Cuba in libertà 5
Viene a prendermi Daniele alla stazione e mi accompagna a casa dove mi aspetta il biglietto che è solito scrivermi tutte le volte che non ci vediamola parecchio tempo: inizia col dirmi che mi ama tanto, “sono troppo felice che sei qui e che domani partiamo insieme per la nostra vacanza . Cercherò di lasciare il nervoso a casa.” Daniele scappa per andare a fare la replica di “Dio c’è” una commedia in cui fa la parte di un re gay,ed io mi appresto a mettere dentro la valigia l’indispensabile per il viaggio…Che poi tanto indispensabile non sarà…Prevede certamente il cambio costume ogni giorno…Ma stavolta niente tacchi, abbigliamento casual …Riempio per prima un borsone che sarebbe dovuto pesare 9 kg…Ma il limite viene superato di poco e poi termino col valigione. Al ritorno di Daniele tutto è già pronto…Lui è incredulo! 25 aprile 2008 sveglia alle 5.30…Si parte leggermente in ritardo rispetto al previsto. Grande fila al ceck-in ma abbiamo anche del tempo per far un giro tra i negozi del terminal B..Partenza alle 10.30 per Madrid, volo Air Europa.(boeing 737-800).Per un momento speriamo siamo della Thai, ma è solo una vana illusione!il volo è e resterà air europa, dove anche le cuffiette hanno uh costo!al ceck-in non riescono a farci avere due posti vicini sul volo Madrid havana…Così dopo due ore e ¼ di volo tentiamo la carta al banca transiti.. Ma neanche loro possono rimediare all’errore fatto a Fiumicino…Non ci resta che sperare che sul volo delle 15.05 ci sia qualcuno che abbia la compiacenza di lasciar separati una coppia come noi…In realtà ci rendiamo subito conto che non siamo gli unici ad avere quel problema…Riusciamo a mescolare un po’ le carte e ad essere tutti accontentati. Si parte con un airbus industrie A330-200, il cibo è scadente, le bevande oltre i pasti sono a pagamento e le cuffie nondimeno.
Visione di del musical Airspray con John Travolta.. Perlomeno i dialoghi sono in spagnolo e i sottotitoli in inglese…J Arriviamo all’Havana alle 20.00 ora locale…Ci accoglie una serata mite…Facciamo il nostro primo cambio in moneta convertibile e cerchiamo un taxi che ci porti all’Havana Riviera…A circa 25 km di distanza dall’aeroporto Josè Martì…25 cuc quando invece ne sarebbero bastati 20, ma è inevitabile per chi a Cuba non ci ha mai messo piede.
Breve ceck-in in albergo e finalmente una doccia rinfrescante in camera…L’aria è gelida…Non c’è modo di spegnerlo il condizionatore. La camera è stile anni 50…Un po’ fatiscente e di fronte ci appare il meraviglioso Melìa Cohiba (5 stelle),. Il nostro invece appartenuto a Lucky Luciano, ha l’aria di quegli alberghi che ho sempre visto nei vecchi film americani…Piscina trapezoidale con trampolino esagerato, qualche maniglia manca, la biancheria è ridotta al limite di un telo neanche troppo grande, ma ha il servizio cortesia..Saponette e sapone liquido che servirà da offrire ai proprietari delle case particular…Altro taxi per il centro: chiediamo di farci portare alla bodeguita del medio, ma una festa in piazza ci impedirà di poter passare per la via che il taxista ci aveva indicato ( a fine vacanza scopriremo che quella era la piazza della Cattedrale con il ristorante Il patio e che il passaggio era bloccato perché si stava svolgendo una festa privata con tanto di spettacolo di ballerini cubani organizzata da un tour operator noto in italia “Eden Viaggi”…Finiamo per esplorare la città vecchia passando per la calle Obispo e poi al Parco Centrale verso la zona Centro per trovare un posto dove mangiare…Ma è troppo tardi e finiamo per provare i dolci di una pasticceria accanto all’Hotel Inglaterra…Un po’troppo dolci ma non cattivi, rifacendo il percorso al contrario orami i locali dove prima si ballava e suonava sono ormai chiusi..Non ci resta che tornare verso l’albergo, convinti che una sana passeggiata sul malecon fino al Vedado non ci avrebbe fatto male. Ottimisticamente credevamo che un’ora sarebbe stata + che sufficiente…Ma era passata un’ora e mezza e non eravamo ancora vicini…Un taxi risolverà il nostro problema…
Rimaniamo abbagliati da quel lungomare pienissimo di gente…Ragazzi e non + giovanissimi che in compagnia di qualche birra o bottiglia di ron cantavano e suonavano allegramente…Tanto da esserci chiesti se tutti i giorni fosse così. 26 aprile Notte a cubetti…Colazione incredibilmente abbondante…E decidiamo di sfidare il caldo dell’havana senza addosso nessun tipo di crema protettiva…Sarà poi Eduardo…Un ragazzo cubano conosciuto proprio appena usciti dall’albergo che ci farà sapere che si è trattata di una scelta infelice, torneremo a casa ustionati con i contorni della maglietta ben definiti! Ci dice di amare gli italiani e gli spagnoli, e di avere una sorella che vive dalle parti di Firenze…Insiste per portarci a visitare la Città…Iniziamo con il Parque John Lennon fra calle 15/17 e calle 6/8 in cui c’è una statua a grandezza naturale dell’artista seduto su una panchina. Su una targa davanti alla statua sono incise le parole “potete dire che sono un sognatore, ma non sono l’unico” è senza gli occhiali, ma appena ci avviciniamo per fare la foto su quella stessa panchina il custode si sbriga a rimettere gli occhiali negli appositi fori…Usanza dovuta che impedire come nel passato che venissero rubati per ben due volte.
Voleva accompagnarci per tutta la giornata ma Daniele non ne poteva già più, siamo stati chiari…Ci siamo dati appuntamento alle 9 davanti all’albergo per andare insieme a cena in un paladar che ci avrebbe consigliato lui e ci siamo fatti indicare la strada per raggiungere il cimitero monumentale: la Necropolis Cristobal Colon progettato dall’architetto spagnolo Calixto de Loira, in cui vengono conservate quasi un milione di tombe…Nonostante sia una sorta di museo di arte funeraria, rimane il camposanto di tutti i cittadini. Ci siamo soffermati nella tomba della Milagrosa (la Miracolosa) dove riposano i resti di Amelia Goyri de la Hoz, morta di parto nel 1901, insieme alla figlia con cui fu sepolta. La leggenda racconta che quando, qualche anno dopo, venne riaperta la tomba, il corpo della giovane era intatto e fra le braccia stringeva la figlia. Il ”miracolo” insieme al fatto che il vedovo della donna si recava ogni giorno sulla tomba e se ne andava senza voltarle le spalle, rese Amelia un simbolo dell’amore materno. E’ ora meta di pellegrinaggio di future madri che le chiedono la benedizione. Così abbiamo ripetuto anche noi il rituale girando attorno alla tomba senza però mai darle le spalle. Da lì per il l’avenida Paseo siamo giunti alla Plaza de la Revolucion , con l’effige del Che enorme sulla facciata dell’edificio del Ministero degli Interni e l’enorme monumento dedicato a Josè Martì, con la torre alle spalle, sulla quale non siamo saliti perché avrebbero voluto in custodia tutte le macchiane fotografiche e telecamere, cellulari compresi o avremmo dovuto pagare 1 cuc per ciascuno di essi, e non c’era nemmeno una terrazza da cui sporgersi. Attraversando il Barrio Chino (quartiere Cinese) con odori che facevano molto ricordare l’oriente, siamo finalmente arrivati al Capitolio la copia del campidoglio di Washington…Meritato riposo all’ombra sui suoi gradini e appena ha riaperto siamo entrati a visitarlo, uno spettacolo fantastico. Una cupola di 62 metri , il punto più alto della città fino al 1958, quando fu superata dal monumento di José Marti nella piazza della Rivoluzione. Di Angelo Zanelli è la statua all’interno, alta 17,7 metri e che è la terza statua al coperto più alta del mondo.Da lì attraversando il parque central (che divide avana centro e avana vecchia) abbiamo proseguito per il floridita, siamo entrati per la foto di rito con Hamingway. Ripercorrendo la calle obispo abbiamo raggiunto la Plaza de la Catedral recentemente restaurata con la barocca Catedral de La Havana che stava serrada, che conservò per anni le ceneri di Cristoforo Colombo, queste furono poi riportate in Spagna. Sul alto opposto il Museo de Arte Colonial e il Palacio de los Marqueses de Aguas Claras, che ospita il bar ristorante El Patio, con tavolini nel cortile interno e direttamente sulla piazza.
Ora del mojito in un bar della calle obispo pieno di cubani + che di turisti “la llueva de oro”. Rientro in ovotaxi dopo qualche foto dinnanzi alla fortezza e al faro che si affacciano sul malecon.
Puntuale Eduardo è ad aspettarci nella hall dell’albergo sono le 9 abbiamo una tremenda fame…Riusciamo con lui a pagare 3 cuc anziché 6 della sera prima. Aragosta e birra, tutto 50 cuc..Comprese le birre di Eduardo…Sarà la cena + cara dell’intera vacanza! Ci ha portati a casa sua per farci conoscere i genitori e venderci i sigari, ci dice che è il compleanno di sua madre ma secondo me è solo una tecnica di venditaJ…Ma è presto ancora per pensare ai regali.. Diciamo che ci penseremo, intanto lui regala 3 Romeo e Giulietta a Daniele.
Abbiamo voglia di rimanere da soli e lo liquidiamo con 5cuc per comprare da bere ai genitori (il padre stava quasi già in coma etilico quando siamo entrati nella sua camera da letto).
27 aprile Partenza per Vinales con il bus Viazul…All’arrivo tra i vari offerenti di case particular si fa avanti Mirtha, signora assai simpatica in viso…Offerta impedibile 15 cuc al giorno. La stanza è piccola ma carina…Anche se qualche giorno dopo avremo l’invasione delle formiche suicideJ poveretta per combattere le formiche aveva spruzzato il veleno ed erano tutte uscite dalla tana per trovare un po’ d’ossigeno…
Ci organizza in men che non si dica l’escursione con Isbel …La guida che ci porterà a cavallo tra i mogotes…Durata 4 ore…Con annesso cavallo “semi automatico”, bagno nel lago e avventura dentro le caverne. Gara al galoppo a cui io non potevo per forze di cose partecipare..Daniele perde un mojtoJ Ci porta infine da un campesino che ci fa vedere la tecnica di confezionamento dei sigari.. Un po’ di tabacco.. Tanta manualità e del miele e il gioco è fatto…Un regalo che piacerà tanto a Daniele… Ci offre della frutta (ananas e pompelmo) e ci vende 10 sigari avvolti nella palma (15 cuc).
Isbel ha raccolto per me un mango che mangeremo lì tra un sorso di ron e una boccata di tabacco.
Ci ha portati nel punto + alto di vinales per vedere il panorama..Fantastico…L’escursione ci costerà 50 cuc..Ma ne è valsa la pena…Siamo già innamorati di vinales..
Cena con pollo…Riso e frijoles…Platano fritto a fette sottili..Contorno di verdure crude e per finire la frutta + buona mai assaggiata! A letto, siamo a pezzi e domani ci aspetta un’altra escursione.
28 aprile ore 9.00 si parte per cayo Jutias, rientro alle 5.00, prezzo 20 cuc compreso il pecheno almuerzo, presso l’unico bar ristorante del posto, fatto di legno e di soffitti altissimi ricoperti dalle palme. Escursione prenotata all’havanatur, ma partiamo insieme a chi aveva prenotato cubatur..Che sembra leggermente + cara. La nostra guida è Boris…Davvero divertente..Con una conoscenza delle lingue mostruosa…Noi sediamo proprio dietro di lui insieme ad un ragazzo tedesco. Circa un’ora di bus in cui ridiamo e scherziamo sulla mia provenienza sicula.. Anche quando incontriamo il posto di blocco della polizia mi vieta assolutissimamente di dire che sono siciliana…Sicilia = mafiaJ Non si tratta di una vera e propria isola.. Ma è collegata al resto dell’isola da una striscia di asfalto con relativo pedaggio(5 cuc a persona), già compreso nel prezzo dell’escursione..
Una buona organizzazione e il posto un mini paradiso…Lettini e ombrelloni li abbiamo usati solo per appoggiare la nostra roba: poi in esplorazione…Una lunga spiaggia a cui si alternavano mangrovie.
Unica pecca : niente pesci, ma siamo lontani dalla barriera corallina, quindi il pane che ci siamo accuratamente portati dietro serve veramente a poco.
Torniamo a casa per recuperare gli euro da cambiare in banca…Ci accorgiamo del furto subito probabilmente i giorni prima presso l’Hotel Havana Riviera..Non ci sfiora nemmeno l’idea che potessero essere stati i proprietari della casa particular..Il denaro stava nelle valigie chiuse. Mancano € 400,00 a testa. Porca paletta.
Per un’ora circa totale ammutolimento..Ma poi la prendiamo con filosofia perché rovinarsi anche gli altri giorni della vacanza..Staremo + attenti nei prossimi giorni..Prima però al cambio c’eravamo già fatti fregare 50 euro scomparsi come per magia dalle mani di chi avrebbe dovuto cambiarli in cuc.
Cena in casa. È la volta di assaggiare il maiale..Non mi piace…Ma tutto il resto è ottimo..Mirtha è davvero una buona cuoca… La sera al circolo culturale Montanez..Sembra l’unico locale aperto ma pieno di turisti e cubani…La sera dopo invece ci accorgeremo che ce ne sono anche altri 2 tra cui il Patio del Decimista..Meno turisti e + cubani.. Lì incontriamo anche il ragazzo di monaco che si trovava in spiaggia da solo al mattino e con cui abbiamo scambiato qualche parola.
Ascoltiamo della musica dal vivo di ottimo livello…Un gruppo…E poi come ospiti d’onore un baffone (un quadro antico) e el chico Lores…Di certo tornato dall’Italia da poco visto il suo abbigliamento.. Pantaloni bassi in vita che fanno fuoriuscire un paio di boxer con la scritta UOMO.
29 aprile oggi è la volta di Cayo Levisa, sempre con Havanatur si parte alle 8.15.. Un’ora di bus e mezzora di boat da Palma Rubia…I tempi non sono stati rispettati stavolta ma è stata una giornata fantastica.
Nessun Italiano neanche stavolta ma tanti francesi, una comitiva di anzianotti.
Ad accoglierci un paradiso di isola: il tragitto dall’imbarcadero alla spiaggia carico di verde e con la riproduzione (natura morta) dei fondali dell’isola. Cocktail di benvenuto e sdraio sotto le palme.
Ci offrono lo snorkeling nella barriera corallina ma il tempo a nostra disposizione è breve è quasi mezzogiorno e andiamo a esplorare la costa..Anche qui mangrovie in un’acqua cristallina. Raccogliamo delle conchiglie e del corallo che riusciremo a portare in Italia.
Anche qui niente pesci a riva. Torniamo indietro e ci aspetta il box lunch (panino patatine fritte e birra).
Ritorno alle 7 prenotiamo il viaggio in taxi per Cienfuegos per il giorno dopo…Solo 3 cuc a testa rispetto al Bus Viazul per 5 ore di viaggio.
Se fossimo partiti di lunedì giovedì o domenica avremmo avuto la possibilità di prendere il bus organizzato da Havanatur ma diversamente avremmo dovuto fare con il bus Vinales – Havana e poi aspettare un paio d’ore per fare havana – cienfuegos.
Mirtha per cena avrebbe voluto farci provare il loro filetto di pesce…Ma a 60 km di distanza dal mare abbiamo preferito nuovamente il pollo…Stavolta però accompagnato da una sorta di patata dolce buonissima che lei mi scevra avesse chiamato malena o qualcosa del genere.
Che fame che ci messo l’escursione di oggi…Poi a smaltire la calorica cena facendo 4 passi, in realtà siamo stanchi ma Daniele voleva a tutti i costi provare il sigaro Romeo e Giulietta.
A serata era così organizzata: al circolo culturale Montanez musica dal vivo, danza al circolo del decimista e la solita gente del luogo che improvvisa spettacoli comici, che cambia location…Ieri la piazza di Vinales..Oggi una grossa sala di fronte alla piazza.
Siamo entrati a dare un’occhiata ma eravamo gli unici turisti e mi sentivo leggermente osservata.
La tranquillità di quel paese è affascinante e la semplicità delle persone che vi abitano fa proprio sentire a casa…Vinales segnerà l’inizio della vera vacanza a cuba!
30 aprile E’ mercoledì, il taxi ci viene a prendere alle 8.30 per portarci a Cienfuegos, ma bene presto scopriamo che non siamo i soli compagni di viaggio di questo taxista che si subisce 10 ore di viaggio al giorno per 25 euro a persona…Perché scopriamo che gli altri 10 vanno all’agenzia che ha contrattato il trasporto! Passiamo da un albergo per caricare anche una coppia di olandesi e è subito crisi perché i bagagli sono troppi, non entrano in macchina ci riporta al terminal Viazul e va a montare il porta pacchi sopra l’auto…La mia valigia passerà 5 ore attaccata dai moschitos. Le nostre valigie sono oggetto di discussione degli olandesi: troppa roba secondo loro, non hanno tutti i torti ma Daniele giustamente risponde non è troppa la nostra ma troppo poca la Vostra!eravamo anche un po’ alleggeriti perché abbiamo regalato a Mirtha del sapone, caramelle e biro che credo gli abbiano fatto veramente piacere.
Sono le 9.30 e finalmente si parte…Durante il viaggio solo 2 soste…Al limite del possibile! Arriviamo alle 3.00 sotto il sole che scotta..Accompagniamo i due all’hotel segnalato dalla guida Lonely planet e ci facciamo consigliare un rent room nell’avenida 54 4121 e/41 Y 43, ci accoglie liana…Davvero simpatica…Cerchiamo di contrattare sul prezzo ma è irremovibile 25 cuc come per tutta Cienfuegos…Ci sembra davvero onesta e così accettiamo immediatamente fissando l’ora di cena e chiedendo per 10 cuc una Langosta tanto desiderata! Giro turistico per la città…Non abbiamo subito un bell’impatto.. Dopo aver percorso tutta la avenida 54 e aver raggiunto il Parque José Martì con il Teatro Tomas Terry e subito accanto il Colegio de San Lorenzo, la Catedral de la Purisima Concepcion e il Museo Provincial rimaniamo affascinati da questi palazzi in stile coloniale spagnolo, ma poi nulla varrà la pena di andare a visitare.
Ci spingiamo fino al Malecon…Naturalmente + breve di quello dell’Havana…Ma sembra di trovarsi nella riproduzione in scala ridotta della capitale…Anche la stanza non è caratteristica…Anche se più ariosa…Abbiamo almeno il frigo per tenere la roba in fresco.
Mentre passeggiamo sul lungomare tentando di raggiungere Punta Gorda ci viene incontro la prima pioggia tropicale…Ci rifugiamo sotto la tettoia di un bar e ordinando una birra (rigorosamente Bucanero, anche i cubani ho notato preferiscono la Cristal, un po’ più leggera), aspettiamo che cessi di piovere seduti ad un tavolino…Ancora una volta facciamo amicizia con la gente del luogo…Dialoghiamo un po’ con il DJ del bar, ci dice che è normale che piova, tutti gli anni accade durante i preparativi per il primo maggio..Ma ci assicura che tradizione vuole che il tempo di benevolo il giorno per accogliere la festa il giorno dopo. Manda in diffusione un po’ di buona musica.. Laura Pausini, Eros Ramazzotti e ritmi salsa e reggaeton (qualche giorno prima avevamo anche sentito Tiziano Ferro, anche se cantano sempre in spagnolo) Programmiamo di andare a playa rancho luna prima di ripartire, ma ci dicono al terminale bus che l’unica compagnia che offre il servizio è quella popolare, né astro, né Viazul…Ma nemmeno questo ci spaventa, torniamo a casa …E nonostante le strade piene d’acqua numerosi ragazzi si sono riuniti per strada per giocare a baseball, sport nazionale di cuba.Siamo pronti per una doccia caliente…La cena è deliziosa!!la migliore aragosta…Quindi a posteriori valuteremo questa sosta a Cienfuegos come una sosta gastronomica perché neanche la sera la città è popolata..Ci accorgiamo che è il turismo è praticamente inesistente. Entriamo nella discoteca El Benny, ma è ancora vuota e riusciamo come fanno anche quei pochi turisti in giro per strada…Una serata deludente, che termina ancora peggio Daniele brucia il caricatore del telefono e i cellulari sono già tutti quasi scarichi.
1 maggio E’ el Primero de Majo..Grande festa a Cuba…Si festeggiano i 50 anni della rivoluzione…Usciamo presto al mattino, sono le 7.30 e le strade sono già affollate…Andiamo a prendere l’autobus per Rancho Luna, ma conosciamo immediatamente la dura realtà…Abbiamo capito male…Non esiste nessun bus oggi per la spiaggia.. Perché è festa…Un grassone di un taxi particular ci offre di portarci a 6 dollari ma rifiutiamo.. Il tipo si avvicina a noi in maniera troppo antipatica.
Cerchiamo un altro taxi ma gli altri hanno paura a raggiungere la spiaggia..Ci spiegano che la polizia è presente dovunque a causa dei festeggiamenti e l’unica soluzione è andare al terminal dei taxi che ci dicono essere a Punta Gorda e si offrono per portarci lì con 2 cuc.
Accettiamo ma è l’ennesima bufala.. Neanche i taxi partono oggi…E caso vuole perché c’è un cambio di compagnia…Ad una compagnia di taxi subentrava un’altra proprio quel giorno…Giriamo l’angolo e ci accorgiamo che non ci aveva mica accompagnato tanto lontano da casa…Non eravamo nemmeno sul malecon…Allora decidiamo di scappare andiamo al Viazul e acquistiamo il biglietto per il autobus per Trinidad…Sono le dieci e abbiamo poco + di 2 ore per una doccia e rifare i bagagli. Lliana quando la salutiamo improvvisamente non sembra nemmeno sorpresa.. Magari è l’effetto che fa a tutti la città.
Un’ora e mezzo e arriviamo in un’altra città patrimonio dell’Unesco come Vinales.Il caldo è più soffocante e la folla di proprietari di case particular ci aspetta dietro la catena del terminal, ci assalgono letteralmente stile grande fratello quando vieni eliminato dalla casa e devi affrontare il pubblico pagato per diventare il tuo migliore amico anche se non ti ha mai vistoJ Foto di case targhette con i nomi, circondata da un’orda barbarica…Daniele si mette d’accordo con Delvis che avrà una moglie adorabile : xiomara, ci offre una casa vicino Plaza Mayor, in realtà è poco distante ma abbiamo bisogno dei servigi di un vecchietto con una carriola per portare le valigie..La strada non è asfaltata, ma è piena di sampietrini che danno l’idea di città antica.
La stanza è piccola ma per un paio di notti si può fare..Cercheremo poi qualcosa di meglio. Visita della città, Museo de la Lucha contra Bandidos, con il campanile a cupola giallo e bianco, divenuto simbolo della città. L’edificio una volta era un convento di San Francesco d’Assisi e documenta la lotta ai gruppi antirivoluzionari, i bandidos, che si formarono subito dopo l’avvento di Castro. Vi sono esposti fotografie, armi e documenti di ogni tipo. Saliamo sul campanile, il punto più alto di Trinidad, ma le scale sono bloccate ad un certo punto, la vista è ugualmente magnifica.
Arriviamo in Plaza Mayor, cuore del città vecchia lì veniamo richiamati dal custode del Museo Romantico (Palacio Brunet) che si affaccia sulla piazza, e noi pare talmente strano recuperare la gente per strada per invitarla a visitare un museo! Ci fa compagnia un altro custode nel nostro cammino, ci fa sapere che il palazzo è stato costruito nel 1812 come dimora della famiglia Borrel. Nelle sue 14 sale, tutte affacciate sulla galleria del patio, si può ammirare una raffinata collezione di mobili, sia spagnoli, splendidi e ancora attuali che francesi, questi invece un po’ troppo eccessivi con le loro ceramiche. Gli oggetti esposti, la maggior parte appartenuti a Mariano Borrel che poi passò alla figlia, sposa del conte Nicolas de la Cruz y Brunet. Tra le sale quelle che spiccano sono la cucina che conserva le piastrelle originarie in ceramica dipinta e la camera da letto della contessa con un baldacchino in bronzo. Accanto la Iglesia Parroquial de la Santisima Trinidad, che troveremo sempre chiusa, ci dicono che apre esclusivamente alle 10.30 del mattino. Alla casa della Musica che si trova lungo una estesa scalinata c’è già gente che beve e che ascolta della buona musica, ma non sarà mai il caos di gente in cui ci imbatteremo quella sera stessa, gente di ogni nazionalità, cubani compresi impegnati in una serata alcolica e a ballare, seduti ai tavoli del locale, sugli scalini e tanta gente anche in piedi. C’è un po’ troppo freddo però e decidiamo di tornare a casa. Oggi siamo riusciti a trovare un centro internet nella via Maceo così finalmente abbiamo risolto il problema di comunicare con l’Italia, siamo stati nel bar in cui si trovano i pc e ci siamo ubriacati con un monito da tagliare le gambe, tanto da essere stati costretti a ordinare una pizzetta di queso davvero buona!conosciamo anche un milanese con in mano uno strumento strano…Gli chiediamo dove l’abbia comprato e decido che quello sarà uno dei regali che porterò da Cuba.
2 Maggio Colazione molto misera, un latte dal gusto tremendo e solo frutta burro e il miele è terminato.
Si parte per Playa Ancon, il bus parte ad ogni ora dalle 8 in poi dalla via Maceo proprio di fronte all’internet cafè. Lì conosciamo Cuki un cubano ex ginecologo che ora fa il taxista senza macchina.
Arriviamo in spiaggia, caraibica, sabbia bianca, mare azzurro, palme che regalano un pò d’ombra. Facciamo una passeggiata lungo la spiaggia..Ma è talmente lunga che dopo quasi due ore decidiamo di tornare indietro. Maschera e tubo e si parte per fare snorkeling lungo la barriera corallina con un catamarano a vela, in compagnia di due inglesi. Ci aspetteranno pesci colorati ma poco e deludente corallo, ma Daniele è ugualmente entusiasmato dal giro di un’ora al prezzo di 8 cuc dopo un po’ di contrattazione.
Il bar accanto all’Hotel ha un menù misero e anche le porzioni lo sono…Guardando l’insalatina di Daniele decido di rimanere a digiuno. Tanto stasera ci attende nuovamente l’aragosta! La giornata passa in fretta ed è già ora (17.15) di andare ad aspettare l’autobus per il ritorno, prezzo della corsa A/R 2 cuc a testa!ci fermiamo all’internet cafè per le solite mail e ci mettiamo d’accordo con Cuki per andare stasera alla Cueva alla Discoteca Ayala che cuki ci ha spiegato essere un vecchio serial killer che uccideva i bambini dentro quella grotta e che tanti di loro quando era piccolo andavano a giocare lì dentro e che tanti risultarono a quel tempo scomparsi…Una storia agghiacciante.
In realtà alle 10.30 siamo lì davanti, lui chiama un taxista e un’altra ragazza e partiamo per la disco, ancora poca gente alla nostra entrata, ma abbiamo discusso parecchio aspettando che si riempisse, tra un mojito e l’altro. Naturalmente cuki è stato nostro ospite tutta la serata, entrata 3 cuc e all’interno i prezzi delle consumazioni erano tali e quali a quelle di un normale bar.
Ci dice che dopo la guerra in angola ha deciso di smettere di fare il ginecologo perché lo stipendio era di 20 dollari al mese e che guadagnava di più arraggiandosi.. Procciando clienti ai turisti di quell’isolato…Quello che aroma si direbbe un bel paraculo! Ci dice che ha fatto nascere anche sua figlia e che in cuba non si usa la pillola perché quella fa smettere di avere figli! Si offre di tenermi borsa e giubbino, avevo paura ci fosse freddo nella grotta ed invece abbiamo sofferto il caldo, mentre io e Daniele ci buttiamo nelle danze, tra cui anche qualche salsa. La ragazza cerca di riuscire ad ottenere un’esportazione di roba da Cuba per l’Italia, mi chiede di consegnare un pacco che mi avrebbe dato lei, ma cuki mi dice di non farlo assolutamente..Devo ammettere che anche questo è stato un motivo in + per conquistare la fiducia di entrambi noi. Alle 3 eravamo a casa, la disco finisce presto.
3 Maggio Sabato Ultima colazione in casa di Delvis e Xiomara, stavolta un po’ più abbondante, del miele oggi non avevamo solo la bottiglietta.:) il latte non aveva quel sapore di muffa del giorno prima e per concludere il flan di leche, la nostra passione. Oltre alle banane fritte un po’ troppo salate…
Preparati in fretta i bagagli, sono stati trasportati da un facchino chiamato da Delvis con il solito sistema della carriola, ma non fino alla destinazione perché non volevamo essere così crudeli da dire ai nostri primi ospiti di Trinidad che casa loro in fin dei conti non ci era piaciuta e che cambiavamo abitazione per stare meglio…Abbiamo inventato la scusa di alcuni amici che arrivavano in giornata dall’havana e che avevano preso in affitto una casa particolar coloniale in Trinidad già dall’Italia e che era talmente grande da poter ospitarci tutti..Solo che Daniele non pratico nel dire bugie gli ha fatto sapere che i nostri amici erano in 6 e loro increduli probabile che non se la siano bevuta!troppo piccole le case di Trinidad per ospitare 8 persone.
Cambiamo casa…La proprietaria non alza un dito…Anche la registrazione è stata fatta dalla figlia..Alla cucina e alla tinteggiatura pensa Alexi, e 2 donne procedono alle pulizie di casa. Ci ha fatto vedere le foto di quando è venuta in Italia a trovare il figlio sposato con una italiana.
Proseguendo dritti dalla nuova abitazione abbiamo scoperto di trovarci molto vicini a quello che la gente del luogo considera la piazza centrale…Abbiamo scoperto un altro centro Internet l’Etseca..La connessione è + veloce ma l’ambiente era da brivido e poi per la seconda volta fregati durante il cambio..Stavolta invece che con un gioco di prestigio aver fatto cadere 50 euro…Non si sono nemmeno disturbati a faticare tanto…Ci hanno semplicemente dato meno della somma dovuta.
Poi playa Ancon, ci ha beccati Cuki e ci ha voluti portare lui al mare con un tizio diverso..Altra persona da evitare accuratamente, come davils a cui abbiamo detto un casino di cazzateper spiegargli il perché andavamo via da casa sua senza ferirli e dirgli che la stanza era veramente brutta e che avevamo trovato qualcosa di + decente!la versione di Daniele: sono arrivati dei nostri amici, hanno prenotato una casa per stare tutti insieme dall’Italia! Alla domanda quanti sono? Risponde in 6! E loro prontamente: ma non esistono case a Trinidad che possano ospitare 8 persone.Jmomento di imbarazzo, occhiata all’orologio..Beh credo sia il caso di andare…Anche lui beccato nel pomeriggio mentre cercavamo di evitare l’Avenida Maceo dove Cuki era appostato. Per un pelo non ci beccava anche la proprietaria della casa di cioccolato a cui avevamo promesso ci saremmo trasferiti. J Cena con aragosta preparata da Alex e serata alla Casa della Trova, in Calle Fernando Echerrì 29, è il locale più noto di Trinidad per la musica dal vivo (salsa, bolero e son), è frequentato sia dai turisti che dai locali, ma la musica era troppo moscia e l’unica attrazione era una coppia di vecchietti cubani di cui rimanevano solo le ossa in piedi che ballava la salsa con un movimento di bacino impressionante. E per finire tornando a casa ci ha chiamati la ragazza con cui siamo andati a ballare la sera prima, che voleva di nuovo scroccare il passaggio per la Cueva, mentre la sera prima mi aveva chiesto non proprio Ingenuamente se le facevo il favore di portare un pacco in Italia ed io ingenuamente avevo detto di si…Quindi lo scopo era non incontrala + per evitare la consegna del pacco fino al giorno della partenza né tantomeno far sapere al suo amico Cuki, che prima l’ha invitata in disco e poi l’ha definita una puttana, dove abitavamo…Qualche giorno dopo abbiamo scoperto che era un nostro vicino di casa!J 4 maggio domenica colazione e partenza in taxi per la Marina di Playa Ancon, alle 8 puntuali di fronte al centro Internet in Via Maceo per incontrare Cuki che stavolta era in compagnia di un taxista ufficiale che però non ha attivato il tassametro..Odore di fregatura!! Partenza alle 9.30 per Cayo Blanco, costo del biglietto 40cuc, un gruppo enorme di nazionalità sconosciuta a farci compagnia, che prima di partire non ha rinunciato al cocktail di benvenuto a base di vodka offertoci.
Il catamarano ha issato le vele solo a metà della traversata, per il resto tutto a motore.
45 minuti di snorkeling sulla barriera corallina inesistente e inavvicinabile vista la forte corrente che ha convinto alcuni partecipanti alla gita a rimanere in barca sotto un sole cocente.
L’isola nonostante fosse affascinante perché deserta( ci vive solo il custode che ogni giorno accoglie i turisti per il pranzo e che ci ha provato con qualsiasi donna sola…Anche con me mentre Daniele era intento a riprendere i paguri +grandi che abbiamo mai visto e iguana tra le mangrovie).
Ma non si poteva fare un bagno decente perché piena o di sassi o di alghe…Fortunatamente in spiaggia siamo rimasti poco…Dopo un breve relax con un bicchiere di cuba libre sdraiati su di un lettino sotto le palme, era già ora di rientrare.
Al ritorno ci aspettava il taxista che invece di 8 cuc, quanto eravamo d’accordo con Cuki ci ha chiesto 12, Daniele l’ha mandato a fanculo includendo nel viaggio anche Cuki…E questo evento perlomeno ha avuto di positivo che ci siamo liberati di luiJ poi siamo andati a fare un po’ di spesa… perché avendo già mangiato tanto a pranzo avevamo avvertito Alexi di non preparare per noi…Così pane e gelato è stata la nostra cena. Siamo usciti e siamo tornati al Palenque de los congos reales dove abbiamon ascoltato il solito bel gruppo..Oltre ad uno precedente che ha cantato il cha cha cha…La stanchezza è piombata a mezzanotte appena… 5 maggio lunedì i vicini russi sono partiti, chissà chi saranno i prossimi vicini?ieri parlando con Alexi ci ha detto che viene pagato 10 dollari al mese e che la Signora non è molto carina con lui, lo sfrutta per cucinare e fare tutti i lavori di manutenzione in casa.Si sono invertiti i ruoli dice Daniele: la Negra che schiavizza il Bianco!dopo colazione siamo usciti a comprare un po’ di regali, 4 maracas piccole 4 cuc, 2 statuette 7 cuc e una maschera di legno per noi, 15 cuc!poi mare finalmente si ritorna alla Palya ancon, dopo la giornata di ieri ci mancava un po’!oggi però abbiamo preso un autobus che passa per calle boca, proprio vicino casa, e che raggiunge la playa senza prima fare fermate. Durata del viaggio: 15 minuti, quanto un taxi..Anche se non è stato molto puntale all’andata..Sarebbe dovuto passare alle 11.15 e invece è arrivato quasi mezz’ora dopo, ma al ritorno orologio svizzero..Alle 5 puntuali siamo ripartiti per Trinidad. Una sosta in panetteria ( l’idea della frittata della colazione nel panino da consumare a pranzo è da ripetere perché è piaciuta ad entrambi)…Il prezzo del pane in questa panetteria è molto variabile…Col passare dei giorni ci siamo accorti che si prendevano quanto gli davi…Senz’amai darti il resto.. Oggi abbiamo anche mangiato la pizzetta di queso in spiaggia…Senza pomodoro, un po’ unta ma finalmente abbiamo assaggiato un vero formaggio…,molto simile al nostro pecorino…1 cuc.
Niente seratina…Dopo la cena nonostante fossimo già pronti per uscire Dani è crollato a letto e mi dispiaceva svegliarlo..Io ho resistito un po’ di + …L’aria calda..Ho preso il libro di Fabio Volo..Ed è stato un piacere leggerlo con la porta finestra aperta e la luce della terrazza che filtrava in camera…Mi sono addormentata così con il libro aperto sopra di me.
6 maggio martedì Colazione e appena dopo è arrivato Michel ( per il giro a cavallo), prima sono salita su di un cavallo ma poi ho fatto cambio con quello di Dani per via delle staffe troppo basse per me.Siamo arrivati al trotto fino al parco nazionale di Topes de Collantes passando per campi vicino ai buoi, per ruscelli (Daniele al primo attraversamento era già tutto bagnato) arrivati al ristorante qualcosa da bere un po’ di riposo ed abbiamo proseguito a piedi fino alla cascata di Javira. Abbiamo fatto il bagno, l’acqua tanto fredda come dicevano, poi è arrivato un altro italiano : Giampiero, abbiamo aspettato che anche lui facesse il bagno e in sua compagnia, di un altro cubano sua guida e di una bottiglia di ron bianco siamo tornati al ristorante sotto la pioggia prima timida e poi incessante.Avevano delle insalate di frutta, ananas e mango e ne ho approfittato insieme alla solita bucanero…È stato divertentissimo parlare con loro e confrontarsi, anche se appena si cominciava a parlare tra noi italiani..Cercavano di intromettersi con le domande + disparate.
Daniele ha atterrato il negretto facendogli vedere le tecniche di autodifesa dei poliziotti italiani..Ad un certo punto era per terra e chiedeva pietàJ la gente seduta ai tavoli accanto rideva… Un gruppo di turisti ci ha raggiunti e dei cubani hanno iniziato a suonare e cantare dalla canzone del Che ad altri motivi della tradizione cubana.
Ma la canzone che rimarrà per sempre nel mio cuore è “Iolanda”.
Una sera al palenque un vecchietto che si faceva offrire da due ragazze italiane si è girato verso il nostro tavolo spiegandoci il significato di quella canzone, ha voluto conoscere il mio nome e l’ha riadattataJ ci ha detto che è il canto d’amore di un uomo innamorato… Al tavolo correvano fiumi di birra e il ron era terminato …Eravamo pronti per tornare in sella..Solo che la mia cavalla aveva le staffe roventi…Poveretta quanto era rimasta al sole, ma soprattutto poveretta me che mi sono ustionata le caviglie…Inoltre era leggermente nervosa, appena salita è partita in trotto tanto da rimpiangere quasi la vecchietta che mi ha portato su per i mogotes. Micael mi ha chiesto se volevo andare al galoppo e senza nemmeno attendere la mia risposta negativa (avevo già tanta paura così) ha dato un colpo secco al cavallo e nulla è servito a fermarla…Il primo galoppo della mia vita…L’adrenalina a 1000, ma ricordo la convinzione che sarei caduta di li a poco…Tiravo le redini ma era ingovernabile.Troppo eccitante, divertente, altri passetti e poi di nuovo al galoppo…Cuore in gola e Daniele visibilmente preoccupato, e i dolori dei giorni successivi inimmaginabili a gambe glutei e schiena.
Ci diamo appuntamento con Giampiero alle 10 alla casa della musica…Ma la pioggia stasera ha tenuto a casa tante persone…Nonostante tutto lo spettacolo a Cuba continua..Il gruppo che apre la serata continua a suonare sotto la tettoia del locale e i ragazzi sono ammassati davanti a loro…Termina di piovere verso le 11.00ma ormai tanta gente è andata a casa e salta la nostra serata in discoteca..Anche se incontriamo un tipo pugliese conosciuto qualche giorno prima sull’autobus di ritorno da Playa ancon che ci inviata insieme ai suoi nuovi amici ad andare a ballare insieme alla cueva..Ma ci vanno a piedi..La strada non è asfaltata, in salita e soprattutto continua a piovere..(effetto cuba libre).
Si va a nanna.
7 maggio mercoledì è la nostra ultima giornata di mare…Ancora qualche regalino, incontriamo Giampiero, si scusa per la sera precedente e ci mettiamo d’accordo a quale ora prendere il viazul per l’havana l’indomani e poi dritti a playa ancon..,stavolta però con un taxi illegale..Andiamo fino al parco centrale e lì fermo un tizio che ha lo stesso modo di fare Cuki..Anche lui un procacciatore di affari su strada..Ci mette in contatto con il taxista per 4 cuc… è tempo di bagagli…Domani mattina sarà troppo tardi per pensarci..Paghiamo anticipatamente la signora…(lo sconto di cui ci parlava riguardava solo 1 cuc al giorno x colazione) ed ecco che Alexi tenta la carta, mi serve una miseria per terminare casa..Ma nessuno è buono con me…Capiamo la sua tattica di farci compassione e diciamo lui molto diplomaticamente che gli avremmo dato la somma se non avessimo subito il furto in hotel…Che rischiavamo noi di rimanere senza soldi fino alla fine della nostra permanenza a cuba.
Ultima cena a base di aragosta e via alla casa della musica…Qualche moito…3 a testa credo..Sono leggerissimi e il nostro amico pugliese ci consiglia di provare il rum bianco invecchiato 3 anni …Poca spesa e tanta resa…In effetti non ha tutti i torti… Andiamo in bagno e lì incontriamo i suoi amici…Quello di Palermo che tiene precisare di essere di Reggio Calabria e il Romano…Ci chiedono come facciamo a conoscerci io e Daniele..Avevano scommesso che era poliziotto…Ed io ammetto di aver deriso il calabrese per la sua incomprensibile frase circa la sua provenienza..Facciamo amicizia e ci dirigiamo insieme verso la disco della casa della musica..Hanno comprato del rum e della coca insieme a dei ragazzi cubani e ci offrono un paio di bicchieri..Mi invitano a ballare insieme a loro…Ma nel più bello..Tra una salsa e un raggaeton, una cazzata e l’altra finisce la serata..È ora di spostarsi nel piano bar della casa della musica…Anche i nostri nuovi vicini svedesi seguono il nostro stesso giro…Qui la situazione si scalda…Le puttane cubane cercano di trovare qualche cliente..Simulando cosa potessero offrire…J Sono le 4…Si va a casa..Tra qualche ora si parte.
8 maggio giovedì si torna all’havana con la guagua…Ci facciamo portare con Giampiero alla casa particolar che ci avevano consigliato…La proprietaria..Molto simpatica viveva insieme ai genitori…Un intera giornata cercando di recuperare il maltolto dell’inizio della vacanza…Ma il risultato è che tra una serata intera passata alla stazione di polizia…Abbiamo ritenuto conveniente buttarci tutto alle spalle e andare a cena..Serata alla bodeguita del medio e rientro in camera… 09 maggio venerdì salutiamo Giampiero che partirà prima di noi…Noi invece andiamo alla ricerca di un taxi economico per playa dell’este…Santa maria…Uno splendore di spiaggia…Ci arriviamo con un nuovo mezzo di locomozione un’ apetta che solo i cubani possono prendere…Ma visto che per tutta la vacanza mi hanno presa per una di loro…Non ci sono problemi..Ci fa salire a patto che Daniele si nasconda dietro me… al rientro contrattiamo con un taxista per portarci alla casa particolar per fare una doccia e prendere le valigie, prima però tappa al museo della rivoluzione…Ci aspetta e dopo aver sentito le mie voglie di frutta, ferma la macchina e mi regala un casco enorme di banane e 4 o 5 manghi.
Ci aspetterà persino fuori per poi accompagnarci in aeroporto… L’ultimo mojto e si riparte dopo aver comprato qualche souvenir in attesa della partenza… Sono appena salita sull’aereo e una tristezza mi assale…E solo la speranza di tornare in quella bellissima terra…Fatta di povertà ma anche di tanto calore e orgoglio mi fa star bene…Non dimenticherò mai questo viaggio…Un emozione dopo l’altra data dai paesaggi incontaminati…Dall’azzurro del mare, dall’allegria della musica ad ogni ora del giorno e della notte…