Epomeni stasi: atene, la citta’ degli dei

Introduzione: Anche quest’anno, per il nostro anniversario, io e Chantal abbiamo deciso di passare un week-end in un posto nuovo e mai visto! Inizialmente avevamo pensato ad un bel giro in Provenza (che faremo più avanti perché richiede qualche giorno in più) e poi a Venezia, ma il pericolo acqua alta ci ha fatto cambiare meta, e così...
Scritto da: phayton
epomeni stasi: atene, la citta' degli dei
Partenza il: 08/02/2009
Ritorno il: 10/02/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Introduzione: Anche quest’anno, per il nostro anniversario, io e Chantal abbiamo deciso di passare un week-end in un posto nuovo e mai visto! Inizialmente avevamo pensato ad un bel giro in Provenza (che faremo più avanti perché richiede qualche giorno in più) e poi a Venezia, ma il pericolo acqua alta ci ha fatto cambiare meta, e così abbiamo iniziato a cercare all’ultimo momento qualche volo low cost per una città mediterranea con un bel clima mite. Ma purtroppo a 4 giorni dalla partenza, né Easyjet, né Ryanair o altre compagnie avevano biglietti a prezzi stracciati, e così ci siamo rivolti alla nostra fida agenzia CTS chiedendo un preventivo per, in ordine di preferenza, Lisbona, Siviglia o Atene. Ne è risultato che la soluzione migliore fosse proprio la capitale della Grecia, per costi, orari dei voli, albergo ecc… Chissà perché quando si sceglie di fare un week-end in una capitale, il nome di Atene è sempre l’ultimo della lista. Però quando dici Atene, pensi alla Grecia e a tutte le volte che sui banchi di scuola l’hai studiata, a tutti quei nomi che tante volte hai sentito, come Acropoli, Partenone, Corinto, Micene, Rodi, Olimpia, Sparta… E capisci che anche se non sei pienamente convinto, immergersi per 3 giorni fra le rovine di queste epoche lontane e mitologiche non possa che essere un’esperienza stupenda e che ti sorprenderà! Perché se vai ad Atene, come del resto a Roma, e credo al Cairo, oltre che in una capitale ti troverai a fare un viaggio indietro nel tempo di più di 2 millenni! Eppure leggendo su internet le recensioni, alcuni non sono rimasti così soddisfatti del capoluogo della regione dell’Attica. Secondo la mia opinione, bisogna distinguere quello che era Atene prima del 2004 e quello che è diventata dopo le olimpiadi. Bisogna quindi sfatare qualche luogo comune. Ad esempio Atene sporca e piena di immondizia, decadente, con un traffico pazzesco, cresciuta a dismisura con un edilizia sregolata che ne schiaccia le bellezze del passato. Io questa Atene non l’ho vista. Anzi, è stato l’esatto contrario. Una splendida capitale europea (anche troppo europea, pensavo potesse essere una specie di “ponte” fra la cultura occidentale e quella medio-orientale, come lo è Istambul), che si differenzia dalle altre solo per il fatto che li la religione è cristiano-ortodossa. L’Olimpiade ha consegnato al turista una città nuova con un centro storico pulito e abbastanza curato, la zona della collina del Filopappo immersa nella natura, dalla quale si gode di una vista mozza fiato e una metro tra le migliori che io abbia mai visto per efficienza ma soprattutto per la pulizia di treni e stazioni (solo Washington e Valencia la battono). E’ chiaro che la periferia e magari qualche altra zona possa essere rimasta indietro, ma vi sfido a trovare una metropoli dove non vi sia qualche quartiere sporco e degradato. La gente è cordiale e non ho incontrato il greco maleducato come viene spesso ingiustamente dipinto. Ovunque nel mondo c’è gente buona e disponibile e altra che lo è meno. Di sera abbiamo passeggiato per Monastiraki e in altre zone del centro storico praticamente da soli, senza avvertire timori.

Alcune cose che mi hanno particolarmente colpito: in primis il fatto che sia pieno di cani in ogni angolo della città, perfettamente abituati alle persone, che passano il loro tempo sdraiati o passeggiando tristi fra una rovina e l’altra. Un’altra cosa interessante è il fatto che in quasi tutti i ristoranti i camerieri sanno l’italiano!! Cosa parecchio singolare, visto che la loro lingua per noi è incomprensibile, per poi non parlare delle scritte in alfabeto greco sui cartelli stradali o nelle mappe che però hanno praticamente sempre (e per fortuna!!) anche la traduzione in inglese sotto! Anche la metro merita una citazione: in alcune stazioni, sono stati allestite delle vetrine con i reperti rinvenuti durante gli scavi delle gallerie, un’idea carina per abbellirle! Curiosi sono poi i motorini scassatissimi che viaggiano su e giù per le strade e i tantissimi taxi che anche qui come a New York sono gialli. Nonostante le macchine siano per lo più le stesse che sono “di moda” in Italia in questo periodo, spesso si vedono parcheggiate auto che risalgono agli anni ’70! Infine mi ha colpito la quasi totale assenza di turisti, non tanto probabilmente per i motivi succitati, ma per il fatto che sia febbraio (che invece secondo me è il periodo ideale, con 15°-16° che rendono i petrosi siti greci molto ma molto più visitabili che sotto il caldo torrido estivo), e che generalmente molti turisti vengono d’estate approfittando di uno scalo all’aeroporto ateniese rientrando da qualche isola.

Costo del viaggio: Volo aereo:  Milano Malpensa – Atene (Air One, operato da Alitalia) Costo A/R 204 € a testa Hotel:  Hotel Acropolis Select – Costo 28 € a testa a notte, situato in Via Falirou, 37-39, praticamente sotto l’Acropoli, pulito e confortevole! Consigliato! Parcheggio Auto  Mxp Parking a Lonate Pozzolo – 14 € per 3 giorni parcheggio scoperto Quota associativa CTS:  Per ottenere sconti in sede di prenotazione e comunque anche durante il viaggio per ingressi in musei, attrazioni, mediante la tessera ISIC – 30 € a testa (Nella fattispecie, ad Atene non abbiamo pagato per entrare in nessun sito archeologico grazie a questa tesserina!!)

Il nostro viaggio: Domenica 8 febbraio 2009 Partenza da casa alle 6.15, e alle 8 puntuali eravamo all’MXP Parking di Lonate Pozzolo, dove abbiamo lasciato la macchina, e la navetta ci ha accompagnato a Malpensa. L’aereo è decollato con qualche minuto di ritardo alle 9,50 e alle 13 ora di Atene siamo atterrati nel nuovissimo aeroporto Elefthérios Venizélos che si trova a circa 30 km a sud-est di Atene. La prima cosa che ci ha colpito è il cambiamento di clima, ci sono 16° è sereno, gli alberi sono in fiore, ed è pieno di ulivi! Per arrivare in città abbiamo preso la metro al costo di 10 € in due (2 persone sono considerate un gruppo!! Altrimenti costa 6 € a persona). Per arrivare in città ci vogliono 40 minuti circa, in linea con quasi ogni aeroporto. L’albergo è a due passi dalla fermata Syngrou/Fix sulla linea rossa in pieno centro. Posate le valigie, abbiamo deciso come prima meta di raggiungere la sommità della collina di Filopappo (L’altra collina della città è il Licabetto, che io prima di scoprire Atene pensavo fosse il Monte Olimpo.. Che ignoranza!! Sul Licabetto però noi non ci siamo andati in quanto fermata della metro per raggiungere la funicolare era un po’ lontana). Avevo letto che la vista sull’Acropoli dal Filopappo è la migliore, ma forse ancora più bello è il modo in cui lo si raggiunge da via Drakou. Si parte lasciando le abitazioni alle spalle con una ripida scalinata e poi ci si trova in mezzo a una bellissima natura mediterranea, tra aranci, ulivi e altre piante tipiche della zona. Ci si trova in un labirinto di tanti sentierini che salgono verso la sommità della collina chiamata anche collina delle Muse. Qui si ritrovano gli ateniesi, il primo giorno di Quaresima per fare volare i loro aquiloni! Ci siamo fermati un paio di volte lungo la salita a scattare foto alla città, all’Acropoli e a… una tartaruga che si aggirava libera nell’erba fresca!! Una volta in cima c’è un bel monumento e una vista fantastica su tutta la città, sul Partenone che troneggia sull’Acropoli, sul Pireo e sul Mar Egeo. Di ogni viaggio c’è un luogo che mi rimane particolarmente caro. Per Atene sicuramente sarà questa passeggiata, veramente bellissima! Dopo innumerevoli foto, siamo scesi dal lato nord lungo altri sentieri spuntando alla Chiesetta di Agios Demetrios e di li abbiamo poi percorso tutta via Dionysiou Areopagitou che è la passeggiata immediatamente sotto l’Acropoli. Essendo già pomeriggio inoltrato, la fame a iniziato a farsi sentire, ma per trovare qualcosa di aperto siamo dovuti tornare a piedi alla fermata di Syngrou/Fix, dove abbiamo mangiato in un fast food in stile Mc Donald’s ma credo greco, non così buono. Abbiamo poi preso un gelato in una gelateria notata prima all’inizio della passeggiata sul Filopappo e poi abbiamo ripreso la metro in direzione della zona Olimpica che si trova a nord della città alla fermata Irini della linea verde. Lo Stadio Olimpico, o Stadio Spiridon “Spiros” si inserisce in un bellissimo contesto architettonico di archi bianchi, un enorme “esplanade”, fontane e altri impianti sportivi. Proprio quella sera si gioca Panatinaikos-Paok Salonicco, ed è tutto un tripudio di colori bianco-verdi della squadra ateniese. Migliaia di persone confluiscono verso la curva dello stadio dove arriviamo anche noi, e dove ancora si vede il braciere della fiamma olimpica, ormai spenta dal 2004. Molto bello! Rientrati in città, siamo andati in Piazza Syntagma, nella zona della Plaka, dove sorge il Parlamento greco che di sera è bella e molto animata. Abbiamo quindi imboccato Via Ermou, che è una via commerciale carina e ben curata, e nel mezzo della quale si trova la bella Chiesa di Kapnikarea tra i quartieri della Plaka e Monastiraki dove, passando per la Biblioteca di Adriano, siamo arrivati nella bellissima piazzetta! Monastiraki (prende il nome da un antico monastero che vi sorgeva) è un quartiere molto molto bello ed è famoso soprattutto per il mercatino delle pulci che noi però non abbiamo visto. Ci sono un sacco di vicoli, che di giorno sono animatissimi da negozi di ogni genere ed una vecchia Moschea.

Qui abbiamo mangiato al Cafè restaurant Metro un piatto di pesce spada alla griglia con contorno a circa 28 € in due (lo scontrino con il conto viene quasi dappertutto lasciato arrotolato dentro un bicchierino!!). Quando stavamo per andarcene il cameriere ci ha offerto un dolce tipico fatto di yogurt e miele (il miele è buonissimo da queste parti)! Dopo cena prima di rientrare in albergo, abbiamo ripercorso di sera via Dionysiou Areopagitou per vedere l’Acropoli dal basso verso l’alto illuminata! Bello, anche se c’eravamo praticamente solo noi in giro!

Lunedì 9 febbraio 2009 Siccome prevedevamo una giornata bella piena, abbiamo messo la sveglia alle 7.20. Purtroppo è tutto nuvoloso, ma dopo colazione, decidiamo lo stesso di partire con la visita all’Acropoli, sperando di riuscire a scattare comunque delle belle foto. Arrivati alla biglietteria, ci confermano che tutti gli studenti dell’Unione Europea entrano gratis, non solo li, ma anche negli altri 5 siti (Agorà antica, Agorà romana, Ceramico, Tempio di Zeus Olimpo, Teatro di Dionisio) compresi nel biglietto valido 4 giorni che sarebbe costato 12 €. L’Acropoli (dal greco àkros, “alto” e polis, “città”) è una rocca alta 156 metri che domina la città di Atene. Su di essa si trovano, il Tempio di Atena Nike, i Propilei, l’Eretteo e ovviamente il Partenone. Ai suoi piedi, nel lato sud, il Teatro di Dionisio e il Teatro di Erode Attico.

Ed è proprio quest’ultimo, chiamato anche Odéion, che incontriamo per primo. La cosa che colpisce maggiormente è sicuramente la pendenza delle tribune e la perfetta conservazione, dovuta credo a diverse ricostruzioni, che lo rendono utilizzato ancora oggi. Successivamente, prima di continuare la salita, siamo scesi verso il Teatro di Dionisio, passando per la Stoà di Eumene. Del teatro non resta molto, ma a me piaciono moltissimo anche le rovine che lasciano solo intravedere quello che erano nel passato. A quel punto abbiamo ricominciato la nostra ascesa, e purtroppo ha iniziato a piovigginare. Arrivati davanti ai Propilei, che sono il monumentale ingresso all’Acropoli, ci siamo fermati a fotografare l’Antica Agorà, che da li si vede molto bene! Qui abbiamo confuso i Propilei con il Tempietto di Atena Nike (Atena Dea della vittoria), che è un piccolo tempio costruito proprio per ringraziarla per l’aiuto nella guerra contro i persiani.

Passati i Propilei siamo entrati nell’Acropoli vera e propria e davanti a noi, nella spianata è apparso il Partenone in tutta la sua imponenza. Questo tempio è probabilmente la più famosa costruzione dell’antica Grecia. Per fortuna ha già smesso di piovigginare e da qui in poi si rasserenerà e sarà una stupenda giornata di sole! Dopo qualche foto alla prima facciata ci siamo spostati verso l’Eretteo che si trova sul lato nord. L’Eretteo è anch’esso un tempio e sul lato Ovest è piantato un ulivo, che è un simbolo sacro. La storia narra infatti che Poseidone e Atena ebbero una disputa per chi potesse per primo costruire il proprio tempio sull’Acropoli. Zeus per risolvere la contesa chiese ai due di creare qualcosa di utile per gli uomini. Poseidone creò il mare sotto l’Acropoli (secondo un’altra versione creò il cavallo) e Atena invece piantò un ulivo. La disputa fu vinta dalla Dea in quanto l’ulivo da luce, abbondanza e pace! Dopo l’Eretteo ci siamo spostati sul lato est, nel quale c’è il belvedere, non solo sul Partenone, ma su tutto quel lato della città, compresi Stadio Kallimarmaro e Tempio di Zeus Olimpo. Sul lato a sud invece si trova il vecchio museo dell’Acropoli, mentre giù in città un moderno edificio è sede del nuovo museo. Da questo lato molto bella è anche la vista sul Pireo.

Dopo innumerevoli foto abbiamo iniziato la discesa in mezzo alla natura verso la zona dell’Agorà Antica. All’ingresso, come in ogni altro sito abbiamo mostrato la nostra tesserina ISIC e siamo entrati gratis. La prima cosa che abbiamo visto è la Cappella degli Agii Apostoli. Siamo poi andati a vedere la Stoà di Attalo, un enorme edificio, che oggi ospita il museo dell’Agorà e che è caratterizzato da un portico lunghissimo pieno di statue.

La visita è poi proseguita passando all’interno di quella che una volta era il principale luogo di ritrovo dei cittadini di allora. Siamo poi saliti al tempio di Efesto che è molto carino e ben conservato e si trova su una piccola collinetta in posizione dominante sull’Agorà. A quel punto ci siamo resi conto che non era nemmeno finita la mattinata e avevamo già praticamente visto tutto ciò che volevamo vedere a parte alcune cose. Mi è quindi venuta in mente l’idea di andare a Corinto per vedere il famoso canale. Abbiamo quindi chiesto a una signora che vigilava sul tempio di Efesto dove poter prendere il treno, ma lei ci ha mandato alla stazione metro di Monastiraki e da li ci hanno indicato la stazione dei treni di Larissa. Ma qui, alla biglietteria ci hanno spiegato che il ponte sul canale era chiuso e non valeva la pena andare. Non so se questo risponda al vero, fatto sta che abbiamo cambiato i nostri piani e ci siamo diretti a vedere la Biblioteca di Adriano vicina all’Agorà Romana, e poi alla Cattedrale di Atene, sempre in zona Plaka. Con l’idea di andare al Pireo nel primo pomeriggio, siamo andati a prendere la metro a Piazza Syntagma, che non avevamo visto ancora di giorno, e abbiamo scattato alcune foto alle guardie che custodiscono la tomba del Milite Ignoto.

Sulla strada per il Pireo, ci siamo fermati alla stazione di Faliro a vedere il bellissimo Stadio Karaiskakis, tempio dell’Olympiakos Pireo. A fianco si trova un’altra costruzione mastodontica, lo Stadio della Pace e dell’Amicizia che ospita numerosi sport indoor (pallacanestro, atletica, pallavolo, pallamano, pattinaggio oltre che concerti e conventions).

Ripresa la metro, dopo una fermata siamo arrivati al porto del Pireo che dista 8 km da Atene ed è importantissimo per l’economia della Grecia, oltre che, dal punto di vista turistico punto di partenza per le decine di isole greche sparse nel mar Egeo.

Abbiamo mangiato in un bar/ristorante nella zona portuale, ma non essendoci granché da vedere, abbiamo fatto rientro ad Atene, e con l’intenzione di vedere il Ceramico, siamo riscesi a Monastiraki e passando per le vie animate del quartiere siamo arrivati all’antica necropoli della città, alla quale però abbiamo fatto una visita molto veloce. A questo punto abbiamo deciso di spostarci a Est della Plaka dove abbiamo visto la Porta di Adriano che si trova a fianco del Tempio di Zeus Olimpo, che però era già chiuso da pochi minuti, e che quindi abbiamo poi visitato il giorno dopo. Costeggiando i giardini nazionali, nei quali si scorge il Centro Congressi Zappeion, siamo arrivati al bellissimo Stadio Panatenaico o Kallimarmaro, utilizzato nelle prime olimpiadi moderne e anche nelle recenti come punto di arrivo della maratona e teatro delle gare di tiro con l’arco. E’ imponente, lascia senza parole! Molto molto bello. Qui ci siamo fermati a guardare la cartina per capire se si poteva facilmente raggiungere con un autobus la funicolare che conduce alla collina del Licabetto, ma alla fine quello che abbiamo preso ci ha condotto in un’altra via (dove tra l’altro abbiamo fotografato la Chiesa di Agiou Spyridonos), e abbiamo rinunciato tornando a Piazza Syntagma, dove ci siamo fermati a mangiare un Mc Flurry al Mc Donald’s! La tappa successiva è stata una velocissima fermata alla stazione Omonia per vedere la Piazza che però ci ha deluso. E cosi siamo tornati nella zona Nord della città dove il giorno prima avevamo notato una bellissima Chiesa che poi siamo andati a vedere alla stazione di Ano Patisia ed è la Chiesa di Santa Barbara e poi siamo saliti fino ad Iraklio dove sempre la sera prima ci sembrava di aver visto un quartiere commerciale carino ma che poi non si è rivelato un granché! Rientrando ci siamo fermati in quello che pareva una specie di centro commerciale ma siamo finiti alla LIDL!! A questo punto siamo tornati in albergo e dopo una doccia ci siamo preparati per tornare a Monastiriki per la cena e qui abbiamo trovato un bellissimo ristorantino dove con 18 € abbiamo cenato ottimamente in due!! Siamo poi tornati nella stupenda piazzetta del quartiere che di sera con l’Acropoli illuminata è davvero suggestiva. Dopo un cappuccino e un the da Everest, siamo andati a nanna! Lunedì 10 febbraio 2009 Ultimo giorno: restano ancora un paio di mete. Sveglia alle 9 e meteo molto belli!! Tutto sereno e fa ancora più caldo dei giorni precedenti! Abbiamo cominciato con il Tempio di Zeus Olimpo, che il giorno prima a metà pomeriggio era già chiuso! E’ davvero bellissimo, peccato che ne restino solo pochissime colonne di cui un crollata a metà dell’800.. Da qua si fanno delle foto pazzesche all’Acropoli! Questo è il tempio più grande della Grecia durante i periodi ellenistico e romano e guardando ciò che ne resta non si possono avere dubbi data la sua mole.

Siamo poi tornati per l’ennesima volta a Monastiraki, in quanto non mi ero reso conto che non avevo visto ancora l’Agorà romana. Chantal invece si, il giorno precedente mentre io mi ero fermato alla Biblioteca di Adriano a fare le foto! E così grazie a lei che mi ha convinto non mi sono perso questo bel pezzo di storia dell’Atene dell’epoca romana (infatti come è noto la storia di Atene è stata divisa in due parti: la Atene greca e la Atene romana). Da Monastiraki, siamo quindi ripassati alla Biblioteca di Adriano e da qui all’Agorà Romana, nel quartiere della Plaka. Noi che non siamo fini archeologi non ci rendiamo conto delle differenze fra l’Antica Agorà e quella Romana, che sicuramente ci saranno e quindi ci siamo soffermati soprattutto sulla bella Torre dei Venti, in marmo, alta 12 metri, e di pianta ottagonale. Sugli otto lati sono raffigurate le 8 divinità dei venti. Il Foro ospita inoltre la Moschea di Fethiie Tzami.

A questo punto la nostra visita alla città di Atene si è davvero conclusa, e dopo aver ritirato in albergo le valigie abbiamo fatto i nostri 45 minuti buoni di metro verso l’aeroporto dove abbiamo pranzato e acquistato il buonissimo miele nel duty free.

Bello il decollo alle 14.20 con un mare bellissimo che fa capire perché la gente va in vacanza nelle isole greche e atterraggio alle 16 con un volo forse un po’ più lungo dell’andata, nel quale sono riuscito solo a vedere bene la città di Ancona, visto che è stato quasi sempre nuvoloso! In conclusione, troppi stereotipi hanno impedito ai turisti di avvicinarsi ad Atene… E’ una città bellissima, piena di storia che vi straconsiglio di visitare! Certo non stateci una settimana perché sarebbe troppo, ma passarci un week-end, soprattutto in inverno quando in Italia fa freddo, può essere un’esperienza veramente indimenticabile!



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