San Pietroburgo, Tallinn, Helsinki ed Amsterdam
Occorre innanzi tutto dire che andare in forma autonoma in Russia rappresenta ancora una certa difficoltà, invece sostanzialmente nulla per le altre 3 capitali visitate.
La necessità di appoggiarsi ad un’agenzia per la richiesta del visto, dell’invito, della registrazione, dell’assicurazione etc., una lingua per noi ostica, la totale non conoscenza dell’inglese da parte del cittadino comune cui rivolgersi per qualsiasi necessaria informazione, la difficoltà ad orientarsi a fronte di indicazioni scritte solo in cirillico, sono gli aspetti principali che giustificano al momento il ricorso a viaggi organizzati piuttosto che a quelli in autonomia come il nostro.
Poiché però occorreva smaltire i punti Mille Miglia ormai prossimi alla scadenza, ci siamo decisi per un viaggio secondo il seguente itinerario: Cagliari-Roma-S.-Pietroburgo con Alitalia Mille Miglia, S. Pietroburgo (4 giorni), S.PietroburgoTallinn con bus Eurolines, Tallinn (2 giorni), Helsinki (1 giorno, a/r da Tallinn con traghetto Viking Line), Tallinn-Amsterdam con KLM Mille Miglia, Amsterdam (2 giorni, utilizzando lo stop over), Amsterdam-Roma-Cagliari con Alitalia Mille Miglia.
Si chiederà: e Mosca? Andare in Russia e non visitare Mosca? Corretta domanda e 1° consiglio (ahimè, a posteriori): per quanto si paga per la documentazione per il visto per la Russia (87 € a persona) conviene utilizzarne l’intero periodo di validità (10 giorni) includendo così anche la capitale. Nel ns. Caso, tuttavia, soprattutto per motivi di limitazioni nella disponibilità di posti per il viaggio di rientro dalla Russia direttamente in Italia, abbiamo scelto l’itinerario descritto e non l’alternativa delle sole 2 città in Russia.
S.PIETROBURGO Per chi voglia recarsi in Russia in forma autonoma e non abiti in una città in cui sia situato un consolato Russo dove recarsi per sbrigare le pratiche inerenti al visto ed annessi, occorre rivolgersi ad un’agenzia in Italia che curerà il tutto per voi. Occorre fare attenzione a chi si sceglie e richiedere i documenti con adeguato anticipo, fra l’altro per non pagare di più. Per ovvi motivi di riservatezza non posso indicare l’Agenzia da me scelta la quale, se è stata abbastanza rapida nel inviarmi la documentazione, non è stata esente da “imperfezioni”, quali: 1) i documenti dell’assicurazione riportavano un numero verde in Italia, ovviamente non raggiungibile nell’evenienza dall’estero, con il risultato che ho dovuto chiamare io l’Agenzia, prima di partire, per ottenere un numero raggiungibile; 2) avevo concordato, con un addetto Italiano dell’agenzia, un servizio di transfer dall’aeroporto all’appartamento che avevo preso in affitto e mi avevano convinto che, con 4 persone e relativi bagagli, sarebbe stato più comodo (ma ovviamente più costoso) prevedere un minivan. Risultato: con quasi mezza ora di ritardo dal nostro arrivo, mentre già pronosticavo con eccessivo pessimismo che non solo non ci sarebbe stato il minivan ma neanche l’appartamento (ci hanno truffato !!), arriva un ragazzo con una vecchia berlina che riesce a fare stare dentro con forza sia noi che i bagagli. Quando poi il giovane, durante le soste ai vari semafori, tira fuori un blocchetto di carta e comincia a scrivere chiedendomi poi a gesti una firma, la scenetta è degna di Zelig. Io, che avevo pagato il transfert con minivan in anticipo assieme al servizio documentazione ed all’appartamento, ho mimato la frase “Io soldi no” attraverso: a)indice rivolto verso me stesso (Io) b) strofinamento del pollice ed indice come un cassiere di banca (soldi), ampio scuotimento orizzontale della testa (no). Il giovane deve aver capito o forse aveva solo bisogno di una ricevuta del servizio svolto (vedi la lingua !), e tutto è finito lì. 3) l’appartamento era inferiore alle aspettative, sia per noncuranza (vd. La presenza di cibi ed effetti personali probabilmente lasciati lì da precedenti inquilini) che per gli aspetti di sicurezza all’interno (fili elettrici volanti dappertutto). Meglio poi chiudere gli occhi nel percorrere le scale dell’androne per raggiungere il 2° piano; l’ingresso della grandissima parte degli stabili non è infatti sulla strada ma si raggiunge attraverso un cortile interno comune ad altri stabili e con scale comuni ad altri appartamenti, con il risultato che probabilmente nessuno se ne cura. Concludendo questa prima parte: scegliere bene l’Agenzia ed accordare, meglio se sottoscritto, ogni particolare. In tutti i casi il servizio transfert è assolutamente da preferire ai taxi o, peggio, ai mezzi pubblici per gli ovvi ed indicati problemi di lingua. Per quanto riguarda la scelta fra appartamento ed hotel, (nei sti di prenotazione on line cominciano ad essere presenti) assicurarsi che in quest’ultimo parlino una lingua da voi conosciuta e, allo stesso tempo, sia in posizione centrale. Io non ne avevo trovato e perciò ho optato per l’appartamento.
Per quanto riguarda i posti da noi visitati ecco le nostre impressioni, curiosità e consigli: – Ermitage, assolutamente impedibile, non si può non dedicargli almeno mezza giornata. Quasi obbligatorio fare i biglietti in anticipo via Internet, in quanto la fila che vi troverete davanti sarà impressionante e, una volta dentro, (per quanto ho visto, in Italia non siamo i soli), potreste dover fare a spinte per arrivare alla biglietteria. Per i fotografi e videoamatori, come me, l’Ermitage è una mecca: a differenza della quasi totalità dei musei, si può fotografare e filmare !! – La Chiesa del Sangue Versato, anch’essa impedibile, non solo per la scenografia esterna, ma soprattutto per gli affreschi ed i mosaici all’interno. Caldamente raccomandato informarsi sui giorni ed orari di apertura per evitare di perdere una simile bellezza.
– La Cattedrale di Sant’Isacco, grandissima (può contenere 14.000 persone), da non perdere così come le viste della città dalla cupola; – La Prospettiva Nevskji, animatissima e lunga 4.5 Km, da percorrere soprattutto nella tratta dalla Piazza del Palazzo alla Stazione Mosca, a qualsiasi ora perché sempre piena di gente; – La Madonna di Kazan, una piccola s.Pietro di Roma; – La estesa Fortezza di Pietro e Paolo, con l’omonima chiesa e le tombe dei Romanoff; – L’incrociatore Aurora, oggi adibito a parte del Museo della Marina; – l’Ammiragliato ed i suoi meravigliosi giardini; – Il lungoNeva, specialmente nella tratta dall’Ammiragliato al Palazzo di Marmo; – Una passeggiata a piedi lungo vari canali, soprattutto Fontanka e Moika; – Una gita in battello lungo i canali (attenzione ai prezzi ! fatte paragoni !) – Il palazzo ed i giardini di Tauride (belli ma un po’ fuori mano); – Il monastero Smol’nij (molto fotogenico dall’esterno, non altrettanto interessante all’interno, e per giunta anch’esso fuori mano); – La reggia di Peterhof, fuori San Pietroburgo, imprescindibile La si può raggiungere attraverso motoscafi in partenza e arrivo nei pressi dell’Ermitage (abbastanza cari) o attraverso il metro (fermata Avtovo) e successivo bus 424 o 224. In questo caso il costo del trasporto è risibile poiché un biglietto di metro a San Pietroburgo costa 10 rubli (25 centesimi di Euro). A questo proposito, se utilizzate questo mezzo, abbastanza capillare e veloce, non avrete problemi nel chiedere i biglietti perché in ogni botteghino vi è un ampio cartello con l’indicazione di quanti rubli corrispondono al numero ed al tipo di biglietti che vi siano necessari, così che il vostro indice della mano sarà determinante. Inoltre, un viaggio in metro vi permette di scendere lungo il tragitto a vedere l’architettura di alcune stazioni molto belle, la maggior parte delle quali si trovano nel ramo sud della linea rossa. Parlando di mezzi pubblici, se invece prendete il bus, sappiate che non pagherete all’entrata ma solo quando uscirete. Con un po’ di sarcasmo ce ne siamo dati una ragione: nel trasferimento dal Palazzo di Tauride al centro città abbiamo utilizzato questo mezzo ma, arrivati a circa 400 metri dalla Prospettiva Nevskji, il traffico era totalmente bloccato, con il risultato che i passeggeri sono stati fatti scendere senza pagare. Ecco perché ! ci siamo detto noi, si paga solo quando si è certi di arrivare ! Altri consigli e curiosità: – durante le vostre escursioni portatevi sempre un key-way o un ombrello (il tempo atmosferico è estremamente variabile); – attenti ai borseggiatori specialmente nei posti più turistici; come peraltro dappertutto sono abilissimi (constatato personalmente); – si possono facilmente ritirare rubli con il bancomat, per quanto sperimentato con oneri inferiori al cambiare Euro in Rubli prima di partire; – non stupitevi della quantità di coppie di sposi che vedrete in giro anche nei giorni feriali (soprattutto attorno a Sant’Isacco, nei giardini dell’Ammiragliato, a Peterhof etc) e delle relative limousines di 8-10 metri di lunghezza ! – non meravigliatevi dell’eleganza di altissime ragazze che, (per di più con tacchi a spillo), vedrete in notevole quantità nei punti nevralgici della città; – non meravigliatevi se queste stesse sono spesso appellate da uomini lungo la strada, sembra che sia una pratica abbastanza comune, che ci auguriamo venga meno; – non meravigliatevi se la polizia si vede poco e niente in giro (ci aspettavamo l’esatto contrario); – non è vero che nei mercati si trovi poco o nulla; a noi è sembrato essere in qualsiasi altra città occidentale. E’ pur vero che in alcune strade si possono incontrare donne anziane che vendono barattoli di vetro vuoti, o frutta o fiori. Ma non è così anche da noi con i venditori ambulanti? – non chiedetemi perché, almeno nell’appartamento dove stavo, l’apertura del rubinetto dell’acqua e la chiusura delle porte avviene in senso contrario al nostro; – attenzione alle differenze nei costi dei souvenir da una zona all’altra, che possono anche essere di un ordine di grandezza; piccolo esempio: una matrioska non apribile di determinate dimensioni costava nelle bancarelle vicino alla Chiesa del Sangue 350 rubli (10 euro); per la stessa cifra in un negozietto qualsiasi non proprio in zona centrale se ne compra una “classica”, altrettanto grande, apribile e più bella con varie matrioskine all’interno; – se vi muovete in taxi, preparatevi una scritta con caratteri cirillici della destinazione, altrimenti rischiate di essere portati da un’altra parte (come successo a noi); – se volete prendere un tram rappresentato nella vostra cartina, andateci con cautela: i tram li stanno smantellando e per di più non sono sostituti da una linea di bus con lo stesso numero; E per quanto riguarda il cibo? Noi avevamo l’abitudine di mangiare qualcosa di veloce all’ora di pranzo per non perdere molto tempo (in prossimità dei punti di interesse turistico troverete di tutto) ed andare al ristorante alla sera. Vogliamo segnalare i ristoranti Fasolcafè (Gorochovaja Ulica, dietro la Madonna di Kazan) e Masa I Medved (Malaja Sadovaja, una strada che porta alla Prospettiva Nevskji all’altezza di piazza Ovstroskji), per l’ambiente, l’accoglienza e per una cena non entusiasmante ma comunque soddisfacente.
Certo che in 4 giorni scarsi non si può vedere tutto di una città grande ed importante come San Pietroburgo ma, come sempre diciamo, lasciamo qualcosa per una prossima volta ! TALLINN Il mezzo di trasporto che abbiamo utilizzato da San Pietroburgo a Tallinn, data anche la relativa vicinanza (370 km) è stato il bus della Eurolines, economico ma non molto confortevole, anche per il dissesto in cui si trova la strada in Russia nella parte verso il confine con l’Estonia. Se si intenda utilizzarlo, è necessario fare i biglietti via Internet per assicurarsi la disponibilità dei posti, dato che l’alternativa per il collegamento fra le 2 città è solo un treno notturno. La visita di Tallinn si può limitare a soli 2 giorni in quanto la parte di interesse risiede sostanzialmente nella città medioevale, piccola e molto ben conservata. In quanto all’hotel, per poter assaporare l’atmosfera del luogo, sarebbe consigliabile sceglierne uno dentro le mura della città vecchia, ma vi sono altre soluzioni meno costose comunque ai margini di questa, come quella scelta da noi e che vi consigliamo. L’hotel Reval Inn ha infatti un eccellente rapporto qualità/prezzo e rappresenta un’ottima scelta per stare praticamente nella città vecchia (5 min. A piedi) e raggiungere a piedi l’imbarco per Helsinki (10 min.), se avete intenzione di visitare questa città. Per quanto riguarda il cibo offerto dai ristoranti, la tendenza è verso piatti fin troppo abbondanti e robusti, spesso in locali arredati “alla medioevale” con camerieri in costume. Il più noto e frequentato è l’Olde Hansa ma, probabilmente come nel nostro caso, avrete poi bisogno di un digestivo, da consumare nella Bier House, altro locale stracolmo di gente. In tutti i casi l’atmosfera è rilassata ma allo stesso tempo festosa (a Tallinn sbarcano numerosi i passeggeri di navi da crociera che fanno tappa nelle varie capitali baltiche). Parlando dei ristoranti, e mettendo in evidenza la notevole differenza con la pur vicina San Pietroburgo, stupisce il fatto che tutti, ma proprio tutti, abbiano un indirizzo web, (ve ne renderete conto quando riceverete le brochure dall’Ente del turismo), facendo sospettare una modernità nell’uso delle tecnologie anche superiore ad altre nazioni europee considerate avanzate. I costi dei servizi, pasti ed hotel, sono più bassi che da noi ed in particolare è consigliabile, se si è in 4 come noi, l’uso del taxi che, sorprendentemente, ci ha portato con tutti i bagagli dalla stazione dei bus al hotel con 6 Euro e dall’hotel al pur vicino aeroporto con solo 11.
I posti da noi visitati e le relative impressioni sono stati i seguenti: – la cattedrale di St. Olav, per le viste e le riprese dall’alto del campanile (122 metri !); assai consigliata; – la Raekoja plats, ovvero la piazza principale, amplia, con numerosi vecchi edifici ed il municipio; impedibile; – la collina di Toompea, con il castello e le viste da alcuni punti panoramici (Land Krone Torn e Toom Ruutli soprattutto) sui rossi tetti della città vecchia; impedibile; – il camminare lungo le mura, particolarmente in prossimità delle torri di Nunna, Sauna e Kundiala; molto consigliato; – il camminare nelle vecchie e strette vie del centro, con belle prospettive (esempio, il passaggio di Caterina) o per ammirare edifici storici (la casa della confraternita delle teste nere, la vecchia farmacia, la chiesa dello spirito santo,…); impedibile; – la cattedrale russa di Alexander Nevskji; (assai consigliata); In una mezza giornata poi, attraverso uno dei bus 1/1A/8/34° e sempre che abbiate forza nelle gambe, si può raggiungere l’Open Air Museum a Rocca al Mare (proprio così, ha un nome Italiano, non è una traduzione), dove, su un ampissimo e verdissimo territorio, sono situate le case tradizionali delle diverse epoche e stili dell’Estonia. Se la giornata è bella sarà un’escursione molto gradita, anche se occorreranno le indicazioni per raggiungere il posto e per tornare in città. A questo proposito, ed a differenza di San Pietroburgo, avrete buone probabilità di ottenere informazioni da qualche giovane che parli inglese in quanto questa lingua ci è sembrata abbastanza diffusa in questo strato della popolazione.
Concludendo: vale senza dubbio la pena inserire Tallinn in un percorso studiato per visitare città o nazioni vicine, non solo per la bellezza della cittadina medioevale, ma anche per la tranquilla atmosfera che vi si respira. Ci sembra viceversa eccessivo farne la unica meta di un viaggio.
HELSINKI Una volta a Tallinn, fare “una scappata” ad Helsinki è assai facile. Basta aver acquistato in adeguato anticipo i biglietti per il traghetto (vi sono 3 diverse linee con costi differenti, inversamente proporzionali alla durata della traversata del mar di Finlandia), alzarsi di buon ora e preventivare di coricarsi verso mezzanotte.
Noi abbiamo scelto la soluzione più economica ma che ci avrebbe permesso di stare il maggior tempo possibile ad Helsinki, ovvero con le rosse navi della Viking con partenza da Tallinn alle 8, arrivo ad Helsinki alle 10.30, ripartenza dalla capitale Finlandese alle 21.30 ed arrivo all’hotel alle 24. Stressante? Ma no! Se la giornata è bella l’andata si passa al sole sul ponte a guardare le diverse isolette in prossimità della Finlandia e l’accesso al porto, mentre il ritorno lo si passa ascoltando cantanti improvvisati in un palco appositamente allestito, persone che ci immaginiamo fossero pendolari che in qualche modo avessero l’abitudine ad ingannare così il tempo.
In quanto alla città, ne può valere la visita per la curiosità di vedere una capitale approfittando della vicinanza durante un viaggio, ma non ne consiglierei la visita come fulcro del viaggio stesso.
I punti di interesse, secondo la nostra opinione, sono infatti quantitativamente e qualitativamente limitati, ovvero: – la cattedrale russa di Uspenski (interessante, ma non regge il paragone con la Chiesa del Sangue di San Pietroburgo); – il mercato all’aperto di Kauppatori (folcloristico, quasi per turisti) dove fra l’altro è simpatico mangiare un boccone a pranzo all’aperto a prezzi ragionevoli piuttosto che pagare salato per un pasto in ristorante. La città è infatti molto cara (il costo di un mezzo pubblico è di circa 10 volte superiore a quello di San Pietroburgo !) e, ad esempio, ogniqualvolta avete bisogno di una toilette (cosa peraltro necessaria quando si sta tutto il giorno in giro) preparatevi a sborsare 1 Euro.
– il Duomo e la Piazza del Senato (scenograficamente molto interessanti, essendo il primo situato in posizione dominante su una collinetta); – la stazione ferroviaria progettata da Sarinen (interessante) – la chiesa di Temppeliaukio, scavata nella roccia (originale); – la passeggiata lungo il parco Esplanadi, ampio viale fiorito (raccomandato); Certo, forse la visita del museo Finlandese o all’isoletta di Soumenlinna avrebbe fornito maggiore interesse alla visita della città- molto tranquilla, occorre dirlo- ma non c’è stato il tempo necessario.
AMSTERDAM Siamo arrivati nella capitale Olandese di buon mattino (un’altra alzataccia, ma quando si è in vacanza niente stanca!) con un volo KLM da Tallinn. Partiti alle 6 dall’Estonia e preso un taxi dall’aeroporto di Amsterdam per raggiungere l’hotel (qui i prezzi non sono gli stessi che a Tallinn e gli Euro sono passati, in verità per distanze differenti, da 11 a 40), alle 9.30 eravamo già in giro in città.
Non credo sia il caso di indicare le particolarità in dettaglio di questa città: il materiale esistente tanto in rete che cartaceo, la disponibilità di voli low-cost, il richiamo esercitato soprattutto nei giovani, sono elementi che superano di gran lunga la necessità di apporto di nostre informazioni. D’altronde, in 1 giorno e mezzo di visita in una città dove non eravamo ancora stati, anche noi abbiamo seguito la scia di itinerari assai noti e sperimentati che ci hanno portato: – alla Njeuve Kerk e alla Oude Kerk; – al Begijnhof (quartiere delle beghine) e al Bluemenmarkt (mercato dei fiori); – alle piazze Dam, Rembland, Leidsplain; – alle passeggiate in prossimità dei canali, soprattutto lungo il Singel; ma soprattutto a ciò che vale una visita ad Amsterdam, ovvero i suoi musei. Noi abbiamo ben visitato il museo Van Gogh, che ci ha letteralmente entusiasmato, ma non abbiamo avuto il tempo di entrare al Rijksmuseum, certamente altrettanto interessante.
Suggerimenti e curiosità ? Solo alcune, ovvero: – la città è cara per i nostri standard. Se non si è in 4 come noi, con tanti bagagli e con tempi limitati, concedersi il taxi per/da l’aeroporto è un lusso, dato che comodi treni portano alla stazione centrale con notevole risparmio (attenzione però: le macchinette accettano solo monete, e non utilizzate quelle con carta di credito, se volete risparmiare). D’altronde tutti i taxi sono auto di lusso (una Mercedes classe C è già poca cosa), tutti ottimamente tenuti e con autisti in giacca e cravatta, quasi totalmente provenienti dal Suriname, antica colonia Olandese.
– se andate alla Oude Kerk (la chiesa vecchia), tenete presente che si trova proprio a lato del quartiere a luci rosse, in pieno centro. Noi non lo sapevamo, e la cosa potrebbe essere imbarazzante.
– la piazza Leidsplain è il regno dei giovani e se vi piace la confusione, (ma anche qui attenti ai borseggiatori !) con giocolieri, saltimbanchi e similia è lì che dovete andare; – il metodo utilizzato per i mezzi pubblici è cervellotico: si acquistano infatti le cosiddette strippenkaart che, al costo di 6.9 Euro producono 15 moduli di un unico, lungo biglietto. Secondo le zone in cui si prende il mezzo, per ogni passeggero va obliterato un certo numero di steps, mai inferiore a 2. Si tratta quindi di un biglietto multiplo, perciò economico e allo stesso tempo modulare. Il problema è costituito dal sapere quanti moduli si debbano obliterare in un dato frangente, dato che non sempre vi è un addetto a bordo, ma qui non c’è nessun problema di lingua poichè tutti parlano Inglese; – una vera e propria cucina olandese ci pare non esista. Sono viceversa numerosissimi i locali etnici, così che mangiare indiano piuttosto che taj, italiano o argentino presenta solo il problema della scelta.
Bene, questo è tutto, speriamo di non essere stati troppo noiosi, ma soprattutto di avervi dato informazioni e suggerimenti che possano essere utili ai vostri viaggi in autonomia.
Nel caso qualcuno abbia necessità di dettagli, sarò lieto di darglieli nei limiti della nostra piccola esperienza. Un saluto a tutti i turistipercaso.