Da Oaxaca al Chiapas passando per Zipolite

Una piccolissima parte di ciò che abbiamo vissuto è tutto quello che riesco a scrivere ora, di ritorno da un viaggio in un paese a dir poco unico come il Mexico. E'impossibile riassumere in poche parole le impressioni che ti regala un viaggio del genere. Avevamo solo due settimane e abbiamo visto un pochino del centro, della costa del pacifico e...
Scritto da: spilu
da oaxaca al chiapas passando per zipolite
Partenza il: 11/01/2009
Ritorno il: 24/01/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Una piccolissima parte di ciò che abbiamo vissuto è tutto quello che riesco a scrivere ora, di ritorno da un viaggio in un paese a dir poco unico come il Mexico. E’impossibile riassumere in poche parole le impressioni che ti regala un viaggio del genere. Avevamo solo due settimane e abbiamo visto un pochino del centro, della costa del pacifico e del sud. Ma ci torneremo, il Mexico ha ancora tanto da offrirci.

L’aspetto che ci ha colpito di più è la gente! I messicani, o perlomeno quelli che abbiamo incontrato noi, sono troppo forti. Sempre sorridenti, con la loro flemma e il loro fare tranquillo e semplice, ci hanno conquistato subito. Il Mexico è un paese facile da girare, gran parte delle città sono collegate da una rete di bus affidabile e comoda e le informazioni le trovate dappertutto. Non credete a chi vi dice che non si può fare senza un tour organizzato o in villaggi turistici: non è vero. Noi lo abbiamo girato in modo indipendente, decidendo giorno per giorno dove andare e cosa fare, avendo prenotato solo il volo, e abbiamo fatto un’esperienza spettacolare: abbiamo trovato (quasi) sempre posti puliti, gente disponibile e cibo ottimo! Senza contare che senza privarci di niente abbiamo speso veramente poco.

Quindi, basta dotarsi di una Lonely Planet dove c’è veramente tutto quello che vi serve di sapere. Poi basta avere poche pretese e un po di spirito di avventura, fate come più vi piace, con i tempi che volete, come vi pare e ve la godrete alla stragrande. Il nostro viaggio è stato di 2 settimane dall’11 al 24 gennaio: Città di Oaxaca Da citta del messico ci siamo fatti subito 6 ore e mezzo di bus destinazione Oaxaca.

A Oaxaca abbiamo soggiornato due notti all’Hotel Pasaje che si trova a poca distanza dal centro. E’ recensito anche sulla lonely e noi abbiamo trovato una stanza piccolina con bagno, pulita ed essenziale e ad un prezzo nella media.

Le vie della citta sono affollate di venditori di tutti i tipi e negozi di prodotti tipici come il mezcal e il cioccolato, oltre alle stoffe artigianali. Lo Zocalo, piazza bellissima dove si trova la cattedrale, è molto frequentata e colorata. Abbiamo visitato le rovine di Monte Alban, che distano una mezz’ora di bus dal centro, e abbiamo svaligiato una bottega che vende cose fatte a mano da un gruppo di donne artigiane di Oaxaca, molto molto caratteristica. In Mexico si spende veramente pochissimo! Per mangiare ci siamo affidati alla Lonely per la prima sera e siamo stati al ristorante Naranja, ambiente turistico ma cibo buono. Per la seconda sera siamo andati a occhio, e abbiamo cenato al Restaurante de la Abuela, con cibo ottimo e vista panoramica dalla terrazza sullo zocalo.

Costa del pacifico, Zipolite Da Oaxaca abbiamo poi preso un mini bus che ci ha portato in 6 ore a Pochutla, cittadina punto di partenza per raggiungere i paesi della costa. Dai circa 15 gradi di Oaxaca siamo passati a 35! Il viaggio lo abbiamo passato incollati al finestrino, vista la bellezza assurda dei paesaggi che abbiamo attreversato, considerando che la strada che va fino alla costa, prima sale fino a più di 2000 metri, (dove c’è un paesino che abbiamo visto solo di passaggio, San Josè) e poi riscende fino all’oceano. Da Pochutla una camioneta (il mezzo di trasporto piu economico, che consiste in un pick up con il cassone coperto da un telo, dove dentro si siedono i passeggeri), in mezz’ora di viaggio rocambolesco, (arreggetevi!) ci ha portato fino a Zipolite.

Zipolite è rinomato per essere sia un luogo incontaminato di rara bellezza dove chiunque è benvenuto e l’attività principale è il dolce far niente a sbraco sull’amaca, sia come covo di hippies e nudisti.

Come in tutte le cose dipende da come uno se la vuole vivere. Sicuramente nella libertà più assoluta. Per molti è semplicemente il miglior antidoto allo stress e alla frenesia…Infatti la prima cosa che mi hanno detto appena sono piombata li è stato:”calma, con calma…Siamo a Zipolite!” Se andate li, preparatevi a uno stile di vita ridotto all’osso. Dormite in cabanas fatte di legno e foglie di palma, bagni e docce sono in comune e all’aperto. Oppure per dormire affittate un’amaca in riva all’oceano ad un prezzo irrisorio, tanto la notte fa sempre caldo. E godetevi lo spettacolo delle onde dell’oceano e dei pellicani che scorrazzano in giro, degli artigiani messicani che si fermano alla vostra posada, si fanno offrire una birra, tirano fuori la chitarra e intonano qualche canzone tipica. Dei meravigliosi tramonti rosso fuoco, e della quantità di cielo e di stelle che si riescono a vedere. Delle persone sempre sorridenti (che sembrano aver capito esattamente come funziona il mondo…!) A parte le note poetiche, noi abbiamo alloggiato alla posada kiko’s, gestita da madre e figlio italiani, posto molto spartano ma dall’atmosfera molto informale e rilassante. Oltre a tacos, quesadillas e frijoles (tra i cibi piu diffusi), se siete in crisi di astinenza mangereccia fanno degli ottimi spaghetti, e vi offrono il caffè vero fatto con la moka, estremamente raro da quelle parti. E poi svegliarsi la mattina in riva all’oceano pacifico…È uno spettacolo! Per mangiare andate alla Piedra de fuego, ambiente in stile sagra, gestito da una famiglia del posto che cucina un ottimo pescado e marisco. (P.S. A Zipolite si mangia il pesce! Se non vi piace, come a me, l’unica alternativa è il pollo, comunque buono).

Sarà che ci sono un sacco di italiani a Zipolite ma quelli che ci sono sanno il fatto loro. E’il caso di dirlo per il ristorante italiano della posada mexico, gestita in modo eccellente (e molto fescion) da un ragazzo italiano. La posada mexico è forse uno dei posti più comodi e stilosi dove soggiornare a Zipolite. Se invece siete più wild, kiko’s fa per voi.

A gennaio sulla costa del pacifico abbiamo trovato caldo, qualche nuvoletta ma dice che siano molto rare, e sempre sole. Detto da gente del posto, d’estate le temperature aumentano parecchio e il caldo diventa soffocante. Ah, importantissimo anzi fondamentale: li le zanzare non ti pungono, ti mangiano! Io ho avuto un polpaccio viola e gonfio per una settimana! Quindi, pomata per le punture e antistaminici! Sennò staccate una foglia da una pianta di aloe e passatela sulle punture, dice faccia miracoli.

Costa del pacifico, Mazunte, Punta cometa e Playa ventanilla Se amate il mare e la natura incontaminata ci dovete andare per forza! A 5 minuti di camioneta da Zipolite si trova il paesino di Mazunte. Le posadas sono tutte vicine se non in riva all’oceano. Abbiamo soggiornato alla Posada dell’arquitecto e siamo stati benissimo. La cabana stavolta era in cemento, ma sempre con il tetto di foglie, e aveva anche il bagno e un amaca. Queste cabanas sono gestite da una famiglia del posto che abitava in una cabana accanto alla nostra. La spiaggia è a pochi metri, e da li partono tutte le mattine le barche che portano al largo per fare snorkeling e nuotare con le tartarughe marine e i delfini! A Mazunte c’è il Centro de la Tortuga, una riserva naturale di tartarughe che da qualche anno sono specie protetta in Messico. E’molto interessante e ce ne sono di tantissimi tipi. Per mangiare abbiamo sperimentato la bottega di pizza a taglio del paese che fa pizza e focacce veramente ottime (abbiamo poi scoperto che il proprietario è italiano…Ma và!). Siamo capitati nei giorni in cui c’era una festa del paese, in cui abbiamo potuto osservare la quantita di gente e soprattutto di bambini e ragazzini che popolano Mazunte e dintorni. Per cena abbiamo sperimentato un comedor che ci ha fatto dei tacos molto gustosi. Punta cometa è un promontorio di roccia che divide la spiaggia di Mazunte da quella di playa ventanilla. E’un posto incredibile, un chiometro circa di spiaggia deserta, circondata da natura incontaminata. In tutto quello spazio c’eravamo solo noi, una numerosa famiglia di Mazunte, un paio di stranieri che facevano yoga e qualche cane. E c’era un tramonto rosso fuoco, che non ho parole per descriverlo, andateci!! Per raggiungerla bisogna fare una ventina di minuti a piedi da mazunte per un sentiero che sale per una collina.

Al di la di punta cometa c’è playa ventanilla, che prende il nome da un buco nella roccia di punta cometa, a forma di finestrina, appunto ventanilla.

Qui, un simpatico signore di Mazunte incontrato sulla camioneta ci ha accompagnato fino a uno dei posti piu suggestivi e incredibili di tutto il viaggio. Una laguna che comincia dalla spiaggia e continua all’interno della foresta. E’una riserva naturale dove flora e fauna sono protette. Un ragazzo del posto ci ha portato a fare un giro in canoa, tra iguane, coccodrilli, mangrovie, pellicani, tartarughe e boa. Al ritorno abbiamo camminato fino alla strada principale, passando per stradelli assolati, palme, campi coltivati, cabanas con famiglie messicane intente a cucinare o a fare il bucato, polli e galline, mucche, cani e ciuchi e bambini in ogni dove. Un posto del genere per noi corrispondeva esattamente al paradiso e avremmo voluto restare li per l’eternità… Ma poi abbiamo deciso che dovevamo andare a San Cristobal. Da Mazunte abbiamo preso un taxi fino a Pochutla, e poi 12 ore di bus fino a San Cristobal de las Casas, nello stato del Chiapas. Il viaggio è lungo e le partenze sono solo la sera. Si dorme bene, l’unico problema è che su questi bus l’aria condizionata è sparata a 1000 per tutto il viaggio, nonostante si partisse dai 35 gradi di Pochutla e si arrivasse ai 10 di San Cristobal, perciò fa un freddo cane, e specie se uno dorme si sveglia la mattina tutto incriccato. Quindi copritevi! 5 San Cristobal De Las Casas A San Cristobal si entra in un altro mondo. La gente è già diversa rispetto allo stato di Oaxaca. Si vede la forte presenza degli indios, le popolazioni indigene che resistono tuttora nonostante la loro cultura e le loro tradizioni non siano tutelate. E’ evidente la differenza tra i meticci e gli indios, i primi molto più benestanti e “occidentalizzati” e i secondi ridotti a guadagnarsi da vivere tramite decine di bambini, anche piccolissimi, che tentano di fermarti per strada per venderti qualunque cosa.

Ad accoglierci è una città grande, colorata e luminosa. E’ a 2500 metri e fa freschino, ci saranno stati si e no 10 gradi, ma c’è sempre stato il sole. Abbiamo trovato un albergo carino e pulito, Baron de San Cristobal, in una via vicino alla piazza principale, e abbiamo gironzolato a caso per le vie della città. Il giro del mercato intorno alla cattedrale era d’obbligo, ci eravamo lasciati gli zaini mezzi vuoti apposta per poterli riempire di tutto quell’ambaradan di stoffe colorate e oggetti di ogni tipo. Per cena abbiamo sperimentato la parrilla, un misto di carni alla brace tra cui il chorizo (salsicce piccanti) mescolate con pina (ananas), queso (formaggio), cipolla e l’immancabile peperone. Il tutto accompagnato da tequila.

Nei dintorni di San Cristobal si possono fare diverse escursioni di 1 giorno. Noi siamo stati al Canon del Sumidero, un canyon con pareti di roccia alte fino a 800 m dove la storia dice che le popolazioni indigene si gettarono piuttosto che arrendersi all’invasione spagnola, infatti è il simbolo che si trova anche sulla bandiera dello stato del Chiapas.

Una capatina l’abbiamo fatta anche nella cittadina di Chiapa de Corzo, coloratissima e incasinatissima per via della festa del paese (in Messico qualunque giorno è buono per fare fiesta!).

Poi siamo passati dalle lagunas de Montebello, che segnano il confine con il Guatemala, e da li ci siamo diretti alle cascades de chiflon! Una serie di cascate in mezzo a una foresta, dico solo…Che meraviglia! La cascata più alta in fondo era uno spettacolo, tramite una scala si può andare proprio sotto, e se ne esce fuori zuppi! Ne vale la pena, se siete in zona andateci e magari se fa caldo ci potete anche fare il bagno.

E per finire, dopo stramangiate a base di quesadillas de chorizo (slurp!), pescados, chile rellenos e altre prelibatezze, abbiamo deciso di provare il ristorante italiano accanto all’albergo di San Cristobal..Se siete li fateci un salto perchè ne vale la pena. E’gestito da due simpatici ragazzetti messicani che abbiamo messo alla prova e ci hanno stupito con le loro ottime pizze e la pasta cotta al dentissimo! E dopo tutte ste meraviglie siamo purtroppo tornati al gelido inverno fiorentino…Sigh! Però è solo un arrivederci, perchè il Mexico merita sicuramente una seconda, terza, quarta visita…Chissà! Torneremo a reimmergerci in quella atmosfera così particolare e unica che solo un posto come il Mexico ti fa vivere! Spilu & Chef



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