Washington D.C. & Boston prima parte

Ciao a tutti, sono passati diversi mesi dal nostro viaggio estivo, ma il ricordo e' sempre vivo e cosi', anche guardando cosa si proponeva sull'argomento, ho deciso di darvi il mio piccolo contributo nel caso decideste di andare alla scoperta di queste due citta', molto diverse tra loro. Washington D.C., monumentale capitale di una giovane...
Scritto da: monet68
washington d.c. & boston prima parte
Partenza il: 16/08/2008
Ritorno il: 31/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Ciao a tutti, sono passati diversi mesi dal nostro viaggio estivo, ma il ricordo e’ sempre vivo e cosi’, anche guardando cosa si proponeva sull’argomento, ho deciso di darvi il mio piccolo contributo nel caso decideste di andare alla scoperta di queste due citta’, molto diverse tra loro. Washington D.C., monumentale capitale di una giovane nazione, se paragonata agli stati europei, ordinata, pulita, dove si e’ deciso di celebrare gran parte della storia americana e dell’intera umanità attraverso i suoi memorials, musei e luoghi simbolo, teatro di eventi importanti nel XIX e XX secolo, e Boston, culla dell’indipendenza americana, citta’ a misura d’uomo dove tutto e raggiungibile a piedi e dove la qualita’ della vita e’ tra le piu’ alte degli Stati Uniti. Cercherò attraverso il mio racconto, di non darvi schematiche informazioni, che potete trovare ovunque sul web e su qualunque guida, come le famosissime Lonely Planet o le guide Mondadori (che tra l’altro ha la citta’ di Washington D.C. Nella lista dei titoli), ma di cercare di trasmettervi le emozioni provate nel visitare quei luoghi visti nei libri di scuola o alla televisione tante e tante volte. Bene iniziamo il viaggio…

Washington D.C., cosi’ la dobbiamo chiamare, se ci si deve rivolgere ad un americano per chiedergli un parere su questa citta’.Il motivo e’ semplice, omettere il “D.C.” fa intendere che volete sapere dello stato di Washington, da tutt’altra parte, sulla costa nord occidentale degli Stati Uniti, lo stato che ha per capitale Seattle per capirci. Cosa indica il D.C.? Facile “District of Columbia”, il nome dello stato di cui e anche quello che noi chiameremo capoluogo di provincia. Abbiamo trascorso quattro giorni nella capitale americana, trovando un clima favorevole che in agosto non e’ facile trovare, perche’ di solito molto caldo e umido. Arrivando in aereo via NYC come nel nostro caso, non si capisce all’inizio dove sia la citta’ se atterrate al Dulles, questo perche’ l’aeroporto e’ a circa 30 minuti dalla capitale immerso nel verde, cosi come immerso nel verde e’ il tragitto che vi porta in citta’. Le grandi autostrade, dove il traffico scorre intenso ma regolare, attraversano chilometri quadrati di boschi verdi e parchi, fino a che da lontano si comincia a scorgere il monumento che vi accompagnera’ per l’intero soggiorno, Washington Monument, il famoso obelisco bianco dalla cui sommita’ si ha una spettacolare vista d’insieme della citta’. Una volta entrati in citta’ colpisce subito il fatto che a differenza di tante altre citta’ nord americane, qui’ c’e la totale assenza di grattacieli, si certo ci sono palazzi imponenti ma nulla delle classiche downtown o financial districts di New York, Chicago o San Francisco. Abbiamo soggiornato al Melrose Hotel, un bellissimo hotel sulla Pennsylvania Avenue, che se andrete a controllare la toponomastica stradale di Washington D.C. progettata da Pierre L’Enfant, e quella strada che unisce Georgetown a Capitol Hill e dove all’indirizzo che ha per numero civico 1600 troverete una certa “White House”. L’hotel e’ un quattro stelle ma non fatevi spaventare da questo perche’ in Agosto siamo in bassa stagione e con bookings.Com lo abbiamo pagato circa 70 euro a notte senza colazione, ma questo e’ normale negli USA, di solito gli alberghi statunitensi non includono l’opzione B&B. La camera era enorme, con quei meravigliosi king size bed , pulitissima e ben curata. Washington D.C. Ha quattro linee della metropolitana e un ottimo servizio di autobus, ma il taxi non va disdegnato in quanto costa molto poco, con una massimo 10-15 dollari andate ovunque. Vi debbo dire che noi essendo buoni camminatori abbiamo potuto apprezzare le bellissime passeggiate per gli enormi viali, i parchi e giardini lungo il fiume Potomac dove nel fine settimana gli abitanti si danno appuntamento per una partita di softball o per fare un picnic, quindi onestamente vi consiglio di camminare finche’ ne avete voglia, non lo rimpiangerete.

La visita va programmata in anticipo perche’ serve il giusto tempo per poter vedere il piu’ possibile, non ci sono enormi distanze, ma non e’ neanche piccola come puo’ essere Boston, quindi direi che una giornata all’aperto verso la Casa Bianca e il Mall dalla parte della Reflecting Pool, un altro giorno dedicata all’altra parte del Mall dove trovate i bellissimi musei dello Smithsonian, tutti gratuiti e per visitare gli Archivi Nazionali dove vedrete la Freedom Chart e la Carta dei Diritti, il vecchio Postal Office, la zona del Ford Theatre dove spararono a Lincoln, il palazzo dell’FBI e tutti i palazzi governativi. Altro giorno per la visita a Capitol Hill e dintorni con la Union Station e una giornata a Georgetown e il quartiere delle ambasciate, dove vi segnalo la Phillips Collection, museo bellissimo non solo per le opere esposte ma per come e’ fatto. Qui potrete ammirare la “Colazione dei Canottieri” di Renoir, fantastico dipinto che da solo vale il prezzo del biglietto. Da Georgetown scendete fino al Washington Harbour sul fiume Potomac e godetevi il sole in questo bellissimo molo da dove potrete vedere il Watergate Hotel e il Kennedy Convention Center.

Ora vi do qualche dettaglio in piu’ sulle zone che vi ho appena descritto. Il Mall e’ di fatto una zona enorme e pianeggiante che guardandolo dando le spalle alla Casa Bianca lo possiamo dividere in due parti con al centro il famoso obelisco dedicato a George Washington. La parte alla vostra destra e’ l’area dedicata ai memorials, quella a sinistra vi permette di visitare i musei dello Smithsonian Institute e arrivare a Capitol Hill (il Campidoglio). I memorials, fa effetto visitarli, quello dedicato alla vittime cadute durante la seconda guerra mondiale, diviso tra i due enormi gruppi marmorei che rappresentano le campagne del fronte atlantico e quelle del pacifico, con al centro una grande fontana e un muro di stelle dorate, con il nome degli stati americani che hanno fornito i giovani soldati. Si prosegue poi per il viale che costeggia l’enorme vasca, la “Reflecting Pool” vista in tanti film e sede di manifestazioni storiche come il discorso, del dottor Martin Luther King, conosciuto come “I’ve a dream…” o delle proteste durante la guerra del Vietnam. Gia’ il Vietnam, poco prima di arrivare alla fine della piscina, sulla destra, guardando il maestoso Lincoln Memorial, scorgiamo un gruppo bronzeo che rappresenta tre soldati americani che guardano una piccola valle a forma di “V”, e’ il Vietnam Memorial, due muri in granito scuro pieni dei 78.000 nomi dei soldati morti o dispersi durante la guerra nel sudest asiatico. La gente passeggia, tutti sono in silenzio, ogni tanto qualcuno si sofferma a leggere dei nomi. Una cosa che ci ha colpito sono i messaggi di parenti di soldati che oggi sono in Iraq, sono messaggi indirizzati a qualcuno che e’ in quella lista, gli chiedono di proteggere il proprio caro e di far in modo che ritorni a casa. Quello che posso dirvi che la sensazione di dolore e’ forte nel vedere questi due enormi muri con tutti questi nomi, mi veniva da pensare che dopo neanche 10 anni dalla fine della II guerra mondiale, l’uomo ha sentito il bisogno di combattere di nuovo, in Korea e poi dopo 20 in Vietnam. I milioni di morti del ’39-’45 non hanno insegnato nulla, cosi’ fino ad oggi sembra…

Alla fine di questo memorial, visitate li vicino quello dedicato alle donne che combatterono nella guerra del Vietnam, il gruppo bronzeo a ricordo e’ molto bello, stiamo parlando di oltre 150.000 donne impiegate nel conflitto, quindi mi pare il minimo dedicargli qualcosa. Usciti da questa parte del parco si arriva al Lincoln Memorial, tutto lo conoscete, la grande statua dello statista ti guarda in tutta la sua mesta’, dalle scalinate avrete uno dei piu’ bei scorci di WA, dove vedrete allineati, la piscina, l’obelisco e tutto il Mall fino a Capitol Hill.

Scendendo dal Lincoln Memorial e andando verso destra si arriva al Korea War Memorial. Questo memorial e’ unico nel suo genere, secondo me, e composto da statue un po’ piu’ grandi delle dimensioni naturali, che rappresentano dei soldati di un plotone in ricognizione. Tutto e’ molto dettagliato e espressivo e il colpo d’occhio e’ notevole, alla fine vi e’ un piccolo muro con la bandiera americana con scritto, “Freedom is not free”, che potremmo tradurla in “La liberta’ non e’ senza prezzo”…Nulla da obiettare.

La passeggiata ora offre scorci bellissimi all’interno del parco e lungo il Tidal Basin, un bacino artificiale sulle cui sponde si possono vedere persone che passeggiano o fanno corrono tra i monumenti, tutto molto quieto, ben tenuto. Da qui’ si staglia un’immagine interessante, l’obelisco onnipresente che si riflette nel bacino dove dei cigni nuotano tranquillamente e di fronte a me il Jefferson Memorial, altro memorial dedicato ad un altro padre della patria, bianco come tutti i memorials. Continuiamo la nostra passeggiata fino a Franklin Delano Roosvelt memorial, molto particolare, difficile da descrivere, ma va visto secondo me per la sua unicita’, ripercorrerete le tappe della sua presidenza, dalla grande depressione alla II guerra mondiale, tra l’altro vi e’ un’omaggio a sua moglie Eleanor, tra i primi membri e fautrice della nascita dell’ONU. Bene, se avete ancora energie, continuate a passeggiare lungo il fiume Potomac, ne varra’ la pena.

Ora ci dirigiamo verso i musei, in quest’area in realta’ non ci sono solo i musei, ma una serie di palazzi governativi come il dipartimento di giustizia, il palazzo dell’FBI e il memorial dedicato alla Marina degli Stati Uniti, il vecchio Postal Office con la veduta panoramica dal campanile, ma soprattutto gli Archivi Nazionali.

In questo palazzo potrete vedere una copia della Magna Charta, la Freedom of Chart e la Carta dei Diritti. Tutto e’ rigorosamente gratuito si fa un po’ di fila a causa delle entrate limitate ad un certo numero di persone per volta, ma ne vale la pena. Si entra in una sala che espone dei pezzi di storia unici, potrete vedere le firme di Ben Franklin, George Washington, John Hancock e tutti i padri della Costituzione Americana. Questo paese non puo’ per forza di cose offrire molti reperti “antichi” come da noi, quindi quel poco che hanno va rispettato e valutato perche’ debbo dire che loro sanno insegnare molto meglio di alle nuove generazioni chi sono, da dove vengono e come hanno potuto costruire la loro patria.

Per i musei potete scegliere tramite la guida, sono tutti belli e interessanti, l’Air and Space Museum e’ una vera chicca per gli amanti del genere, potrete vedere pezzi come lo Spirit of Sant Louis o il primo aereo dei fratelli Wright che si levo’ in volo sulla spiaggia di Kitty Hawk nel 1901, oppure l’aereo di Howard Hughes che stabili un record di velocita’ che avete visto nell film “the Aviator” di Scorsese. Poi c’e’ il National con le sue opere d’arte o il museo dei Nativi d’America, poi quello sulla storia Americana, insomma potete scegliere quello che piu’ vi piace. C’e’ pero’ un museo, unico nel suo genere, e che dovrebbe essere un dovere morale di tutti andarlo a vedere, cosi’ come tutti noi in Europa, dovremmo visitare il campo di sterminio di Auschwitz vicino Cracovia, il museo e’ il Museo dell’Olocausto. Non si puo’ descrivere, andateci e potrete capire meglio come e’ perche’ e’ successo quello che e’ successo, non era solo il disegno di un folle, ma il risultato di una pianificazione meticolosa e pseudo-scentifica che da quella follia scaturi’ e che uccise milioni di persone innocenti, ebrei, zingari, omosessuali, bambini handicappati. E’ un po’ forte per i bambini, mi pare che ci sia un limite a 12 anni di eta’, ma se non avete problemi, ritengo la visita “un must”.

Bene ora parliamo un po’ della zona vicino Capito Hill. Passeggiando sempre lungo i viali che portano al Campidoglio, alla fine del Mall si staglia bianco e imponente Capitol Hill, molto bello, si puo’ visitare, dovete prendere il biglietto gratuito poco distante dalla gruppo bronzeo dedicato al Generale Grant. Se salite sulla collina, potete avere un’altra veduta molto bella sul Mall, ma da questa parte vedrete fino al Lincoln Memorial. Il parco tutto intorno e’ molto curato e ci si puo’ rilassare per un po’ all’ombra degli alberi che circondano l’edificio. Li vicino c’e’ il Giardino Botanico, molto molto bello, gratuito, anche quello, consigliatissimo con i suoi ecosistemi perfettamente ricostruiti. Una volta visitato il campidoglio se scendete la collina dalla parte opposta al Mall potrete vedere e visitare altri importanti edifici, come la Biblioteca del Congresso con la sua fontana dedicata a Poseidone e la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America. Vi faccio notare un particolare della statua sulla sommita’ della cupola del Campidoglio. Se notate guarda in direzione opposta a quella dove si trova la citta’. Il motivo e’ semplice, quando fu progettato il nuovo piano di sviluppo di WA, il piano di Enfant all’inizio prevedeva un’espansione verso la direzione che oggi guarda la statua. Successivamente si cambio’ idea ma la frittata oramai era fatta…Bene, si continua a passeggiare in direzione della Union Station. Questa stazione dei treni e’ un’opera architettonica molto bella, ristrutturata da non tantissimo tempo ha ritrovato i suoi splendori degli anni ’20, vale la pena visitarla e approfittare della sosta per degustare la miriade di piatti che potrete scegliere tra i due livelli dedicati alle diverse cucine del mondo. Concludo questa racconto parlandovi della zona delle ambasciate e di Georgetown.

La zona a nord di Penn Avenue e’ un zona molto bella ed elegante dove sono dislocate la maggior parte delle ambasciate e dei club esclusivi della citta’. Come dicevo prima visitate la Phillips Collection, non sara’ la solita visita al museo, il contesto in cui si trova l’edificio e veramente bello e curato, lo stesso museo e’ particolare, di fatto era e continua ad essere una casa, con decorazioni preziose e girando per le varie sale, ci si ritrova ad ammirare i quadri ma anche i caminetti!! Dopo aver visto questa parte della citta’, dirigetevi verso Georgetown. Questo zona era in realta’ il quartiere nero, ma poi, piano piano, fu sgomberato, per far spazio a ville e case esclusive, diventando il quartiere elegante di Washington D.C. Girando per le varie strade vi renderete conto di quanto sia bello, dalla vostra guida potrete ammirare diversi luoghi storici, dalla villa dove nacque l’ONU alla Stone House, l’unica casa ancora esistente del periodo di George Washington. Ci sono molti negozi sulle vie principali M ed N, e gia’ qui’ le strade che potremmo definire Avenue si indicano con le lettere. Troverete anche la famosa universita’ e poi, l’OAK Canal,e’ un canale lunghissimo, arriva fino al Canada, ma in questa parte della citta’ si e’ deciso di ricreare la vita dei coloni americani, quindi passeggiando lungo questo canale avrete modo di vedere delle persone vestite con i costumi dell’epoca svolgere le mansioni dell’epoca, molto suggestivo. Se vi riesce fate un giro con il battello sul canale e sperimentate le chiuse, i biglietti li trovate lungo il passaggio che costeggia il canale.

Ultimo punto che vi segnaliamo e’ il Washington Harbour, un molto con negozi e ristoranti sul fiume Potomac, un ottimo posto per rilassarsi, magari al tramonto dove si ammira la vista sul fiume. Sempre da qui’ e’ possibile vedere il Watergate Hotel e piu’ in avanti il Kennedy Center, sede del teatro dell’opera di Washington D.C..

Vi chiederete ora, ma non ci dici nulla della Casa Bianca? Ok, qualche notizia. Dunque la prima e’ per visitarla dovete essere presentati da un membro del congresso con almeno tre mesi di anticipo, e quindi per un cittadino che non sia americano non vi e’ modo di vedere la sede dove vive e lavora il Presidente degli Stati Uniti. La seconda notizia e’ che pero’, non lontano dalla Casa Bianca, e’ stato allestito all’interno del piano terra di un palazzo governativo una mostra permanente sulla storia della casa e dove si puo’ vedere un bel video che vi illustra tutte le sale della dimora, certo non e’ lo stesso ma non e’ male.

La Casa Bianca si affaccia su Lafayette Square, un parco molto bello che avrete visto centinaia di volte alla televisione o al cinema, se vi mettete alla sinistra della statua equestre potrete avere un bel colpo d’occhio dell’insieme, verra’ una bella foto o inquadratura se avete una videocamera. Tutta la zona e’ pedonale come potete immaginare e sorvegliatissima, vedrete addirittura i cecchini sul tetto che controllano la situazione. Fa un certo effetto essere li, la casa e’ bellissima e da quanto ho potuto vedere dal video anche all’interno e’ meravigliosa, curioso lo spazio in giardino riservato alle dirette televisive, quando ci passammo noi c’era un collegamento per un servizio del telegiornale. La vista da Lafayette Square e’ piu’ vicina che dall’altra parte, quella che si affaccia sul Washington Monument, certo il colpo d’occhio che deve avere tutti i giorni il presidente americano non ha eguali, lo vedrete nel video. Di fronte su Lafayette Square ci sono sempre quelli che protestano, sono fissi, cambiano solo gli argomenti, ma per il resto sembra che abbiano uno spazio autorizzato per le loro dimostranze. Tutt’intorno alla casa troverete una serie di palazzi governativi molto belli con questi giardini sempre curatissimi che allieteranno la passeggiata.

In ultimo vi parlo di Arlington, dove troverete il cimitero nazionale. Arlington non e’ un cimitero comune, tanto per cominciare perche’ solo chi si e’ distinto durante la sua carriera militare ha il permesso di essere sepolto li’ e quelli che vi sono sepolti non sono tutti caduti in guerra, secondo punto e’ che anche il coniuge ha diritto ad essere sepolto vicino al marito o la moglie. Per il resto ci troviamo poco fuori la citta’, in una zona dove il silenzio e rotto solo dai motori degli aerei che partono o arrivano al vicino Regan Airport. Tutto e’ curatissimo, e nel giro potrete rendere omaggio alla tomba di JFK e Jackie, Robert Kennedy e altri personaggi famosi. La passeggiata e’ molto piacevole, e il tutto si conclude con il cambio della guardia sulla tomba del milite ignoto, questo cambio e’ particolare perche’ fatto dai Marines degli Stati Uniti che vi faranno assistere a un protocollo molto diverso dal solito cambio, vedrete fucili che girano come bastoncini, il tutto eseguito con una maestria incredibile. Di fronte alla tomba che racchiude i militari di ben quattro guerre, I e II guerra mondiale, guerra di Korea e guerra del Vietnam, trovate il sacrario dove vedete le bandiere delle forze armate statunitensi e gli omaggi che i paesi hanno fatto agli Stati Uniti, c’e’ anche l’Italia ovviamente. Alle spalle del sacrario vi e’ l’anfiteatro dove vengono celebrate le cerimonie funebri e le ricorrenze. Personalmente mi ha fatto molto effetto trovarmi davanti alla tomba di JFK e sua moglie, con la fiamma che non si spegne mai, cosi come la tomba di RFK, modesta, una semplice croce in marmo bianco con le iniziali…Ci sono tombe dedicate a specifiche compagnie, come la 101esima aviotrasportata, famossissima durante il D-Day o il gruppo di Bombardieri che distrussero Cassino, beh questi dal mio punto di vista sarebbero famosi in negativo, visto l’inutile scempio, insomma leggendo i nomi e cosa facevano si ha modo di ripassarsi gli ultimi 60-70 anni di storia. Prima di lasciare Arlington, uscite dal cimitero e andate poco fuori a vedere il monumento dedicato ai Marines, tutti lo conoscono come Iwo Jima Memorial, ed e’ famosissimo perche’ riproduce una altrettanta fotografia della II guerra mondiale scattata durante la conquista dell’isola di Iwo Jima. Il monumento e’ imponente si affaccia sulla citta’ da una collina, merita la visita e qualche foto ricordo. Se avete una certa padronanza con la lingua, troverete accanto al memorial, un anziano soldato che ha combattuto durante la seconda guerra mondiale nel pacifico e sara’ ben lieto di raccontarvi le sue esperienze, sembra di parlare con la storia, e quanto ha da dirvi alle volte commuove. Ok, la visita molto personale di Washington D.C. E’ finita…Nella prossima parte vi parlero’ di Boston



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