti di etnie differenti; Coreano, Cinese, Vietnamita, Messicano, Indiano, del Bangladesh…Insomma tutto il mondo in una via!. Il tempo volto al bello ci permette di visitare lo Stanley Park e i suoi splendidi giardini, incrociando anche un procione e quindi Vancouver downtown e il porto.
La sera mangiamo nel quartiere di Gastown nella catena “The Old Spaghetti Factory” oramai di fiducia, il un caratteristico locale dove è possibile anche sedersi a cenare direttamente in una vecchia carrozza del tram allestita a dovere. Splendido!.
La mattina del 3 dato il cattivo tempo decidiamo di visitare l’acquario di Vancouver, già visto il giorno prima da fuori. Riusciamo a vedere lo spettacolo dei Beluga e dei Delfini visitando con calma tutto il resto del percorso. Dopo aver mangiato una insalatina ristoratrice presso SUBWAY ( viva la salsa TeriYaki ) andiamo, nonostante la pioggia, nel parco del Capilano Suspended Bridge. Il costo d’ingresso non è a buon mercato, ma essendo una delle ultime attrazioni ce la regaliamo. I ponte è mozzafiato, e il percorso sospeso in aria attaccato ad abeti di 65 metri di altezza lascia senza parole, poi ( se non pioveva…Grr… ) si sarebbero passate tutte le stazioni con i personaggi in costume che spiegano la storia della creazione di tale posto. Bagnati ma contenti, assaporiamo l’ultimo pomeriggio Canadese… Il 4 mattina ritorniamo, con il tempo un po’ più decente a rivisitare Gastown, per vedere il mitico orologio a vapore, situato al centro del quartiere, un ultimo giro per lo shopping, e quindi l’ultima bisteccona alla catena The Keg. Check out in direzione Aeroporto Nazionale. La tristezza ci assale sapendo di dover lasciare questo posto fantastico. Ripassiamo i momenti migliori del nostro viaggio guardando le foto sorseggiando un bel cioccolato caldo, progettando di tornare prima possibile per vedere tutto quello che abbiamo mancato. Ma conviene girare ancora un po’ i negozi dell’aeroporto, tanto abbiamo “ solo 10 ore “ di volo per scrivere il nuovo itinerario eheheheh! Ciao a tutti.
Roberto & Sara Per qualsiasi info: robertop_77@hotmail.Com