Lanzarote e Fuerteventura in case rurali
Giovedì 25 dicembre 2008 Prendiamo il volo per Madrid alle 19,30 Venerdì 26 dicembre 2008 Arriviamo a Lanzarote dopo aver dormito qualche ora all’aeroporto di Gran Canaria in attesa del nostro volo. Prendiamo la macchina prenotata da Internet (senza anticipo) e raggiungiamo la casa che abbiamo affittato. Il posto è molto bello fuori dai centri abitati ma non distante. E’ un complesso con una piccola piscina, servizi comuni Il pomeriggio andiamo al vicino parco Timanfaya con visita in pullmanall’area protetta e sosta al ristorante la cui griglia è posizionata su un cratere da cui esce calore. E’ consigliabile fare il giro visto che non si può visitare quest’area del parco autonomamente.
Sabato 27 dicembre 2008 Oggi andiamo verso sud, alle spiagge di Punta Papagayo, una riserva con varie spiagge di cui la più bella ci è sembrata Puerto Muela. In queste isole il vento si fa sentire e sulle spiagge ci sono alcune “piazzole” circondate da muretti bassi di pietra lavica e se non sono già occupate da naturisti o turisti si possono utilizzare: lì dentro, vi assicuro, fa caldo! Surfisti e Kite surf si trovano un po’ ovunque; qui per loro è un paradiso perché ci sono le onde dell’oceano anche molto vicino alla riva dove il pericolo è minore.
Nel parco, per 12 € a persona puoi fare un giro sulle colline nere e marroni con il cammello animale utilizzato da sempre su queste isole come aiuto nei lavori di campagna. Il tour dura poco ma è divertente! Finiamo la giornata con una bella passeggiata alla zona portuale di Marina Rubicon (playa Blanca) Domenica 28 dicembre 2008 Una giornata all’isola di Graziosa. Partiamo dal Porto di Orsola e appena arrivati affittiamo una mountain bike perché qui, a parte il marciapiede dell’area portuale, tutte le strade sono di sabbia, anche nel villaggio! Con la bici si arriva facilmente alla spiaggia di Las Conchas (la più bella) e fortunatamente è una giornata splendida con poco vento. Saliamo a piedi sulla caldera dietro la spiaggia con poco sforzo ma godendo poi un bel panorama. Facciamo poi un giro dell’isola in bicicletta. Ci fermiamo a dormire una notte qui alla pensione Henrietta (che avevamo prenotato da Lanzarote ma senza problemi), 25 € per una doppia spendendo 45 € per la cena.
Lunedì 29 dicembre 2008 Cerchiamo un bar per la colazione (il caffè qui non è buono ma con il latte diventa accettabile) e ritorniamo a Lanzarote facendo il seguente giro: Miraduro del Rio (da non perdere come tutte le opere di Manrique), il villaggio di Haria con sosta per un pasto frugale a base di papas arrugadas con salette (da non perdere ma attenti alle salse molto speziate), Jameos de Agua, le grotte dei verde (molto interessanti perché vulcaniche con le gocce di lava e non con le stalattiti e le stalagmiti di quelle calcaree a cui siamo abituati), il giardino dei cactus (se piacciono le piante grasse è da vedere) e Teguise un villaggio più interno molto carino da girare con calma con tanti locali caratteristici.
Martedì 30 dicembre 2008 Piove! Sembra che qui sia raro ma questo inverno, dicono, si sta dimostrando rigido e piovoso come non mai. Andiamo a Porto Calero con bei negozi di stampo europeo, più curato del vicino porto del Carmen con belle spiagge ma molto degradato. Passiamo per Nazaret per vedere il ristorante Lagomar costruito nella roccia (da non perdere) ma continua a piovere e noi proseguiamo per la Fondazione manrique, un’artista che ha fatto molto per le isole. Visitiamo la sua casa che ospita anche una mostra: un’ulteriore esempio di come si possa costruire in completa armonia con l’ambiente.
Arriviamo sulla spiaggia Femara con il tempo ancora brutto e c’è molto vento … Proseguiamo.
Cena in un ristorante vicino casa nostra Las Canemas dove mangiamo piatti tipici e carne molto buona (55 € ) Mercoledì 31 dicembre 2008 Andiamo al Museo agricolo El Patio con ambienti di cultura contadina ricostruiti e animali domestici che pascolano (da vedere). E’ compreso un assaggio di vini. Cena a casa e festa per festeggiare il nuovo anno in piazza a Teguise. La festa comincia in un locale dove si beve qualcosa e poco prima della mezzanotte si sposta fuori dove, armati di cappellini, trombette, maracas, nasi finti e stelle filanti si balla fino a tardi.
Giovedì 1 gennaio 2009 Con calma al mattino andiamo a visitare le saline (Salinas de Janubio) poi ci spostiamo al Golfo e nella cittadine di Yaize ceniamo seduti in riva al mare con lo spettacolo del tramonto nel ristorantino Casa Torano con pescado freso grigliato (veramente fantastico ed economico, 35 €). In generale, se si evitano le grandi città, quando nei piccoli villaggi sul mare si sente un buon odore di pesce cucinato fidatevi del vostro naso e non ve ne pentirete.
Venerdì 2 gennaio 2009 Imbarco alle 9,00 per Fuerteventura dal porto di playa blanca.
Corralejo è un grande centro molto costruito, un po’ troppo anche perché sembra che ci sia una enorme sproporzione tra l’offerta e la domanda. Proseguiamo e incontriamo il parco delle dune, un posto mitico, un pezzo di deserto che forma nell’entroterra le tipiche dune di sabbia dorata, rovinato solo dalla presenza di un ecomostro sulla spiaggia.
Sul mare ci sono numerose spiagge, alcune molto carine. Il giro continua a El Cotillo con il faro nel quale è allestita una mostra sulla pesca tradizionale (niente di che). Facciamo benzina (qui la benzina senza piombo costa 0,59 €/l !!) e proseguiamo a sud fino a Tefia, visitiamo un mulino ristrutturato e l’ecomuseo allestito all’aperto con ricostruzioni di strutture e mestieri (la ricamatrice, la tessitrice, il vasaio, il cestaio…) molto interessante. Arriviamo a Tuineje e ci sistemiamo nella casa Tamasite che abbiamo riservato per questo periodo, molto carina e con una bella terrazza.
Sabato 3 gennaio 2009 Visitiamo Pajara con la sua bella chiesa fuori e dentro.Ad Ajuy facciamo una passeggiata lungo le rocce (oltrela spiaggia) che porta ad un bel grottone. A La Pared ci sono belle spiagge, piene di surfisti e poi la lunghissima spiaggia de Sotavento dall’altra parte dell’isola che sembra in piena bassa marea per quanto è larga. Fermiamo la macchina vicino al parheggio di un albergo/ecomostro.
Proseguiamo verso sud al Parco di Jandia e poi verso Cofeta con panorami dall’alto mozzafiato.
Domenica 4 gennaio 2009 Giro a Betancuria, decisamente il villaggio più carino dell’isola ma oggi è tutto chiuso (oggi e domani i musei sono chiusi). C’è una casa dove degli italiani che si sono trasferiti ci fanno una piccola dimostrazione sulle proprietà dell’aloe (pianta endemica Aloe Vera Barbadensis Miller) sezionandone una foglia. Sull’isola ci sono piantagioni di aloe e funziona un po’ come da noi per le olive: si portano le foglie alla fabbrica dove vengon trattate con antiossidanti naturali, pestate, filtrate fino ad ottenere un estratto base che poi lavorano con altre sostanze per fare prodotti specifici. Anche alla fabbrica (Tiscamanita) fanno dimostrazioni e vendono prodotti.
Andiamo poi verso Pozzo Nero ad est con una spiaggia nera di ciottoli ed un villaggio di pescatori rimasto intatto. Risaliamo verso nord: Castello, Puerto del Rosario dove troviamo una urbanizzazione in atto con gru in azione! Ritoniamo verso El Cotillo e vediamo un bel tramonto sulla spiaggia. Cena a las Playtes al ristorantino sul mare “Las Playas” (ce ne sono due sembrano buoni entrambi) , 45 €.
Lunedì 5 dicembre 2009 Andiamo a Lobos (da Corralejos) anche se il tempo non promette bene. Sull’isola troviamo un bel sentiero per fare il giro (la bici non serve, qui è più comodo camminare). L’interno stupisce perché è verde e un po’ lagunoso; ci sono alcuni uccelli anche se questo non è il periodo migliore per il birdwatching. Passiamo per il faro e saliamo sulla caldera e poi, visto che il tempo non permette di stare in spiaggia, ce ne torniamo.
Martedì 6 dicembre 2009 Tempo ancora perturbato e quindi andiamo in macchina a Gran Tarajal dove c’è un faro, il punto più vicino all’Africa. Proseguiamo per Las Salinas al museo del sal dove sono le antiche saline dell’isola e ti spiegano tutto sull’attività.
Poi ad Oliva a vedere la casa dei Colonnelli (purtroppo solo dall’esterno perché è chiusa) e il Museo del Grano.
Andiamo poi a Los Molinos con un bellissimo canyon (praticamente asciutto) che accompagna la strada fino al villaggio dove troviamo un unico ristorantino sulla spiaggia consigliabile che però chiude al tramonto. Mercoledì 7 dicembre 2009 Il tempo è sempre brutto e torniamo a Betancuria a vedere: la chiesa (merita una visita, anche la sacrestia), il museo archeologico e quello artigiano che però non merita la spesa.
Diluvia e scappiamo in aeroporto! Si torna a casa! Alla prossima Marco e Lucia