Brasile: natura meravigliosa
Nonostante tutto, il viaggio non riserva sorprese: peccato che l’aereo Varig della tratta Parigi-São Paulo sia vecchio e con schermi non piu’ funzionanti chissa’ da quanto tempo. Scopriremo più tardi che Sabri e Guido, che non avendo trovato posto sul nostro volo si sono rivolti ad Iberia, ‘saranno costretti’ a spostarsi in business (disgraziati).
Mercoledì 6 agosto – São Paulo Le valige sono arrivate ma Sabri e Guido li abbiamo trovati dopo un sacco di tempo, ormai li avevamo dati per dispersi, coxinha con guaranà per brindare al viaggio e poi ci imbarchiamo su aerei diversi alla volta di Manaus. Atterriamo dopo 4 ore di viaggio, ma, quando siamo ormai tutti rigorosamente in piedi con i bagagli in mano veniamo avvertiti che non é possibile sbarcare a causa della ‘rottura del cubo’ e conseguente impossibilità di trainare l’aereo: il ragazzo che doveva dare gli ordini era un novellino e non sapeva come muoversi in pista quindi ad un certo punto il comandante ha esclamato: tenetevi come potete, provo a fare retro marcia io, … e tutti a ridere ovviamente! Io ho pensato, solo in Brasile poteva succedere. Dall’aeroporto al centro di Manaus hotel Saint Paul 40 reais, ci docciamo e poi contatto il ‘mitico’ João Bosco (persona contattata per vie traverse esclusivamente tramite Skype qualche mese prima per il reperimento dei biglietti per il battello che ci dovrà condurre verso il mare). Si ricorda di noi, evviva! Sollevati possiamo iniziare a girare a piedi per il centro.
Enrico acquista una SIM Amazonas per il cellulare presso un negozio Bemol, ma per la registrazione (da effettuare presso un negozio differente) serve un codice fiscale brasiliano, il commesso Elton …Inserisce il suo… Continuiamo il ns. Giro stupendoci di alcune cocorite libere sugli alberi vicino al Teatro Amazonas.
Guido e Sabri arrivano alle 23:30 e subito ci raggiungono in hotel.
Giovedi 7 agosto – Manaus (pernottamento Saint Paul) Dopo abbondante colazione in cui abbiamo strafogato pão de queijo il van dell’Anavilhanas viene a prenderci, traghettiamo su una chiatta per attraversare il Rio Negro, quindi proseguiamo ancora via terra per altre 3 ore per giungere all’Anavilhanas Lodge. Ci attendevano con un cocktail di benvenuto, prendiamo subito familiarita’ con il lodge che e’ ‘fighissimo’! Piscina, Rio Negro (in cui io mi immergo subito sfidando piranhas e candirus) e poi lauto pranzo.
Verso le 15:00 saliamo su una grossa canoa e andiamo a pescare i piranhas. Tra tutti ne acchiappiamo (e rilasciamo) una trentina. L’acqua del fiume contiene tannino che la rende molto acida percio’ non si sviluppano le larve delle zanzare; lo stesso tannino le fa assumere un bel color coca-cola; per lo stesso motivo il cuore di bue a pezzetti che usiamo come esca non appena entra in contatto con l’acqua diventa bianco come se venisse cotto.
Al ritorno un po’ di riposo, cena e alle 21:00 usciamo nuovamente per la caccia (fotografica) ai caimani, ma rimaniamo un po’ delusi poiche’ non vediamo che una simpatica ranocchia ed un piccolo di caimano con la coda mozzata. Al ritorno qualche foto nei pressi della piscina ad una mantide ed altri insetti. Iniziano i primi spettegolezzi del viaggio, e questa volta tocca al simpatico Moreno, guida italiana che non abbiamo capito se proprio non si lava mai, oppure se si lava ma indossa sempre gli stessi abiti perche’ rende l’aria piuttosto ‘fragrante’. Venerdi 08/08 – Anavilhanas http://www.Anavilhanaslodge.Com/ Sveglia alle 06:00 e giro nei dintorni per scattare qualche foto all’alba, colazione e gita in barca per alimentare e nuotare insieme ai botos i meravigliosi delfini rosa; appena dicono che ci si puo’ avvicinare a loro mi svesto immediatamente e mi butto in acqua seguita a ruota dagli altri, entusiasti di questa esperienza. Peccato il pesce sia finito in fretta e senza pappa i delfini hanno subito perso interesse per noi.
Al ritorno Raimundo ci prepara 2 canoe e ci ‘abbandona’ per il giro negli igarapés dicendo che tanto siamo “pès quentes” e che ce la caviamo anche senza di lui.
In effetti non ci siamo mai persi ed il giro e’ stato proprio divertente: un tuffo nelle immaginarie avventure dell’esploratore amazzonico sognate da bambini. Alla fine, un po’ stremati dal pagaiare, andiamo a rilassarci in piscina. Dopo pranzo ci bardiamo in maniera consona e ci addentriamo in foresta.
Abbiamo camminato per circa 2 ore, con un’ umidita’ e caldo soffocanti, ogni tanto pure qualche insetto a dare fastidio (comunque mai una zanzara): abbiamo conosciuto piante medicinali usate dagli indios ed altri piccoli animali della foresta, purtroppo niente bradipi o animali di grossa taglia. Il ritorno e’ stato in canoa, nuovamente a remare… Sabato 09/08 – Anavilhanas Sveglia alle 04:45 per vedere l’alba con i suoi magici colori in barca in mezzo al fiume; abbiamo visto un delfino libero. Rientro per colazione e poi altro giro in barca per conoscere bene l’arcipelago, conosciute altre piante ed uccelli e poi Raimundo ha raccolto una liana di imbè per farcela fumare.
Pranzo al lodge, salutiamo tutto lo staff e poi ritorno al hotel di Manaus, cena all’Escarola.
Domenica 10/08 – Manaus Dopo colazione ci vengono a prendere per l’escursione “encontro das àguas” , saliamo sul battello Roque e una volta arrivati a destinazione vediamo un coccodrillo e delle Victoria Regia; breve tragitto in canoa negli igapòs per vedere l’albero samueira anche chiamato “cellulare degli indios”. Alcuni bambini su canoe si sono avvicinati per farci toccare gli animali che tengono in cattivita’: bradipi, macachi, coccodrilli e boa. Ovviamente il primo pensiero e’ che non si dovrebbero prendere in braccio onde evitare che la gente continui a catturarli, ma la tentazione e’ troppo forte, sono animali bellissimi, e a turno ci contendiamo la ‘preda’ per poterla tenere in braccio solo qualche secondo.. Giusto il tempo dello scatto.
Pranzo in una vicina isoletta e ritorno a Manaus. Appena tornati andiamo alla bancarella nei pressi del teatro Amazonas così che Enrico e Guido possano assaggiare un piatto tipico: la Tacaca, uno zuppone bollente e dall’aroma piuttosto acre.
Cena al Ki Tempero e poi meritato riposo nella piazza del teatro Amazonas dove constatiamo un po’ stupiti che gli ‘amazonensi’ sono veramente ghiotti di Tacaca.
Lunedi 11/08 – Manaus Giro per Manaus alla ricerca di amache a buon prezzo (15 reais), compriamo cuias (delle zucche scavate e lavorate, in cui servire la Tacaca se mai ne dovessimo sentire la mancanza una volta tornati a casa) e assaggiamo in una lanchonete il succo di temberembe. Appena finito un acquazzone tropicale che ci sorprende in pieno centro ci avviamo in albergo: João Bosco verrà a prenderci con un mezzo.
João Bosco e’ veramente un mito! Ci porta direttamente al porto e ci accompagna a bordo della altrettanto ‘mitica’ San Bartolomeo II, il battello su cui abbiamo ‘acquistato’ una cabina con bagno e due postazioni per appendere le amache. Il porto di Manaus e’ fluttuante questo per agevolare le barche nostante i cambi di marea.
Dopo 2 ore, trascorse nell’attesa che finissero le operazioni di carico (rigorosamente a mano) di un incredibile quantità di casse di bibite, finalmente partiamo verso Santarém. Sabri e Guido dormono nelle amache fino alle 5:00 del mattino e noi in cabina, poi ci diamo il cambio.
Martedi 12/08 – Santarém Abbiamo trascorso la giornata sul secondo ponte del battello (barco) “com casco de aço” (chiglia in acciaio – l’espressione la dobbiamo a João Bosco, che l’aveva utilizzata per indicare la qualità ed affidabilità dell’imbarcazione) e mi ustiono da paura. Il pomeriggio restiamo sulle amache ed ammiriamo i vari porti in cui facciamo brevi soste per scaricare merci e passeggeri. Cena con 5 reais (‘sbobba’ del barco: pollo, riso, fagioli e spaghetti).
Dormiamo fino a mezzanotte. Una volta giunti a Santarém abbiamo la possibilità di restare ancora sul battello a riposare un po’ o di recarci direttamente all’aeroporto: su indicazione di un taxista che ci decanta l’aria condizionata e la comoda sala d’aspetto optiamo per la seconda possibilità. Un tragico errore: l’aria condizionata é inesistente, nella zona check-in ci sono solo un paio di poltroncine, tutte rigorosamente occupate, ed il bar é chiuso. Finalmente arrivano le 7:30 e saliamo sull’aereo che ci porterà a São Luis. Circa 3 ore di viaggio durante le quali Enrico mi fa fare una figuraccia con una suora – che scopriamo essere italiana.
Mercoledi 13/08 –São Luis http://www.Portasdaamazonia.Com.Br/ Arrivati a São Luis filiamo in taxi fino alla pousada Portas da Amazonia, abbastanza carina ma gestita da un italiano piuttosto snob e non esattamente simpatico. Veloce doccia e poi armati di macchine fotografiche andiamo in giro per il centro storico/coloniale che merita una visita. Cena al Crioulas il cui proprietario a fine pasto ci lascia mangiare la frutta ‘esotica’ acquistata in giro.
Nonostante la musica a palla nella nostra via ci addormentiamo ‘di brutto’.
Giovedi 14/08 – Santo Amaro http://www.Pousadaareias.Com/ Sveglia alle 04:00. Diamo l’incarico ad un “controlor” locale di fare attenzione e bloccare un van con direzione Santo Amaro. Appena arriva, questo si sbraccia come un pazzo per avvisarmi, veniamo caricati su un minivan e poi trasbordati in un altro pulmino stracarico di persone e… Pulcini; alla fine i pulcini restano a terra ma siamo così carichi che uno dei passeggeri dovra’ scendere dal portellone posteriore scavalcando i sedili.
Dopo un paio di orette, arrivati a Sangue i ragazzi bevono velocemente un caffe’ in un casagrill (una casa privata che funge da ‘autogrill’), e poi proseguiamo con pau de arara fino a Santo Amaro attraversando fragili ponticelli gettati fra le rive di piccoli corsi d’acqua. Dopo 2 ore di viaggio finalmente arriviamo in questo minuscolo paesino dove pero’ tutti sono molto cordiali. Giungiamo infine alla pousada Areias di Glaucia, che ci aspettava preoccupata per il ritardo.
Ci ha subito consegnato le camere e preparato una vitamina (squisito biberone di frutta fresca) di banana con biscotti per sfamarci. Indossiamo il costume ci dirigiamo verso il fiume, camminando lungo strade di sabbia scura veramente ustionante.
Al ritorno ci aspetta un 4×4 per portarci alla meravigliosa Lagoa da Gaivota. Appena l’ho vista mi sono sentita salire un groppo in gola, mai avevo visto scenario piu’ bello, a volte mi chiedo come fa la natura a creare opere simili (cioe’ oltre me intendo). Cena da Glaucia ascoltando musica popular brasileira e, somma trasgressione, fumando imbè (che non ha il benchè minimo potere stordente). Prima di andare a dormire, sempre più colpiti dalla sua gentilezza, decidiamo di regalarle un sito web, non stava piu’ nella pelle. Anche se probabilmente non la rivedremo mai piu’ sono contenta che un nostro piccolo gesto possa aiutarla nella sua impresa…Quindi per ora saremo soci virtuali della pousada.
Venerdi 15/08 – Barreirinhas http://www.Pousadaboavista.Com.Br/italy/siamo.Html Colazione veloce e poi di nuovo in 4×4 fino a Barreirinhas su una strada finalmente asfaltata. Arrivati alla Pousada Boa Vista. La pousada anche se lontana dal centro e’ carina e non possiamo proprio lamentarci.
Andiamo a fare un giro in centro e mangiamo in un locale che prezza i pasti a chili.
Alle 15:00 saliamo su un piccolo piper per sorvolare i lençois e Cabure’, veramente impressionante! Anche qui siamo in piena campagna elettorale (veramente é iniziata da circa sei mesi e le elezioni non si terranno che fra altri due o tre mesi): tutti i momenti passa qualcuno (dai camion ai pick-up, alle motociclette alle …Biciclette) con stereo con volume a palla facendo propaganda elettorale, per ora ci ha convinti solo Paulo Dinilson.
Ritorno in pousada, ci compriamo un gelato e poi ‘svacco’ in piscina, cena al Marina Tropical con ‘simpatico’ sottofondo di forrò dal vivo (a palla).
La serata trascorre piacevolmente, anche grazie a dell’ottima caipirinha, che decidiamo debba diventare una ‘costante’ delle restanti serate che trascorreremo in Brasile (ovviamente solo per impratichirci dei suoi segreti così da poterla preparare agli amici).
Sabato 16/08 – Barreirinhas Colazione abbondante e poi vado in lavanderia per lavare un po’ di roba. Mentre vado a stendere noto una pianta di acerola e la faccio vedere agli altri e poi me ne vado da sola a passeggio lungo un sentiero che conduce al fiume percorso dai locali per andare a lavare gli indumenti per scoprire se c’era qualcosa di interessante.
Ritorno in pousada e conduco gli altri a fare un giro attraverso la stessa “trilha ecologica”. Relax in piscina fino alle 13.30 e poi ci vengono a prendere per fare il passeio dei laghi Azul, Esmeralda e do Peixe. Purtroppo il proprietario ed il ‘gestore’ (gli italiani Alfredo ed Enzo), con cui avevamo avuto un lungo scambio di email in merito alle escursioni si sono ‘dimenticati’ di dirci che il lago più bello della zona di Barreirinhas, la Lagoa Bonita, fa parte di un altro circuito: se ce l’avessero detto potevamo farla durante la mattinata. Preferiamo non litigare ma commentiamo sull’unico neurone che hanno in comproprietà…E poi, già stavano litigando fra loro! Lunga passeggiata sulla sabbia fra i laghi. Sono molto belli, ma, in qualche modo, ci sembrano meno suggestivi della Lagoa da Gaivota di Santo Amaro.
Cena in altro ristorante, acquistiamo un po’ di ricordini in un negozio di artigianato e poi torniamo in pousada. L’indomani partiremo per Cabure’ dove, fra l’altro, abbiamo in programma un’escursione per vedere gli ibis scarlatti, i guaras: Enzo, dando ulteriore prova della sua assoluta inutilità in quanto a conoscenza del luogo, sostiene che non ne vedremo nemmeno uno, perche’ li esistono solo quelli impagliati. Domenica 17/08 – Cabure’ Colazione presto e poi ci dirigiamo verso il fiume (percorrendo la ‘la trilha ecologica’ del giorno precedente) per prendere la lancha voadora che ci porta prima a Vassouras a vedere una duna e dei macachi prego e poi a Mandacaru a vedere il famoso faro. Alle 11:00 arrivamo a Cabure’ nella pousada Paturi. Le camere sono molto spartane ma per noi vanno benone, secondo i crismi della Svacco & Svacco (come abbiamo chiamato il nostro ‘tour operator’ fai da te). Sistemati i bagagli andiamo in spiaggia fino alle 14:00, poi pranzo con breve siesta in amaca prima di prendere una canoa ed andare a vedere il ninhao dei guaràs. Giunti a destinazione ci attende uno spettacolo meraviglioso (l’ennesimo di questo viaggio). All’improvviso cielo celeste si stagliano decine di uccelli rosso fuoco. Sono proprio loro, i guaras (alla faccia di quel saputello di Enzo).
Cena da Paturi, guardiamo qualche notizia olimpica e poi nanna (anche perché alle 22 si stacca il gruppo elettrogeno).
Lunedi 18/08 – Parnaiba http://parnaiba.Olx.Com.Br/pousada-porto-das-barcas-iid-14451240 Colazione e poi saliamo in un pau de arara; fino a Paulino Neves. Primo tratto lungo la spiaggia e poi strada spaventosa con un allucinato al volante che credeva di essere Fittipaldi, quindi un ulteriore tratto asfaltato fino a Tutoia. Nonostante la velocita’ e la guida forsennata non riusciamo a prendere il bus per Parnaiba quindi facciamo un giro per il paesino. Dopo pranzo prendiamo il pullman per Parnaiba.
Arrivati a Parnaiba conosciamo subito un taxista (ma anche ex garimpeiro, cioè cercatore d’oro) Antonio, che ci porta alla pousada Das Barcas assolutamente da sconsigliare. Antonio ci porge un biglietto per poterlo ricontattare ma io penso che non lo faro’ mai poiche’ la vettura che lui chiama Mac Laren veramente non sta in piedi.
Giro per il centro ed alla sera decidiamo di rischiare ancora e chiamiamo Antonio che ci consiglia una churrascaria e poi ci scarrozza in giro gratis, cioe’ paghiamo solo la corsa per la pousada.
Martedi 19/08 – Parnaiba Colazione frugale e poi prendiamo un bus locale per andare alla Praia do sal: non posso dire fosse brutta, diciamo una classica spiaggia brasiliana, dove pero’ abbiamo mangiato il piu’ economico pranzo di tutto il viaggio, che tra l’altro era buonissimo.
Per cena non abbiamo potuto fare a meno di chiamare ancora il garimpeiro e farci portare in un ristorante la cui specialità si chiama “escondidinho de camarao”: una vera delizia.
Al ritorno Enrico sta davanti e decide di rispondere al garimpeiro che si lamenta della viabilità con una frase degna del miglior Abatatantuono di ‘Marrakech Express’: ‘anche nos a Torino, todas la viash descassadash para las olimpiadash…’ dietro siamo scoppiati a ridere con le lacrime agli occhi e non so se l’auto traballava tutta a causa nostra o perche’ era rotta.
Mercoledi 20/08 – Jericoacoara Al mattino mentre Guido e Sabri si preparano, andiamo ancora a fare qualche acquisto presso un negozio di artigianato e poi prendiamo un bicchiere di “caldo de cana” (succo di canna da zucchero).
Ritornati in pousada scopriamo che l’amico Paolo Galeno (il proprietario della Pousada) ha fatto casino con il trasferimento per Jericoacoara quindi perdiamo 2 ore aspettando che riesca a trovare un’altra soluzione (nonostante le nostre raccomandazioni aveva prenotato l’auto per il giorno successivo).
Alla fine la trova, un taxi ci porta fino a Camocim e poi da li un traghetto (beh, una specie) per arrivare dall’altra parte nell’ilha do amor e poter salire sul 4×4 dove ci attendono Nati insieme all’autista Roberto. Il tour inizia con la lagoa da Torta, poi a Tatajuba a mangiare ostriche bevendo ovviamente caipirinha ai frutti. Finito di mangiare andiamo a Guriù per vedere i cavallucci marini che vivono nel mangue seco.
Una ‘trilha ecologica’ (in 4×4 sarà ancora ecologica?) ‘pazzesca’ perché ci perdiamo piu’ volte e vengo anche presa in giro dall’autista. Arriviamo a Jeri che trovo quasi irriconoscibile. La pousada Cabana e’ bellissima e super accogliente, con tanto di sauna e piscina con idromassaggio, gazebo e amache dove poter ‘svaccare’.
Cena al ristorante Dona Amelia per assaggiare i gamberi all’ananas. Al ritorno in stanza una gradita sorpresa, ci avevamo sistemato le lenzuola e lasciato un brigadeiro come augurio di benvenuto.
Giovedi 21/08 – Jericoacoara Ci svegliamo presto e mentre Enrico divora la colazione io esco con la telecamera perche’ voglio documentare il cambiamento di Jeri alla famiglia Shreck (due amici rimasti in Italia e soprannominati Fiona e L’Orco).
Al ritorno insieme agli altri si va in spiaggia a prendere il sole, mangiamo una fantastica scodellona di macedonia e poi mi improvviso guida e li porto a Pedra Furada, circa mezz’ora di camminata.
Per cenare scegliamo il Bistrogonoff. Sarebbe carino (ed il cibo é squisito): peccato che ci siano anche le ragazze di Donna Avventura che ‘smaronano’ e ‘se la tirano’ (in verita’ io e Sabri siamo stizzite perche’ avremmo voluto essere al loro posto).
Venerdi 22/08 – Jericoacoara Colazione e poi fino a Tatajuba in buggy, Sabri fa lo skibunda mentre Guido ed Enrico provano con il sandboard sulla duna do funil; poi torniamo su una spiaggia di sassi vista il giorno precedente per raccogliere qualche sassolino traslucido con cui creare composizioni alla ‘Paint Your Life’. Al ritorno ci facciamo un’altra macedonia e poi ci sdraiamo al sole. Piu’ tardi torniamo in pousada dove ci godiamo la sauna.
Cena al ristorante Carcara’ dove Guido ed Enrico si sono deliziati con il polvo acebolado.
Sabato 23/08 – Fortaleza http://www.Aquariuspousada.Com.Br/ Dopo colazione andiamo con pau de arara fino a Jijoca e poi quindi saliamo sul bus per Fortaleza: viaggio di circa 6 ore. Arriviamo alle 20:00 doccia, cena in un ristorante vicino all’hotel e poi gior alla feirinha che non ha piu’ nulla di bello da vendere.
Domenica 24/08 – Mundaù Con Ocean View andiamo a Mundaù che non ci e’piaciuta molto, forse anche a causa dei fastidiosi mosquitos che ci hanno punto da paura.
Ancora giro per la feirinha e poi cena.
Lunedi 25/08 – Canoa Quebrada http://www.Canoa-quebrada.It/pousadait.Html Con la stessa compagnia andiamo a Canoa Quebrada, scendiamo al bar Antonio do Coco e ci facciamo portare dal titolare alla pousada Dolce Vita (anche questa…Gestita da italiani) poi torniamo subito in spiaggia. Ne approfittiamo per fare subito un passeio in jangada e poi relax in spiaggia per il resto del pomeriggio.
Mentre Enrico e Guido vanno a comprare un infradito io e Sabri andiamo a farci fare le unghie al Beleza Fashion: il negozio é vuoto e dopo qualche minuto entra un altro cliente che ci chiede se siamo le lavoranti, forse avevamo un’aspetto un po’ trasandato? Ceniamo in ristorante cubano.
Martedi 26/08 – Canoa Quebrada Chiudiamo subito il conto con la pousada e andiamo a fare un passeio con il buggy nei dintorni di Canoa Quebrada, Enrico e Guido hanno fatto l’aerobunda o tiroleza, qualche foto e poi andiamo in spiaggia a prendere l’ultimo sole anche se la giornata appare grigia. Assaggiamo il quejinho e la macedonia con latte condensato del Jeg’s bar. Con Ocean View alle 15:30 rientramo a Fortaleza.
Noi andiamo subito in hotel mentre Sabri e Guido vanno ancora una volta alla feirinha, ma subito inizia a diluviare ed un bambino delle favelas vuole regalare loro un pezzo di cartone enorme per non farli bagnare… Mercoledi 27/08 – ritorno Fortaleza / Brasilia / Sao Paolo Mentre gli altri sono gia’ in viaggio per l’Italia io ed Enrico giriamo ancora per São Paulo, lasciamo per 7 reais gli zaini al deposito bagagli dell’aeroporto Congonhas, prendiamo un taxi per 16 Reais fino al bairro São Judas e poi via in metro fino al bairro giapponese conosciuto come Liberdade.
Il quartiere e’ simpatico e ci sentiamo subito a nostro agio, compriamo un sacco di stupidate in giro e spendiamo gli ultimi reais in succhi, coxinhas e pão dei queijo.
Trasferimenti ed escursioni Volo Varig Torino/Manaus/Fortaleza/Torino 1.127 Pacchetto Amazzonia 5 gg /4 notti 469 Barca da Manaus a Santarem 80 Amaca per dormire in barca (al mercato) 8 Volo Santarem / Sao Luis 178 Trasf. 4×4 Sao Luis /Santo Amaro 17 Trasf. 4×4 Santo Amaro / Barreirinhas 10 Sorvolo dei Lençois in aeroplanino 60 Lancha voadeira fino a Caburè 12 Trasf. 4×4 Caburè Tutoia via Paulino Neves 28 Bus Tutoia Parnaiba 4 Giro in barca attraverso il delta 18 Trasf. 4×4 Parnaiba / Jericoacoara 44 Bus Jericoacoara / Fortaleza 10 Fortaleza / Laoginha un giorno 10 Fortaleza / Canoa Quebrada 17 Cibo 140 Pousadas e hotel 300 ___ Totale x 22 giorni 2.522