Un po’ di Bretagna e Normandia in inverno

A giugno, approfittando di un'ottima offerta, io e il mio ragazzo siamo riusciti a prendere 2 biglietti Orio-Beauvais a 4 centesimi tutto compreso, non eravamo sicuri che saremmo potuti partire, ma valeva la pena investire quei 4 cent :-D Fine novembre si avvicina, e fortunatamente non pare ci siano troppi impedimenti, per cui iniziamo ad...
Scritto da: sery42
un po' di bretagna e normandia in inverno
Partenza il: 25/11/2008
Ritorno il: 03/12/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Ascolta i podcast
 
A giugno, approfittando di un’ottima offerta, io e il mio ragazzo siamo riusciti a prendere 2 biglietti Orio-Beauvais a 4 centesimi tutto compreso, non eravamo sicuri che saremmo potuti partire, ma valeva la pena investire quei 4 cent 😀 Fine novembre si avvicina, e fortunatamente non pare ci siano troppi impedimenti, per cui iniziamo ad organizzarci sul serio: poco più di una settimana prima prenotiamo l’auto (207 euro con Hertz, si trovava una tariffa migliore, circa 185 euro, con Expedia, ma la franchigia era più alta per cui abbiamo preferito la Hertz).

Poi abbiamo prenotato la prima e l’ultima notte, per il resto avevamo una lista di chambre d’hotes selezionate in base al prezzo e ai luoghi dove più o meno avevamo deciso di dormire.

Ma veniamo al viaggio vero e proprio 🙂 25 nov.: arriviamo in serata (aereo in perfetto orario, “attenzione” che ad Orio controllano il peso del bagaglio a mano), prendiamo l’auto (una Opel Corsa), e andiamo a dormire vicino Beauvais, in una ferme prenotata (Ferme du colombier, 45 euro con colazione e bagno, che però era impossibile riscaldare dato che la spina dove attaccare lo scaldino era rotta :-/ 26 nov.: è una bella giornata di sole e ci attende il viaggio più lungo, verso la Bretagna, per poi tornare nei giorni successivi, piano piano, verso Beauvais da dove ripartiremo il 3.

Durante il viaggio ci fermiamo a visitare Caen, carina ma niente di che, dove però abbiamo mangiato molto bene (e tanto!) spendendo poco (2 menu du midi per 19,80 euro totali), in un ristorante oltretutto davvero carino, totalmente tematizzato con le mucche (Maître Corbeau, 8 rue Buquet).

Alla sera arriviamo a Paimpol, che vediamo col buio, comunque un bel porticciolo. Cerchiamo una chambre lì (Bouchard, 44 euro con bagno e colazione, molto carina http://gites.Bouchard.Free.Fr/.

27 nov.: prendiamo il traghetto per l’Ile de Brehat, che giriamo a piedi fino alla punta nord dove c’è il faro di Paon, fortunatamente no pioggia, sole a sprazzi e molto vento lì al faro. Abbiamo mangiato nell’unico ristorante aperto, ovviamente pieno! Ripartiamo dall’isola col traghetto delle 14, ci fermiamo a Erquy e a Cap Frehel per qualche foto, e poi iniziamo la ricerca della camera vicino Dinard, (Carpe diem, 50 euro con colazione e bagno, condiviso con l’altra stanza che però era vuota, 88 rue de la Fosse aux Vaults, a Saint-Lunaire, carino, di proprietà di una coppia di olandesi molto gentili) dove poi andiamo a cena la sera (Creperie Cote Mer http://www.Creperie-cote-mer.Com/. Dopo cena facciamo una passeggiata a Saint Malo.

28 nov.: dopo un’ottima colazione, andiamo a Dinan per visitarla. Purtroppo ha piovuto quasi tutta la mattina :-/ A pranzo andiamo a Cancale (non pioveva più ma tirava vento) per le famigerate ostriche (che a noi non piacciono ma non potevamo esimerci!!), ne abbiamo ordinate il meno possibile (6) e poi abbiamo mangiato altro 🙂 Confermiamo che le ostriche non ci piacciono, neanche a Cancale! Dopo pranzo andiamo a Saint Malo (con sosta a Pointe du Grouin), molto viva, dove compriamo qualche regalino (pochissimi perché viaggiavamo col solo bagaglio a mano!!), e quando ricomincia a piovere ripartiamo, per arrivare vicino Le Mont Saint Michel e cercare l’alloggio per la notte.

Quando arriviamo in zona non piove e anzi c’è un bel tramonto anche se quando riusciamo ad arrivare abbastanza vicino da fare una foto non rende più tanto :-/ Comunque qui facciamo qualche giro e alla fine troviamo una ferme con dei gattini adorabili e una splendida vista sul monte (Ferme Saint Joseph, 50 euro con bagno e colazione . Piazziamo il tavolino lì davanti e per cena mangiamo le schifezze che abbiamo per goderci il più possibile lo splendido panorama (peccato che fosse un filino troppo poco illuminato perché venissero delle foto altrettanto splendide).

29 nov.: visita del monte. Purtroppo qui forse ci siamo male organizzati, arriviamo con tutta calma verso le 10,30, parcheggiamo e mentre entriamo vediamo i cartelli con la scritta che la marea sarebbe arrivata alle 18,30. E che facciamo fino alle 18,30??? Tra l’altro non piove ma fa decisamente più freddo dei giorni precedenti, con un vento penetrante che non dà tregua.

Insomma entriamo nel borgo, visitiamo l’abbazia, e decidiamo di non rimanere lì per pranzo, tanto comunque non avremmo resistito fino alle 18,30, inoltre abbiamo il dubbio che non si vedrà bene l’arrivo della marea dato che sarà buio. A saperlo prima saremmo andati più sul tardi a visitare il monte, solo che il cartello era dopo il parcheggio, e se fossimo andati via avremmo poi dovuto ripagare il parcheggio, insomma come ho detto forse ci siamo mal organizzati, anche se io prima di partire avevo dato un’occhiata al sito http://www.Ot-montsaintmichel.Com ma non ci avevo capito niente 🙁 Comunque, ripartiamo. Siamo diretti alle spiagge dello sbarco che visiteremo domani, ma facciamo una deviazione verso la penisola del Cotentin dove andiamo a visitare Coutances (cittadina con una bella cattedrale), facciamo un giro, ci prendiamo una cioccolata calda e poi ripartiamo per andare a cercare l’alloggio. Qui non siamo stati altrettanto fortunati anche perché ormai si era fatto tardi, comunque pernottiamo in una chambre a Ver sur Mer (42 euro con bagno e cucinetta ma senza colazione), e poi usciamo per cena a Courseulles sur Mer (Au Comptoir Gourmand, carina, finalmente proviamo il sidro, buono! Però le crepes erano un pochino fredde).

30 nov.: ci svegliamo con la pioggia 🙁 Ci dirigiamo ad Arromanches per la visita al museo, che abbiamo trovato molto interessante. Museo piccolino ma davvero suggestivo, perchè tutte le spiegazioni e le ricostruzioni sono fatte proprio lì, in quel punto strategico dove è stata compiuta quest’opera straordinaria che è stata il porto Mulberry, i cui resti sono visibili attraverso le vetrate del museo. Nel frattempo fuori pioggia a sprazzi e, al solito, molto vento, freddo. Dopo il museo andiamo a Colleville per il cimitero, anche qui il tutto risulta molto toccante. Come spiaggia abbiamo visto solo Pointe du Hoc (quella in cui sono ancora visibili i segni dei bombardamenti e i rifugi dei tedeschi, inquietante :-/), le altre avevo letto che ora sono spiagge “normali”, in ogni caso faceva veramente freddo per cui abbiamo cercato di ridurre almeno le cose molto esposte ai venti.

Ripartiamo verso Bayeux, dove manco a dirlo pioveva, e quindi dopo un micro-giro con stuzzichino da mangiare, andiamo a vedere il famoso arazzo e il relativo museo.

Dopodichè ci dirigiamo verso i dintorni di Lisieux per cercare un alloggio. Qui è andato bene al primo colpo 🙂 (Domain de la Fromagerie, 60 euro con bagno e colazione . La sera cena a Lisieux (Creperie Les Bles d’or, qui invece il sidro non ci è piaciuto).

01 dic.: l’obiettivo della giornata è di arrivare con tutta calma ad Honfleur, girando per stradine secondarie per ammirare le numerosissime case a graticcio. Facciamo una micro sosta quando arriviamo a Deauville, molto vip, e poi ci fermiamo ad Honfleur per un giro più corposo e, ovviamente, il pranzo 🙂 Anche qui i consigli della Lonely Planet si sono rivelati molto utili (ristorante La Tortue http://www.Restaurantlatortue.Fr/.

Ripartiamo, immancabile ponte di Normandia, direzione Etretat. Abbiamo la tentazione di fare un giro a Le Havre (è patrimonio Unesco) ma praticamente dicono tutti che è brutta e quindi decidiamo di non fermarci. Arriviamo finalmente alle falesie! Bellissime, mare mosso e vento molto forte, comunque abbiamo scattato mille foto 🙂 Da lì ripartiamo per Fecamp, dove andiamo a visitare la fabbrica del liquore Benedectine, molto bella proprio a livello di struttura, interessante la visita con immancabile degustazione finale 🙂 Stanotte l’alloggio è semi-prenotato (non avevano ricevuto la mia ultima mail di conferma): camera molto carina vicino Etretat (La desiree, 52 euro con bagno e colazione http://la-desiree.Com/).

02 dic.: risveglio col sole, incredibile!! 😛 Si va a Rouen, che giriamo abbastanza: la cattedrale ovviamente, la chiesa di Santa Giovanna d’Arco, il Gros Horloge, l’Aitre Saint Maclou, complessivamente bella città, dove mangiamo anche bene in un ristorante di nuovo tematizzato con le mucche 🙂 (Au temps de cerises, 4, Rue Basnage, specializzati nel formaggio, infatti finalmente prendiamo una mini-fondue e una tartiflette, buone entrambe).

Ripartiamo nel pomeriggio per Beauvais, dormiremo vicino all’aeroporto (B&B hotel ad Allonne, 43 euro con bagno ma senza colazione) perché abbiamo il volo alle 8,30 e prima dobbiamo anche riconsegnare la macchina. Ci viene una mezza idea di trascorrere la serata a Parigi: il navigatore dice che è distante un’ora, e sono a malapena le 18… Ma poi desistiamo, piove, abbiamo la macchina a noleggio per cui dovremmo cercare un parcheggio sicuro, e poi dobbiamo riorganizzare le valigie, domattina la sveglia suona alle 6… E soprattutto, ma tanto ci torneremo a Parigi! Speriamo 🙂 03 dic.: riportiamo la macchina alla Hertz (nessuno la controlla, ci chiedono solo se abbiamo avuto problemi, mah!), e facciamo colazione nell’unico bar oltre i controlli (piuttosto costoso, qualità media). Volo puntuale (bellissimo ammirare le montagne e il lago di Como mentre ci avviciniamo ad Orio), una volta atterrati chiamiamo la navetta del parcheggio che arriva dopo qualche minuto (abbiamo speso 30,80 euro, il parcheggio è scoperto e non c’è bisogno di lasciare le chiavi http://www.Flyparking.It/home_orio.Html).

Considerazioni: senza dubbio abbiamo visto in maniera molto più approfondita la Normandia, della Bretagna abbiamo visto poco ma era inevitabile, sia perché venivamo/tornavamo a Beauvais, sia perché comunque la Bretagna è davvero estesa. Ma in fondo non mi dispiace così ho una scusa per tornarci e magari dedicare alla Bretagna un viaggio autonomo, possibilmente in una stagione migliore 🙂 Riguardo quello che abbiamo visitato: l’abbazia di Le Mont Saint Michel, sinceramente, non mi ha particolarmente colpito. Lo so che è stata costruita lì e chissà quanto è stato complicato etc etc, ma un po’ a causa della visita con audioguida che secondo me non era fatta molto bene, un po’ forse per colpa del freddo (mi sono congelata più dentro l’abbazia che fuori, dove non è che facesse caldo!!), non l’ho apprezzata come credevo, per me non c’è paragone tra il monte visto da fuori (davvero meraviglioso, con tutti i tipi di meteo) e dentro (carino, ma non eccezionale).

Honfleur mi è piaciuta davvero molto, come cittadina è di certo quella che ho preferito, mentre dal punto di vista naturalistico le falesie di Etretat forse sono la cosa che più ho apprezzato.

Non ero molto convinta della visita alle spiagge dello sbarco, mentre col senno di poi sono sicura che sia una tappa imprescindibile, io ci farei andare tutte le scuole! Secondo me è molto importante, qualsiasi opinione si abbia degli Stati Uniti e della sua politica, insomma solo a Colleville ci sono sepolti più di 10.000 ragazzi americani. Ci rendiamo conto?? Insomma sicuramente voto positivo al viaggio, sotto tutti gli aspetti, abbiamo trovato tutte persone molto gentili, abbiamo mangiato praticamente dovunque abbastanza bene senza spendere mai molto (al massimo abbiamo pagato 37,40 euro a Rouen, che è in pratica l’unico posto dove non abbiamo sfruttato il menu), per il dormire altrettanto (al massimo 60 euro), non abbiamo mai avuto la sensazione (purtroppo molto frequente altrove, senza entrare nel merito…) che qualcuno stesse lì per fregarci.

Ribadisco gli utilissimi consigli che avevo letto in varie recensioni qui su tpc: 1) acqua, se volete risparmiare nei ristoranti chiedete una “carafe d’eau”, non costa niente ed è (quasi sempre) buona, l’acqua in bottiglia può costare anche 5 euro; 2) benzina, per spendere meno conviene generalmente andare nei benzinai dei supermercati, molto diffusi; 3) mangiare, ovunque abbiamo trovato i menu, o formule, sempre molto convenienti rispetto alle scelte delle singole portate, soprattutto a pranzo, l’unico contro è che la scelta è limitata; 4) dormire, ci sono moltissime chambre d’hotes, alcune con foto delle stanze esposte fuori, e molte con i prezzi. La qualità mi è sembrata piuttosto alta anche in relazione ai prezzi decisamente competitivi.

Per qualsiasi informazione sery42@alice.It



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche