La Transiberiana di Daniele Somenzi
La signora Olga che parla inglese, ci ospita al suo grezzo appartamento al decimo piano di uno dei dieci palazzi della zona.
Il tipo che ci ha accompagnato ci prende i passaporti e ci và a registrare ad un distretto di polizia, prassi che tutti fanno, Il giorno dopo visitiamo Piazza rossa e il cremlino raggiungendolo con la metropolitana,e verso sera poi in auto il tipo ci porta alla stazione Yaroslaski dove uno scompartimento di prima classe con 2 letti, ci attendeva.
Il treno è giornaliero e ci porta in 7 giorni trai i fusi orari della grande Russia. è Novembre e il freddo e neve son già di casa.
Un giorno di un mesetto prima chiamo al Telefono Giuseppe che stava finendo la sua stagione delle angurie a Cappella di Casalmaggiore e gli dico: che mi dici se andiamo a fare la transiberiana quast’anno, e lui le uniche parole di risposta senza pensarci, erano: quando vuoi i soldi della caparra? Eravamo Su quel treno cosi famoso,in quella Russia cosi parlata e piena di storia che nemmeno ci credevamo, anche il fatto di prenotare il viaggio non ci ha dato difficolta, è sufficiente andare sul sito Transiberiana.Com e si fa tutto.
Eravamo cosi felici che non ci credavamo.Il nostro alloggio non è altro che uno scompartimento tipo quello dei nostri treni in Italia, la differenza è che ad ogni vagone c’è una hostess o steward sempre presente con turni di 12 ore l’uno,che in caso di bisogno venivano.Peccato che sia Vassilli che Irina non parlavano l’inglese.La tv nel nostro scompartimento ci permetteva di vedere i film in cassetta e rivedere i nostri filmati fatti dalla telecamera.La carrozza ristorante molto bella ed accogliente era solo 2 vagoni + avanti , ma talune volte ci facevamo portare il cibo nello scompartimento, e questo solo dopo che abbiamo avuto una compagnia indesiderata alla carrozza ristorante di militari in borghese sempre ubriachi,che volevano parlare con noi. Altra possibilità di procurarci il cibo era quella nelle stazioni dove il treno fermava per non + di 20 minuti, scendevamo e compravamo dai venditori sui marciapiedi della stazione, uova calde pollo caldo salamini ecc.E a prezzi che erano bassissimi, alla carrozza ristorante 5 volte di +.
I giorni passano e cosi anche i fusi orari, ogni giorno ci svegliavamo col sole che arrivava un’ora prima, e passavano anche i km, circa 8 mila. Io e Giuseppe più passano i giorni e più ci innamoriamo del treno e tutto cio che comporta.
Abbiamo visto che le rotaie sono più larghe che quelle europee, e che i treni viaggiano a destra anzi che a sinistra come da noi, in oltre ogni 8 minuti circa nel senso opposto arriva un treno merci lungissimo.
naturalmenti spinti a corrente e non diesel.
Passeggiando tra i vagoni, abbiamo notato la calca du quelli dove stanno in 4 per scompartimento,meno male noi eravamo in 2, i gabinetti pulitissimi sono dotati di doccia e ad ogni vagone è disponibile acqa calda per il tè.
Alle stazioni più importanti si scendeva 10 minuti e camminavamo fino fuori della stazione ma non oltre, perdere il treno con tutta la nostra roba a bordo non sarebbe stato piacevole con quel freddo.
Per ovviare alla confusione dei fusi orari di tutte le stazioni,hanno ideato un sistema originale, lungo tutta la linea,hanno messo l’orario di Mosca per non incorrere in malitesi.
Per fortuna dopo qualche giorno troviamo un Russo che sa l’inglese e che ci dice tutto il sistema di vita e abitudini, ci spiega anche che la tigre siberiana,si trova dalle parti di Kabarosk e a nord, proprio dove pescano nel fiume Amur lo storione per il suo caviale.
Arrivati a Vladivostok, avevamo voglia di farci ancora 2 giorni sul treno Ci era venuto il magone a scendere. Troppo bello.Fondamentale è il compagno di viaggio,che non sia un rompi.
Volo korean air e fuori dalla Russia per Seul. Ciao ciao