Good morning Vietnam 2008

Non ci piacciono i diari di viaggio minuto per minuto pertanto cercheremo di annoiarvi il meno possibile e di fornirvi informazioni utili per il vostro viaggio. Dando per scontato che avete letto molto in merito alla destinazione che volete visitare non ci soffermeremo su descrizioni particolari ma vi diremo semplicemente quello che ci è piaciuto...
Scritto da: AZA78
good morning vietnam 2008
Partenza il: 31/10/2008
Ritorno il: 23/11/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Non ci piacciono i diari di viaggio minuto per minuto pertanto cercheremo di annoiarvi il meno possibile e di fornirvi informazioni utili per il vostro viaggio. Dando per scontato che avete letto molto in merito alla destinazione che volete visitare non ci soffermeremo su descrizioni particolari ma vi diremo semplicemente quello che ci è piaciuto di più o di meno.

Il nostro comincia da Hanoi, che purtroppo non ci accoglie bene in quanto è sotto un vero e proprio nubifragio. Appena arrivati prendiamo un taxi prepagato 266000d più 15000 di pedaggio.La lonely dice che sono max 10$, a noi non risulta,ce n’erano diversi fuori dal terminal ma tutti con il tabellone su cui era scritto lo stesso prezzo. Non ci siamo messi a cercare più di tanto anche perchè appena usciti siamo stati assaliti da orde di taxisti che volevano portarci in città. Se avete voglia cercate di contrattare, 281000d sono quasi 20 dollari ed è un po’ troppo e mentre salivamo sul taxi gli altri hanno lanciato offerte “last minute” tipo “10 do-la,10 do-la” . Al ritorno, dalla città all’aeroporto, abbiamo comunque pagato quasi la stessa cifra anche se,come dice la lonely, i tassametri potrebbero essere truccati. Citeremo spesso la nostra guida perchè è quella che ci accompagna da sempre nei nostri viaggi e con cui ci siamo trovati sempre benissimo, tranne in Vietnam! Arriviamo in Hotel,il Phoenix,(per i commenti potete visitare il sito www.Tripadvisor.It dove abbiamo inserito anche tutti gli altri alloggi in cui siamo stati) Purtroppo la nostra permanenza è durata solo sue giorni, il tempo era veramente improponibile e dalle previsioni sarebbe durato per tutta la settimana. Il nord era interessato da una forte perturbazione e le testimonianze degli altri turisti che c’erano stati ci hanno costretto a cambiare i nostri programmi ed a saltare Sapa ed Halong Bay a detta di tutti la parte più bella ed assolutamente imperdibile del Vietnam. Ripromettendoci di vedere il nord nel prossimo viaggio in Laos prenotiamo un volo vietnam Airlines in una delle numerose agenzie disseminate nel quartiere vecchio. Scappano tutti ed i voli sono pieni, paghiamo 89$ a testa, quasi il doppio delle tariffe che incontreremo nel corso del nostro viaggio. Prima di partire però la pioggia ci da tregua e ci consente di vedere un po’ della città che trovo bellissima. Il quartiere vecchio ha un fascino indescrivibile ed anche la parte intorno al lago Hoa Kiem è molto bella. Seguiamo l’itinerario lonely e vediamo anche l’austera cattedrale dove era in corso una celebrazione, c’era moltissima gente. Mi dispiace di partire, Hanoi è accattivante. La sera ci vediamo il puppet show al teatro. E’ carino e ci da una visione della cultura vietnamita, non perdetevelo.

Arriviamo a Da Nang perchè era l’unico volo disponibile ma vi consigliamo di arrivare ad Hue per evitare di tornare poi indietro. Prendiamo un taxi per Hoi An 300000d dove abbiamo deciso di dormire perchè abbiamo letto essere molto più bella, è anche patrimonio dell’Unesco. La scelta è giusta, Hoi An è una bomboniera. Dormiamo al Thanh Binh III a 5 minuti a piedi dal fiume,staremo tre notti. Ne abbiamo visti altri che potrete trovare sui comuni siti di hotel booking, molto bello è il Vinh Hung dove ha alloggiato Michael Cane durante le riprese di “The quiet american” ma costa 80$. Il Phuoc An River che trovate su expedia è molto carino ma molto distante dalla città, vi ci vuole la moto, anche in bicicletta è lontano. Il Thien Than, sempre su expedia, è carino ed a buonissimo prezzo, è anche lui però un pochino troppo lontano a piedi ma offre un servizio shuttle per il centro. Il giorno dopo affittiamo una macchina per circa 40$, lì per lì ci sembrava un buon prezzo, a fine vacanza 40$ non li avremmmo spesi neanche per dormire allo Sheraton visti i prezzi in generale. Comunque siamo stati fuori tutto il giorno e ci ha portato un po’ ovunque, siamo andati a Da Nang (40min di auto) dove abbiamo visto il Museo Cham, una delle più grandi delusioni del VN in quanto ce l’avevano descritto come qualcosa di imperdibile ma in realtà non offre molto da vedere, l’abbiamo girato in 10min. Da lì siamo andati alla penisola delle scimmie dove, in cima, c’è una pagoda bellissima ed un bel panorama su tutta la baia. Il tour è proseguito con la famosa China Beach e le bellissime Marbel Mountains. Sono in tutto 5 ma ne visitiamo una, la principale e più bella. Ci sono moltissime pagode e templi scavati nella roccia, molto suggestivo ed un’altra delle tappe imperdibili del centro del paese. Da Nang tutto sommato non offre molto a parte quanto sopra menzionato ed alcuni resort e molti altri in costruzione. Inizialmente avevamo programmato due giorni qui ma alla fine l’abbiamo vista in meno di una giornata. Un’altarnativa che vi consente di risparmiare è quella di prenotare un open tour bus che parte la mattina da Hoi An alle 8 per Hue e fa sosta a Da Nang e poi prendere quello che ritorna la sera alle 6. Il tutto dovrebbe costarvi non più di 10$ a testa.

Hoi An è decisamente molto più interessante, ogni vicolo offre un colpo d’occhio. Seguiamo sempre l’itinerario lonely che molte volte enfatizza troppo luoghi che in realtà non sono poi così interessanti e si perde invece la interessantissima “factory” della seta dove ci sono ragazze che ricamano quadri e al piano di sopra una coltivazione di bachi da seta. Una ragazza ci spiega tutta la procedura con la quale si produce il pregiato materiale. Fatevi fare assolutamente un vestito, sono molto economici. Con 40$ si ha un completo da uomo di seta. Per 25$ Teresa si è fatta fare un vestito bellissimo. Vi consigliamo vivamente l’Hoang Lan clothe shop che sta in Ba Trieu St., la parallela del Sinh Cafè e dove c’è Phuong che è carinissima e disponibilissima nel consigliarvi e confezionarvi dei bellissimi abiti. Sulla stessa via trovate il nostro hotel ed un ristorante “Gidino” che nonostante il nome non è italiano, ma dove si mangia benissimo e dove potrete assaggiare i secondi migliori springrolls ai gamberetti ( i primi li mangeremo a Mui Ne).

Il giorno seguente prenotiamo un tour per vedere l’alba a My Son, partiamo la mattina alle 5 ma il cielo, è coperto e l’alba non si vede. Il sito è molto suggestivo, anche se ce l’aspettavamo più grande, ci sono vari complessi, di cui uno principale e meglio conservato, di torri cham immerse nella vegetazione e nella nebbia.

L’indomani si parte per Hue con l’open tour della mattina. E’ molto divertente lo sleeping bus con le cuccette, ci mettiamo 4 ore per arrivare ad Hue. (circa 6 dollari a testa).

Alloggiamo all’Holiday hotel l’abbiamo trovato su expedia, è bellissimo, staremo tre notti. Delle comuni attrazioni di Hue vi consigliamo una gita sul fiume dei profumi con le relative tombe. Il costo è di 8$ a persona ed include: hotel pick up, giro in barca, pranzo (pessimo e ricordatevi che le bevande non sono mai incluse in VN, ve le dovete pagare). Il tour prevede la visita della pagoda di Thien Mu, molto bella e l’unica gratis, delle tombe di Tu Duc, MinH Mang e Khai Dinh e del tempio di Hon Chien. Il costo della visita delle tombe è di 55000d a persona ed il tempio se mi ricordo bene 10000d a persona. Il tour è bello ma un po’ stancante, vi porta via l’intera giornata. I 10000d del tempio ve li potete risparmiare e delle tombe molti ne hanno saltata qualcuna, noi l’ultima non ce l’abbiamo proprio fatta. Dipende da voi. Abbiamo prenotato il tour al DMZ cafè ma alla fine gli 8$ sono solo il costo della barca che potrete contrattare da soli al molo. Inoltre abbiamo dovuto discutere con la guida perchè i tempi per visitare le tombe erano troppo ristretti. Vi sconsigliamo di provare a raggiungerle in moto, non vi sono assolutamente mappe dettagliate della zona e rischiate di perdervi. La moto l’abbiamo presa per andare a vedere la lingua di sabbia di Thuan An dove potrete vedere molte tombe di famiglia ed un bello scorcio della campagna vietnamita. Abbiamo raggiunto anche la casa di ho Chi Minh che di per se è una capanna che non offre molto ma è bella la strada per arrivarci. Purtroppo le indicazioni non ci sono e non sappiamo nenche darvele. Ad un certo punto sulla strada troverete un’insegna sulla sinistra in vietnamita, attraversate il ponticello ed il mercato e proseguite sull’altra sponda. Chiedete ma non in inglese perchè non vi capirà nessuno. Na Bac Ho (la casa dello zio Ho) sono le parole magiche. Una moto vi costa circa 5$ al giorno ma se trattate anche di meno.

La DMZ la consigliamo solo a chi, come me, è appassionato di quella che loro chiamano “The American War”. Si trova a 150km da Hue ed il viaggio è molto lungo,quel giorno poi il caldo era soffocante. Prenotiamo tramite il nostro Hotel, 16$ a persona, si parte alle 6 ma prima che il mini van raccolga tutti si fanno le 7. Si arriva a Dong Ha alle 9 e ci danno la colazione che consiste in un panino col formaggino, le bevande si pagano (ma che colazione è?) . Vabbè abbiamo capito che questi con ste escursioni ci marciano un po’ troppo. Purtroppo una macchina privata costa troppo e senza una guida individuare le basi è impossibile. Molte poi sono coperte dalla vegetazione o si riducuno ad un ammasso di sassi. Visitiamo dapprima i tunnels di Vin Moch, molto interessanti. Poi il ponte sul Ben Hai river, the rockpile, il sentiero di Ho Chi Minh, il Dakrong bridge e la base di Khe Shan dove ci sono alcuni elicotteri, dei bunker ed un piccolo museo. Torniamo alle 5, un tour veramente massacrante. L’indomani si parte per Nha Trang, prenotiamo l’open tour dal consigliatissimo Mandarin cafè di Mr.Cu. Il locale è carino ed economicissimo,si mangia anche bene. Il repertorio fotografico di Mr.Cu poi è davvero bello, compriamo anche qualche foto. Il prezzo del biglietto è alto però, vi conviene prenotare direttamente al Sinh Cafè (lo trovate in tutte le più grandi città) perchè sono loro che effettuano il servizio. Noi non lo sapevamo ed abbiamo seguito la Lonely, che ci ha deluso anche stavolta. Ci siamo accorti che le varie strutture presenti sulla Lonely, per questo fatto, aumentano i prezzi o offrono un servizio non all’altezza della loro “fama”.

Il viaggio è infinito. Siamo partiti alle 14:00 da Hue e siamo arrivati a Nha Trang alle 6:00 del giorno dopo! Lungo il tragitto il bus sosta per circa un’ora e mezza ad Hoi An per la cena. Anche se è presto, circa le sei di sera, cogliete questa occasione per mangiare perchè il bus si fermerà soltanto un’altra volta, a mezzanotte, in un posto sperduto dove non scenderà nessuno perchè a quell’ora dormivano tutti quindi l’autista è ripartito subito. Nha Trang ha un bel lungomare dove alle 5 di mattina sono già tutti a correre, fare Tai Qi, o semplicemente ad ammirare il mare. I vietnamiti sono molto mattinieri, ricordatevelo se prenotate una stanza d’albergo vicino alla strada o sullo stesso piano della reception.

Abbiamo noleggiato una moto ed abbiamo fatto un giro. Cattedrale, Pagoda e studio fotografico di Long Thanh, il miglior fotografo del VN, non perdetevelo. Il giorno dopo giro in barca, bello, abbiamo fatto snorkeling in diverse isole. Stavolta il pranzo era abbondante e buono. Ci siamo fermati solo due notti qui perchè eravamo fuori stagione e se non fai gite in barca, immersioni, o comunque attività legate al mare non c’è motivo per fermarsi di più. La prima notte abbiamo dormito all’Ha Van Hotel, che ha recensioni buone su trip advisor ma che non c’è piaciuto per niente. A 20$ dietro l’angolo abbiamo trovato il Golden Hotel dove ci siamo spostati la sera dopo completamente di un’altra categoria, ve lo consigliamo.

Per mangiare vi consigliamo un ristorante che si trova in fondo alla via sulla sinistra (uscendo dal Golden andate a destra) dove fanno pesce alla griglia molto buono. Vi sconsigliamo invece “Da Gigi e Marinella” che raccomanda invece la Lonely. Si spende un occhio della testa e i piatti non sono nulla di speciale, gli gnocchi di Teresa potevano pure andare ma la mia lasagna era tutto tranne che lasagna. Non perdetevi invece assolutamente “ La Louisiane”, e qui la Lonely c’ha preso, si trova sul lungomare, è un posto bellissimo con ristorante, bar e piscina. Ha anche gli ombrelloni ed i lettini sulla spiaggia ed un biliardo vicino al bar. Nonostante il posto appaia molto “chic” i prezzi sono abbordabilissimi.

L’indomani alle 8 prendiamo il nostro bell’ Open Tour Bus per Mui Ne, che stavolta però non è “sleeping” ed il viaggio è molto meno confortevole. Cinque ore per Mui Ne con sosta alle torri cham di Phan Rang (giusto il tempo per la toilette che tra l’altro si paga 1000d!). Appena arrivati ci cerchiamo subito il resort. Andiamo al Thai Hoa che si trova a circa 6km dal Mui Ne Market che non è il reale centro della lunga (12km) spiaggia di Mui Ne. Questo si trova invece andando verso Pahn Thiet dopo il Sinh cafè, all’altezza del Terracotta Resort. Ci trovate molti ristorantini, bar e negozi di souvenir. Per noi non è stato un problema perchè avevamo noleggiato una moto per tutti e tre i giorni però se siete a piedi o in bicicletta e non volete farvi 6km vi consigliamo di cercarvene uno più vicino a questa zona. Il nostro era molto carino e tranquillo ed in una bella parte di spiaggia. Il resto della spiaggia di Mui Ne è pieno di rifiuti delle barche di pescatori quindi sovente trovate buste di plastica o altro in acqua e sulla spiaggia. Non è una discarica badate bene, ma se vi aspettate una distesa di sabbia incontaminata rimarrete un po’ delusi. I tour della zona costicchiano, noi ci siamo girati il tutto in moto. Per arrivare al Monte Ta Cu, dove c’è il Buddha sdraiato ci vogliono circa 50km di strada brutta, con numerosi camion che trasportano di tutto ed alzano un bel polverone. Non fatela al tramonto perchè gli insetti non vi permetteranno di guidare! Dal lato opposto di Phan Thiet abbiamo visto le dune di sabbia che sono bellissime, le rosse sono molto vicine a Mui Ne e più piccole, le bianche distano circa 30km ma non perdetevele assolutamente.Il terzo giorno abbiamo visitato le Fairy Springs, anche queste molto belle. Il percorso nel letto del fiumiciattolo è particolarissimo, un po’ meno la cascata alla fine.

L’indomani si parte per Saigon con l’open tour delle 9, anche questo è un “sitting bus” e sono altre 5 ore, non ne possiamo più di questi bus. La strada per Saigon è trafficatissima ed il viaggio è stancante. Scendiamo al Sinh Cafè che si trova nella zona turistica di Phan Gu Lao dove cerchiamo l’albergo. Il numero uno di trip advisor è il Bich Duyen che però è sempre pieno (abbiamo scoperto che occorre prenotare con largo anticipo). Proprio di fronte, nello stesso vialetto, c’è lo Ngoch Minh che si è rivelato un’ottima scelta.. Per non sbagliare piove anche a Saigon (ragazzi cercate di evitare i mesi di ottobre e novembre perché altrimenti la pioggia non vi darà tregua), vediamo quello che possiamo: museo dei residuati bellici, imperdibile e toccante, la cattedrale, il bell’ufficio postale, la zona di Dong Khoi, un caffè sulla terrazza del Rex Hotel. L’indomani si parte per il Delta del Mekong. Torneremo a Saigon in seguito. Siccome non sappiamo come arrivarci e non ci va di prendere un taxi che costerebbe anche troppo, prenotiamo un tour sempre al Sinh Cafè per My Tho e Ben Tre e poi ci facciamo lasciare lì, costo circa 10$ a persona. Il più bel tour che abbiamo fatto in tutto il viaggio. Ci vogliono circa due ore da Saigon, appena arrivati prendiamo la barca e visitiamo prima il villaggio dei pescatori, poi le varie isole dove ci mostrano i vari procedimenti per fare la carta di riso, le caramelle al cocco, il miele, i liquori aromatizzati allo scorpione, si allo scorpione e non solo ma non vi vogliamo rovinare la sorpresa. Insomma tante belle cose, ci è proprio piaciuto. Prendiamo un taxi per Can Tho che ci costerà circa 50 euro, sono circa 150km. (Non sapevamo dell’esistenza della Mailinh) Ci rifiutiamo di alloggiare nei vari budget proposti da Lonely perchè sono brutti, Troviamo il Green Hotel che per 20$ ci da un bello stanzone con tutti i comfort, la colazione stavolta non c’è però. Can Tho è sotto l’acqua, nel vero senso della parola, tutte le strade sono allagate. Ceniamo da An Bo, sul lungo fiume, bel ristorante, (non perdete lo spezzatino di maiale cotto nel latte di cocco) ed organizziamo un tour in barca l’indomani mattina. Scorpriamo che nel Delta non è solo la pioggia che allaga le strade ma anche la luna piena, pazienza, ci stiamo facendo l’abitudine. Non andiamo con can Tho torusit ma per 10$ affittiamo una barca che ci fa fare un giro di 4 ore che prevede il mercato galleggiante di Cai Rang ed un giro nei canali. Per vedere l’altro mercato ci vogliono 8 ore di barca che sinceramente per noi sono troppe. Il mercato è bello ma ci aspettavamo qualcosa in più da come ce l’avevano descritto. Molto bello è invece il giro per i canali, in quelli piccoli le barche più grandi di Can Tho tourist non arrivano e si perdono belle cose come la vita degli abitanti dei canali che invece dovete assolutamente vedere. Nel pomeriggio partiamo per Rach Già con un mini van della Mailinh, un’agenzia che organizza questi lunghi spostamenti a prezzi economici ma più confortevoli dei bus regolari. Impieghiamo circa 2 ore e mezza e paghiamo 110000d in due (circa 5 euro), a saperlo prima chi lo prendeva il taxi per Can Tho.

Rach Già è la città più brutta ed inospitale che abbiamo trovato in tutto il paese. Non sono abituati a vedere turisti e quei pochi solo di passaggio, come noi, per l’isola di Phu Quoc diventano oggetto di attenzioni come le scimmiette in uno zoo. I personaggi che hanno a che fare con il turismo sono delle vere e proprie sanguisughe pronte ad inventarsi le più impensabili storie per sfilarvi i soldi. All’arrivo alla stazione dei bus veniamo letteralmente soffocati da questi vampiri. Cerchiamo un hotel, non riusciamo a trovare nulla di decente, nella zona vicino i moli poi preparatevi a dividere la stanza con ogni tipo di essere vivente presente nella zona. Le guest house sono vere e proprie topaie. Abbiamo conosciuto due ragazze canadesi a cui hanno rubato negli zaini non appena hanno lasciato la stanza. Riusciamo a trovare un hotel più che decente dietro al tempio che trovate sulla strada per il porto, si chiama Nha Nghi 09°. Andando verso il porto appena vedete l’arco del tempio girate nella prima traversa a destra e camminate per due blocchi, ve lo trovate sulla sinistra. Per 220000d ci hanno dato una stanza grandissima con tre letti singoli e tutti i comfort di cui avete bisogno. L’unico ristorante degno di questo nome a Rach Già è raggiungibile partendo dalla piazza principale, quella con la statua dall’ altra parte del ponte dove si trova la banca. (scusate ma i nomi delle vie sono “irricordabili”) Con le spalle alla statua andate sempre dritto fino a che superate un ponte, ve lo trovate sulla destra. Vi consigliamo vivamente di fuggire da Rach Già non appena potete. Il biglietto per Phu Quoc costa 250000d a persona e ci mette 2 ore e mezza. Noi purtroppo, a causa di una tempesta mai arrivata che ha portato alla cancellazione di tutte le barche del giorno, siamo dovuti correre in aeroporto per prendere l’unico volo, quello delle 7:50 per Phu Quoc, costo 620000d a persona. Se volete evitare Rach Gia potete prendere l’aliscafo da Ha Tien, più a nord.

Finalmente arriviamo sull’isola. C’è un sole bellissimo. Cerchiamo un resort e ci accorgiamo subito che qui i prezzi sono molto più alti del “main land”. Un cottage costa dai 35 ai 50 $. Vi consigliamo il Mai House Resort, gestito da Jean, un ragazzo francese. E’ veramente bello e diverso da quello che comunemente trovate sull’isola. Più economico è l’Hiep Than, i cottages non sono un granchè e costano 40$. Le stanze invece sono carine, specialmente quelle al primo piano e costano solo 22$. Ce ne siamo girati un po’ e questo secondo noi offre il miglior rapporto qualità prezzo. Comunque la scelta sta a voi. Fatevi portare da una moto al Saigon Phu Quoc e da lì percorrete la spiaggia, sono uno di fianco all’altro, avete solo l’imbarazzo della scelta.

L’isola è bella, la più bella spiaggia è indubbiamente quella dei resort. Se però vi volete avventurare per cercare qualche spiaggetta solitaria seguite la vostra guida ma sappiate che, specialmente verso nord, quelle che loro chiamano “asphalted road” sono degli sterrati infiniti di sabbia rossa percorsi da molti camion. Questo farà si che tornerete a casa pieni di dolori e pieni di sabbia rossa e quella che poteva essere una simpatica gita diventa un inferno. Se volete tentare comunque vi consigliamo di andare verso sud o dall’altra parte dell’isola, considerate però che questo è il lato ventoso. Per il resto a Phu Quoc potete solo stare sdraiati sulla spiaggia scegliendo la ragazza da cui farvi fare il classico massaggio, 60-70 mila dong. Informatevi in tempo per i voli o le barche di ritorno perchè rischiate di non trovare posto. Per mangiare vi consigliamo l’Eden, ha i prezzi più alti ma offre molto di più dei ristorantini disseminati sulla spiaggia. Evitate assolutamente il Rainbow, ci abbiamo mangiato una volta e siamo stati male. Inoltre lo staff è veramente rude.Una sera hanno chiuso il locale mentre eravamo ancora al tavolo, ci hanno lasciato a lume di candela…

Il nostro viaggio termina di nuovo a Saigon dove visitiamo le pagode di Cholon, il palazzo della Riunificazione (da vedere) ed un po’ di shopping a Dong Khoi.

Tirando le somme di questo viaggio vi possiamo dire che forse il Vietnam non offre scorci incantevoli (a parte Ha Long) come altre destinazioni del sud est asiatico tipo Tailandia, Cambogia o Indonesia e forse rimarrete delusi come noi in alcuni casi. C’è da dire però che alcuni posti vi rimarranno sicuramente nel cuore, come l’affascinante quartiere vecchio di Hanoi, o l’incantata Hoi An, il Delta del Mekong, il magico tramonto dalle dune di sabbia di Mui Ne o quello bellissimo di Phu Quoc. Ma quello che assolutamente non dimenticherete mai di questi luoghi, belli e meno belli, è la loro atmosfera intrisa di storia, a volte gloriosa, a volte triste, a volte troppo dolorosa ma che traspare tutta dagli occhi della gente, specialmente quella meno giovane, che incontrerete lungo il vostro cammino.



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