A zonzo fra Yucatan e Quintana roo

I nostri viaggi, come di consueto, vengono organizzati con adeguato anticipo perciò già a novembre iniziamo ad approfondire le varie informazioni per la destinazione: Messico. La data stabilita è il 10 gennaio 2009 e la durata del viaggio sarà 15 giorni. Il Messico è un paese molto vasto con regioni differenti sia come configurazioni...
Scritto da: Andre & Ele
a zonzo fra yucatan e quintana roo
Partenza il: 10/01/2007
Ritorno il: 26/01/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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I nostri viaggi, come di consueto, vengono organizzati con adeguato anticipo perciò già a novembre iniziamo ad approfondire le varie informazioni per la destinazione: Messico. La data stabilita è il 10 gennaio 2009 e la durata del viaggio sarà 15 giorni. Il Messico è un paese molto vasto con regioni differenti sia come configurazioni geografica che per caratteristiche turistiche. Noi scegliamo di visitare le zone principali dello Yucatan e della Quintana roo. Non fidandoci particolarmente dei voli charter, preferiamo volare con KLM partendo da Bologna facendo scalo ad Amsterdam con destinazione finale Cancun (costo 890€ con spese assicurative di annullamento).

Dopo le festività natalizie è alta stagione dato che si va incontro alla stagione secca ma con un caldo non soffocante. Preferiamo prenotare le varie tappe direttamente dall’Italia anche se la ricezione turistica del Messico è veramente ampia e piena di disponibilità almeno in questo periodo.

1 giorno- Bologna Cancun: il volo si è rivelato puntuale e regolare, dopo un paio d’ore allo schipol di Amsterdam tempo di visitare alcuni negozi di tulipani, atterriamo a Cancun verso le 16.00.

Ci dirigiamo al noleggio dell’Alamo per il ritiro della vettura economica prenotata dall’Italia. Per maggiore sicurezza scegliamo un’assicurazione aggiuntiva una sorta di casco con franchigia di 500$.

Il costo totale per 8 giorni di noleggio per una Chevy (Crevolet) sarà di 350€ assicurazione omnicomprensiva e 2 conducente inclusi.

Ci dirigiamo, già a buio inoltrato visto che in questo periodo il sole tramonta alle 5, verso Cancun cuidad. L’approccio con le strade messicane non è il massimo in particolare per i semafori che si trovano alla fine dell’incrocio mentre l’auto si deve fermare ovviamente prima. La guida comunque si rivelerà assolutamente facile e semplice visto anche la conformazione delle strade e della loro numerazione. La prima notte è stata prenotata al Hotel Plaza Caribe, una locazione che risulterà molto comoda vista la sua posizione davanti al terminal ADO ma da non passarci più di 1 notte. Cena al Pescator: antipasti da evitare mentre i piatti unici notevoli. Le porzioni si riveleranno sempre ben abbondanti. 2 giorno Cancun -Valladolid: La strada normale attraversa i vari paesini nati ai lati della stessa, impieghiamo perciò circa 2 ore per raggiungere l’hotel prescelto La Maison del Marques la struttura più conosciuta e di livello a Valladolid. In effetti è un hotel in stile coloniale con bellissimo patio interno ricco di fascino e di storia. Sia la colazione che la cena risulteranno valide e abbondanti. La cittadina è piacevole e tranquilla dai colori caldi. Piacevole sedersi nel parco centrale a vedere i messicani che chiacchierano fra di loro. Visitiamo anche il simpatico cenote a pochi passi dal centro. 3 giorno Valladolid – Merida: Partiamo di mattina presto per giungere il sito maya più importatante Chichen Itza distante circa 40 km. Arriviamo verso le 9.00 e effettivamente ci possiamo godere la visita in assoluta pace con pochissimi turisti in giro. Il sito è interessante in particolare per el castillo la famosa piramide dello Yucatan. Il sito risulterà comunque il meno bello secondo noi dei visitati anche per l’innumerevole numero di turisti che giungono a partire dalle 10.00 e del numero di bancarelle presenti. Prendiamo poi la Merida cuota e giungiamo nel primo pomeriggio a Merida. L’hotel è la Mision de Fray Diego un vecchio convento trasformato in un piccolo e raffinato hotel pieno di atmosfera e con un’illuminazione serale veramente curata. La città invece risulta caotica e piena di traffico ma fornisce l’idea di quello che effettivamente è la normalità messicana. Visitiamo il centro, il parco centrale e le varie strade più interessanti di Merida risultando una città vera con pochi turisti piena di pulmann, pulmini auto e pedoni. Abbiamo la fortuna inoltre di partecipare alla festa Maya nel centro del paese; si tratta di una sfilata di donne in abiti tipici ed uomini in abiti bianchi con il cappello panama che si ritrovano nella piazza a ballare. Cena non degna di nota al ristorante.

Al mattino partiamo per Uxmal a circa 80 km da Merida escursione sicuramente più bella con panorami e scorci degni di parecchi scatti con pochi i turisti. Al ritorno facciamo un nuova visita al centro di Merida dove visitiamo un mercato vero Maya, almeno ci dicono alcuni studenti di della stessa città; all’interno troviamo in pratica tutti i souvenir possibili del Messico. Ci dicono inoltre che gli acqusiti in questo luogo finanziano le comunità maya della zona e che gli acquisti nelle altre bancarelle sono manifatture di produzione cinese. Ci rimangono alcuni dubbi comunque la maggior parte degli acquisti gli avevamo già fatti. Le due cene presso il Portico del peregrino e presso Alberto’s Continental non ci hanno lasciato il segno se non per l’ambientazione di quest’ultimo.

4 giorno Merida Tulum: circa 300km che prendiamo con calma visto anche che il tempo non volge al meglio. Prendiamo la Merida cuota ed usciamo a Valladolid per visitare 2 bei cenoti che all’andata ci erano scappati: si tratta del cenote Dzitnup e Samulà entrambi molto carini e degni di visita. Dividiamo il cocco acquistato in una bancarella con alcuni cagnolini cuccioli che ne hanno più bisogno di noi. Il tempo è brutto quindi decidiamo una volta arrivati a Tulum di visitare il Pueblo prima di giungere alla Posada prenotata. Il paese si snoba attraverso le due sponde della strada nei quali è possibile trovare ristoranti, minimarket etc. Pranziamo al ristorantino “Gusto” con piatti veloci ma validi ed al giusto prezzo. Giungiamo quindi alla Posada Margherita che si trova sulla bellissima spiaggia di Tulum a circa 2 km dalle rovine. Il posto è molto curato davanti ad un tratto di spiaggia veramente notevole ma che oggi non può dare il meglio visto il tempo. La camera è proprio davanti al mare con un enorme palapa come tetto. Purtroppo per 2 giorni pioverà e farà freddo e non possiamo goderci né il mare né la posada. Cerchiamo soddisfazioni nella cucina della posada che è gestita da 2 ragazzi italiani; che dire veramente di livello!! Pane, pasta fatti da loro e pesce cucinato egregiamente. Non perdete l’occasione se siete a Tulum di fare una scappata da loro salutando nel frattempo Giacomo, Blanca e Pietro le 3 mascotte della posada. Mettete comunque in conto anche l’adeguato prezzo delle pietanze offerte.

4 spettacolari colazioni, due splendide cene alla posada, una cena al valido ristorante argentino e una pizza alla Vela quest’ultima non degna di particolari note.

Gli ultimi due giorni ci regalano il sole e possiamo finalmente vivere il mare che risulterà la zona di mare e spiaggia più bella della vacanza. Duranti i 4 giorni di soggiorno a Tulum ovviamente visitiamo le rovine che se non fosse per la fantastica spiaggia sottostante non avrebbero molto da dire.

La visita a Cobà invece ci regala bellissime emozioni; il sito è immerso e sommerso per km nella giungla (affittate una bici) e termina con la salita sulla piramide da cui si gode una vista sull’intera zona circostante.

8 giorno Tulum – Playa del Carmen: 80 km di strada veloce e in poco meno di 1 ora giungiamo all’Hotel Kinbè anch’esso abbiamo scoperto è gestito da 2 signore italiane. L’hotel è in un ottima posizione ad un passo dal mare e dalla 5 strada e anche le camera sono funzionali e immerse in un bel giardino con una piscina ad effetto.

L’approccio a Playa non è facile, arriviamo da una spiaggia solitaria silenziosa selvaggia e ci ritroviamo in un fazzoletto di sabbia pieno di sdrai e ombrelloni musica e Americani. Il mare non è come le nostre aspettative non male ma niente di straordinario. Sceglieremo la spiaggia più a nord vicino al Mamitas, il Kool dove fanno ottimi succhi di frutta fresca (aqua de frutas).

Play offre un livello di intrattenimento e divertimento veramente alto: i ristoranti e i locali sulla 5° sono uno più bello dell’altro, bar e locali di livello superiore anche a quello che siamo abituati in Italia!! Girate anche nelle strade laterali alla 5° si possono trovare delle belle sorprese. La calle 12 è invece la via del locali notturni dove ogni sera c’è una giro notevole.

Ci sentiamo di consigliare il Manamitas sulla 5° che ha buoni piatti ad un prezzo ragionevole cosi come El Diaz per degustare carne argentina. Dopo 3 giorni di assoluto relax passati far sole, bagni e tacos decidiamo di andare a Isla de Cozumel nota per le sue famose zone di immersione. Partiamo presto prendendo il Ferry alle 8.00 e noleggiando un motorino per girare l’isola che è comunque abbastanza vasta. Ci dicono che oggi il mare non è buono per lo snorkeling nel versante verso Playa. Ci dirigiamo verso la zona opposta dove il vento appiattisce le alte onde che solitamente sono alte. La zona risulta molto piacevole con un bel colore di mare azzurro e nessun turista in spiaggia se non due messicani che pescano gettando la rete. Torniamo leggermente indietro per il pranzo al Reggae Bar a Punta Sur anche se non ne valeva la pena. Appena ci rimettiamo in sella allo scooter dopo un paio di Km si buca la ruota posteriore. Nessun problema andiamo nella bancarelle a qualche centinaio di metri a telefonare al noleggio. La linea cellulare non c’è e il cb non prende. I taxi sono tutti occupati, ci consigliano di attendere perché fra circa 20 minuti passeranno gli Angeli Verdi che aiutano i turisti in difficoltà. I tempi sono elastici e dopo circa 1 ora e mezza al sole ci caricano lo scooter sul pick up e verso le 17.00 possiamo prendere il ferry per il ritorno perdendo così metà della giornata a disposizione.

Gli ultimi giorni a Playa passano in mezzo ad orde di Americani che bevono Margherita a pranzo, aperitivo e cena e fumando i sigari cubani illegali nel loro Paese. Facciamo la prima escursione organizzata della nostra vacanza decidendo all’ultimo quest’ultima opzione invece di essere autonomi. Andiamo a Sian Ka’an che è una riserva naturale di parecchi km quadrati a sud di Tulum zone incontaminate dove è possibile avvistare vari tipi di uccelli, la tartaruga e i delfini. L’escursione prevede la jeep da guidare in alternanza fra le 2 coppie. Dopo 3 ore, fra strada veloce e sterrata, arriviamo a Punta Allen piccolo paese ancora poco influenzato dal turismo. Qui prendiamo una lancia nella laguna e navigando fra le mangrovie vediamo spatole rosa, fregate e aquile, dei delfini non c’è l’ombra mentre possiamo vedere una tartaruga marina che dopo 20 minuti di apnea per 3 secondi tira fuori la testa per respirare. Premettiamo che l’escursione non è valsa 80$ a testa ma vorremmo anche sostenere questo tipo di iniziative perché danno la possibilità di ammirare gli animali nella loro vita quotidiana e nel loro habitat senza influenzarli (non è possibile fare il bagno dove vi sono le tartarughe oppure spaventare gli uccelli etc). Ben diverso dagli altri parchi creati dal nulla e dove viene costruito tutto ciò che un turista chiede (vedi xcaret e altri parchi).

14 giorno Playa – Cancun L’auto a noleggio l’avevamo consegnata appena arrivati a Playa perciò ci informiamo per gli Autobus ADO; il servizio verso Cancun è praticamento perfetto ( i servizi autobus sono economici, efficienti e sicuri per girare) e ci scarica davanti al nostro ultimo hotesso dell’arrivo). Giriamo le poche spiagge libere di Cancun, carina playa des delphines mentre rimaniamo impressionati dalle enormi catene di hotel sul mare (25 km) senza praticamente spiaggia.

La sera la passiamo nella zona dei divertimenti dove sembra di essere in qualunque città americana.

Torniamo dopo una bevuta al parco di Cancun cuidad dove a distanza di pochi km si respirara l’aria messicana; cocine economiche che sfornano tacos o tortillas, venditori di aqua de frutas e di bolle di sapone o di qualunque cosa un messicano abbia bisogno. Facciamo l’ultimo pranzo al parco con zupa, tacos fajatas arroz frjol e jugo de naranja per 40 pesos e partiamo per l’aeroporto dopo 15 giorni di vacanza a zonzo fra lo Yucatan e Quintana Roo.

Nel racconto abbiamo cercato di dare una visione oggettiva delle cose viste anche se le sensazioni traspaiono ugualmente, lasciando a voi la possibilità di approfondire durante il viaggio tutto ciò che visiterete o vedrete. La parte del Messico che abbiamo visitato si gira con facilità e sicurezza lasciando poi ad ognuno di noi la scelta di vivere il viaggio come meglio si ritiene anche se il nostro consiglio è quello di girare, vedere e provare cercando di capire qual è la vera cultura e vita quotidiana del paese che si visita senza rinchiudersi in un all inclusive (dicendo poi sono stato in Messico?!) Alcune notizie pratiche: -portate dollari americani e cambiateli nelle banche perchè applicano cambio molto più vantaggiosi.

-il periodo di gennaio rientra nelle stagione più secca, abbiamo però preso 3 giorni di acqua e non era caldissimo in particolare alla sera.

-i messicani passano dall’indifferente (nelle zone meno turistiche) al disponibile al leggermente invadente dove è pieno di turismo -potete mangiare quello che volete senza nessun tipo di problema intestinale, inoltre l’acqua è purificata (a parte quella dei rubinetti) -a parte a Tulum, dove un benzinaio ha provato a truffarci, per il resto mi è sembrato un paese sicuro Potete avere info più dettagliate potete contattarci andreeele@alice.It



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