Myanmar on the road di Franco.Fede,Silvia e Andrea

Il volo Bologna-Francoforte passa bene quindi 10 ore per arrivare a Bangok dove aspettiamo 1 h e 30’ per volare su Yangoon dove atterriamo dopo 1 ora. Dopo le solite formalità e il ritiro dei bagagli andiamo alla White House prenotata su internet per avere una base appena arrivati (hotel piuttosto squallido). Usciamo a mangiare vicino...
Scritto da: frank2212
myanmar on the road di franco.fede,silvia e andrea
Partenza il: 01/11/2006
Ritorno il: 18/11/2006
Viaggiatori: fino a 6
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Il volo Bologna-Francoforte passa bene quindi 10 ore per arrivare a Bangok dove aspettiamo 1 h e 30’ per volare su Yangoon dove atterriamo dopo 1 ora.

Dopo le solite formalità e il ritiro dei bagagli andiamo alla White House prenotata su internet per avere una base appena arrivati (hotel piuttosto squallido).

Usciamo a mangiare vicino all’hotel finendo in un posto senza turisti, dove nessuno parlava inglese e non si capiva bene cosa ti portavano quindi come inizio…

Torniamo in hotel e cambiamo i primi 100$ (1$=1.250 Kyat); mentre rientriamo, veniamo a sapere che il top del festival dei baloon a Taungyi sarà fra 2 giorni e, inoltre i taxi locali fanno solo tratti non superiori a 100 km quindi per il giro che abbiamo in programma dobbiamo contattare un’agenzia locale.

Venerdì 03.11 Sveglia con abbondante colazione e spedizione alla ricerca dell’agenzia segnalata da un amico; dopo avere trovato la via ci dicono che ha chiuso quindi ci dirigiamo verso lo Scott market che è la zona delle agenzie di viaggio. Concordiamo un prezzo di $68 al giorno da pagarsi immediatamente (se riuscite pagate metà subito e il resto alla fine).

Passiamo da casa dell’autista per prendere i vestiti per i prossimi giorni quindi si parte per 7 ore di viaggio lungo una strada veramente distrutta: poco asfalto e tante buche per una velocità di 40 km orari … Poi finalmente arriviamo a Tangoo.

Il viaggio è stato duro ma lo spettacolo intorno è fantastico: pagode, poche auto, biciclette, carri trainati dai buoi e tanto verde.

Sono le 23 esausti andiamo a dormire e domani sveglia ore 6.00, colazione quindi alle 7.00 si parte per Taungy per il festival dei Baloon.

Sabato 04.11 Dopo una bella dormita e dopo colazione partiamo per il lago Inle; viaggio odierno fantastico poiché si percorre lo stato Shan il più bello della Birmania con un verde rigoglioso, le mondine che raccolgono il riso, i buoi che aiutano nei lavori dei campi tutto veramente bello e d’altri tempi.

Alla 7° ora di viaggio, quando mancano ancora 3 ore all’arrivo, la macchina si ferma: non ci sono cellulari, nemmeno una casa nei dintorni, abbiamo già pagato tutto quindi ci resta solo di sperare in Glen, il nostro autista, che in un qualche modo riesce a fare ripartire la macchina (da oggi in poi tutti i giorni la macchina faceva un nuovo rumore sinistro).

La strada, sembra impossibile, è ancora peggiore di quella passata; arriviamo vicino al lago verso le 18, al secondo tentativo troviamo un hotel, e dopo una breve doccia andiamo a cena: noodles, soup, birra e acqua per k 15.600= $13=€10.

Arriviamo al festival: pochissimi turisti e una miriade di birmani che arrivano da tutto il paese per vedere questa tipica festa con numerosissime mongolfiere.

Domenica 05.11 Ore 7 sveglia, colazione e partenza per il tour del lago: lago stupendo così pure il monastero, la gente intorno al lago, i rematori, i fiori di loto, gli orti galleggianti, il sito Indein decadente ma ricco di fascino.

Al rientro, tanto per cambiare, il motore della barca ha dei problemi e rientriamo a bracciata d’uomo (il giro del lago dura dalle 9.00 alle 17.30 a $7).

Dopo la doccia cena shan (zuppa di cipolle, riso, patate al curry e pesce a k3.500 cad=$3); ore 22 a dormire.

Lunedì 06.11 Dopo la solita buona colazione partiamo per le Pindaya caves con una breve sosta per vedere il monastero che si ammira su molte guide con le tipiche finestre ovali e dopo 3 ore arriviamo a destinazione. Dopo la visita si riparte per Mandalay con breve tappa a Pyin U Lwin.

Diamo alcune penne ai bambini (ricordate di portarne tante assieme a shampoo e profumi piccolini) che escono da scuola e siamo presto circondati.

Martedì 07.11 Ore 6 sveglia e colazione sul gazebo, vista lago incorniciato da una splendida alba, quindi partenza per Pyn U Lwin; la strada è messa abbastanza bene e riusciamo a fare il percorso più breve (se la strada era dissestata dovevamo fare il giro passando per Mandaly). Durante il tragitto vediamo la chioma di alcune piante quasi interamente sommerse sotto l’acqua; facciamo una pausa dissetante mentre Glen raffredda il radiatore.

Arriviamo verso le 13, visitiamo il tempio cinese, molto bello, quindi la torre dell’orologio, evitabile; la gente intorno ha facce poco amichevoli e intanto andiamo a mangiare appena in tempo per ripararci dal diluvio che si scatena.

Ripartiamo per Mandalay e all’arrivo, dopo 3 tentativi, troviamo l’hotel e andiamo a cena al Marie min vegetarian rst, segnato dalla Lonely, veramente ottimo.

Mercoledì 08.11 Cielo grigio ma per fortuna non piove; dopo un’ottima colazione partiamo per vedere la Mahamuni paya, veramente fantastica, guidati da un monaco; tra le tante cose stupende c’è un Buddha coperto da foglie d’or ammirabile anche da vicino, a piedi nudi, solo dagli uomini.

Visitiamo poi la Kuthodaw paya, il tempio con il libro più grande al mondo e il tempio in teck quindi cerchiamo di farci portare al MTT, agenzia governativa, per aver info su bagan e Mingun (Glen non ha mai avuto problemi a trovare i posti più nascosti ma questo non riesce proprio…Forse proprio perché governativa!!!!!!!).

Decidiamo quindi di andare direttamente al porto e concordiamo il prezzo di una barca privata solo per noi 4 per k 22.000 con orario a nostra discrezione ($15=12 €).

Torniamo in hotel e ci prepariamo per andare a cena quindi cambiamo altri 100$ sempre a 125.000 k.

Giovedì 0911 …Una al giorno.

Levataccia alle 4.40 per andare a fare l’alba all’U Bein bridge ad Amarapura; lo spettacolo vale lo sforzo così come le persone che fanno ginnastica o yoga intorno al fiume o i monaci che all’alba escono per andare a ricevere il riso dalla popolazione locale. Rientriamo per colazione e ripartiamo, in barca, per Mingun, dove arriviamo in circa un’ora per una visita molto piacevole.

Dopo pranzo si torna ad Amarapura per il tramonto quindi si torna verso l’hotel…E per la serie una al giorno veniamo a sapere che il tipo dell’hotel che doveva prenotare la barca non l’ha fatto così domani ci alzeremo all’alba, andremo al molo, con la speranza di trovare un passaggio al volo altrimenti faremo il giro in macchina.

Venerdì 10.11 Sveglia e partenza per il molo e al terzo tentativo troviamo una barca che alla modica cifra di $350 in 4 (o meno se si aggiungono altri turisti) ci porta a Bagan ma un poco per il costo, un poco per la nebbia che non permette di ammirare il bellissimo paesaggio intorno decidiamo di andare in macchina.

Partiamo in carretto trainato da cavalli per vistare Ava, molto carino, a 3.000k a carretto (ci si sta in 2) e questo giro fino alle 12.00.

Siamo alla periferia di Mandalay quando la macchina si rompe e la sosta per ripararla sarà di 4 ore: pranziamo a spese del nostro autista (per riparare alla lunga sosta non prevista), leggiamo alcune riviste in inglese che ci sono portate da un signore che ci ha visto oziare. Ci spostiamo in un chiosco per bere e siamo assaliti da bimbi che si fanno fotografare e restano estasiati nel vedersi nella macchina digitale.

Dopo questa lunga pausa, spettacolare per quello che è successo nell’attesa, ripartiamo e arriviamo dopo 3 ore e 20 minuti fermandoci però a Mekitilia perché ormai buio (per Bagan altre 3 ore buone).

Per fortuna non abbiamo preso la barca altrimenti all’arrivo non avremmo trovato Glen, alle prese con la macchina in panne, non avremmo potuto contattarlo per la mancanza di telefono e ci saremmo trovati in una situazione poco piacevole ma a volte ci vuole…… Fortuna.

Sabato 11.11 Sveglia per partenza per Bagan con paesaggi stupendi e sosta per vedere la lavorazione del toddy: si tratta di un frutto che è spremuto con l’aiuto dei buoi che fanno girare una macina e che è raccolto e lasciato macerare; il sapore, con il passare delle ore, passa da dolciastro ad alcolico.

Arriviamo a Bagan e al secondo tentativo troviamo dove dormire in un posto molto carino, dentro ad un bungalow, al prezzo di $20.

Dopo pranzo partenza per la Shwezigon paya a Niang O., veramente molto bella, quindi andiamo a vedere il tramonto sul fiume dalla Bu paya.

La sera ceniamo al BBB mangiando veramente bene.

Domenica 12.11 Risveglio ore 6.30, ottima colazione, quindi partenza per la visita di diversi templi: Ananda temple, Sulamani, Mingalazedi, la Shwe San Daw paya tutti piuttosto interessanti; dalla Shwe san Daw osserviamo un tramonto così così.

Dopo avere cenato al ristorante italiano faremo qualche foto in notturna quindi a dormire poiché domattina faremo l’alba sulla Swensandaw paya.

Lunedì 13.11 Dopo l’alba veramente spettacolare rientriamo per la colazione.

Temperatura odierna circa 30°, tramonto dalla Pyathada non è degno di nota.

Domattina lasceremo Bagan, un posto semplicemente incantevole, per partire per il Monte Popa dove arriveremo in 1 ora e 30’.

Martedì 14.11 Sveglia e ultima, abbondante, colazione a Bagan (4 fette di pane tostato con burro e marmellata, 3 tazze di te, banana, ananas, papaia, limonata e uova double coke) quindi partenza per il Monte Popa.

La macchina fa nuovi rumori anche se per il driver non c’è da preoccuparsi; saliamo verso il monte ma gli ultimi 30’ sono da farsi a piedi per uno spettacolo finale che onestamente si poteva evitare.

Dopo 3 ore arriviamo a Magwe un piccolo paesino che facciamo come tappa di avvicinamento a Pyay; abbiamo trovato solo 2 posti per dormire, uno veramente orrendo, mentre il secondo, decoroso, è quello scelto.

Visita orribile alle “salse di Magwe” quindi caffè e doccia per andare a cena verso le 19.00; mangiano in un posto imboscatissimo, sul fiume, veramente carino, poco costoso (k 6.200) peccato solo i noodless scotti.

Andiamo a dormire presto poiché domattina sveglia per partenza alle 5.00 per arrivare a Pyay verso le 13.00 Mercoledì 15.11 Sveglia 4.45 e partenza per Pyay dove arriviamo, dopo una pausa per rinfrescarsi e fare colazione, verso le 12.00.

Troviamo due camere rispettivamente di 14 e 15$ (la prima con bagno in comune) quindi andiamo a visitare la Swesandaw paya veramente molto bella oltre ad un giro nella vecchia Pyay con i buoi.

Ceniamo al ristorante cinese onion ring, chicken steack, birra e acqua per k11.800 ($9 in 4).

Giovedì 16.11 Sveglia alle 6, colazione alle 6.30 e partenza alle 7; colazione strepitosa quindi viaggio verso Yangon con sosta per visitare il Buddha con gli occhiali e arrivo a Yangon verso le 13.30.

Sosta per pranzo a un supermercato quindi visita al Buddha sdraiato, a quello seduto quindi alla Sule paya tutto dopo avere visto l’hotel prenotato da Bagan; per le ultime 2 notti abbiamo deciso di meritarci un notevole salto di qualità e prendiamo 2 stanze a $32 cad. (in realtà sono rimaste solo da $ 40 ma avendo prenotato prima mantengono il prezzo concordato).

Dopo una bella doccia andiamo a mangiare in un ristorante francese dei ravioli ai funghi e ottime baghette quindi rientriamo per salutare Glen.

(unica nota un poco spiacevole: durante il viaggio la macchina ha avuto bisogno di riparazioni costose e Glen non avendo i soldi ha chiesto a noi di anticiparli. Noi, anche se la tipa dell’agenzia ci aveva detto di non dare soldi, abbiamo anticipato una parte del dovuto, anche perché se non aggiustava la macchina eravamo a piedi; alla fine lui ha fatto finta di non essersi ricordato che doveva renderci l’anticipo e noi lo abbiamo trattenuto dalla mancia che avevamo deciso di dargli spiegandogli che se si fosse comportato diversamente avrebbe guadagnato di più).

Venerdì 17.11 Oggi, per chi è superstizioso, è venerdì 17 e la Silvia, contro ogni cabala, si presenta con una t shirt dove si vedono ancora le torri gemelle e un simpatico uccellino la centra su un braccio…Chi se la cerca!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ultima giornata intera nella Golden Land; colazione quindi andiamo a incontrare sua maestà la Swedagon paya, la pagoda più grande al mondo, semplicemente fantastica.

Dopo avere girato e fatto le foto di rito andiamo in un supermercato vicino quindi a fare la doccia per poi tornare alla Swedagon (senza rifare il biglietto) per le foto al tramonto e per il notturno.

Il posto, le persone e la maestosità della pagoda coinvolgono chi si trova partecipe di un tale spettacolo; uno strano personaggio prova a rifarci pagare i 10$ dell’ingresso ma gli spieghiamo che al mattino ci avevano assicurato che il biglietto valeva per l’intera giornata e finalmente se ne va.

La sera ceniamo al ristorante italiano con pizza, birra e coca, dolce spendendo una cifra esorbitante, rispetto agli altri giorni, di k 32.000 (c.Ca 24$ ergo 20 euro in 4).

Dopo una magnifica doccia e aver preparato gli zaini si va a dormire per l’ultima volta in terra birmana. (dimenticavo cambio in hotel $ 100= 800 kyat).

Sabato 18.11 Sveglia ore 6.30 e dopo colazione andiamo allo scott market per gli ultimi acquisti: alcune t shirt per $ 2 e una stupenda stampa da incorniciare per 21$.

Dopo pranzo gironzoliamo per il Blazoon mkt quindi rientriamo in hotel per prendere il taxi per l’aeroporto; non arriva Glen ma un ragazzetto che al posto del sedile ha una sedia tipo quella dei pescatori.

Volo da Ygn-Bkk tutto bene con atterraggio da incubo per forte temporale e vento; da Bkk-Fkt dormito per 7 ore e arrivo con controlli accurati poiché è entrata in vigore la normativa che disciplina i liquidi che si possono imbarcare.

Ultimo volo, con cambio aeromobile per guasto, arrivato con 2 ore di ritardo.

Road to… Un mondo a parte…

Se si esclude Yangon e Mandalay, capitale ed ex capitale, il traffico è inesistente; auto pochissime, prevalentemente taxi, autobus locali, camion che caricano persone e ogni cosa possibile.

Moltissime persone a piedi o in bicicletta, altre in motorino trasportando di tutto dalla verdura a fasci di stecchi, maiali o altro e numerosissimi carretti trainati dai buoi o dai cavalli.

A lato della strada mezzi in avaria che vengono “riparati” in qualche modo; nei campi persone che lavorano la terra, le mondine che raccolgono il riso, bambini che ti salutano mentre passi, mandrie di mucche o pecore, contadini che, con l’aiuto di buoi, lavorano la terra; ogni tanto si incontrano passaggi a livello manuali e tanti posti dove si paga un pedaggio: entrata o uscita dal paese, ponti etc… Le strade, in particolare fino al lago Inle, sono veramente devastate: le buche permettono una velocità di 30 km/h e l’asfalto è presente solo nella parte centrale della strada.

Per sistemare i buchi sono usati sassi triturati, in seguito pressati, quindi, a mano, si aggiunge l’asfalto; nelle zone dove l’asfalto è solo al centro e dove c’è scarsa visibilità, vige un codice comportamentale particolare. La macchina che arriva da dietro avvisa suonando della sua presenza: chi precede, avendo la possibilità di vedere se davanti arrivano mezzi, segnala a chi segue la possibilità o meno di sorpasso utilizzando la freccia: freccia a dx non si può superare, a sx tutto ok.

Chi segue quando sorpassa ringrazia con la mano e indica quanti eventuali mezzi devono ancora superare il mezzo più lento.

Quando la strada ha l’asfalto solo nella parte centrale le auto, che arrivano da direzione opposta, stanno in mezzo fina all’ultimo quando sterzano e si schivano.

I paesaggi, in modo particolare nello stato Shan, sono fantastici con un verde veramente rigoglioso. Budget Volo bo-fkf-bkk-ygn+tasse (70€)=€ 1.295 (bo-fkk 18.45-20.20 fk-bk 22.45-14.55 bk-yg 18.10-19.00) Per tutto il resto $ 550 (€ 440) -White house Yangon $15 – Taungoo $20 – taxi 14 gg $952 ($68 al giorno) -Nanigshe Inle lake $18 e $15/stanza picc) – giro lago $7 (dalle 9.00 alle 17.30) -entrata Inle lake $3 – Honey htl $15 – Garden htl Mandalay $15 -boat per Mingun k5.500 – boat per Bagan $25 – Bagan central htl $20 – entrata a Bagan $10 – Sein san htl a Magwe $22,5 – Myat lodging house Pyay $14,5 – Guest care htl Yangon $32 – taxi aerop-htl $5 – taxi htl.Aerop $4 -giro al sito vecchia Pyay: sito $4 + k 1.500 per il carretto trainato dai buoi – telefono $5/6 il minuto . Cambio $100=k125.000 (Bagan sab e domenica k110.000) (i prezzi sono a xsona eccetto gli htl che sono indicati a doppia/bagno priv/a.C) Ultimissimi appunti Tornati da questo luogo incantevole, dove la semplicità e la naturalezza delle persone non possono lasciarci indifferenti, notiamo situazioni diverse: gli spostamenti sono difficoltosi sia per le auto in pessime condizioni che per le strade, in modo particolare nello stato Shan, impraticabili.

Yangon, capitale abbastanza caotica, è molto diversa dal resto del Myanmar dove i ritmi di vita sono “a passo d’uomo”.

Le persone ti salutano e ti guardano come se già il tuo passaggio fosse per loro un dono; quando si entra in contatto con loro scopri la semplicità, la dolcezza e la disponibilità che hanno nei tuoi confronti.

Per vedere i veri monaci, coloro che si alzano all’alba e, girando di casa in casa, ricevono il riso, loro unico pasto, occorre andare nelle zone meno turistiche; se rimanete nelle zone turistiche vedrete i monaci venire a chiedere di tutto, compresi i soldi, nonostante la loro religione lo vieti (il turismo cambia ogni usanza).

La natura, i templi o le pagode, il lago, la loro esistenza basata sull’agricoltura e sull’allevamento ci fa tornare indietro nel tempo, a decenni passati, facendoci assaporare una purezza che spero, porteremo nei nostri cuori per molto tempo.

N.B: in questo racconto di viaggio ho inserito notizie utili per il viaggio fai da te tralasciando descrizioni dettagliate facilmente consultabili dalle guide.

Non abbiamo fatto antimalarica e abbiamo mangiato di tutto ovunque quindi occorre adottare accorgimenti normali senza diventare paranoici (partite in salute e tranquilli e vedrete non succederà nulla).

Per i trasporti: chi ha preso il treno ha detto esperienza da non ripetere, gli autobus sono lenti quindi occorre molto tempo, il taxi è ottimo, però tenetevi buoni margini perché gli imprevisti potrebbero fare saltare il vostro piano di visita.

Nel periodo di visita temperatura 35°, umido con pochissimi turisti.

Arrivederci Myanmar…Golden Land



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