Sardegna…. Stintino,paradiso e dintorni
Non siamo in qualche posto sperduto dei caraibi, ma nella vicinissima e sorprendente Sardegna.
Dopo anni passati alla ricerca del paradiso perfetto, attraverso viaggi esotici, in posti lontani sicuramente fantastici ma scomodi da raggiungere, decido di spendere le vacanze estive in un luogo particolarissimo, ricco di suggestioni e soprattutto vicinissimo a casa.
Chissà che non sia lì il paradiso che cerco.
Manca ancora qualche mese ad agosto, ma essendo una meta abbastanza frequentata, preferisco prenotare prima possibile.
Tramite internet dopo varie ricerche, e dopo i consigli di amici che ci sono gia stati, decidiamo che la nostra meta sarà Stintino, sulla costa nord-occidentale.
Prenoto un volo della Ryanair con partenza da Pisa alle ore 7.45 di mattina, e arrivo ad Alghero appena 50 minuti dopo.
Poi cerco con l’aiuto di un amico conosciuto sul web, anche lui intenzionato a passare le vacanze lì, un appartamento tramite un sito di due ragazze che fanno da tramite tra i clienti e agenzie immobiliari della zona.
Ce ne sono molti, ma a noi ne serve uno molto piccolo, in quanto siamo solo in due, e ne troviamo uno che fa proprio al caso nostro al costo di 1100 euro dal 16 al 30 agosto.
Per mesi e mesi, dopo un lungo e freddo inverno, attendo il momento fatidico delle ferie, non stavo più nella pelle!!! Arrivati al giorno della partenza, un po’ in ritardo come al mio solito, arriviamo all’aeroporto Gallilei di Pisa, che io ho a venti minuti da casa mia.
Atterriamo direttamente all’aeroporto di Alghero in perfetto orario.
Ritiriamo le valigie e ci dirigiamo verso il noleggio auto, con precisione all’Europa car, che sicuramente offriva la tariffa più economica per i 15 giorni da noi richiesti.
Se volevamo passare inosservati , bè quella che ci era toccata non era proprio la macchina adatta, una twingo arancione ! Carichiamo le valigie e partiamo in direzione Stintino.
La strada non è male , migliore di quello che pensavo, arriviamo in circa 40 minuti e decidiamo di ritirare subito le chiavi dell’appartamento all’agenzia situata tra il Stintino e la punta dove si trova la famosa spiagga della Pelosa, precisamente in località Cala Lupo.
Dall’agenzia all’appartamento abbiamo già modo di ammirare la costa di questa lunga lingua di terra che va da Stintino fino a Capo Falcone, ovvero l’estremità della punta.
Circa 5 km di splendida costa, da cui si può anche vedere di fronte l’isola dell’Asinara e la più piccola isola Piana, di fronte alla Pelosa.
Arriviamo all’appartamento, un grazioso bilocale, immerso nella vegetazione, a circa 300 m dalla spiaggia in località Rocca Ruja.
Dopo aver sistemato le nostre cose, la nostra prima tappa, essendo ancora presto, è sicuramente la Pelosa.
Bellissima la spiaggia anche se un po’ troppo affollata, di sabbia candida e finissima, lambita da acque trasparentissime che somigliano al fondo limpido di una piscina.
Il colore va da un blu scuro a un azzurro chiaro che si fonde tuttuno con il cielo.
È un posto molto adatto per le immersioni in quanto è possibile arrivare fino alle alte scogliere di Capo Falcone, fino all’ isola piana con la magnifica torre seicentesca che chiude l’intero golfo, dando ancora di più l’aspetto di un enorme piscina naturale.
La particolarità di questo litorale è che per oltre 50 metri dal bagnasciuga il fondale è bassissimo, e questo mi permette di prendere il sole rinfrescati da un pelo d’acqua anche lontano dalla riva.
Passiamo tutto il giorno a goderci la meritata vacanza e il dolce far niente.
Alla sera decidiamo di cenare in un ristorantino in riva al mare direttamente affacciato sulla aspiaggia della Pelosa, che si chiama “La Pelosetta”, dove si mangia veramente bene e non si spende un gran che.
2°GiORNO Ci rechiamo subito, dopo un tranquiilo risveglio, a fare provviste, ad un vicino super mercato, molto piccolo però , in zona Cala Lupo, e nemmeno troppo economico, infatti comprimao l’essenziale.
Decidiamo di partire presto per cercare di trovar posto nelle prime file dell’affollata Pelosa, ma come al solito non ci riusciamo, perché tra un imprevisto e l’altro, ci ritroviamo in spiaggia alle 11.
Troviamo posto incredibilmente vicino al mare, ma con l’asciugamano che sta mezzo sulla sabbia e mezzo sugli scogli e quindi non proprio comodissimo.
Comunque la vista delle acque trasparenti ed invitanti, ci fanno dimenticare il disagio.
3° GIORNO IL terzo giorno ancora con la pigrizia dei vacanzieri, decidiamo di non allontanarci molto, troviamo quindi una spiaggetta vicino al nostro residence, precisamente la spiaggia del roccaruja hotel, molto piccola , ma con acque niente da invidiare alla Pelosa.
Di lì comincia il mio supplizio, mio marito si accorge che noleggiano canoe, e quindi insiste perché ne prendiamo una a due posti, e facciamo il giro delle spiagge vicino.
Provo a convincerlo ad andare da solo, ma non vuole , quindi mi tocca accompagnarlo in questa faticosa avventura.
Devo dire che però mi son divertita, anche se son ritornata stremata, è spettacolare galleggiare sopra ad un fondale così limpido, ti sembra di essere sospeso nel niente.
E poi diciamo che mi sono approfittata di aver scelto la posizione posteriore, così quando meno mio marito se lo aspettava, io mi riposavo, e ammiravo il paesaggio, senza che lui se ne accorgesse.
4° GIORNO Oggi abbiamo deciso di cambiare, ma senza allontanarci troppo.
Ci hanno detto che nel tratto prima di arrivare a Stintino, c’è una lunghissima spiaggia Che si chiama “Le Saline”.
E li siamo diretti.
Questa spiaggia deve il nome, alle antiche saline che qui sorgono, la spiaggia è dominata dalla torre d’avvistamento tra le più antiche della sardegna, L’acqua è bassa e cristallina e dal colore azzurro cielo che ben si abbina al color argenteo della sabbia. La si può raggiungere percorrendo la SP 34 in direzione Stintino fino al cartello che all’altezza del km 27 indica la corrispondente deviazione.
E’ lunga più di tre km e quindi si può passeggiare lungo tutta la riva , anche se ci sono fastidiosi sassolini.
La sera, ceniamo a casa e poi decidiamo di fare un giro nel piccolo paese di Stintino.
E’ un paese molto famoso per le sue tonnare, infatti c’è anche un museo su questo, ha due porti, Portu Mannu e Porto Minori, e sono attrezzati per il turismo nautico.
Stintino è un minuscolo paesino, di solo mille anime, il borgo, si trova stretto attorno alla chiesa dell’ Immacolata Concezione , l’unica del paese, e le case sono tutte basse e colorate , tipiche dei borghi marinari.
Oltre ad un piccolo mercatino nella piazzetta principale, non c’è molta vita a Stintino, però a noi non interessano luoghi pieni di caos, e affollati, quindi seduti in una piccola gelateria vicino al porto, ci rilassiamo e ci godiamo la tranquillità del mare che si infrange sugli scogli la notte.
5° GIORNO Decidiamo di esplorare un’altra spiaggia, quella di cala Lupo, sempre vicino a noi, si trova vicino al tennis club di Stintino.
La spiaggia è formata da rocce e sabbia a grana grossa, affacciata su un mare straordinariamente limpido, con tonalità che vanno dal verde al celeste, amata dagli appassionati di immersioni subacquee. Il paesaggio in cui è immersa la cala è incantevole e molto suggestivo, grazie alla rigogliosa vegetazione che la circonda e agli aspri scogli che si specchiano nel mare. La spiaggia è l’ideale per gli amanti della pace e della tranquillità in quanto non è mai molto affollata.
Dedichiamo un po’ di tempo allo snorkeling, riusciamo a vedere molti pesci infatti.
6° GIORNO Oggi partiamo alla volta di Santa Teresa di Gallura, affacciata sullo stretto delle Bocche di Bonifacio, è lo scalo dei traghetti che giornalmente collegano la Sardegna alla Corsica (Francia), dalla quale dista circa 9 miglia.Ci mettiamo circa due ore di macchina.
Il paese offre numerose spiaggette e calette, veramente incantevoli. Una è Rena Bianca La spiaggia, situata alla periferia nord del paese, è lunga circa 300 metri, è formata da sabbia finissima, che in alcuni tratti assume un colore rosa per la presenza di minuscoli frammenti di rocce e di corallo.
Poi c’è cala Grande, Cala Spinosa,Santa Reparata , Marmorata, e molte altre degne di essere visitate.
Sulla strada del ritorno visitiamo altre calette a metà tra Santa Teresa e stintino, ma di cui purtropo non ricordo il nome.
7° GIORNO Oggi dopo aver dormito fino a tardi decidiamo di andare vicino quindi ritorniamo alla spiaggetta davanti casa.
La sera, decidiamo di cambiare, invece della stesa cena a casa, ci orientiamo verso Alghero.
E’ chiamata la piccola Barcellona, e in effetti appena arrivati, le atomosfere sono molto spagnole, emergono dalle mura cittadine, e dalle cupole della chiesa.
Meravigliose sono le mura cittadine che circondano l’intera città, e il centro storico.
Da non perdere sono il portale del duomo e i bastioni, che tra la città vecchia e il mare costituiscono un modo per passeggiare, molto bello anche il lungomare e il porto.
8° GIORNO Ci dirigiamo di prima mattina verso Capo caccia, un promontorio , altissimo sul mare con le sue scogliere a picco, da cui si gode un impareggiabile panorama.
Sulla parte occidentale del promontorio si trova la rocciosa isola di Foradada, su cui si infangono potenti le altissime onde.
Dietro scendono le ripide scale che portano all grotta di Nettuno.
Esistono due modi per arrivarci, via mare, con il traghetto, oppure questi scalini, con precisione 656, li ho contati tutti uno per uno, soprattutto al momento di risalire, sotto il sole è un percorso molto faticoso.
Le grotte però ne valgono la pena, sono tra le più pittoresche della sardegna, e si snodano per un itinerario turistico di oltre 200 metri sotteranei.
Ho rischiato di svenire per un calo di pressione, ma sicuramente merita moltissimo.
9° GIORNO Dopo essere stati a stintino per cercare di trovare posto per un escursione per l’asinara, invano però, perché bisogna prenotare molto prima in agosto, decidiamo di andare al di là della punta di Stintino in direzione dell’Argentiera.
Luogo che riconduce alla storia diantiche miniere, ancora presenti, ma non attive.
Affacciata sul mare, in quanto navi e barche fino a poco tempo fa giungevano per caricare il prezioso minerale che da il nome ala costa.
Gli stabilimenti sono ancora molto imponenti , fatte in muratura e legno, sono stati restaurati anche di recente. L ì vicino si possono trovare bellissime calette incontaminate e poco frequentate.
Abbiamo visitato anche la piccola spiaggetta di Coscia di Donna che si apre sul lato meridionale di portu Mannu.
Quella notte, abbiamo avuto visite, un afamiglia di cinghialini, non tanto piccoli i genitori a dire il vero, si è presentata davanti alla nostra veranda I giorni seguenti ci lasciamo trasportare dala pigrizia, e dal mare con bagni lunghissimi, pisolini , abbuffate.
E nonostante la Sardegna sia circondata da mare, il piatto tipico non è di pesce, ma è il porceddu, ovvero il maialino arrostito alla brace, che noi abbiamo gradito, in uno dei ristoranti di stintino.
Ci siamo dedicati anche ad all’assaggio di tutti i piattitipici sardi, dai mallureddus,alle seadas, dagli amarettus al pane carasau, per finire con gli appetitosi e saporiti formaggi di capra o di pecora.
Non so se questo sia il paradiso di cui ero in cerca, ma so di aver passato una magica vacanza e dedico questo racconto ad una persona per me speciale che ha permesso a questo incantata terra di restarmi nel cuore, come gli istanti che noi abbiamo trascorso insieme e che non dimenticherò mai.